Pescaglia, 09.09.1944 - 18.09.1944

(Lucca - Toscana)

Descrizione

Località Buriana, Le Fontanelle, Furiala, Groppa, Pescaglia, Lucca, Toscana

Data 9 settembre 1944 - 18 settembre 1944

Matrice strage Nazista

Numero vittime 7

Numero vittime uomini 6

Numero vittime uomini ragazzi 1

Numero vittime uomini senza informazioni 6

Numero vittime donne 1

Numero vittime donne adulte 1

Descrizione: Col mese di settembre 1944 la zona di Pescaglia si trova nel pieno del conflitto tra tedeschi e Alleati, posizionata com’è lungo il tracciato più meridionale della Linea Gotica. Le truppe alleate, raggiunta la città di Lucca il 5 di settembre, a partire dalla seconda decade del mese iniziano a spingersi a nord della città impegnando le ultime retrovie tedesche. Nel frattempo, pressato dagli Alleati, il grosso dell’esercito germanico si ritira mantenendo una condotta improntata a un’elevata brutalità nei confronti della popolazione civile.
La zona è inoltre frequentata da diverse formazioni partigiane: la Sodini, la Brofferio, il Distaccamento d’Assalto Marcello Garosi, la Libertas, tutte impegnate in una consistente attività di logoramento nei confronti dell’occupante. Questo fattore è decisivo nell’elevare ulteriormente la violenza dei tedeschi, che tendono ad equiparare civili e partigiani. L’8 settembre avviene il primo eccidio a San Martino in Freddana, nella parte meridionale del comune di Pescaglia, episodio sul quale è già stata compilata un’autonoma scheda.
Nella parte settentrionale del comune si distinguono invece ben 4 episodi, raggruppabili tuttavia in un unicum viste le dinamiche e la collocazione spaziale: si tratta di eventi riconducibili alla contingenza della ritirata tedesca; inoltre tuttI e 4 avvengono in un contesto geografico e temporale relativamente ristretto.
Il primo episodio avviene a Buriana, località situata a metà strada tra il paese di Piegaio e il capoluogo, il 9 di settembre. La vittima è Mario Marchetti, sfollato di origini lucchesi, fucilato. Non abbiamo ulteriori informazioni circa la dinamica.
A distanza di una settimana da questo primo episodio, il 16 settembre è la volta del giovane Remildo Giusti e della madre Celide Giannecchini, non casualmente l’unico evento del quale è stato possibile rintracciare testimonianze nella comunità locale: i due sono gli unici, delle 7 vittime complessive, ad essere abitanti autoctoni. La famiglia viveva in località Le Fontanelle, situata sugli alpeggi sovrastanti il capoluogo Pescaglia. Remildo Giusti fu fucilato nei pressi della capanna adiacente alla propria abitazione, poi incendiata, verosimilente col cadavere all’interno. La madre Celide Giannecchini e il padre Aurelio furono invece rastrellati: Aurelio riuscì a fuggire, venendo tuttavia ferito al piede da un colpo di arma da fuoco tedesca; Celide fu infine fucilata nei pressi del paese di Focchia, a qualche chilometro di distanza, dove già il 13 luglio era avvenuto un eccidio in seguito ad un rastrellamento antipartigiano: una scelta forse non casuale. Nella memoria locale, a scatenare l’episodio concorse l’accostamento della famiglia ai gruppi partigiani, effettuato sulla base del verosimile ritrovamento – effettuato da parte dei tedeschi – di una coperta facente parte originariamente del materiale aviolanciato ai combattenti, o addirittura del tessuto dello stesso paracadute, recuperati dai Giusti e portati presso la propria abitazione.
Due giorni dopo, il 18 settembre, avvengono due ulteriori eccidi, rispettivamente in località Furiala – situata in un vallone nei pressi del capoluogo – e Groppa, un alpeggio a quota 850 metri, non distante dalla casa della famiglia Giusti in località Le Fontanelle. Le vittime sono: a Furiala Renato Pellegrino e Luigi Guerra, partigiani; a Groppa Vinicio Maggini e Giovanni Bandoni, sfollati provenienti da Viareggio. La morte di Renato Pellegrino è ricostruita in modo differente (altra data e dinamica) nella relazione della formazione partigiana Libertas, di cui faceva parte. Non è stato possibile risalire, invece, alla formazione di Luigi Guerra. Anche in questo caso, per entrambi gli episodi non è stato possibile ricostruire la dinamica oltre al mero metodo di esecuzione, la fucilazione.

Modalità di uccisione: fucilazione

Violenze connesse: incendio di abitazione

Tipo di massacro: ritirata
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Scheda compilata da Francesco Maiorano
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Ultimo aggiornamento dei dati: 2021-07-07 08:14:05

Vittime

Elenco vittime

Mario Marchetti
Remildo Giusti di anni 16
Celide Giannecchini
Renato Pellegrino
Luigi Guerra
Vinicio Maggini
Giovanni Bandoni

Elenco vittime civili 5

Mario Marchetti
Remildo Giusti di anni 16
Celide Giannecchini
Vinicio Maggini
Giovanni Bandoni

Elenco vittime partigiani 2

Renato Pellegrino
Luigi Guerra

Responsabili o presunti responsabili

Elenco reparti responsabili


Memorie
Bibliografia


Pescaglia, provincia di Lucca. Un comune in guerra: 1943 – 1944, Tesi di Laurea magistrale (relatore Gianluca Fulvetti, candidato Francesco Maiorano), Università di Pisa, anno accademico 2018/19

Sitografia


Fonti archivistiche

Fonti

Ufficio Anagrafe Comune di Pescaglia, Registro caduti di guerra o per cause di guerra