Fabriques, Brusson, 29.05.1944

(Aosta - Valle d'Aosta)

Descrizione

Località Fabriques, Brusson, Aosta, Valle d'Aosta

Data 29 maggio 1944

Matrice strage Fascista

Numero vittime 1

Numero vittime uomini 1

Numero vittime uomini senza informazioni 1

Descrizione: A Perloz (Valle d’Aosta, 663 m, il paese è composto da una sessantina di villaggi sparsi nella montagna) si costituisce una delle prime bande partigiane valdostane, sotto il comando dell’ex sergente Bono Badéry. La banda prenderà il nome III Brigata Lys. Nonostante i ripetuti duri attacchi e rastrellamenti da parte dei nazifascisti, il paese rimarrà totalmente solidale della sua banda che terrà la sua posizione fino alla Liberazione, partecipando alla liberazione di Pont-Saint-Martin.
Le sedi della banda variano, nel territorio di Perloz, a seconda delle necessità belliche (alpeggio del Mont-Rot, villaggio di Marine).
Si può comunque notare come la popolazione civile sia sempre presa fortemente di mira dagli occupanti nazifascisti, e che comunque non ci sia azione che non comporti violenza su di essa, uccisioni, incendi e ruberie.

Data: 4 e 5 marzo 1944
Perloz, all’imbocco della Valle del Lys, sopra Pont-Saint-Martin: Saccheggio delle case di Plan-de-Brun, compresa la Rectorie, dove risiedeva l’abbé Marc Gérard, che muore dopo pochi giorni; cattura di 6 ostaggi civili, portati in caserma ad Aosta; il 5 marzo rastrellamento e saccheggio di Perloz capoluogo, a cui le forze nazifasciste giungono facendosi precedere da alcuni civili come protezione e servendosi di mortai e delle mitragliatrici pesanti; stretta sul parroco di Perloz, don Filippo Pramotton, che aveva usato le campane per avvertire i partigiani dell’attacco; di seguito, ad Arnad nella valle centrale, incendio di abitazioni di partigiani in frazione Champagnola;
Organo responsabile delle azioni: Prefettura di Aosta, capo della provincia Cesare Augusto Carnazzi
Reparti: 50 moschettieri delle Alpi, reparti delle centuria confinaria, della polizia tedesca di stanza a Pont-Saint-Martin all’imbocco della Valle di Aosta, ufficiali del 4º alpini. Il 5, reparti della GNR
Obiettivo: stroncare l’attività dei partigiani di Perloz
Nei giorni seguenti di marzo 1944, riprende il rastrellamento di Perloz e il bombardamento del paese con mortai da 81
Reparti: 80 paracadutisti giunti da Tradate (VA)


Data: 20-21 marzo 1944
Rastrellamento di Issogne (Bassa Valle), due case bruciate e parecchie persone fermate. Arresto di Aladino Cout, deportato nel comprensorio di Mauthausen, dove muore nel gennaio 1945
Reparti: milizia confinaria e paracadutisti
Motivo: Individuazione, su delazione, di un deposito di armi dei partigiani nella parte alta di Issogne

Data: 22 marzo 1944
Incendio del villaggio di Machaby, sito nel Comune di Arnad (Bassa Valle d’Aosta), minacce e maltrattamenti; incendio di alcuni corpi del castello di Arnad
Reparti impegnati: milizia confinaria di stanza ad Aosta
Causale: rappresaglia per attacco ad un camion di moschettieri delle Alpi tra Arnad e Bard

Date: 28 e 29 maggio 1944
Rastrellamenti nella Bassa e Media Valle d’Aosta e nel Biellese (operazione Hambourg) decisi per assestare un colpo decisivo alle bande partigiane (l’azione tuttavia non riesce)
Organi che decidono ed eseguono l’azione: Militärkommandatur di Torino; IX battaglione della milizia armata (SS italiane), SS tedesche; 115º Montebello
Luoghi:
-28 maggio 1944, Perloz: due direttrici: Perloz-Marine-Crétaz; Nantey-Chemp-Ruine: incendi della sede del Comando partigiano di Mont-Rot e nel villaggio di Cornaley
-29 maggio 1944, Champorcher (nella omonima valle): incendio del villaggio di Verana, delle abitazioni di Dondena, e di un gran numero di baite isolate, minacce di violenza carnale, saccheggi e razzie in tutta la vallata, che è fra le più povere della Valle d’Aosta
-Fénis (media valle centrale): contingente fascista: incendio di case e di baite nella Clavalité
-Valtournenche (valle del Cervino): 35 alpini tedeschi salgono a La Magdeleine: incendio delle baite dell’alpe Chancellier, sede di una banda partigiana
-Brusson (Val d’Ayas) : rastrellamento effettuato da reparti fascisti dal Col de Joux e dal Col della Ranzola: uccisione a Fabriques di un civile, Battista Vuillermin, anche depredato di tutti i suoi averi
-Fontainemore (Valle del Lys): arresto di otto giovani


