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Procedimento | Corti d'Assise Straordinarie

Corte Straordinaria d'Assise di Modena, sentenza 6/45 del 1945-07-06

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Sezione 1 - Organo giudicante
Autorità giudiziaria: Corte Straordinaria d'Assise di Modena
Composizione del collegio

Presidente: Bertolani Pietro
Giudici popolari: Stendardo Guido, Boccolari Arrigo, Rubini Walmis, Adani Silvio
Procura


N. fascicolo: Reg gen 9

Sentenza: 6/45
Data: 1945-07-06
Sezione 2 - Fatti contestati

  1. Tipologia: Imputazione di ruolo,Omicidio,Persecuzione politica,Rastrellamento,Repressione antipartigiana,Saccheggio,Tortura (Direzione di operazioni militari a supporto dei tedeschi)
    Data inizio: 8 / 9 / 1943
    Data inizio: 25 / 4 / 1945
    Luogo: Modena, Carpi, Nonantola, Saliceta, Freto, Bastiglia, Ganaceto, Soliera, Concordia
    Descrizione: Imputato a) del delitto contro la fedeltà e la difesa militare dello Stato Italiano per avere in Modena, quale comandante della GNR dal 1 luglio 1944 e Comandante Militare provinciale dal 1.9.1944 fino al 21 aprile 1945 prestato all’invasore tedesco, sia nel campo militare, sia in quello politico, collaborazione, assistenza e aiuto in danno dello stato Italiano e degli stati alleati cobelligeranti; 1) ordinando o facendo eseguire a richiesta del Comando Tedesco o di Autorità repubblicane numerose azioni di rastrellamento operate dalle truffe alle sue dipendenze, in taluni casi al suo diretto comando, anche in unione con truppe tedesche e reparti di brigate nere, per la cattura di renitenti di leva e disertori dell’esercito repubblicano, nopnchè di patrioti in armi dell’esercito di liberazione nazionale e di prigionieri alleati evasi da campi di concentramento, in molte località della provincia di Modena e località delle province finitime; 2) autorizzando che i catturati venissero uccisi sul luogo della cattura, anche se già feriti, o consegnati ai tedeschi per l’esecuzione di rappresaglie o per la deportazione in Germania o per essere posti al servizio della Flak; 3)autorizzando che i catturati in arresto venissero sottoposti a gravi maltrattamenti e tormenti, dai quali a taluno derivarono lesioni gravissime, per costringerli a dire i nomi dei loro compagni e dare indicazioni per effettuarne la cattura; 4) autorizzando perquisizioni domiciliari e l’arresto dei familiari di ambo i sessi dei renitenti, disertori e patrioti suddetti, per costringere costoro a consegnarsi; ed anche il loro maltrattamento perché confessassero il luogo ove i congiunti ricercati erano nascosti; 5)nominando tribunali militari straordinari per giudicare i predetti catturati e i loro favoreggiatori; 6) fornendo ai comandi tedeschi e ai comandi repubblicani superiori, anche periodicamente, dettagliate, informazioni sulla forza e dislocazione dei reparti dell’esercito di liberazione nazionale, sul movimento di resistenza della popolazione e in generale sulla situazione politica, economica e morale della provincia; 7) richiedendo il 14 febbraio 1945 con lettera diretta ai Comandi Germanici, previa segnalazione della situazione prospettata grave e allarmante dei reparti dell’esercito di liberazione a nord di Carpi e a ovest di Mirandola, di fronteggiare e risolvere nel più breve tempo la situazione stessa “mediante operazioni di rastrellamento con impiego di grossi e consistenti reparti” 8) coadiuvando il Militare tedesco nella resistenza all’avanzata delle truppe alleate il 21 aprile 1945 con il far schierare i reparti dell’esercito repubblicano e della GNR ai suoi ordini a difesa della città di Modena nel settore della via Nonantolana

Sezione 3 - Parti lese
Sezione 4 - Imputati

Antonio Petti