Grotte del Cese, Quadri, 15.11.1943

(Chieti - Abruzzo)

Descrizione

Località Grotte del Cese, Quadri, Chieti, Abruzzo

Data 15 novembre 1943

Matrice strage Nazista

Numero vittime 6

Numero vittime uomini 6

Numero vittime uomini adulti 5

Numero vittime uomini senza informazioni 1

Descrizione: Dopo l’annuncio dell’armistizio e con la stabilizzazione del fronte lungo il corso del Sangro, i Comuni dell’alto vastese furono direttamente coinvolti nel conflitto dal precoce sopraggiungere delle divisioni tedesche: i soldati germanici, infatti, predisponendo le linee di difesa per contenere l’offensiva alleata, iniziarono una sistematica opera di spoliazione e di distruzione delle infrastrutture, con l’obiettivo di ritardare quanto più possibile l’avanzata delle truppe nemiche. I militari tedeschi sfruttarono abilmente le caratteristiche morfologiche del terreno ricorrendo alla posa in opera di estesi sbarramenti minati, all’appostamento sulle alture per l’osservazione ed il tiro, all’evacuazione ed alla distruzione degli abitati, dei ponti e delle strade; fu così possibile mantenere per tutto l’inverno il possesso della parte superiore della sponda sinistra del Sangro. Sino alla definitiva ritirata delle truppe tedesche (giugno 1944), le popolazioni subirono dunque sgomberi, requisizioni e violenze legate allo stanziamento del fronte e dell’esercito occupante: è in questo contesto che si inserisce l’episodio del 15 novembre, nella zona noto come eccidio di li fircielluccie, che benché riguardante esclusivamente abitanti di Quadri avvenne in territorio del Comune di Civitaluparella.
Posizionati nella vicina località Penna Rossa, i militari tedeschi notarono una giovane donna, Sabbia D’Amico, che s’incamminava verso il Cese con in testa un cesto pieno di viveri da portare ai rifugiati: il giorno successivo due soldati si presentarono, armi in pugno, sull’uscio della grotta e costrinsero ad uscire i sei uomini, che furono messi in fila sull’orlo del precipizio e fucilati prima che potessero realizzare cosa stesse succedendo e reagire. Soltanto l’accidentale caduta dovuta alla perdita dell’equilibrio salvò la vita a Orlando Di Pietro, che, precipitato nel dirupo insieme ai corpi dei compagni, ebbe la fortuna di cadere sui rami di un albero che lo sorresse, impedendone lo schianto al suolo. Quando, diversi giorni dopo il fatto, ai familiari delle vittime fu concesso di recuperare i corpi, ormai alla mercé di corvi e predatori, gli stessi tedeschi uccisero con una fucilata anche Francesco D’Amico.

Modalità di uccisione: fucilazione

Violenze connesse: furto e-o saccheggio

Trattamento dei cadaveri: Esposizione dei cadaveri

Tipo di massacro: ripulitura e desertificazione
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Estremi e note penali: Fu aperto un fascicolo contro “ignoti militari tedeschi” presso la Procura generale militare del Regno – Ufficio procedimenti contro criminali di guerra tedeschi (R.G. n. 387/66, numerato dalla CPI con numero fascicolo 100/143); il 16/12/1966 fu emanata sentenza di non luogo a procedere perché gli autori del delitto erano rimasti ignoti. La sentenza divenne definitiva il 25/12/1966.

Annotazioni: Non si hanno notizie per individuare con certezza il reparto che compì la strage. Nel novembre 1943 in quella zona erano presenti le seguenti unità (In C. Gentile, La presenza tedesca in Italia (1943-1945) in http://194.242.233.149/ortdb/it/ortdb.html):
1^ Divisione paracadutisti, 4° reggimento, 2° battaglione (1 FJD Fallschirm-Jäger-Regiment 4 Btl. II), fino a novembre 1943 di stanza a Pizzoferrato, a soli 5 km da Quadri;
1^ Divisione paracadutisti, 3° Reggimento, 3° battaglione (1 FJD, Fallschirm-Jäger-Regiment 3 Btl. III) dal novembre 1943 al gennaio 1944 di stanza a Gamberale, a soli 9 km da Quadri;
Hochgebirgsjäger-Bataillon 3, fino alla fine di dicembre 1943, nella zona di Pizzoferrato, Gessopalena, Montenerodomo;
65^ Divisione di Fanteria (65 ID - 65 Infanterie-Division), dall’ottobre 1943 al dicembre 1943 nella vallata del Sangro (Sangro-Abschnitt).

