Descrizione
Località Ateleta, Ateleta, L'Aquila, Abruzzo
Data 12 dicembre 1943
Matrice strage Nazista
Numero vittime 3
Numero vittime donne 3
Numero vittime donne adulte 3
Descrizione: Il comune di Ateleta è situato tra il Sangro e il monte Secine, entrambi ostacoli naturali su cui l'esercito tedesco nell'inverno del 1943 decide di posizionare la linea Gustav. Vengono costruire trincee e camminamenti lungo le falde del monte, in località Merza della Falasca; le fortificazioni si diramavano lungo l'asse Rivisondoli-Monte Secine-Gamberale.
Per erigere le costruzioni di difesa furono messi ai lavori tutti gli uomini di età compresa tra i 16 e 70 anni; nel tentativo di sfuggire ai rastrellamenti tedeschi gli uomini di Ateleta si rifugiarono nei territori di Cantalupo, vallone Lotuso e San Cristoforo.
Il 30 ottobre Kesselring emana l'ordine di evacuazione, il 5 novembre soldati della Wehrmacht giungono ad Ateleta e costringono la popolazione a sfollare verso Sulmona. Gran parte degli abitanti rimane però nei boschi limitrofi, nelle frazioni di Sant'Elena e Carceri, per tentare di fuggire al sud del Sangro in direzione di San Pietro Avellana. Molti morirono trasportati dalle acque del fiume in piena.
Negli stessi boschi l'esercito tedesco aveva occupato masserie e casolari. Dove non c'erano i soldati, erano le mine a presidiare il territorio: tra il 1943 e il 1947 si contano trenta morti ateletesi in seguito a scoppio di mina.
Nei giorni successivi all'ordine di sfollamento, Ateleta viene rasa al suolo. Tra il 6 e il 12 novembre i tedeschi mettono in pratica la tattica della “terra bruciata” facendo esplodere con cariche di dinamite il 90% degli edifici.
Mentre si recava con la cugina Antonietta nei campi lungo il torrente Lotuso, Maria venne colpita da un colpo di arma da fuoco. Antonietta corse verso la zona Carceri a chiedere aiuto, giunta presso il casolare Nazario informò dell'accaduto alcune persone e tornò dalla cugina agonizzante. Informata dell'accaduto la figlia di Maria, Le Donne Emilia, corse verso il Lotuso. Qualche giorno dopo i corpi delle tre donne furono trovati cadaveri, abbracciati.
Anche il padre di Maria, Nicola, era stato ucciso da colpi di arma da fuoco il 24/11/1943.
Modalità di uccisione: uccisione con armi da fuoco
Tipo di massacro: ripulitura e desertificazione
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Annotazioni: Stinellis Maria risulta avere 33 anni secondo la lista delle vittime presente in ASAq, Pref. gab. 2v, b. 150.
Secondo Mannella l'episodio ebbe luogo alla fine di novembre.
Scheda compilata da Martina Mancinelli
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Ultimo aggiornamento dei dati: 2015-12-06 19:12:27
Vittime
Elenco vittime
1. Le Donne Emilia, anni 17, di Gegorio e Stinellis Maria
2. Stinellis Maria Elisa, detta “Marietta”, anni 36, fu Nicola e Cercone Donatangela, coniugata con Le Donne Gregorio e madre di Le Donne Emilia
3. Stinellis Antonia (o Antonietta), anni 33, di Domenico e Donatelli Vincenzina, cugina di Stinellis Maria
Elenco vittime civili 3
1. Le Donne Emilia, anni 17, di Gegorio e Stinellis Maria
2. Stinellis Maria Elisa, detta “Marietta”, anni 36, fu Nicola e Cercone Donatangela, coniugata con Le Donne Gregorio e madre di Le Donne Emilia
3. Stinellis Antonia (o Antonietta), anni 33, di Domenico e Donatelli Vincenzina, cugina di Stinellis Maria
Responsabili o presunti responsabili
Memorie
Memorie legate a questa strage
cippo a Piazza Carolina, Ateleta
Tipo di memoria: cippo
Ubicazione: Piazza Carolina, Ateleta
Anno di realizzazione: 2008
Descrizione: Piazza Carolina, Ateleta. Cippo in ricordo delle vittime di civile della II Guerra Mondiale. Inaugurato il 26 luglio 2008 in Piazza Carolina ad Ateleta. Il cippo commemorativo, costruito in pietra, sorge sull\'area di una chiesa completamente rasa al suolo dai tedeschi durante l\'occupazione e riporta l\'elenco delle vittime civili nate ad Ateleta.