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Procedimento | Corti d'Assise Straordinarie

Corte di Assise Sezione Speciale di Modena, sentenza 32/47 del 1947-03-27

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Sezione 1 - Organo giudicante
Autorità giudiziaria: Corte di Assise Sezione Speciale di Modena
Composizione del collegio

Presidente: Bertolani Pietro
Consigliere: Malvezzi Ercole
Giudici popolari: Bergonzini Gregorio, Borgatti Amilcare, Bonvicini Elio, Cavazzuti Rodolfo, Vincenzi Massimiliano
Procura


N. fascicolo: Reg gen 10

Sentenza: 32/47
Data: 1947-03-27
Sezione 2 - Fatti contestati

  1. Tipologia: Altro,Delazione,Furto,Omicidio,Persecuzione politica,Rastrellamento,Repressione antipartigiana,Saccheggio,Tortura (Devastazione e saccheggio, Sequestro di persona)
    Data inizio: 8 / 9 / 1943
    Data inizio: 25 / 4 / 1945
    Luogo: Arezzo, San Seplcro, Castelfocognano, Bagnoro, Battifolle, Ambra, Bucine, Sant\'Antonio di Sozzigalli, Modena, Albone di Campogalliano, Tre Olmi, Baggiovara, Marzaglia, Saldini di Motta di Cavezzo, Madonnina, Villa Freto, Vallalta di Concordia, San Giacom
    Descrizione: Imputati Tutti: del delitto di cui all’art. 1 DLL 22.4.1945 n. 142, art. 5 DLL 27.7.1944 n. 159, art. 51 CPMG, per avere dopo l’8 settembre 1943 in Arezzo il Sacchetti Renato e Guido e successivamente in Modena e gli altri in Modena, collaborato con qualunque forma di intelligenza e corrispondenza e aiuto e assistenza con i tedeschi invasori, quali componenti dell’UPI e della GNR per la repressione veemente con arresti, torture ed uccisioni del movimento partigiano al cui soffocamento adempiva pure, insaziabilmente crudele, la compagnia OP comandata dal Piva. L’UPI era composto di due nuclei, l’uno comandato dal capitano Nespoli, annoverava Galli Gino, Ragni Amanzio, Calogero Geraci; l’altro comandato dal capitano Renato Sacchetti, aveva Sacchetti Guido e il fu Solito come il primo nucleo, altri elementi non potuti identificare; tutti parimenti al Piva ebbero a rendersi responsabili di arresti, sevizie particolarmente efferate, perquisizioni, omicidi, saccheggi, incendi, agendo anche a fine di lucro e mossi sempre da tremenda faziosità non rifuggendo da qualsiasi brutalità. In particolare, rendendosi responsabili I°) Il Sacchetti Renato, quale tenente della compagnia OP di Arezzo di arresto in epoca imprecisata del Bulletti Guido, percosso e seviziato e condotto all’Upi di Arezzo; nonché di aver comandato militi all’arresto di Pantifezzi, accusato di avere ospitato soldati inglesi; di aver capeggiato militi dell’OP insieme a tedeschi a un rastrellamento in San Sepolcro, dove fece fucilare due giovani arrestati e guidò pure militi a compiere una rappresaglia di casa di Bergamaschi (art. 605 c.p. in relazione agli art. 61 n. 5, 81, 110, 112 n.1 c.p., art 775 in relazione all’art 61 n. 4 c.p.) II°) di avere il 5 aprile 1944 in Castelfocognano (AR) diretto una imboscata di militi a partigiani che conducevano grano alla popolazione, averne arrestati 5, gravemente ferito Morini Gino che poi morì (art. 575, in relazione all’art. 61 n.2 e 5, 110, 112 n.1 e 605 c.p.) III°) Il Sacchetti Guido e Renato di avere il 18.4.1944, simulando il Renato di essere stato arrestato da parte di finti partigiani, facilitato l’introduzione nella casa di Rossi Beniamino in Bagnoro di militi fascisti fra cui il fratello Guido, dell’UPI di Arezzo, che si diedero a percuotere violentemente Rossi Beniamino fino a produrgli una frattura alla scatola cranica e i figli Roma e Carlo, arrestando gli stessi e certo Romani Giovanni, saccheggiando di tutti gli oggetti di valore l’abitazione che minacciarono di incendiare (art. 61 n. 5, 110, 112 n. 1 c.p., art 583 n.1, 605, 419, 628 n.1 c.p.) IV°) Il Sacchetti Renato e Guido di avere il 29 maggio 1944 in Arezzo, frazione Battifolle, alla testa di alcuni fascisti violentissimi, concorso a uccidere Mannelli Mario e ordinata l’uccisione del giovane Matteini Silvano, che fu ucciso sul luogo dell’arresto suo, contemporaneo a quello di Belloni Sergio e Ignosti Giovanni (art.575 c.p., 100, 112 n.1 c.p.) V°) Il Sacchetti Renato di avere il 12 giugno 1944 ordinata la fucilazione eseguita ad Ambra (Arezzo) da militi alle sue dipendenze, dei giovani Del Cucina Eugenio e Gagliaghi Marsilio, rastrellati in precedenza nel comune di Bucine (art.575, 81 c.p.) VI°) Il Sacchetti Guido: di avere concorso insieme al Vecoli, capo dell’UPI, cui Sacchetti era addetto, a percuotere in modo efferato l’avv. Tanti e suo fratello detenuti ad Arezzo VII°) Il Galli di avere il 12.1.1945 arrestato illegalmente Satelli Giovanni accusandolo, seviziandolo con malvagia persistenza e determinandone la detenzione per