Data: 30 giugno – 1 º luglio 1944
Incendi per rappresaglia a Perloz
Scontro a fuoco tra reparti delle SS italiane e partigiani dell’Isonzo [III brigata Lys] guidati da Bono Badéry, due partigiani uccisi: William Ballot, Melchiorre Jans. I militi inseguono i partigiani superstiti e, attraversando il torrente Lys, giungono alla frazione Chamioux, «incendiandola completamente» e prelevando 3 ostaggi civili: Ferdinando Yoccoz, Zosimo Crétaz, Leone Badéry. Proseguono per il villaggio Marine «ove appiccano il fuoco a 18 abitazioni, alle scuole ed alla cappella e saccheggiano altri edifici. Infine si ritirano verso il capoluogo in cui, mentre tutta la popolazione fugge verso le campagne, simulano la fucilazione di Augusto Juglair, picchiano Adriano Bonin e ricorrono nuovamente al fuoco: 23 case vengono distrutte in tutto o in parte. […] senza riuscire a catturare alcun partigiano e sfogando la propria impotenza sulla popolazione civile, verso le 22 si ritirano attraverso il ponte Moretta e rimangono poi ancora a lungo a Tour d’Hérères a «contemplare i bagliori delle fiamme di Chamioux, Marine e Perloz».


Data: 21 agosto 1944
Minacciato Rastrellamento a Perloz (Valle del Lys) « cuore di roccia »
Organo che decide l’operazione: il comando tedesco di Pont-Saint-Martin e il comando nazifascista di Lillianes (Valle del Lys)
La decisione di radere al suolo le restanti case di Chamioux, Marine e Perloz viene differita di 24 ore per la mediazione del parroco di Perloz don Filippo Pramotton; il bombardamento di Pont-Saint-Martin da parte degli Alleati del 23 agosto 1944 — che provoca « 130 vittime accertate, oltre 300 feriti, con la distruzione di 620 vani abitativi e di 172 vani non abitativi », e fra le vittime, il comandante tedesco tenente Arnold —, annulla l’azione.


Data: 18 settembre 1944
Incendio ad Anviey di Arnad, sede del distaccamento partigiano Molinaro
Reparti che effettuano l’operazione: tedeschi e fascisti
Requisiti viveri e animali, incendiate parecchie abitazioni
Causa: Azioni antipartigiane

Modalità di uccisione: uccisione con armi da fuoco

Violenze connesse: furto e-o saccheggio,incendio di abitazione

Tipo di massacro: rastrellamento
--> Per saperne di più sulle tipologie

Note sulla memoria (per maggiori informazioni vedi la sezione apposita): Memoria condivisa

Scheda compilata da Marisa Alliod
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Ultimo aggiornamento dei dati: 2015-09-19 17:31:22

Vittime

Elenco vittime

Battista Vuillermin, ucciso dai fascisti a Fabriques di Brusson (Valle d’Aosta) il 29 maggio 1944 e depredato di tutti i suoi averi.

Elenco vittime civili 1

Battista Vuillermin

Responsabili o presunti responsabili

Elenco reparti responsabili


Memorie

Memorie legate a questa strage

  • commemorazione a

    Tipo di memoria: commemorazione

    Descrizione: Tutti gli anni, nella Bassa Valle d’Aosta, sono ricordati e commemorati gli eventi, a cura dell’ANPI Zona A Perloz, a cura del Comune e dell’Assessorato regionale all’Istruzione ed alla Cultura, si tiene la Settimana della Resistenza (fine mese di Aprile

