SANTA MARINA IN PARTICETO PREDAPPIO 10.06.1944

(Forlì-Cesena - Emilia-Romagna)

Descrizione

Località Santa Marina in Particeto, Predappio, Forlì-Cesena, Emilia-Romagna

Data 10 giugno 1944

Numero vittime 2

Numero vittime uomini 2

Numero vittime uomini adulti 2

Descrizione: All’alba del 10 giugno 1944 la 2ª e la 3ª compagnia del battaglione Gnr Venezia Giulia effettuarono un rastrellamento alla ricerca di partigiani e renitenti nella zona di Predappio, Poggio, Santa Marina, Porcentico, Tontola, Monte Buffolino, Monte Selcio su ordine del comando provinciale Gnr.
Sergio Versari fu fermato dai militi al podere Ribianco dove era stato assunto per il taglio del fieno da Giuseppe Chiadini. Il tenente che comandava il reparto gli chiese a quale classe appartenesse e poi ordinò ad un milite di farlo allontanare di qualche passo; mentre Versari di spostava il milite gli sparò e lo uccise. Paolo Milanesi fu fermato dai militi mentre si recava al lavoro al podere Ribianco a Santa Marina di Predappio. Metella Garbassini che si trovava con lui, interrogata dai carabinieri l’11 giugno 1944, dichiarò che Milanesi mostrò immediatamente ai militi i suoi documenti da cui risultava che era rivedibile per la leva, ma i militi lo trattennero e poco dopo lo uccisero. Il notiziario della Gnr affermò che i due uomini furono uccisi come disertori; nel telegramma della prefettura al ministero dell’Interno si legge che i militi della Gnr ritennero le vittime inadempienti agli obblighi militari. Il sottotenente comandante del 2° plotone che effettuò il rastrellamento dichiarò che Milanesi fu trattenuto e, interrogato, confessò di essere partigiano; relativamente a Versari il sottotenente disse che la guida che accompagnava il plotone in rastrellamento disse ad un milite originario della Dalmazia di portare Versari in un canalone; Versari tentò di fuggire e il milite gli sparò.

Modalità di uccisione: uccisione con armi da fuoco

Violenze connesse: furto e-o saccheggio

Tipo di massacro: rastrellamento
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Estremi e note penali: - Procedimento penale davanti alla Corte d’Assise straordinaria di Forlì contro Attilio Frignani (nato a Predappio (FC) il 21/02/1897, iscritto al Pnf dal 1921 e poi al Pfr detenuto a Forlì) e Giovanni Astorri (nato a Imola (BO) il 17/06/1899, residente a Forlì, capo dei fascisti di Predappio – nella carte processuali si dice della Bn locale – latitante) (processati con altri non accusati dell’omicidio di Versari e Milanesi) imputati per collaborazionismo e per una serie di arresti, requisizioni, violenze fra cui l’uccisione di Milanesi e Versari. Inizialmente anche Giuseppe Lombini (nato a Predappio (FC) il 15/06/1902, milite fascista, detenuto a Forlì dal giugno 1945) fu chiamato a giudizio, ma la sua posizione fu stralciata perché era impossibilitato a presenziare al processo. Con sentenza del 15/03/1946 la corte giudicò Astorri e Frignani colpevoli di collaborazionismo e di altri reati ascrittigli, ma li assolse per insufficienza di prove dall’accusa di omicidio. La Corte di Cassazione, presso cui fu presentato ricorso, con sentenza 13/01/1947 annullò la sentenza della Corte d’Assise di Forlì senza rinvio perché gli altri reati per cui gli imputati erano stati dichiarati colpevoli ricadevano sotto l’amnistia.
- Procedimento penale davanti alla Corte d’Assise sezione speciale di Forlì contro Giuseppe Lombini (processato con altri non accusati dell’omicidio di Versari e Milanesi). A Lombini fu contestata l’uccisione di Versari e Milanesi in correità con altri fascisti. Con la sentenza del 27/03/1947 la Corte dichiarò di non doversi procedere contro Lombini per l’omicidio per non averlo commesso e di non doversi procedere per gli altri reati ascrittigli perché estinti per amnistia.

Scheda compilata da ROBERTA MIRA
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Ultimo aggiornamento dei dati: 2016-10-29 23:47:24

Vittime

Elenco vittime

- Milanesi Paolo, nato a Galeata (FC) il 28/12/1923, residente a Santa Marina di Predappio (FC) podere Molino. Civile.
- Versari Sergio, nato a Galeata (FC), il 07/09/1921, residente a Santa Marina di Predappio (FC) podere Raggetto. Civile.