parecchio giorni (art. 605 in relazione all’art. 61 n.4 e 5 c.p.) VIII°) Il Galli e il Sacchetti Renato: quale capo di un nucleo dell’UPI di avere l’11.2.1945 proceduto all’arresto di Reggiani Renzo, di averlo sottoposto a interrogatorio seviziandolo così duramente da indurlo al suicidio pur di evitare ulteriori similari tormenti e torture; Il Galli e il Cap. Nespoli di avere con altri della squadra Nespoli seviziato atrocemente Pivetti Leonida, arrestato contemporaneamente al Reggiani (art.605, 110 in relazione all’art. 61 n.4 e 5 ed art. 575, 110 e 61 n.4 c.p.) IX°) Il Galli e il Ragni di avere il 3/3/1945 con altri della squadra Nespoli, recatisi in Sant’Antonio di Sozzigalli teso un agguato ai partigiani, vestendosi in borgese e il Galli ucciso due di essi, ossia Setti Anorsoch e Martinelli Ivano (art.575 e 81 c.p., in relazione all’art. 577 n.3 e 110 c.p.) X°) Il Galli, il Ragni, Il Geraci, il Nespoli e altri di avere il 7.3.1945 saccheggiato dopo aver arrestato Monzani Roberto il magazzino di questi in Modena e di avere il Galli venduto larga parte della merce ivi rivenuta, asportando l’altra e notevoli somme di denaro anche del CLNP, di avere arrestato la moglie e il figlio del Monzani fuggito, di aver perquisito, saccheggiandola l’abitazione dello stesso, arrecando ingente danno per sottrazione di cose mobili (art. 419, 624, 625 n.5, 605,110 e 61 n.7 c.p.) XI°) Il Galli di avere il 10.3.1945 partecipato con elementi della compagnia OP a un rastrellamento in località Albone di Campogalliano, dove molti furono arrestati; il Galli con gli altri ebbe a sparare raffiche di mitra contro tre giovani che attraversavano il Secchie e due rimasero uccisi (art.575 e 81 c.p.) XII°) Il Galli di avere il 10.3.1945 durante un’operazione in località Tre Olmi ucciso con colpi di arma da fuoco e per sfogo di malvagità antipartigiana Bulgarelli Bruno (art.575 e 61 n. 4 c.p.) XIII°) Il Galli, il Ragni, il Sacchetti Renato, il Sacchetti Guido e il Nespoli di avere, i primi due il 16.3.1945 arrestato certo Baracchi Alfredo riuscito poi a fuggire e perquisita la di lui abitazione di Modena, asportando la radio e lire 50.000 di cui 5.000 trattenute dal Galli, che visto successivamente il Baracchi lo inseguì con arma da fuoco; tutti di avere a breve distanza di tempo, arrestato il Baracchi a Baggiovara, colpendolo a sangue con percosse; il Nespoli di averlo sottoposto a interrogatori durissimi con crudeltà (art.602[?], 624, 625 n.3 c.p.) XIV°) Il Sacchetti Renato e il Galli Gino di avere il 23.3.1945 con altri dell’UPI e della compagnia OP, dopo un conflitto con elementi partigiani in quel di Marzaglia, ucciso Benassi Romolo, proceduto ad arresti, incendiato tre case e asportato generi vari (art.575,110, 605, 628 n. 1 c.p.) XV°) Il Galli, il Sacchetti Renato di avere il 15.3.1945 partecipato con soldati tedeschi e altri militi della GNR al comando del Sacchetti a un rastrellamento in località i Saldini di Motta di Cavezzo, dove, tra gli altri fermati furono arrestati Reami Umberto, Andreotti Renato, Marchesi Clelio, che vennero poi subito fucilati con il concorso del Galli (art. 575, 81, 110 c.p) XVI°) Il Galli Gino, il cap. Sacchetti di aver il 5.4.1.945 in operazione di rastrellamento condotta in località di Marzaglia percosso ed infierito brutalmente contro Ottani Filippo; di averlo poi ucciso con repellente malvagità (art. 575, 110, 61 n.4 c.p.) XVII°) Il Galli Gino, il Ragni, il Piva, il Nespoli di avere il 17.4.1945 con altri dell’UPI concorso ad arrestare mediante sparo di arma da fuoco e dopo averli feriti, Maini Josè e Ferrari Mario, seviziandoli, poi, con brutalità violenta e tenacia; di avere nello stesso giorno arrestati i familiari loro saccheggiandone le abitazioni, dalle quali asportavano cose mobili varie con rilevanti danni patrimoniali (art. 605, 61 n.4, 81, 110, 635 n.1, 624 e 625 n.3 e 5 c.p.) XVIII°) Il Nespoli, il Galli Gino, il Ragni e altri dell’UPI e dell’OP: di avere l’11.4.1945 dopo uno scontro con i partigiani in località Villa Freto, ucciso brutalmente certo Bigi Emilio, arrestato alla Madonnina, atrocemente seviziato (art.575, 110 e 61 n 4 c.p.) XIX°) Il Galli Gino di avere il giorno 11.4.1945 dopo un conflitto con partigiani a Villa Freto, cusso per sfogare il proprio fazioso livore certo Ronchetti Alfio in località Madonnina (art.575 e 61 n.4 c.p.) XX°) Il Galli, il Nespoli, il Sacchetti Renato e il Geraci Calogero ed altri dell’UPI: di avere il 13.4.1945 seviziato efferatamente il capo partigiano Slaviero Giovanni, arrestato; di averlo depredato il Galli e il Geraci dell’orologio da esso venduto poi, di avere perquisita l’abitazione, asportando dalla stessa una somma di danaro di 25-30.000 lire. (art. 624, 