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Procedimento | Corti d'Assise Straordinarie

corte d'assise straordinaria di Milano, prima sezione, sentenza 117/47 del 1947-11-19

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Sezione 1 - Organo giudicante
Autorità giudiziaria: corte d'assise straordinaria di Milano, prima sezione
Composizione del collegio

Presidente: Ghirardi Giovanni
Giudici popolari: Odorisio Giuseppe, Dal Buono Felice, Dotti Carlo, Gassaghi Pietro, Filomeno Salvatore, Serravalle Alessandro
Procura


N. fascicolo: Reg gen 68/47

Sentenza: 117/47
Data: 1947-11-19
Procedimento riunito/connesso: Profeta Michele e Cesare
Sezione 2 - Fatti contestati

  1. Tipologia: Altro
    Descrizione: nella sua qualità di capo degli agenti di custodia presso il carcere giudiziario di Lodi, quale spia, informatore e delatore dell\'UPI, della GNR e del Comando tedesco di Lodi ed in particolare: a) per aver provocato la deportazione in Germania di numerosi detenuti, eludendo il loro tentativo di evasione diretto a sottrarsi alla deportazione stessa, denunziandoli alla Gnr ed al comando tedesco, determinando l\'intervento di detti reparti che percuotevano alcuni detenuti, li minacciavano di fucilazione immediata e li deportavano quindi in Germania da dove alcuni non facevano ritorno. B) per avere nell\'espletamento delle sue funzioni sopra indicate, ecceduto e dimostrato il massimo rigore e faziosità di sentimenti nazifascisti con la continua minaccia di far deportare in Germania i detenuti politici. c) per aver denunciato di antifascismo e di abbandono di posto, all\'UPI di Lodi, oltre che perseguitati, gli agenti di custodia Di Santo Nevio, Sirignano Vincenzo, Potorno Ludovico, Olivieri Paride, Traversi Francesco. d)per avere fatta attiva e faziosa propaganda, sempre nella sua qualità sopra indicata, presso i detenuti, ad iscriversi nelle forze della RSI sotto la minaccia di deportazione in Germania. 36) per avere in Lodi, tra il 26 aprile e il 10 maggio 1945, nella sua qualità di cui sopra, distratti a proprio profitto un orologio e la somma di L. 51.083, di proprietà di Schifani Achille, e da costui depositati all\'ufficio matricola delle carceri di Lodi, e presi in consegna dal Profeta, al momento dell\'arresto del Cifani. e Per avere in Lodi, nella sua qualità di cui sopra, nell\'epoca posteriore al 25 aprile 1945 distrattata a proprio favore la somma di L. 76.140 di proprietà di Vietti Alberto da costui depositata all\'ufficio matricola all\'atto del suo arresto avvenuto il 26 o 27 aprile 1945 e presa in consegna dal profeta. 37) per avere in Lodi il 2 settembre 43 proceduto arbitrariamente all\'arresto di GRanata Anselmo Luigi di Antonio e di averlo arbitrariamente condotto nelle carceri stesse e posto in cella dove venne il 9.10 successivo dal Profeta Cesare malmenato con pugni e calci, facendogli sanguinare la faccia e quindi dallo stesso rinchiuso in cella di punizione di rigore e tenuto isolato per circa due mesi, rientrando quest\'ultimo fatto anche nel reato di collaborazionismo avente avuto movente politico (art.58 cpmg)


  2. Tipologia: Altro,Rastrellamento
    Descrizione: partecipato a rastrellamenti e, approfittando della sua qualità di figlio del capoguardia delle carceri di Lodi oltre che di milite della Gnr, commessi atti di arbitrio e minaccia sia nei confronti delle guardie carcerarie che di detenuti. 37) per avere in Lodi il 2 settembre 43 proceduto arbitrariamente all\'arresto di GRanata Anselmo Luigi di Antonio e di averlo arbitrariamente condotto nelle carceri stesse e posto in cella dove venne il 9.10 successivo dal Profeta Cesare malmenato con pugni e calci, facendogli sanguinare la faccia e quindi dallo stesso rinchiuso in cella di punizione di rigore e tenuto isolato per circa due mesi, rientrando quest\'ultimo fatto anche nel reato di collaborazionismo avente avuto movente politico (art.58 cpmg)

Sezione 3 - Parti lese
Sezione 4 - Imputati

Cesare Profeta

Michele Profeta