Elenco vittime civili 2

- Milanesi Paolo,
- Versari Sergio

Responsabili o presunti responsabili

Elenco reparti responsabili


305. Infanterie Division


Appartenenza: Heer Wehrmacht

3. Compagnia 2. Battaglione GNR Venezia Giulia

Tipo di reparto: Guardia Nazionale Repubblicana

Elenco persone responsabili o presunte responsabili


  • Attilio Frignani

    Nome Attilio

    Cognome Frignani

    Ruolo nella strage Autore

    Stato imputato in procedimento

    Note procedimento La Corte d’Assise di Forlì processò per l’omicidio di Milanesi e Versari Giuseppe Lombini, Giovanni Astorri e Attilio Frignani (v. Estremi e Note sui procedimenti penali). Nella documentazione conservata in AISRFC sono presenti nomi di fascisti che parteciparono al rastrellamento senza che tuttavia sia provata la loro partecipazione alle uccisioni. - Procedimento penale davanti alla Corte d’Assise straordinaria di Forlì contro Attilio Frignani (nato a Predappio (FC) il 21/02/1897, iscritto al Pnf dal 1921 e poi al Pfr detenuto a Forlì) e Giovanni Astorri (nato a Imola (BO) il 17/06/1899, residente a Forlì, capo dei fascisti di Predappio – nella carte processuali si dice della Bn locale – latitante) (processati con altri non accusati dell’omicidio di Versari e Milanesi) imputati per collaborazionismo e per una serie di arresti, requisizioni, violenze fra cui l’uccisione di Milanesi e Versari. Inizialmente anche Giuseppe Lombini (nato a Predappio (FC) il 15/06/1902, milite fascista, detenuto a Forlì dal giugno 1945) fu chiamato a giudizio, ma la sua posizione fu stralciata perché era impossibilitato a presenziare al processo. Con sentenza del 15/03/1946 la corte giudicò Astorri e Frignani colpevoli di collaborazionismo e di altri reati ascrittigli, ma li assolse per insufficienza di prove dall’accusa di omicidio. La Corte di Cassazione, presso cui fu presentato ricorso, con sentenza 13/01/1947 annullò la sentenza della Corte d’Assise di Forlì senza rinvio perché gli altri reati per cui gli imputati erano stati dichiarati colpevoli ricadevano sotto l’amnistia. - Procedimento penale davanti alla Corte d’Assise sezione speciale di Forlì contro Giuseppe Lombini (processato con altri non accusati dell’omicidio di Versari e Milanesi). A Lombini fu contestata l’uccisione di Versari e Milanesi in correità con altri fascisti. Con la sentenza del 27/03/1947 la Corte dichiarò di non doversi procedere contro Lombini per l’omicidio per non averlo commesso e di non doversi procedere per gli altri reati ascrittigli perché estinti per amnistia.

    Tipo di reparto fascista Guardia Nazionale Repubblicana

    Nome del reparto 3. Compagnia 2. Battaglione GNR Venezia Giulia

  • Giovanni Astorri

    Nome Giovanni

    Cognome Astorri

    Ruolo nella strage Autore

    Stato imputato in procedimento

    Note procedimento La Corte d’Assise di Forlì processò per l’omicidio di Milanesi e Versari Giuseppe Lombini, Giovanni Astorri e Attilio Frignani (v. Estremi e Note sui procedimenti penali). Nella documentazione conservata in AISRFC sono presenti nomi di fascisti che parteciparono al rastrellamento senza che tuttavia sia provata la loro partecipazione alle uccisioni. - Procedimento penale davanti alla Corte d’Assise straordinaria di Forlì contro Attilio Frignani (nato a Predappio (FC) il 21/02/1897, iscritto al Pnf dal 1921 e poi al Pfr detenuto a Forlì) e Giovanni Astorri (nato a Imola (BO) il 17/06/1899, residente a Forlì, capo dei fascisti di Predappio – nella carte processuali si dice della Bn locale – latitante) (processati con altri non accusati dell’omicidio di Versari e Milanesi) imputati per collaborazionismo e per una serie di arresti, requisizioni, violenze fra cui l’uccisione di Milanesi e Versari. Inizialmente anche Giuseppe Lombini (nato a Predappio (FC) il 15/06/1902, milite fascista, detenuto a Forlì dal giugno 1945) fu chiamato a giudizio, ma la sua posizione fu stralciata perché era impossibilitato a presenziare al processo. Con sentenza del 15/03/1946 la corte giudicò Astorri e Frignani colpevoli di collaborazionismo e di altri reati ascrittigli, ma li assolse per insufficienza di prove dall’accusa di omicidio. La Corte di Cassazione, presso cui fu presentato ricorso, con sentenza 13/01/1947 annullò la sentenza della Corte d’Assise di Forlì senza rinvio perché gli altri reati per cui gli imputati erano stati dichiarati colpevoli ricadevano sotto l’amnistia. - Procedimento penale davanti alla Corte d’Assise sezione speciale di Forlì contro Giuseppe Lombini (processato con altri non accusati dell’omicidio di Versari e Milanesi). A Lombini fu contestata l’uccisione di Versari e Milanesi in correità con altri fascisti. Con la sentenza del 27/03/1947 la Corte dichiarò di non doversi procedere contro Lombini per l’omicidio per non averlo commesso e di non doversi procedere per gli altri reati ascrittigli perché estinti per amnistia.

