San Vittorino Caramanico 1-11-1943

(Pescara - Abruzzo)

Descrizione

Località San Vittorino, Caramanico Terme, Pescara, Abruzzo

Data 1 novembre 1943

Matrice strage Nazista

Numero vittime 1

Numero vittime uomini 1

Numero vittime uomini adulti 1

Descrizione: Il comune di Caramanico Terme fu occupato dalle forze armate tedesche a partire dal settembre 1943; un comando si insedia presso le terme nell’ottobre 1943. Il paese si trova non lontano dalla linea del fronte ed è molto vicino ad un campo di prigionia (campo di Acquafredda, a Roccamorice) in cui si trovavano circa 350 prigionieri, per lo più inglesi, impiegati per il lavoro nelle miniere. Il campo fu lasciato incustodito a seguito dell’armistizio e molti prigionieri tentarono la fuga tra le montagne, passando anche da Caramanico: la popolazione offrì aiuto e rifugio ai fuggiaschi e alcuni degli episodi di violenza furono motivati proprio da questi atteggiamenti. Inoltre Caramanico era anche una località di internamento.
Nel novembre 1943 arrivò in paese prima una compagnia di paracadutisti, comandati dal capitano Lulei, poi una compagnia di alpini (tutti tedeschi); altri soldati arrivarono tra il dicembre 1943 e il gennaio 1944. Durante la loro permanenza in paese si susseguirono ordini di sgombero, reclutamento di uomini destinati ai lavori forzati (costruzione di una teleferica in montagna per il trasporto di cannoni, pulizia delle strade dalla neve), razzie di bestiame e generi alimentari, casi di violenze nei confronti della popolazione come incendio di stalle e masserie, uccisioni, affissione di bandi di ammonimento, distruzione di una centrale elettrica e della strada per S. Eufemia.
Nel giugno del 1944 i tedeschi si ritirarono e arrivarono i soldati inglesi; già il 18 giugno ci fu una prima commemorazione delle vittime, con apposizione di una lapide sulla facciata del municipio.
Brandolino Console fu ucciso a San Vittorino, frazione di Caramanico, per non aver compreso o per aver ignorato quanto gli veniva detto o ordinato dai tedeschi.

Modalità di uccisione: uccisione con armi da fuoco

Tipo di massacro: legato al controllo del territorio
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Annotazioni: Dalla documentazione conservata in AUSSME risulta che il Brandolino, rastrellato per il lavoro forzato, morì tentando di sfuggire alla cattura.

Scheda compilata da Stefania Di Primio
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Ultimo aggiornamento dei dati: 2015-11-29 15:27:48

Vittime

Elenco vittime

Brandolino Console, nato a Caramanico il 23.11.1910, civile.

Elenco vittime civili 1

Brandolino Console, nato a Caramanico il 23.11.1910, civile.

Responsabili o presunti responsabili

Elenco reparti responsabili


Memorie

Memorie legate a questa strage

  • lapide a Caramanico Terme, municipio

    Tipo di memoria: lapide

    Ubicazione: Caramanico Terme, municipio

    Descrizione: All’interno del municipio, in uno degli uffici, si trova la vecchia lapide che commemora i morti per mano dei tedeschi: questa lapide fu affissa subito dopo la fine dell’occupazione (18 giugno 1944) e, secondo la bibliografia (Colacito) si trovava sulla facciata del municipio. Nello stesso locale, insieme alla lapide, si conserva la sedia usata per le fucilazioni. La lapide fu spostata in epoca imprecisata.

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    Tipo di memoria: monumento

    Ubicazione: Caramanico Terme, piazza Salvo D\'Acquisto

    Descrizione: I nomi delle otto vittime di Caramanico sono riportati anche nella lapide che si trova nel monumento ai caduti, eretto nel 1996 e situato in Piazza Salvo D’Acquisto, in cui sono commemorate le vittime della Prima e della Seconda guerra mondiale: esse compaiono come “caduti civili”.

Bibliografia


Corrado Colacito, Sotto il tallone tedesco: cronaca di un paese d'Abruzzo (settembre ’43 – giugno ’44), Lanciano, Carabba, 1945
Antonio De Angelis, Storia di Caramanico, Pescara, Sigraf, 2007, pp. 348-351
Costantino Felice, Dalla Maiella alle Alpi: guerra e Resistenza in Abruzzo, Roma, Donzelli, 2014

Sitografia


www.campifascisti.it

Fonti archivistiche

Fonti

Archivio comunale di Caramanico Terme, Ufficio anagrafe, registri degli atti di morte degli anni 1943-1944
AUSSME, N 1/11, b. 2132 bis