NORCIA 31.03-02.04.1944

(Perugia - Umbria)

Descrizione

Località Norcia, Norcia, Perugia, Umbria

Data 31 marzo 1944 - 2 aprile 1944

Matrice strage Nazista

Numero vittime 8

Numero vittime uomini 8

Numero vittime uomini adulti 5

Numero vittime uomini senza informazioni 3

Descrizione: L'area di Norcia, al pari di Cascia centro nevralgico della zona operativa della brigata “Gramsci” (ufficialmente fondata il 1 febbraio 1944, in frazione Colforcella di Cascia, ma nei fatti già esistente come tale da almeno un mese) e secondo centro più importante di una “zona libera” di oltre 1.500 km², tale dal 16 marzo precedente ma in gran parte già da metà febbraio con l'acquisizione proprio del territorio di Norcia, viene investita già il 31 marzo da una delle prime ondate della “Grossunternehmen gegen die Banden”. Le truppe tedesche rimangono in quest'area per circa una settimana, ma stando alle poche notizie e alle scarse risultanze documentarie le uccisioni nel Nursino terminano il 2 aprile. Non è da escludere, anzi è piuttosto probabile stando alla documentazione, che catture e successive deportazioni avvengano anche nei giorni seguenti.
Le poche informazioni disponibili sono tratte pressoché esclusivamente da un rapporto stilato dal comandante del presidio GNR di Norcia (mai formalmente inattivo ma di fatto da almeno due mesi collaboratore dei partigiani), maresciallo dei Carabinieri Vincenzo Antonicelli, il 13 aprile, seguito da alcune rettifiche nei giorni successivi. Non sono quasi mai note le date di uccisione.
Il fornaio Otello Recchi viene ucciso nel centro abitato di Norcia, mentre un giovane non identificato viene fucilato in frazione San Pellegrino. Tre sono invece le uccisioni, sicuramente nelle medesime circostanze di tempo e luogo (dato che «sono state rinvenute seppellite nel greto di un torrente»), registrate in frazione Ponticello: Romolo Silvestri, Luigi Santi e uno sconosciuto. In frazione Villa di Serravalle viene ucciso il contadino Pietro Nobili, mentre una manciata di km prima, in frazione Serravalle, è presumibile che vengano fucilati, dopo la cattura, i due partigiani jugoslavi Viktor Bolafio e Jure Lavri? (fuggiti dalla Rocca di Spoleto il 13 ottobre 1943), dato che è noto con certezza che lì sono stati sepolti. Nel minuscolo cimitero di Serravalle è ancora visibile la tomba di Lavri?, con incisa la specifica di «Partigiano», dove viene riportata la data di morte (2 aprile 1944).
I cadaveri dei tre uccisi in frazione Ponticelli vengono ritrovati circa tre settimane dopo, dato che il comandante dei Carabinieri di Norcia, maresciallo Vincenzo Antonicelli, lo comunica al capo della provincia il 22 aprile 1944, aggiungendo «Presumesi che medesimi siano stati uccisi da militari germanici nelle operazioni rastrellamento svoltesi in quella località dal 31 marzo al 2 corrente, come viene dimostrato da tracce carro armato ancora visibili presso luogo sepoltura».

Modalità di uccisione: fucilazione,uccisione con armi da fuoco

Violenze connesse: deportazione della popolazione,furto e-o saccheggio,incendio di abitaz