    Tipo di reparto fascista Guardia Nazionale Repubblicana

    Nome del reparto 3. Compagnia 2. Battaglione GNR Venezia Giulia

  • Giuseppe Lombini

    Nome Giuseppe

    Cognome Lombini

    Ruolo nella strage Autore

    Stato imputato in procedimento

    Note procedimento La Corte d’Assise di Forlì processò per l’omicidio di Milanesi e Versari Giuseppe Lombini, Giovanni Astorri e Attilio Frignani (v. Estremi e Note sui procedimenti penali). Nella documentazione conservata in AISRFC sono presenti nomi di fascisti che parteciparono al rastrellamento senza che tuttavia sia provata la loro partecipazione alle uccisioni. - Procedimento penale davanti alla Corte d’Assise straordinaria di Forlì contro Attilio Frignani (nato a Predappio (FC) il 21/02/1897, iscritto al Pnf dal 1921 e poi al Pfr detenuto a Forlì) e Giovanni Astorri (nato a Imola (BO) il 17/06/1899, residente a Forlì, capo dei fascisti di Predappio – nella carte processuali si dice della Bn locale – latitante) (processati con altri non accusati dell’omicidio di Versari e Milanesi) imputati per collaborazionismo e per una serie di arresti, requisizioni, violenze fra cui l’uccisione di Milanesi e Versari. Inizialmente anche Giuseppe Lombini (nato a Predappio (FC) il 15/06/1902, milite fascista, detenuto a Forlì dal giugno 1945) fu chiamato a giudizio, ma la sua posizione fu stralciata perché era impossibilitato a presenziare al processo. Con sentenza del 15/03/1946 la corte giudicò Astorri e Frignani colpevoli di collaborazionismo e di altri reati ascrittigli, ma li assolse per insufficienza di prove dall’accusa di omicidio. La Corte di Cassazione, presso cui fu presentato ricorso, con sentenza 13/01/1947 annullò la sentenza della Corte d’Assise di Forlì senza rinvio perché gli altri reati per cui gli imputati erano stati dichiarati colpevoli ricadevano sotto l’amnistia. - Procedimento penale davanti alla Corte d’Assise sezione speciale di Forlì contro Giuseppe Lombini (processato con altri non accusati dell’omicidio di Versari e Milanesi). A Lombini fu contestata l’uccisione di Versari e Milanesi in correità con altri fascisti. Con la sentenza del 27/03/1947 la Corte dichiarò di non doversi procedere contro Lombini per l’omicidio per non averlo commesso e di non doversi procedere per gli altri reati ascrittigli perché estinti per amnistia.

    Tipo di reparto fascista Guardia Nazionale Repubblicana

    Nome del reparto 3. Compagnia 2. Battaglione GNR Venezia Giulia

Memorie
Bibliografia


- Adler Raffaelli, Guerra e Liberazione. Romagna 1943-1945, vol. II, Epigrafia, Comitato regionale per le celebrazioni del 50° anniversario della Resistenza e della Liberazione Emilia-Romagna, Bologna, 1995, p. 98.

Sitografia


- Fondazione Luigi Micheletti, Notiziari della Guardia nazionale repubblicana:
www.notiziarignr.it
Notiziario 17/06/1944, p. 38

Fonti archivistiche

Fonti

- AISRFC, Eccidi, b. 4, fasc. 9.
- AFLM, Notiziari della Guardia nazionale repubblicana, Notiziario 17/06/1944, p. 38 (consultabile on line all’indirizzo www.notiziarignr.it).
- ACS, MI, Gab. RSI, b. 20 cat. K16, fasc. 418 K16/34, telegramma da Forlì al ministero dell’Interno, 22/07/1944.
- Tribunale di Forlì, sezione penale, Sentenze della Corte d’Assise straordinaria di Forlì 1945-1947, vol. 1946-1947, sentenze nn. 57/46 e 12/47.