Descrizione
Località Penne, Penne, Pescara, Abruzzo
Data 18 maggio 1944 - 26 maggio 1944
Matrice strage Nazifascista
Numero vittime 2
Numero vittime uomini 2
Numero vittime uomini adulti 2
Descrizione: La sera del 18 maggio 1944 in contrada Cancelli di Castilenti (Teramo) presso un’abitazione dei fratelli Di Michele, si presentarono sei uomini, di cui quattro conosciuti: i patrioti Pierino Romualdi, Domenico Ferretti, Antonio Cilli e Giulio Micolucci e due sconosciuti. Questi ultimi fingendosi paracadutisti inglesi chiesero un paio di pantaloni, precedentemente lasciati da inglesi affinché fossero lavati. Ottenuto ciò che volevano si allontanarono per pochi minuti e in seguito tornarono con l’intenzione di mangiare. I due ignoti poiché non sapevano parlare correttamente l’inglese, lingua conosciuta da Alfonso Di Michele, furono scoperti. All’improvviso mentre tutti erano sul punto di iniziare a cenare, i due estranei si alzarono in piedi e per timore di essere sopraffatti dagli altri, superiori nel numero, spianarono le rivoltelle contro i quattro patrioti che li avevano accompagnati. Di colpo tutto fu chiaro: si trattava di due fascisti con il compito di accertare se la famiglia Di Michele avesse ospitato soldati alleati. I due militi appartenevano al battaglione San Marco di stanza a Città Sant’Angelo. Si materializzò uno scontro a fuoco tra fascisti, partigiani e civili. Persero la vita il giovane Micolucci e uno dei due fascisti. L’altro repubblichino riuscì a scappare, mentre il partigiano Cilli perquisiva il nemico morto. Da una tasca fu estratto un foglio, firmato dalla spia Ferruccio D’Orazio di Castiglion Messer Raimondo, in cui si riportava che la famiglia Di Michele aveva ospitato per quattro mesi alcuni paracadutisti inglesi. La mattina seguente tedeschi e fascisti del battaglione San Marco, con l’aiuto di alcuni contadini locali, fecero saltare in aria le case della famiglia Di Michele. Il 26 dello stesso mese avvenne l’atto di rappresaglia per la morte del commilitone fascista. Di Michele Vito dopo terribili sevizie fu portato in un campo di concentramento in Germania mentre i suoi fratelli Giuseppe e Alfonso furono condotti a Penne (Pescara) e fucilati.
Modalità di uccisione: fucilazione
Violenze connesse: deportazione della popolazione,furto e-o saccheggio
Tipo di massacro: rappresaglia
--> Per saperne di più sulle tipologie
Estremi e note penali: Regazzi Luigi, Rani Bruno e Bandini Arturo hanno subito un processo dal Tribunale di Pescara per la fucilazione dei fratelli di Michele. Sentenza non rintracciabile quindi non meglio specificata.
Annotazioni: In un documento della Guardia Nazionale Repubblicana, distaccamento di Atri, datato 21 maggio 1944 (AS Teramo, Prefettura, Gabinetto, 3° versamento, b. 23A, f. 2) viene annotato che Micolucci Giulio si recò presso l’abitazione sei suddetti fratelli in accordo con le autorità germaniche allo scopo di far arrestare i paracadutisti. In tutti gli altri documenti, invece, il Micolucci viene rappresentato come un partigiano.
Inoltre è scritto che nella confusione alcuni paracadutisti presenti riuscirono a scappare, portando con se un milite del battaglione San Marco.
Scheda compilata da Alessia D\'Innocenzo
Scarica la scheda in formato .pdf
Le schede monografiche in formato .pdf sono coperte da diritto d'autore.
Ogni uso improprio o non consentito è punibile ai sensi di legge
Ultimo aggiornamento dei dati: 2016-09-02 15:45:33
Vittime
Elenco vittime
Di Michele Alfonso.
Di Michele Giuseppe.
Elenco vittime legate a partigiani 2
Di Michele Alfonso.
Di Michele Giuseppe.
Responsabili o presunti responsabili
Elenco reparti responsabili
Elenco persone responsabili o presunte responsabili
Arturo Bandini
Nome Arturo
Cognome Bandini
Ruolo nella strage Autore
Stato individuato sulla base di indagine o di procedimento italiano
Note responsabile Di Bologna. Sembra che non abbia partecipato all’esecuzione, perché fintosi malato, riuscì a rimanere in caserma.
Note procedimento Ha subito un processo dal Tribunale di Pescara per la fucilazione dei fratelli di Michele. Sentenza non rintracciabile quindi non meglio specificata.
Tipo di reparto fascista Reparto speciale
Nome del reparto Battaglione San Marco
Bruno Rani
Nome Bruno
Cognome Rani
Ruolo nella strage Autore
Stato individuato sulla base di indagine o di procedimento italiano
Note responsabile marinaio, 30 anni. Di Venezia.
Note procedimento Ha subito un processo dal Tribunale di Pescara per la fucilazione dei fratelli di Michele. Sentenza non rintracciabile quindi non meglio specificata.
Tipo di reparto fascista Reparto speciale
Nome del reparto Battaglione San Marco
Ferruccio D’Orazio
Nome Ferruccio
Cognome D’Orazio
Ruolo nella strage Delatore
Stato individuato sulla base di indagine o di procedimento italiano
Note responsabile Di Castiglion Messer Raimondo
Luigi Regazzi
Nome Luigi
Cognome Regazzi
Ruolo nella strage Autore
Stato individuato sulla base di indagine o di procedimento italiano
Note responsabile Tenente, comandante del plotone di esecuzione. 28 anni. Di Venezia.
Note procedimento Ha subito un processo dal Tribunale di Pescara per la fucilazione dei fratelli di Michele. Sentenza non rintracciabile quindi non meglio specificata.
Tipo di reparto fascista Reparto speciale
Nome del reparto Battaglione San Marco
Memorie
Memorie legate a questa strage
lapide a Penne
Tipo di memoria: lapide
Ubicazione: Penne
Descrizione: nei pressi del vecchio campo sportivo lapide commemorativa per i fratelli Di Michele.
luogo della memoria a Castilenti
Tipo di memoria: luogo della memoria
Ubicazione: Castilenti
Descrizione: via del centro storico intitolata a Micolucci Guido.