625 n.1,3,5 c.p.) XXI°) il Nespoli di avere il 4.8.1944 diretto una operazione di elementi dell’Upi e dell’OP in Vallalta di Concordia per la ricerca del partigiano Ghelfi Francesco di cui vennero arrestati i genitori, di Galliano Bulgarelli, di cui vennero arrestati i genitori e sorelle minorenni, per l’arresto di Garosi Aldo, fucilato il 7.8.1944 a Rovereto di Novi (art. 605,81,110, 61, 775 in relazione all’art. 40 c.p.) XXII°) il Nespoli: di avere il 18.9.1944 seviziato, quale dirigente un nucleo dell’UPI, Campana Giuseppe e di averlo poi consegnato ai tedeschi per l’uccisione a San Giacomo Roncole; di aver seviziato in modo efferatamente atroce, nel novembre 1944 Po Emilio che venne poi fucilato XXIII°) il Nespoli e il Piva di aver sottoposto a sevizie efferate Stanzani Gino; il primo di avere seviziato brutalmente nel febbraio 1945 Varini Lino (art. 583, 110, 61 n.4 c.p.) XXIV°) Il Sacchetti Renato, il Sacchetti Guido e il Ragni di avere nel gennaio 1945 efferatamente torturato Corradi Oscar e i primi due di avere nel marzo 1945 inflitto sevizie efferate a Lancellotti Guido (art. 583, n.2, 110 e 61 n.4 c.p.) XXV°) Il Nespoli di avere, quale effettivo dirigente dell’UPI, il 15 febbraio 1945 consegnato ai tedeschi per il fine abominevole di rappresaglia Della Costa Raimondo, Bedini Filippo, Bedini Rubens e altri due giovani che vennero fucilati a Fiorano; dopo avere esso nespoli seviziato efferatamente il Riccò Rubens, arrestato il 12.1.1943 e il padre Aldo (art. 575 in relazione all’art. 40, 61 n.4, 582 in relazione all’art. 61 n.4 c.p.) XXVI°) di avere alla fine di marzo 1945 assieme a Incerti del suo nucleo UPI, comandano i militi che con i tedeschi operarono un rastrellamento a Limidi di Carpi, di aver fatto fucilare sette giovani e concorso all’uccisione del partigiano Ronchetti Carlo Alberto (art. 575, 81, 110 e 61 n.4 c.p.) XXVII°) Il Sacchetti Renato di avere il 21 marzo 1945 con altri del suo nucleo UPI diretto un rastrellamento a San Possidonio per cui molti furono i partigiani arrestati, certo Pacchioni Tito fu seviziato con indicibile efferatezza, sottoposto a orrende torture fisiche e morali XXVIII°) Il Sacchetti Renato, il Nespoli, il Piva per avere l’11.4.1945 i primi due insieme ad elementi dell’UPI e il Piva capeggiando elementi dell’OP proceduto con tedeschi a un rastrellamento a Torre Maina, durate il quale furono arrestati e uccisi partigiani, saccheggiate e distrutte tre case e due incendiate (art. 575, 81, 110, 419 c.p.) XXIX°) Sacchetti Renato di avere con Incerti Bruno nel febbraio 1944 proceduto a perquisizione nel magazzino di certo Fiori in Modena dal quale asportavano cuoio, formaggio, un camioncino; pretesero la confezione di parecchie paia di scarpe senza pagarle e poi una borsa in pelle (art. 628 n. 1 c.p.) XXX°) Piva di avere il 29.7.1944 consegnato ai tedeschi come vittime da fucilare per rappresaglia bieca in piazza Grande a Modena il 29.7.1944 certo Bisi Giulio e Bisi Nino, detenuti presso l’OP della GNR e che assieme ad altri furono uccisi (art. 575 in relazione art. 40 e 81 c.p.) XXXI°) Piva di avere nell’agosto 1944 guidato la compagnia OP a un grosso rastrellamento a Carpi, di avere comandato il reparto che procedette alla fucilazione di 16 persone sulla piazza di Carpi (art. 575, 81 e 110 c.p.) XXII°) Piva: di avere il 30.9.1944 capeggiando il proprio reparto OP in un rastrellamento nella zona di Albareto, ordinato l’uccisione di certo Benedetti Virginio, poi del partigiano Luppi Lelio, arrestato ad Albareto, che il Piva volle fosse ucciso sul posto, con l’arresto di Messori Mario e Meschieri Marino; la casa del Messori fu saccheggiata e incendiata, biancheria e altre cose mobili vennero tutte asportate (art. 575, 81,110, 605, 419 e 628 n.1 c.p.) XXXIII°) Il Piva di avere il 27 novembre 1944 dopo un rastrellamento a concordia partecipato anche a un sedicente tribunale con il Petti e i tedeschi, al quale furono condannati alla fucilazione 5 giovani uccisi a San Giovanni di Concordia (art.575, in relazione art. 40, 81 e 110 c.p.) XXXIV) Il Piva e il Sacchetti Renato di avere fatto parte di tribunali militari straordinari, così il Piva di quello dell’ 8 gennaio 1945 a Reggio Emilia dal quale furono condannati a morte 6 imputati; di quello riunitosi a Modena il 27 marzo 1945, dal quale furono condannate a morte 7 persone (5 fucilate), poi il 29 marzo all’Ippodromo di Modena XXXV°) Il Piva di avere il 5.4.1945 in un rastrellamento da lui diretto in località Villa Freto di Modena al comando del suo reparto OP, voluto, con malvagità tenace, che Gibertini Adeo e Stanzani Nino, leggermente feriti, venissero finiti e uccisi sul posto in cui giacevano (art.575, 577 n.4, 81, 110 c.p.)

