Descrizione
Località Santa Giuletta, Santa Giuletta, Pavia, Lombardia
Data 6 febbraio 1945
Matrice strage Fascista
Numero vittime 2
Numero vittime uomini 2
Numero vittime uomini adulti 2
Descrizione: Ecco la ricostruzione della vicenda tratta dalla cronaca del processo a carico del delatore Onofrio Stoppini.
“Lo si dice inasprito da un furto perpetrato in suo danno da alcuni partigiani: sono stati loro a sottrargli, a quanto si dice, un cavallo e il carretto. Per questo motivo egli ha dovuto allontanarsi dal paese medesimo e rimanervi assente per qualche tempo. C’è anche chi l’ha sentito, in questa occasione, proferire delle oscure minacce all’indirizzo di tutto il paese e dei suoi abitanti. Adesso è tornato a S. Giuletta, è in servizio e veste la divisa. Tutti hanno paura di lui: lo si ritiene «influente» e i poveri diavoli gli si vanno a raccomandare. È il caso di due giovani renitenti al governo repubblicano, i quali, tramite i loro parenti, fanno richiedere allo Stoppini una raccomandazione per entrare alla Todt. Ma egli si dichiara impossibilitato a favorirli ed offre viceversa l’iscrizione e il servizio nella G.N.R. Gli eventi hanno un corso diverso. I due giovani non si danno per vinti, chiedono e ottengono (...) di entrare alla Todt. (...) È la sera del 25 febbraio ed essi si trovano a casa in permesso. È nevicato in modo abbondante e le strade sono pressoché impraticabili. Ma l’indomani alle sei bisogna partire. (...) l’abitazione del Barbieri è circondata. Una finestra del piano di sopra è sfondata e il Fughini, uno dei più crudeli scherani della Sicherheitz, piomba nella stanza, intima ai terrorizzati presenti di aprire e al giovane Remo di alzarsi e venire con loro. A nulla valgono i documenti esibiti e comprovanti la sua regolare appartenenza alla Todt. Trascinato fuori dall’abitazione il giovane semisvenuto dalla paura, la macabra schiera si dirige alla casa del Mezzadra. Si ripete la medesima scena, con la seguente appendice: i due disgraziati vengono spinti alla finestra del piano superiore e costretti a cantare «bandiera rossa» e a salutare col pugno chiuso… la notte. Poco dopo sulla strada che porta a Mornico, una scarica di mitra abbatte i due innocenti”
Modalità di uccisione: fucilazione
Tipo di massacro: rappresaglia
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Estremi e note penali: La squadra era guidata da Livio Campagnolo, ucciso in uno scontro con i partigiani il 14 febbraio 1945. Ne faceva parte anche Lilio Aloisi, deceduto prima dei processi del dopoguerra.
Onofrio Stoppini, di Santa Giuletta, telefonista della G.N.R, a Casteggio, viene accusato di essere il mandante dell’uccisione da parte della Sichereit dei due giovani del suo paese .
Stoppini subisce una condanna a morte dalla Corte d’assise straordinaria di Voghera il 18.7.45, ma viene poi amnistiato il 29.3.47.
Tribunale competente:Corte d’assise straordinaria di Voghera
Scheda compilata da MARIA ANTONIETTA ARRIGONI E MARCO SAVINI Scarica la scheda in formato .pdf
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Ultimo aggiornamento dei dati: 2016-10-12 20:23:03
Vittime
Elenco vittime
Barbieri Remo, 28 luglio 1921, Mornico Losana, residente a Santa Giuletta. Operaio.
Mezzadra Gino, 17 agosto 1922, S. Giuletta. Contadino.
Elenco vittime sbandati 2
Barbieri Remo,
Mezzadra Gino
Responsabili o presunti responsabili
Elenco reparti responsabili
Elenco persone responsabili o presunte responsabili
Onofrio Stoppini
Nome Onofrio
Cognome Stoppini
Stato imputato in procedimento
Note responsabile Onofrio Stoppini, di Santa Giuletta, telefonista della G.N.R, a Casteggio, viene accusato di essere il mandante dell’uccisione da parte della Sichereit dei due giovani del suo paese
Note procedimento Stoppini subisce una condanna a morte dalla Corte d’assise straordinaria di Voghera il 18.7.45, ma viene poi amnistiato il 29.3.47. Tribunale competente:Corte d’assise straordinaria di Voghera
Memorie
Memorie legate a questa strage
lapide a Santa Giuletta, Pizolo
Tipo di memoria: lapide
Ubicazione: Santa Giuletta, Pizolo
Descrizione: Una stele ricorda i fucilati nel luogo dell’uccisione.