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Procedimento | Corti d'Assise Straordinarie

Corte Straordinaria d'Assise di Modena, sentenza 31/45 del 1945-08-29

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Sezione 1 - Organo giudicante
Autorità giudiziaria: Corte Straordinaria d'Assise di Modena
Composizione del collegio

Presidente: Bertolani Pietro
Giudici popolari: Urbini Guido, Vecchi Tito, Fornasari Walter, Bottazzi Athos
Procura


N. fascicolo: Reg gen 36

Sentenza: 31/45
Data: 1945-08-29
Sezione 2 - Fatti contestati

  1. Tipologia: Altro,Collaborazionismo economico,Delazione,Furto,Imputazione di ruolo,Omicidio,Persecuzione politica,Persecuzione razziale,Rastrellamento,Repressione antipartigiana,Tortura
    Data inizio: 8 / 9 / 1943
    Data inizio: 25 / 4 / 1945
    Luogo: Modena, Nonantola
    Descrizione: Boni Ascanio imputato del delitto di cui agli articoli 1 e seguenti del DLL 22.4.1945 N.142 per avere in quel di Nonantola dopo l\'8 settembre 1943 e fino al momento della liberazione, commesso il delitto contro la fedeltà e la difesa militare dello Stato collaborando con il tedesco invasore con ogni forma di corrispondenza, intelligenza, aiuto o assistenza ad esso prestata, assumendo la carica di Commissario Prefettizio del Comune di Nonantola e quella di Comandante della Brigata Nera ed in tale duplice veste esplicando la massima collaborazione punibile con il tedesco ordinando l’esecuzione e partecipandovi direttamente ovvero affiancando i tedeschi in operazioni di rastrellamento di formazioni partigiane e di renitenti alla leva, perquisendo in modo vessatorio abitazioni di privati cittadini, dalle quali a mezzo dei suoi uomini rapinava ingente quantità di oggetti mobili a solo fine di lucro per sé e per i suoi militi, attrezzando nella caserma una camera di tortura, ove nei mesi più gelidi gli arrestati venivano fatti sostare completamente nudi per diverse ore ed ove negli interrogatori si osava percuotere gli arrestati con pugni e calcio della rivoltella, camera di tortura di cui si servivano anche i tedeschi, compilando liste di ostaggi, per azioni di rappresaglia e di civili per l’invio in Germania, provvedendo all’incendio di case coloniche ove sospettasse il ricatto di partigiani o di prigionieri evasi da campi di concentramento, e più specificatamente tra l’altro per avere richiesto il Federale Tarabini di uccidere Vaccari Ivaldo, uccisione avvenuta durante il trasporto del Vaccari in istato di arresto da Nonantola a Modena, indicato che i fratelli Piccinini erano sovversivi in modo che furono poi fucilati durante un rastrellamento per rappresaglia, provveduto in unione ai tedeschi all’arresto di tutti i componenti della famiglia Zambelli che furono fucilati eccetto uno impiccatosi in carcere, all’arresto dei fratelli Gasparini pure fucilati, a quello di Tavoni Eugenio e Fortini Orazio nella casa di cura del Prof. Mucci, trasportando il tavoni subito dopo che aveva subito un intervento chirurgigo, torturato o seviziato Guerzoni Gherardo, Malagoli Fausto, Consolini Erio (poi fucilato), Raimondi Mario, i fratelli Reggiani, Tosatti Dario, Zoboli Pia in Sighinofli, Piccinini Maria Ietta (allora incinta, Serafini Novello, Ferriani Agostino, Grenzi Renzo ed altri, incendiato la casa colonica dei Gasperini, svaligiata la casa e la stalla degli Zambelli, asportato a fine di lucro tutti i beni degli ebrei che dopo l’8 settembre 1943 si erano allontanati da Nonantola. Melotti Livio per avere fatto parte della Brigata Nera agli ordini del Boni ed ivi esplicato intensa opera di delazioni ai danni dei partigiani fornendo particolari notizie al Piccinini Dino della BBNN suddetta. Guerzoni Ostilio per avere fatto parte della GNR di Modena e denunciato al Boni che presso la famiglia Cavazzoni vi era nascosto un prigioniero inglese allo scopo di conseguire il premio in danaro per i delatori e partecipando poi alla cattura del prigioniero e all’arresto di Cavazzoni. Quanto al Tazzari per aver fatto pare delle Brigate Nere di Nonantola e partecipato alle azioni suindicate oltre che essersi fatto promotore della fondazione in Nonantola del Fascio Repubblicano.

Sezione 3 - Parti lese

Numero: 32
Elenco: Alfonso Reggiani Telemaco Reggiani Gino Reggiani Orazio Reggiani Riccardo Reggiani Raimondi Mario Piccinini Maria Ietta Gandolfi Giuseppina Soliera Ernesta Angelini Sergio Guerzoni Gherardo Tosatti Dario Barzagli Quinto Consolini Ezio Monzani Arturo Zambelli Renato Zambelli Floriano Zambelli Angelo Zambelli Iride Villani Giuseppina Villani Alberta Pellacani Fabio Vaccari Ivaldo Meschiani Elisa Piccinini Ernesto Bizzarri Augusto Huber Panza Fortini Orazio Tavoni Eugenio Zoboli Pia
Uomini: 23
Donne: 9
Civili: 1
Partigiani: 18
Congiunti di partigiani: 13
Sezione 4 - Imputati

Ascanio Boni

Livio Melotti

Ostilio Guerzoni

Bruno Lazzari