Tipo di massacro: rastrellamento
--> Per saperne di più sulle tipologie

Annotazioni: La data conclusiva segnalata, 2 aprile 1944, è da considerarsi come fine della fase più cruenta delle operazioni nel territorio di Norcia, entro la quale – presumibilmente – si sono avuti i casi di violenza mortale. La presenza in forze sul territorio dura ancora per circa una settimana.
In uno dei citati rapporti del comandante dei Carabinieri di Norcia, datato 26 aprile 1944 (AS Perugia, Prefettura di Perugia, Gabinetto riservato, b. 145, f. 6, sf. C, c. 3), si dice: «Seguito segnalazione […] del 13 corrente informasi che il 24 volgente mese, in località Bivio Cerasola, comune Norcia (Perugia) è stata rinvenuta la salma di altro sconosciuto, fucilato dalle truppe tedesche il giorno 2 aprile 1944, nelle operazioni di rastrellamento. È stato provveduto al ricupero e seppellimento». La località di Cerasola, e anche l'eventuale “Bivio”, si trovano però ampiamente nel comune di Cascia, quindi tale vittima è stata inclusa nella scheda dedicata al rastrellamento in quel territorio.

Note sulla memoria (per maggiori informazioni vedi la sezione apposita): Come tutti gli episodi legati alla “Grossunternehnem gegen die Banden”, la memoria è ancora ben radicata, senza polemiche o recriminazioni reciproche, nelle singole comunità.

Scheda compilata da Tommaso Rossi
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Ultimo aggiornamento dei dati: 2015-11-13 11:45:50

Vittime

Elenco vittime

Bolafio Viktor, ex internato civile jugoslavo poi partigiano nella brigata “Gramsci”, fucilato in località ignota il 2 aprile 1944.
Lavri? Jure, nato in Slovenia il 24/04/1926, ex internato civile jugoslavo poi partigiano nella brigata “Gramsci”, fucilato insieme a Bolafio in località ignota il 2 aprile 1944.
Nobili Pietro, nato a Norcia l’11/11/1922 e ivi residente contadino, ucciso in frazione Villa di Serravalle.
Recchi Otello, nato a Norcia il 01/09/1905 e ivi residente, fornaio, ucciso nel centro abitato di Norcia in data ignota.
Santi Luigi fu Antonio, ex militare, mutilato, coniugato con Archibugi Orlanda, residente a Roma dove lavora come impiegato al Ministero degli Esteri, sfollato a Norcia, ucciso in data ignota in frazione Ponticello.
Silvestri Romolo fu Enrico, nato a Norcia il 18/04/1915, residente a Roma, sfollato a Norcia, civile, ucciso in data ignota in frazione Ponticello.
Sconosciuto, ucciso in data ignota in località Ponticello.
Sconosciuto, di circa 18 anni, fucilato in frazione San Pellegrino in data ignota.

Elenco vittime civili 4

Nobili Pietro.
Recchi Otello.
Santi Luigi.
Silvestri Romolo.

Elenco vittime partigiani 2

Bolafio Viktor.
Lavri? Jure.

Elenco vittime indefinite 2

Sconosciuto.
Sconosciuto.

Responsabili o presunti responsabili

Elenco reparti responsabili


Banden-Bekämpfungs-Stab von Kamptz

Tipo di reparto: Polizei

I./SS-Polizei-Regiment 20

Tipo di reparto: Polizei

II./Regiment 3. “Brandenburg”

Tipo di reparto: Wehrmacht
Appartenenza: Heer Wehrmacht

Alarmeinheiten/Platzkommandantur Rieti/14. Armee

Tipo di reparto: Wehrmacht
Appartenenza: Heer Wehrmacht

Luftwaffe reparto non precisato


Appartenenza: Luftwaffe

Elenco persone responsabili o presunte responsabili


  • Jürgen Kamptz von

    Nome Jürgen

    Cognome Kamptz von

    Ruolo nella strage Autore

    Note responsabile SS Gruppenführer comandante del Bandenbekämpfungsstab 14. Armee.

    Nome del reparto nazista Polizei

    Nome del reparto Banden-Bekämpfungs-Stab von Kamptz

  • Werner Wilcke

    Nome Werner

    Cognome Wilcke

    Ruolo nella strage Autore

    Note responsabile SS Sturmbannführer (maggiore).

    Nome del reparto nazista Polizei

    Nome del reparto I./SS-Polizei-Regiment 20

Memorie

Memorie legate a questa strage

  • commemorazione a

    Tipo di memoria: commemorazione

    Descrizione: Annuali e molto partecipate.