Bibliografia


Virgilio Ricci, Il contributo della Valle d’Aosta alla guerra di Liberazione, Presidenza del Consiglio dei Ministri, Roma, 1946.
Charles Passerin d’Entrèves, La tempêta dessu noutre montagne Épisodes de la Résistance en Vallée d’Aoste, réédition Institut d’histoire de la Résistance en Vallée d’Aoste, Aoste, 1975 (première édition ANPI Vallée d’Aoste, Montes, Turin, 1946), pp. 199-207, che riporta, in appendice, il Diario della Banda di Perloz a firma Badéry.
Roberto Nicco, La Resistenza in Valle d’Aosta, seconda edizione, Musumeci, Quart, 1995.
Canonico Filippo Pramotton, Pro Memoria per la storia di Perloz 1943 – 1945, Comune di Perloz Valle d’Aosta Vallée d’Aoste, 2005
Istituto storico della Resistenza e della società contemporanea in Valle d’Aosta / Institut d’histoire de la Résistance et de la société contemporaine en Vallée d’Aoste, Silens Loquor Cippi, lapidi e monumenti a ricordo dei partigiani e dei civili morti nella Resistenza in Valle d’Aosta 1943-1945, Unione Europea Progetto Interreg III A Alcotra La Memoria delle Alpi I Sentieri della Libertà / La Mémoire des Alpes Les Chemins de la Liberté, Le Château, Aosta, 2007, ill.
Elida Noro Désaymonet, Augusta Champurney Cossavella, Arnad in Valle d’Aosta Quasi un secolo di memoria, Priuli & Verlucca, Ivrea, prima edizione 1986, seconda edizione 2006: Arnad in Valle d’Aosta Più di un secolo di memoria
Istituto storico della Resistenza e della società contemporanea in Valle d’Aosta / Institut d’histoire de la Résistance et de la société contemporaine en Vallée d’Aoste, Albo d’Oro della Resistenza valdostana Ricordo dei partigiani morti in Valle d’Aosta nella guerra di Liberazione, patrocinio della Presidenza della Regione autonoma Valle d’Aosta nell’ambito delle iniziative promosse dal Comitato per il 60º anniversario della Liberazione e dell’Autonomia, Tipografia Pesando, Aosta, 2007, ill.
Anny Petit-Pierre, Guerra vissuta Guerra raccontata Perloz 1919-1946, Istituto storico della Resistenza e della società contemporanea in Valle d’Aosta / Institut d’histoire de la Résistance et de la société contemporaine en Vallée d’Aoste, Unione Europea Progetto Interreg III A Alcotra La Memoria delle Alpi I Sentieri della Libertà / La Mémoire des Alpes Les Chemins de la Liberté, Tipografia La Vallée, Aosta, 2007, ill.
Laura Decanale Bertoni, I documenti d’archivio specchio della vita della Valle del Lys dal Fascismo alla Repubblica 1919-1946, Istituto storico della Resistenza e della società contemporanea in Valle d’Aosta / Institut d’histoire de la Résistance et de la société contemporaine en Vallée d’Aoste, Unione Europea Progetto Interreg III A Alcotra La Memoria delle Alpi I Sentieri della Libertà / La Mémoire des Alpes Les Chemins de la Liberté, Tipografia La Vallée, Aosta, 2007, ill.
Mariella Herera, Giorgio Fragiacomo, «Scarpe rotte… Eppur bisogna andar» Lungo i sentieri partigiani tra Pont-Saint-Martin e Perloz, Istituto storico della Resistenza e della società contemporanea in Valle d’Aosta / Institut d’histoire de la Résistance et de la société contemporaine en Vallée d’Aoste, Unione Europea Progetto Interreg III A Alcotra La Memoria delle Alpi I Sentieri della Libertà / La Mémoire des Alpes Les Chemins de la Liberté, Tipografia La Vallée, Aosta, 2007, ill.
Silvana Miniotti, Le tre bande partigiane di Perloz III Brigata Lys 1943-1945 Isonzo Cappellin Matteotti, Istituto storico della Resistenza e della società contemporanea in Valle d’Aosta / Institut d’histoire de la Résistance et de la société contemporaine en Vallée d’Aoste, Unione Europea Progetto Interreg III A Alcotra La Memoria delle Alpi I Sentieri della Libertà / La Mémoire des Alpes Les Chemins de la Liberté, Tipografia La Vallée, Aosta, 2008, ill.
Paolo Perrucchione, Nove sentieri della Libertà nella Valle del Lys / Neuf sentiers de la Liberté dans la Vallée du Lys, CD-Rom e tiraggio a stampa, Istituto storico della Resistenza e della società contemporanea in Valle d’Aosta / Institut d’histoire de la Résistance et de la société contemporaine en Vallée d’Aoste, Unione Europea Progetto Interreg III A Alcotra La Memoria delle Alpi I Sentieri della Libertà / La Mémoire des Alpes Les Chemins de la Liberté, Aosta, 2008
Marie-Rose Colliard, Perloz Il Museo Brigata Lys Memorie della Resistenza Itinerario storico-didattico / Perloz Le Musée Brigata Lys Mémoire de la Résistance Itinéraire historique et didactique, Comune di Perloz, Istituto storico della Resistenza e della società contemporanea in Valle d’Aosta / Institut d’histoire de la Résistance et de la société contemporaine en Vallée d’Aoste, Presidenza della Regione autonoma Valle d’Aosta / Présidence de la Région autonome Vallée d’Aoste, Comité pour la promotion et le soutien des initiatives pour la Mémoire, Tipografia Testolin, Aoste, 2011, ill.

Sitografia


Fonti archivistiche

Fonti

Archivio Istituto storico della Resistenza e della società contemporanea in Valle d’Aosta/Institut d’histoire de la Résistance et de la société contemporaine en Vallée d’Aoste, Aosta