Sezione 3 - Parti lese

Numero: 84
Elenco: Bulletti Guido, (???) Pantifezzi, (???) Bergamaschi, Morini Gino, Rossi Beniamino, Rossi Roma, Rossi Carlo, Romani Giovanni, Mannelli Mario, Matteini Silvano, Ignosti Giovanni, Belloni Sergio, Del Cucina Eugenio, Gagliaghi Marsilio, Avv. (???) Tani, Satelli Giovanni, Maini Josè, Ferrari Mario, Varani Lino Reggiani Renzo, Pivetti Leonida, Setti Anorsoch, Martinelli Ivano, Bulgarelli Bruno, Baracchi Alfredo, Benassi Romolo, Reami Umberto, Andreotti Renato, Marchesi Clelio, Bigi Emilio, Ronchetti Alfio, Slaviero Giovanni, Campana Giuseppe, Po Emilio, Stanzani Gino, Ronchetti Carlo Alberto, Pacchioni Tito, Fiori (???), Bisi Giulio, Bisi Nino, Benedetti Virginio, Luppi Lelio, Messori Mario, Meschieri Marino
Uomini: 79
Donne: 5
Collettività: Genitori di Galliano Bulgarelli, Genitori e 2 sorelle minorenni di Ghelfi Francesco, 7 fucilati di Limidi, 16 fucilati della piazza di Carpi, 5 fucilati di San Giovanni di Concordia, 6 condannati a morte dal Tribunale Speciale della RSI di Reggio Emilia (8 gennaio 1945); 7 condannati a morte al tribunale Speciale della RSI di Modena (27 marzo 1945)
Civili: 5
Partigiani: 66
Congiunti di partigiani: 9
Antifascisti: 4
Costituite parti civili: si
Sezione 4 - Imputati

Gino Galli

Antonio Nespoli

Bruno Piva

Renato Sacchetti

Guido Sacchetti

Amanzio Ragni

Calogero Geraci