  • lapide a Norcia, piazza Vittorio Veneto

    Tipo di memoria: lapide

    Ubicazione: Norcia, piazza Vittorio Veneto

    Descrizione: Lapide ai «Caduti nel comune di Norcia per la rinascita della Libertà 8 settembre 1943-17 giugno 1944», aggiunta (in data ignota) al monumento ai Caduti di tutte le guerre in piazza Vittorio Veneto, Norcia (monumento inaugurato il 28 settembre 1924).

  • altro a Norcia, Serravalle

    Tipo di memoria: altro

    Ubicazione: Norcia, Serravalle

    Descrizione: Tomba di Jure Lavri?, cimitero di Serravalle di Norcia.

  • lapide a Spoleto, valico di Forca di Cerro

    Tipo di memoria: lapide

    Ubicazione: Spoleto, valico di Forca di Cerro

    Anno di realizzazione: 1972

    Descrizione: Lapide ai «fratelli jugoslavi caduti fra questi monti […] nella lotta contro il barbaro oppressore nazi-fascista», valico di Forca di Cerro (Spoleto, in direzione della Valnerina). La lapide è dedicata a 12 jugoslavi, fra cui anche Viktor Bolafio e Jure Lavri?, «e a tutti gli altri rimasti sconosciuti» (scoperta il 16 giugno 1972).

Bibliografia


Relazione del comandante il battaglione “Cimarelli” della brigata “A. Gramsci”, in Sergio Bovini (a cura di), L'Umbria nella Resistenza, vol. 1, Editori Riuniti, Roma 1972, pp. 276-282; Il contributo di Terni alla lotta partigiana, in Ibid., pp. 327-336.
Regione dell'Umbria. Consulta per le celebrazioni del trentennale della Liberazione, Tavola rotonda La zona “libera” di Norcia e Cascia, (Norcia-Cascia, 11-12 ottobre 1975), coordinamento e stesura di Maria Luisa Renzi e Uliana Toccaceli, dattiloscritto e ciclostilato.
Angelo Bitti, La guerra ai civili in Umbria (1943-1944). Per un Atlante delle stragi nazifasciste, Isuc, Perugia; Editoriale Umbra, Foligno, 2007, pp. 89-90 e n., 93 e n., 109n, 173-175.
Don Giuseppe Boccanera, Memorie personali della Resistenza, [s.n.t.].
Ambrogio Filipponi, L'internazionalismo di un giovane slavo, in “Resistenza insieme”, I, 2, p. 2.
Giuseppe Gubitosi, Il diario di Alfredo Filipponi comandante partigiano, Isuc, Perugia; Editoriale Umbra, Foligno, 1991, passim.
Tommaso Rossi, Tracce di memoria. Guida ai luoghi della Resistenza e degli eccidi nazifascisti in Umbria, Isuc, Perugia; Editoriale Umbra, Foligno, 2013, pp. 240-242, passim pp. 599-766 in particolare pp. 683-735.
Ubaldo Santi, La Resistenza a Spoleto e in Valnerina 1943-1944, Nuova Eliografica, Spoleto, 2004, pp. 271-274.

Sitografia


DHI Roma, La presenza militare tedesca in Italia 1943-1945.

Fonti archivistiche

Fonti

AS Isuc, ANPI Terni, Resistenza/Liberazione, b. 2 «Riconoscimento qualifiche 1946-1948».
AS Isuc, ANPI Terni, Resistenza/Liberazione, b. 10, f. 8, cc. 5-6.
AS Isuc, Resistenza Umbria, b. 2, f. 6, s.f. A, cc. 1-2.
AS Perugia, Prefettura di Perugia, Gabinetto riservato, b. 135, f. 6, c. 2.
AS Perugia, Prefettura di Perugia, Gabinetto riservato, b. 146, f. 6, sf. C, cc. 3-7.