Descrizione
Località Broni, Broni, Pavia, Lombardia
Data 25 marzo 1945
Matrice strage Nazifascista
Numero vittime 4
Numero vittime uomini 3
Numero vittime uomini adulti 3
Numero vittime donne 1
Numero vittime donne ragazze 1
Descrizione: Il pretesto della rappresaglia è la vicenda di Luciana Gandini amante di un agente della Sichereit, fermata dai partigiani e liberata dopo una presunta violenza, mai accertata. Ecco la ricostruzione tratta dal resoconto del processo istruito contro di lei dalla Corte d’Assise Straordinaria di Voghera:
... i partigiani di «Fusco» che la sorpresero a Monte Venoso in possesso della tessera della repubblica, subito la tradussero al Comando di Mongasacco. Passarono due giorni senza che la ragazza venisse interrogata. Finalmente si presentò un partigiano al presidio e disse che aveva da porle delle domande. «Mi condusse fuori – racconta Luciana – per una strada che terminava in mezzo ad una fitta boscaglia: là mi abbracciò e, vista la mia riluttanza, invece di desistere mi buttò supina per terra». Quel che seguì si può immaginare senza che la ragazza ce lo racconti (...) Ella ritornò in seguito al presidio senza pensare a scappare; ma intanto la cosa era stata risaputa da «Fusco» il comandante della «Matteotti». Egli la fece chiamare e le disse: «Se mi dici il suo nome, farò fucilare il partigiano che ti ha violentata». Ma la ragazza rispose: «Nessuno mi ha usato violenza (...)». Passò qualche giorno ed ella fu rimessa in libertà; ma appena giunta a Broni (...) riferì l’accaduto al suo fidanzato il quale la consigliò di parlare a Fiorentini. Nell’ufficio del colonnello si svolse, probabilmente, una scena drammatica (...) sembra che il colonnello uscisse fuori dei gangheri. Sta di fatto che egli si fece portare la scheda dei prigionieri, ne estrasse quattro e ordinò che fossero fucilati a titolo di rappresaglia. Avvenuta l’esecuzione a cui presenziò la ragazza venne infisso sui cadaveri dei giustiziati un cartellino che recava la scritta seguente: «Imparerete così a rispettare le donne fasciste»
Ulteriore elemento per inquadrare la vicenda è il fatto che, da diverse testimonianze, risulta che più volte viene praticata la violenza sulle donne nella prigione della Sichereit.
Dopo l’eccidio c’è una nuova violenza sulle prigioniere. Così scrive Ambrogio Casati pure detenuto a Broni: “E la squadraccia incaricata della bisogna di ritorno dalla efferata impresa, dopo l’orgia di sangue, si tuffava nell’orgia dei sensi fino all’abbrutimento con tutti i mezzi anche con donne prigioniere”. Infine una apparente casualità nella scelta delle vittime: i quattro fucilati, non sono matteottini, come il presunto violentatore, ma giellini e una donna staffetta garibaldina.
Modalità di uccisione: fucilazione
Tipo di massacro: rappresaglia
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Estremi e note penali: Archivio Tribunale di Pavia, Corte d’assise straordinaria di Voghera, sez. II di Pavia, sentenza del 24.9.46 (Mattioli) e 25.7.45 (Gandini).
Tribunale competente: Corte d’assise straordinaria di Voghera
Scheda compilata da MARIA ANTONIETTA ARRIGONI E MARCO SAVINI
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Ultimo aggiornamento dei dati: 2015-11-08 09:53:17
Vittime
Elenco vittime
Achilli Carlo, 9 luglio 1922, Stradella. Ragioniere. Partigiano della V brg. GL.
Bellinzona Giovanni (Mario), 27 febbraio 1924, Menconico. Contadino. Partigiano della 5. brg. GL.
Busoni Celestina, 11 giugno 1928, Lierna (CO). Residente a Pavia. Impiegata. Staffetta garibaldina.
Capitelli Piero, 30 marzo 1923, Stradella. Studente universitario. Partigiano della 1. brg. GL.
Elenco vittime partigiani 4
Achilli Carlo
Bellinzona Giovanni
Busoni Celestina
Capitelli Piero
Responsabili o presunti responsabili
Elenco reparti responsabili
Elenco persone responsabili o presunte responsabili
Felice Fiorentini
Nome Felice
Cognome Fiorentini
Note responsabile Il comandante era Felice Fiorentini, fucilato dai partigiani il 3 maggio 1945.
Tipo di reparto fascista Reparto speciale
Nome del reparto Polizia autonoma Sicherheits-Abteilung
Luciana Gandini
Nome Luciana
Cognome Gandini
Ruolo nella strage Delatore
Stato imputato in procedimento
Note responsabile condannata a 12 anni di reclusione.
Note procedimento Archivio Tribunale di Pavia, Corte d’assise straordinaria di Voghera, sez. II di Pavia, sentenza del 24.9.46 (Mattioli) e 25.7.45 (Gandini). Tribunale competente: Corte d’assise straordinaria di Voghera
Romolo Mattioli
Nome Romolo
Cognome Mattioli
Stato imputato in procedimento
Note responsabile Oltre a militi della Sichereit è stato accusato di aver partecipato all’esecuzione l’allievo ufficiale delle GNR del btg. “Siena” Romolo Mattioli, condannato a 27 anni di reclusione, di cui 9 condonati.
Note procedimento Archivio Tribunale di Pavia, Corte d’assise straordinaria di Voghera, sez. II di Pavia, sentenza del 24.9.46 (Mattioli) e 25.7.45 (Gandini). Tribunale competente: Corte d’assise straordinaria di Voghera
Tipo di reparto fascista Guardia Nazionale Repubblicana
Nome del reparto Reparto GNR non precisato
Memorie
Memorie legate a questa strage
lapide a Pavia, Università
Tipo di memoria: lapide
Ubicazione: Pavia, Università
Descrizione: I nomi di Busoni e Capitelli sono ricordati sulla lapide dei caduti partigiani posta sulla facciata dell’Università di Pavia.
luogo della memoria a Rea
Tipo di memoria: luogo della memoria
Ubicazione: Rea
Descrizione: una via di Rea è intitolata alla Busoni.
monumento a Broni
Tipo di memoria: monumento
Ubicazione: Broni
Descrizione: Una stele ricorda i fucilati nel luogo dell’uccisione