Nella documentazione dell’AUSSME e nel fascicolo della CPI, che contiene la medesima documentazione, tra le vittime è erroneamente riportato il nome di Rocco Schieda in luogo di quello, corretto, di Rocco Santucci, di cui Sabbia D’Amico era moglie.
Nel citato volume di Giuliano Oreste D’Amico, Quadri. Un paese del medio Sangro, e nell’articolo presente su http://www.ilsitoditalia.it/content/961-seconda-guerra-mondiale-il-monte-cese-rifugio-dei-quadresi è riportata, come data della strage, il 13/11/1943; tuttavia, data la testimonianza resa da Orlando Di Pietro pochi mesi dopo la liberazione di Quadri, si può ragionevolmente ritenere che l’eccidio avvenne il 15/11/1943. Inoltre, nella ricostruzione di D’Amico i cinque uccisi sul Monte Cese furono fucilati perché trovati in possesso di un fucile da caccia ed accusati, pertanto, di essere in contatto con i partigiani di Torricella Peligna, paese natale di Ettore Troilo. La formazione partigiana che si costituì in quella zona è la Banda Patrioti della Maiella, più nota come Brigata Maiella, la cui nascita è convenzionalmente fatta risalire al 5/12/1943; nella zona in questione esistevano, tuttavia, singoli gruppi autonomi, poi confluiti tutti sotto il comando di Ettore Troilo e alle dipendenze dell’VIII Armata inglese.

Note sulla memoria (per maggiori informazioni vedi la sezione apposita): La memoria dell’occupazione tedesca e delle vicende che videro come vittime i quadresi è consolidata nella comunità. Non vi sono contrapposizioni sulle loro ricostruzioni se non per alcuni dettagli che, tuttavia, non mutano la sostanza delle cose.

Scheda compilata da Nicola Palombaro
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Ultimo aggiornamento dei dati: 2015-11-27 15:34:18

Vittime

Elenco vittime

1. D’Amico Luigi di Antonio, nato a Quadri il 03/01/1917, anni 26
2. D’Amico Mariano di Falco, nato a Quadri il 20/05/1926, anni 17
3. Di Nunzio Luigi fu Giuseppe, nato nel 1914, anni 29
4. Pacella Antonio fu Sebastiano, nato a Quadri il 02/06/1916, anni 27
5. Santucci Rocco di Mariano, nato a Quadri il 17/10/1913, anni 30
6. D’Amico Francesco fu Mariano

Elenco vittime civili 6

D’Amico Luigi,
D’Amico Mariano,
Di Nunzio Luigi,
Pacella Antonio,
Santucci Rocco,
D’Amico Francesco

Responsabili o presunti responsabili

Elenco reparti responsabili


Memorie

Memorie legate a questa strage

  • lapide a via Roma, Quadri

    Tipo di memoria: lapide

    Ubicazione: via Roma, Quadri

    Descrizione: Monumento ai caduti, data non disponibile (comunque tra 1950 ed il 1970) a Quadri. Dietro il monumento, affisse ad un muretto, sono ubicate tre lapidi con iscrizioni a caratteri bronzei: una commemora i caduti della Grande Guerra, un’altra i caduti della seconda guerra mondiale e la terza ricorda le vittime della Resistenza. Questi i nominativi riportati relativamente alla seconda guerra mondiale: Bianchi Adele, Busiello Salvatore, Coccia Sebastiano, D’Amico Amerigo, D’Amico Luigi, D’Amico Francesco, D’Amico Damiano, D’Amico Domenica, D’Amico Francesco, D’Amico Tommaso, D’Amico Domenico, D’Amico Vincenzo, D’Arcangelo Giordano, D’Arcangelo Nicoletta, Desideri Giulio, Di Biase Maria, Di Nardo Corinto, Di Nunzio Luigi, Di Nicolantonio Errica, Di Pietro Basilica, Di Pietro Mariano, Di Pietro Raffaele, Montefalcone Pasquale, Magistretti dott. Giulio, Pacella Antonio, Pacella Francesco, Pacella Maria, Pacella Antonio, Pagnanelli Antonio, Preuss Rudi, Santucci Rocco, Schieda Domenica, Spinelli Fulvia, Spinelli Maria, Tido Giovanna, Toto Ivo

  • lapide a Grotte del Cese, Quadri

    Tipo di memoria: lapide

    Ubicazione: Grotte del Cese, Quadri

    Descrizione: Lapide con i nomi degli uccisi sul luogo del massacro, con annessa targa in ottone con incisa una dedica di Antonio Di Nardo

  • lapide a località “Fircielluccie”, Civitaluparella

    Tipo di memoria: lapide

    Ubicazione: località “Fircielluccie”, Civitaluparella

    Descrizione: CIVITALUPARELLA: lapide con incisi i nomi dei caduti e targa a loro dedicata, località “Fircielluccie”, Comune di Civitaluparella

  • commemorazione a Grotte del Cese, Quadri

    Tipo di memoria: commemorazione

    Ubicazione: Grotte del Cese, Quadri

    Anno di realizzazione: 2006

    Descrizione: Sin dal 2006, ogni secondo sabato del mese di novembre, il luogo dell’eccidio è meta del Gruppo Alpini di Quadri che, in ricordo dell’eccidio, depone una corona di alloro.

Bibliografia


Giuliano Oreste D’Amico, Quadri. Un paese del medio Sangro, stampato in proprio

Sitografia


http://www.catalogo.beniculturali.it/sigecSSU_FE/dettaglioScheda.action?keycode=ICCD11575966&valoreRicerca=&titoloScheda=monumento%20ai%20caduti&stringBeneCategoria=&selezioneSchede=&contenitore=&flagFisicoGiuridico=

http://www.ilsitoditalia.it/content/961-seconda-guerra-mondiale-il-monte-cese-rifugio-dei-quadresi

Fonti archivistiche

Fonti

CPI, 100/143
AUSSME, N 1/11, b. 2132 bis