Descrizione
Località Sant'Egidio alla Vibrata, Sant'Egidio alla Vibrata, Teramo, Abruzzo
Data 17 giugno 1944
Matrice strage Nazista
Numero vittime 1
Numero vittime uomini 1
Numero vittime uomini adulti 1
Descrizione: Nell'area costiera, tra Martinsicuro, Tortoreto e Giulianova, e nei comuni dell'interno, operava la cosiddetta banda “Giuliese Garibaldi” che faceva capo a Riccardo Cerulli, ma una costellazione di bande e gruppi animava l'area. Nell'area tra Tortoreto e Sant'Omero dall'unione di antifascisti locali con alcuni giovani avieri arrivati da fuori si forma, a partire dal 1943, una piccola banda guidata da Giuseppe Cavatassi. La banda, nonostante non ci fossero preesistenti accordi con gli alleati, si dedicava, oltre al reperimento di armi, al soccorso dei militari alleati fatti prigionieri. Il nucleo di Cavatassi si occupava di diverse operazioni di sabotaggio per favorire il rallentamento delle operazioni nemiche, e di incitare la diserzione tra i militari tedeschi. Le operazioni aeree, gli aviolanci, erano utili per scambiare informazioni, messaggi, viveri, beni di prima necessità e radio trasmittenti. Le operazioni anfibie permettevano invece il superamento delle linee nemiche, il raggiungimento della base alleata a Termoli e la fuga dei prigionieri inglesi e di tutti coloro che preferivano raggiungere un luogo più sicuro.
In particolare a Faraone di Sant'Egidio alla Vibrata operava il gruppo di avieri che faceva riferimento a Ettore Zambaldi.
Le truppe tedesche avevano già creato parecchi disagi alla popolazione di Sant'Egidio già a partire dal 1943, rastrellando uomini da destinare ai lavori forzati. Nel giugno del 1944 le truppe tedesche in ritirata terrorizzavano la popolazione saccheggiando e incendiando le abitazioni. Il 15 giugno oltrepassavano il fiume Vibrata, provocando il crollo del ponte.
Monsignori Giovanni, che stava lavorando la terra nei suoi terreni agricoli, venne ucciso dai tedeschi il 17 giugno. Senza maggiori notizie, nel rapporto del comune di Sant'Egidio si legge che Monsignori era stato fucilato in quanto aveva dato segni di appartenere alle formazioni partigiane, secondo la memoria orale, Monsignori Giovanni aveva qualche problema mentale, quel giorno tornava dalle terre agricole con il suo cavallo, dei tedeschi gli intimarono di consegnarlo a loro, lui si rifiutò, non rendendosi conto del pericolo che correva, e i tedeschi lo uccisero.
Modalità di uccisione: fucilazione
Violenze connesse: furto e-o saccheggio
Tipo di massacro: ritirata
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Annotazioni: In tutti i documenti trovati Monsignori Giovanni risulta essere stato ucciso il 15-06-1944, in realtà l'atto di morte dell'ufficio anagrafe del comune di Sant'Egidio alla Vibrata riporta la data del 17-06-1944.
Note sulla memoria (per maggiori informazioni vedi la sezione apposita): Monsignori Giovanni risulta essere l\'unica vittima dei tedeschi nel comune di Sant\'Egidio alla Vibrata. Il Comune nel 1944, riconoscendo le infauste circostanze in cui avvenne l\'omicidio, decise di farsi carico del funerale e della sepoltura, e successivamente dedicò a Monsignori una via della cittadina.
Scheda compilata da Claudia Piermarini
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Ultimo aggiornamento dei dati: 2016-06-02 12:25:03
Vittime
Elenco vittime
Monsignori Giovanni.
Elenco vittime civili 1
Monsignori Giovanni.
Responsabili o presunti responsabili
Elenco reparti responsabili
Memorie
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Tipo di memoria: luogo della memoria
Ubicazione: Sant\'Egidio alla Vibrata
Descrizione: via intitolata alla vittima.