BOSCO DEL MOSCADO, PALUZZA, 21.07.1944
(Udine - Friuli-Venezia Giulia)
Episodio di riferimento: Valle del But
Descrizione
Località Bosco del Moscardo, Paluzza, Udine, Friuli-Venezia Giulia
Data 21 luglio 1944
Matrice strage Nazista
Numero vittime 2
Numero vittime donne 2
Numero vittime donne adulte 2
Descrizione: Lasciata malga Pramosio la controbanda scese verso Paluzza attraverso la strada che sfocia in località “Moscardo”, sulla strada nazionale tra Tolmezzo ed il passo di Monte Croce Carnico. Lungo il tragitto la banda assalì due donne inermi che si trovavano a transitare da quella parte, Delli Zotti Massima di 53 anni e Tassotti Paolina di 45 anni, madre di quattro figli in tenerissima età. Dopo essere state violentate ed atrocemente seviziate, le due donne furono uccise a colpi di arma da fuoco e di pugnale, riducendo i poveri corpi, in uno stato orrendo. Con queste parole venne dato conto dell’uccisione in una relazione del commissario prefettizio di Paluzza: «Le due donne portavano sulle loro membra, molteplici segni di morsi, le ecchimosi prodotte dalle battiture eseguite con i calci delle armi, le graffiature ecc., nonché orribili squarci e profonde ferite di pugnale. Ad entrambe era stato confitto, in foro anale ed in vagina, un tappo di legno, come a rendere più completo e feroce, lo scempio e l’oltraggio delle povere vittime, le cui vesti e membra, evidentemente per l’opposta resistenza e per la colluttazione, erano ridotte a brandelli».
Modalità di uccisione: arma da taglio,tortura a morte,uccisione con armi da fuoco
Violenze connesse: sevizie-torture,stupro
Trattamento dei cadaveri: Occultamento dei cadaveri
Tipo di massacro: violenze di genere
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Estremi e note penali: Procedimento penale contro Giuseppe Occelli
Archivio di Stato di Udine, Fondo Corte d’Assise Straordinaria, busta E.c. 1, Registri delle sentenze 1946, sentenza n. 53 contro Giuseppe Occelli; (fascicolo processuale) Ivi, busta E.d. 12, fascicolo 201/45 «Giuseppe Occelli».
Giuseppe Occelli è stato processato dalla Sezione speciale della Corte d’Assise di Udine l’8 marzo 1946; fu accusato di aver comandato un reparto dell’esercito tedesco in rastrellamento contro le formazioni partigiane in Istria, nel Collio, in Carnia e nel Canal del Ferro; fu accusato di intelligenza col nemico per aver fornito informazioni ai tedeschi sulla disposizione dei reparti italiani a Tarvisio nel settembre 1943; fu imputato di collaborazione politica per aver preso parte ad arresti, perquisizioni, atti di violenza contro patrioti e le popolazioni loro favorevoli ed aver partecipato ed eccidi e saccheggi. Riconosciuto colpevole dei primi due capi d’imputazione fu condannato a 24 anni di reclusione. Con sentenza del 24 ottobre 1946 la Corte di Cassazione dichiarò il reato estinto per amnistia annullando la sentenza senza rinvio.
Tribunale competente
Corte d’Assise Straordinaria di Udine
Note sulla memoria (per maggiori informazioni vedi la sezione apposita): Memoria consolidata
Scheda compilata da FABIO VERARDO
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Ultimo aggiornamento dei dati: 2015-10-24 09:59:18
Vittime
Elenco vittime
Delli Zotti Massima, di Pietro e Vannino Lucia. Nata il 6/10/1890. Nata e residente a Paluzza, coniugata. Professione casalinga. Civile. Tumulata a Paluzza.
Tassotti Paolina, di Giovanni e di Delli Zotti Caterina. Nata il 18/11/1898. Nata e residente a Paluzza, coniugata. Professione casalinga. Civile. Tumulata a Paluzza.
Elenco vittime civili 2
Delli Zotti Massima
Tassotti Paolina
Responsabili o presunti responsabili
Elenco reparti responsabili
Elenco persone responsabili o presunte responsabili
Giuseppe Occelli
Nome Giuseppe
Cognome Occelli
Ruolo nella strage Autore
Stato imputato in procedimento
Note responsabile Giuseppe Occelli. Nato il 6 gennaio 1907, residente a Tarvisio. Professione Ufficiale dell’esercito italiano in servizio permanente effettivo, Waffen-Hauptsturmfuhrer
Note procedimento Procedimento penale contro Giuseppe Occelli Archivio di Stato di Udine, Fondo Corte d’Assise Straordinaria, busta E.c. 1, Registri delle sentenze 1946, sentenza n. 53 contro Giuseppe Occelli; (fascicolo processuale) Ivi, busta E.d. 12, fascicolo 201/45 «Giuseppe Occelli». Giuseppe Occelli è stato processato dalla Sezione speciale della Corte d’Assise di Udine l’8 marzo 1946; fu accusato di aver comandato un reparto dell’esercito tedesco in rastrellamento contro le formazioni partigiane in Istria, nel Collio, in Carnia e nel Canal del Ferro; fu accusato di intelligenza col nemico per aver fornito informazioni ai tedeschi sulla disposizione dei reparti italiani a Tarvisio nel settembre 1943; fu imputato di collaborazione politica per aver preso parte ad arresti, perquisizioni, atti di violenza contro patrioti e le popolazioni loro favorevoli ed aver partecipato ed eccidi e saccheggi. Riconosciuto colpevole dei primi due capi d’imputazione fu condannato a 24 anni di reclusione. Con sentenza del 24 ottobre 1946 la Corte di Cassazione dichiarò il reato estinto per amnistia annullando la sentenza senza rinvio. Tribunale competente Corte d’Assise Straordinaria di Udine
Memorie
Memorie legate a questa strage
lapide a Municipio di Paluzza
Tipo di memoria: lapide
Ubicazione: Municipio di Paluzza
Descrizione: Paluzza, Lapide presso il Municipio con i nomi delle vittime
monumento a Malga Pramosio
Tipo di memoria: monumento
Ubicazione: Malga Pramosio
Descrizione: Malga Pramosio, Cappella eretta l’anno successivo alla guerra, inaugurata il 21 luglio 1946; distrutta due volte da slavine, fu ricostruita nel 1979 vicino al luogo originario.
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Tipo di memoria: cippo
Ubicazione: Paluzza, luogo dell\'uccisione
Descrizione: Cippo sul luogo dell’uccisone con i nomi delle vittime
luogo della memoria a
Tipo di memoria: luogo della memoria
Descrizione: Piazza 21-22 luglio a Paluzza
commemorazione a
Tipo di memoria: commemorazione
Descrizione: Ogni anno, nella domenica più vicina all’anniversario, nella cappella di malga Pramosio si tiene una messa di suffragio per le vittime alla quale partecipano molte persone. Altre commemorazioni si tengono in tutti i paesi interessati dall’evento.