CASA BIANCA, MONTÙ BECCARIA, 17.12.1944

(Pavia - Lombardia)

Descrizione

Località Casa Bianca, Montù Beccaria, Pavia, Lombardia

Data 17 dicembre 1944

Matrice strage Fascista

Numero vittime 1

Numero vittime uomini 1

Numero vittime uomini adulti 1

Descrizione: La polizia autonoma italiana Sichereit compie una retata a Casa Bianca, uccide sul posto il disertore Maggi, sul cui corpo viene messo lo scritto “Traditore della Patria”. Cattura dodici persone tra cui i matteottini Nildo Magrotti, Giuseppe Montepiani e Giuseppe Quaroni, i quali saranno fucilati nella piazza di Cigognola due giorni dopo. Altri arrestati saranno mandati in Germania.

Modalità di uccisione: fucilazione

Violenze connesse: deportazione della popolazione

Trattamento dei cadaveri: Esposizione dei cadaveri

Tipo di massacro: rastrellamento
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Estremi e note penali: Archivio Tribunale di Pavia, Corte d’assise straordinaria di Voghera sez. II, sentenza del 21.6.46. (Meraldi) e sentenza del 19.9.46 (Griggio). Tribunale competente:
Corte d’assise straordinaria di Voghera

Scheda compilata da MARIA ANTONIETTA ARRIGONI E MARCO SAVINI
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Ultimo aggiornamento dei dati: 2016-10-12 14:11:36

Vittime

Elenco vittime

Maggi Giuseppe, 3 maggio 1923, a Montù Beccaria. Contadino

Elenco vittime disertori 1

Maggi Giuseppe

Responsabili o presunti responsabili

Elenco reparti responsabili


Polizia autonoma Sicherheits-Abteilung

Tipo di reparto: Reparto speciale

Elenco persone responsabili o presunte responsabili


  • Domenico Meraldi

    Nome Domenico

    Cognome Meraldi

    Ruolo nella strage Autore

    Stato imputato in procedimento

    Note responsabile Tra i militi sono accusati di aver partecipato all’azione Domenico Meraldi, condannato, anche per altri reati, a 30 anni, e i militi Gaetano Griggio condannato a 16 anni di reclusione, anche per altri reati.

    Note procedimento Archivio Tribunale di Pavia, Corte d’assise straordinaria di Voghera sez. II, sentenza del 21.6.46. (Meraldi) e sentenza del 19.9.46 (Griggio). Tribunale competente: Corte d’assise straordinaria di Voghera

    Tipo di reparto fascista Reparto speciale

    Nome del reparto Polizia autonoma Sicherheits-Abteilung

  • Gaetano Griggio

    Nome Gaetano

    Cognome Griggio

    Ruolo nella strage Autore

    Stato imputato in procedimento

    Note responsabile Tra i militi sono accusati di aver partecipato all’azione Domenico Meraldi, condannato, anche per altri reati, a 30 anni, e i militi Gaetano Griggio condannato a 16 anni di reclusione, anche per altri reati.

    Note procedimento Archivio Tribunale di Pavia, Corte d’assise straordinaria di Voghera sez. II, sentenza del 21.6.46. (Meraldi) e sentenza del 19.9.46 (Griggio). Tribunale competente: Corte d’assise straordinaria di Voghera

    Tipo di reparto fascista Reparto speciale

    Nome del reparto Polizia autonoma Sicherheits-Abteilung

  • Giuseppe Setti

    Nome Giuseppe

    Cognome Setti

    Note responsabile Comandava la squadra il capitano della Sichereit Giuseppe Setti, condannato a morte l’8 novembre 1945 dalla Corte d’assise straordinaria di Voghera. Il ministro Palmiro Togliatti negherà la clemenza, e l’esecuzione avverrà il 6 maggio 1946.

    Tipo di reparto fascista Reparto speciale

    Nome del reparto Polizia autonoma Sicherheits-Abteilung

Memorie

Memorie legate a questa strage

  • lapide a Montù Beccaria, Casa Bianca

    Tipo di memoria: lapide

    Ubicazione: Montù Beccaria, Casa Bianca

    Descrizione: Lapide sul luogo dell\'uccisione

Bibliografia


Giulio Guderzo, L’altra guerra. Neofascisti, tedeschi, partigiani, partigiani, popolo in una provincia padana. Pavia 1943 – 1945, Il Mulino, Bologna, 2002, cap. VII, “Arrivano i mongoli”, p. 545
Bruno Meriggi, La Matteotti dalla brigata alla Divisione, Belgioioso, Associazione partigiani Matteotti Oltrepò pavese, 2000, p. 39.
Ugo Scagni, La Resistenza e i suoi caduti tra il Lesima e il Po, Guardamagna, Varzi, 20002, pp. 50, 254, 423.
Ugo Scagni, La Resistenza scolpita nella pietra, Guardamagna, Varzi, 2003, p. 79, 81, 276, 436.

Sitografia


Fonti archivistiche

Fonti

ACS, Ministero Grazia e Giustizia, Collaborazionisti, b. 65.