Descrizione
Località Pian del Lot, Torino, Torino, Piemonte
Data 2 aprile 1944
Matrice strage Nazista
Numero vittime 27
Numero vittime uomini 27
Numero vittime uomini adulti 27
Descrizione: È la più sanguinosa tra le rappresaglie compiuta dai tedeschi sul territorio torinese, in seguito all’uccisione di un proprio commilitone. La sera del 30 marzo 1944, il caporale Walter Wohlfahrt, appartenente ad una batteria della Flak, viene colpito a morte sul ponte Umberto I, a Torino. L’attentatore è un partigiano appartenente ai Gruppi di azione patriottica, che non viene catturato. Benché probabilmente l’occasione dell’azione sia stata assolutamente fortuita, i quotidiani locali danno grande rilevanza all’episodio e ritengono che l’attentato sia stato metodicamente preparato.
La sera del 1° aprile, i nazisti, anche nella nuova ottica di lotta alle bande promossa da Kesselring, scelgono ventisette giovani fra le centinaia di partigiani catturati durante i rastrellamenti del mese di marzo in Val di Lanzo e in Val Pellice. Alle prime luci dell’alba del 2 aprile 1944, i condannati a morte sono condotti al Pian del Lot, un posto isolato sulla collina torinese, nei cui pressi ha prestato servizio il caporale ucciso. Legati per le mani a piccoli gruppi di quattro, sono abbattuti a colpi di mitraglia davanti ad una fossa comune che probabilmente essi stessi hanno scavato. I corpi sono sepolti lì, senza alcun segno di riconoscimento. Nel 2005 è stato individuato fra gli ignoti il partigiano Matteo Besso. Quattro dei fucilati restano ancora oggi senza nome.
Modalità di uccisione: fucilazione
Trattamento dei cadaveri: Occultamento dei cadaveri
Tipo di massacro: rappresaglia
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Ultimo aggiornamento dei dati: 2025-06-19 12:32:02
Vittime
Elenco vittime
Besso Matteo, nato nella frazione Villar di Bagnolo Piemonte (CN), l’11 maggio 1924;
Partigiano con il nome di battaglia "Lisa", catturato nei rastrellamenti in Val Pellice. Trasportato alle Nuove di Torino, nel braccio tedesco, viene fucilato al Pian del Lot all’alba del 2 aprile 1944 (Il nome non compare sulla lapide, in assenza di riconoscimento all’atto dell’esumazione: i dati raccolti consentono di identificarlo con uno dei fucilati con un ragionevole margine di certezza);
Bruno Natale, nato a Biella il 25 dicembre 1911, catturato a Rivoli;
Capatti Aldo Antonio (nome di battaglia "Olao"), nato a Ferrara il 3 luglio 1923, apprendista. Nel 1932 abitava in via Doglia 62 (oggi Giachino); nel 1936 seguì la famiglia nella città d’origine, ma rientrò a Torino pochi mesi dopo. Appartenente all’11ª brigata Garibaldi con il nome di battaglia "Olao", durante i rastrellamenti nelle valli di Lanzo, viene catturato il 15 marzo 1944 con i compagni d’infanzia del Borgo Vittoria di Torino: Antonio Ferrarese, Aldo Gagnor, Sergio Maina, Bruno Negrini; con essi viene portato nelle carceri Nuove di Torino e, dopo la permanenza al primo braccio come ostaggi, vengono consegnati alle SS tedesche. Una lapide li ricorda anche in via Gramegna 11, insieme ad Alberto Campadelli, fucilato a Cudine di Corio il 17 novembre 1944;
Castagno Luciano, nato a Sarzana (SP) il 10 luglio 1924, partigiano della 105ª brigata Garibaldi. La lapide riporta erroneamente Castagna, in luogo di Castagno;
Cumiano Antonio, nato a Orbassano (TO) il 12 agosto 1911, ferraiolo, abitante in via Alberto Nota ad Orbassano. Catturato in casa con due fratelli, in seguito a delazione, viene tradotto alle carceri Nuove il 22 marzo 1944;
Cumiano Giuseppe, nato a Orbassano (TO) il 1° luglio 1915, ferraiolo, abitante in via Alberto Nota ad Orbassano. Catturato in casa con due fratelli, in seguito a delazione, viene tradotto alle carceri Nuove il 22 marzo 1944;
Cumiano Michele, nato ad Orbassano (TO) il 2 agosto 1913, ferraiolo, abitante in via Alberto Nota ad Orbassano. Catturato in casa con due fratelli, in seguito a delazione, viene tradotto alle carceri Nuove il 22 marzo 1944;
Ferrarese Antonio, nato a Cavarzere (VE) il 15 gennaio 1923, meccanico, abitante in corso Brin 14. Partigiano della 2ª divisione Garibaldi, catturato con Capatti, Gagnor, Maina e Negrini il 15 marzo 1944;
Fornero Matteo, nato a Bibiana (TO) il 6 luglio 1922, partigiano della 105ª Brigata Garibaldi;
Bavoso Mario, nato a Morano sul Po (AL) il 20 maggio 1923, partigiano della 5ª Divisione alpina Gl;
Gagnor Aldo, nato a Torino l’11 maggio 1922, abitante dal giugno 1932 in piazza della Vittoria 9, aggiustatore meccanico, partigiano della 2ª Divisione Garibaldi, catturato il 15 marzo 1944 con Capatti, Ferrarese, Maina e Negrini.
