Descrizione
Località Fontanile, Broni, Pavia, Lombardia
Data 9 agosto 1944
Matrice strage Nazifascista
Numero vittime 5
Numero vittime uomini 5
Numero vittime uomini adulti 5
Descrizione: Il notiziario delle azioni della 51. Brigata d’Assalto Garibaldi scrive: “7-8-1944 - Una pattuglia si recava sulla via Emilia per prelevare un carico di benzina, il camion veniva fermato, ma sopraggiungeva una colonna tedesca che apriva il fuoco. I nostri rispondevano ed uccidevano due tedeschi e ne ferivano uno. I nostri non subivano perdite”.
I tedeschi sono protagonisti di una fucilazione per rappresaglia. Il notiziario della GNR riporta l’azione repressiva: “Il comando tedesco della piazza di Pavia, d’intesa con il capo della Provincia, ha stabilito la fucilazione per rappresaglia di quattro individui, scegliendoli fra gli attuali detenuti nelle locali carceri giudiziarie perché imputati di detenzione di armi, di appartenenza a bande di fuorilegge e di diserzione”.
La fucilazione avviene sulla via Emilia. A monito, i corpi dei fucilati non possono essere subito sepolti. Sono esposti per un certo periodo di tempo. I prescelti sono quattro giovani catturati il 31 luglio dalla Brigata Nera di Bressana Bottarone. All’ultimo momento il giovane Montini è sostituito dall’operaio antifascista: Pietro Bacchi.
Il Montini viene trasferito dal carcere di Pavia a quello San Vittore e, il 26 ottobre, inviato in Germania al lavoro coatto.
Il fatto è stato ricostruito nel dopoguerra in occasione del processo intentato contro Guido Cappelli che fu al comando della 7. legione GNR di Pavia. La conclusione della Corte afferma che: “l’attività del Cappelli appare non tanto rivolta alla persecuzione di formazioni partigiane in armi, quanto alla persecuzione di elementi politici di opposizione”, e aggiunge: “Per interessamento del Cappelli il Montini fu graziato, perché era orfano di padre e di madre e mandato in Germania”.
Modalità di uccisione: fucilazione
Violenze connesse: deportazione della popolazione
Trattamento dei cadaveri: Esposizione dei cadaveri
Tipo di massacro: rappresaglia
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Estremi e note penali: Musselli viene condannato a morte da un Tribunale del CLN di Pavia il 30 aprile 1945, la sentenza viene eseguita a Pavia il 1° maggio. Cappelli viene condannato a 8 anni di reclusione, anche per altri reati dalla Corte d’assise straordinaria di Pavia il 27.9.47.
Annotazioni: La ricostruzione delle dinamiche dello scontro coi tedeschi è diversa sia per il numero dei morti tedeschi (due) che per le dinamiche in Scagni e in Guderzo.
Sarebbe intervenuto il questore di Pavia Angelo Musselli per negoziare una diminuzione dei morti da dieci a quattro.
Scheda compilata da MARIA ANTONIETTA ARRIGONI E MARCO SAVINI Scarica la scheda in formato .pdf
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Ultimo aggiornamento dei dati: 2016-03-26 00:27:54
Vittime
Elenco vittime
Bacchi Pietro, nato ad Antegnate (BG) il 28 giugno 1905, residente a Valera Fratta (LO).
Barbieri Franco, nato il 14 marzo 1925 a Pinarolo Po, residente a Verrua Po (PV).
Gabbetta Diego, nato a Verrua Po il 10 novembre 1921.
Ghisolfi Carlo, a Verrua Po il 1° dicembre 1924.
Montini Osvaldo, 21 maggio 1924, Redavalle.
Elenco vittime partigiani 4
Barbieri Franco,
Gabbetta Diego
Ghisolfi Carlo,
Montini Osvaldo
Elenco vittime antifasciste 1
Bacchi Pietro
Responsabili o presunti responsabili
Elenco reparti responsabili
Elenco persone responsabili o presunte responsabili
Angelo Musselli
Nome Angelo
Cognome Musselli
Stato imputato in procedimento
Note responsabile Questore di Pavia
Note procedimento Musselli viene condannato a morte da un Tribunale del CLN di Pavia il 30 aprile 1945, la sentenza viene eseguita a Pavia il 1° maggio
Guido Cappelli
Nome Guido
Cognome Cappelli
Ruolo nella strage Autore
Stato imputato in procedimento
Note procedimento Cappelli viene condannato a 8 anni di reclusione, anche per altri reati dalla Corte d’assise straordinaria di Pavia il 27.9.47.
Memorie
Memorie legate a questa strage
lapide a Broni, Fontanile
Tipo di memoria: lapide
Ubicazione: Broni, Fontanile
Descrizione: Cippo a Broni, località Fontanile di Vescovera, nel luogo dell’uccisione dei 4 detenuti