Gianotti Carlo, nato a Torino il 21 dicembre 1925, residente a Trino Vercellese, partigiano della 4ª Brigata Garibaldi.
Maina Sergio, nato a Torino il 4 giugno 1924, partigiano dell’11ª brigata Garibaldi, catturato con Capatti, Ferrarese, Gagnor e Negrini.
Mascia Quirino, nato a Senarbì (CA) il 7 febbraio 1909, residente a Collegno. Partigiano dell’11ª Brigata Garibaldi, catturato durante un rastrellamento a Pessinetto, in Val di Lanzo, il 9 marzo 1944;
Negro Giuseppe, nato a Bibiana in provincia di Torino il 17 ottobre 1924, residente a Valdellatorre, partigiano della 5ª divisione Gl;
Negrini Bruno, nato a Stienta, in provincia di Rovigo, il 5 maggio 1926, apprendista. Nell’ottobre 1935 giunse in città con la famiglia dal paese d’origine e andò ad abitare in via Ciamarella. Partigiano della 8ª brigata Garibaldi, catturato con Capatti, Ferrarese, Gagnor e Maina;
Pagano Remo, nato a Torino il 4 maggio 1920, residente a Torino, maestro elementare, comandante di nucleo nella 2ª Divisione Garibaldi, catturato a Balme l’8 marzo 1944;
Parussa Luigi, nato a Torino il 3 gennaio 1926, residente a Torino, elettricista, sappista nel 1° settore cittadino col nome di battaglia Micron;
Perotti Carlo, nato a Campiglione Fenile (TO) il 27 dicembre 1922, residente a Bibiana, partigiano della 105ª Brigata Garibaldi;
Piola Andrea, nato a Carignano (TO) il 5 dicembre 1922, residente a Carignano, partigiano della 105ª Brigata Garibaldi;
Rossi Walter, nato a Torino il 24 novembre 1924 da famiglia ebraica, partigiano della 105ª brigata Garibaldi col nome di battaglia Zanzara;
Salvitto Ugo Amedeo, nato a San Severo (FG) il 1° aprile 1924, appartenente alla 105ª brigata Garibaldi.
Speranza Ernesto, nato ad Agira, in provincia di (EN), il 26 novembre 1922, partigiano della 105ª Brigata Garibaldi col nome di battaglia Visconti. Medaglia d’argento al valor militare.
4 non riconosciuti.
Elenco vittime partigiani 27
Besso Matteo,
Partigiano con il nome di battaglia "Lisa",
Bruno Natale,
Capatti Aldo Antonio,
Castagno Luciano,
Cumiano Antonio,
Cumiano Giuseppe,
Cumiano Michele,
Ferrarese Antonio,
Fornero Matteo,
Bavoso Mario,
Gagnor Aldo,
Gianotti Carlo,
Maina Sergio,
Mascia Quirino,
Negro Giuseppe,
Negrini Bruno,
Pagano Remo,
Parussa Luigi,
Perotti Carlo,
Piola Andrea,
Rossi Walter,
Salvitto Ugo Amedeo,
Speranza Ernesto.
4 non riconosciuti.
Responsabili o presunti responsabili
Elenco reparti responsabili
Elenco persone responsabili o presunte responsabili
Alois Schmidt
Nome Alois
Cognome Schmidt
Nome del reparto nazista Wehrmacht
Nome del reparto Flak reparto non precisato
Memorie
Memorie legate a questa strage
monumento a
Tipo di memoria: monumento
Descrizione: Poco dopo la liberazione, il 27 maggio 1945, le salme vennero riesumate e si procedette al difficile riconoscimento e al trasporto al Cimitero generale. Una prima piccola lapide, che reca ancora i segni dell’incertezza sull’identità di alcuni caduti, venn