Castellammare di Stabia, 17.09.1943

(Napoli - Campania)

Descrizione

Località Castellammare di Stabia, Castellammare di Stabia, Napoli, Campania

Data 17 settembre 1943

Matrice strage Nazista

Numero vittime 1

Numero vittime uomini 1

Numero vittime uomini adulti 1

Descrizione: Questa e molte altre vittime persero la vita, presumibilmente quasi sempre per rappresaglia, in giorni diversi e in località non individuabili del comune di Castellammare di Stabia. Anche la distruzione del centro abitato e di tutto l’apparato industriale, in ottemperanza alla nota ordinanza di Kesserling del 18 settembre, provocò numerose vittime tra la popolazione. A questi caduti vanno aggiunte le persone – delle quali identità e numero sono sconosciuti – che morirono l’11 settembre 1943 perché la motobarca sulla quale viaggiavano, in direzione di Sorrento, fu centrata da alcuni colpi sparati dai tedeschi da Castellammare. Secondo Benedetto Croce le vittime furono “una decina”, ma le fonti arrivano a parlare di una trentina. L’utilizzazione del fondo Ricompart (Ufficio per il servizio riconoscimento qualifiche e per le ricompense ai partigiani), per ciò che riguarda la regione Campania, offre la possibilità di distinguere, in maniera abbastanza attendibile, tra vittime di strage (riconosciute “cadute per la lotta di Liberazione) e caduti in combattimento (riconosciuti “partigiani combattenti caduti”). Ciò vale soprattutto per le prime, in quanto la tendenza generale del dopoguerra era quella di richiedere, preferibilmente, il riconoscimento di un ruolo attivo (cioè, da combattente); è assai probabile, dunque, che quando la qualifica era quella di “caduto per la lotta di Liberazione” ci si trovasse di fronte a vittime inermi di strage.

Estremi e note penali: Tribunale Militare Territoriale di Napoli, Procedimento a carico di Angelo Simio, capitano dei carabinieri , 1944

Annotazioni: I responsabili delle varie stragi sono sicuramente tedeschi, ma non si hanno notizie certe sul reparto di appartenenza. Come in molti dei casi campani, non è sempre certa e netta la distinzione tra caduti in combattimento e vittime di strage.
Secondo una fonte (http://www.liberoricercatore.it/Storia/anmistabia/8_settembre_a_Castellammare.htm), Vincenzo De Simone era un marinaio e venne ucciso l’11 settembre presso i cantieri navali. Il fondo Ricompart, così come il database online di Onorcaduti, collocano invece la sua morte in data 16 settembre.

Note sulla memoria (per maggiori informazioni vedi la sezione apposita): Come emerge dalla storiografia, la memoria locale è spesso contraddittoria e incerta. La ricostruzione degli eventi risale solo agli ultimi anni e non si hanno certezze definitive sul numero delle vittime, sui loro nomi e sulle cause della loro morte. Il nucleo forte della memoria locale è rappresentato dalla figura di Domenico Baffigo e dal rastrellamento. La memoria cittadina degli eventi del 1943 è stata favorita dalle istituzioni solo dagli anni Novanta del secolo scorso.

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Ultimo aggiornamento dei dati: 2016-05-31 13:02:46

Vittime

Elenco vittime

1. Circiello Agostino Castellammare di Stabia, 11/1/1925 17.9.1943 Morto per “rappresaglia tedesca”. Da alcune dichiarazioni sembra caduto in combattimento. Riconosciuto Caduto per la Lotta di Liberazione.

Elenco vittime civili 1

Circiello Agostino

Responsabili o presunti responsabili

Elenco reparti responsabili


Elenco persone responsabili o presunte responsabili


  • Angelo Simio

    Nome Angelo

    Cognome Simio

    Ruolo nella strage Collaboratore

    Stato imputato in procedimento

    Note responsabile Capitano Angelo Simio, ritenuto responsabile per la collaborazione nelle operazioni di rastrellamento finalizzate alla deportazione

    Note procedimento Tribunale Militare Territoriale di Napoli, Procedimento a carico di Angelo Simio, capitano dei carabinieri , 1944

Memorie

Memorie legate a questa strage

  • onorificenza alla città a Castellammare di Stabia

    Tipo di memoria: onorificenza alla città

    Ubicazione: Castellammare di Stabia

    Anno di realizzazione: 2005

    Descrizione: Al Comune di Castellammare di Stabia è stata conferita nel gennaio 2005 la medaglia d’oro al merito civile con la seguente motivazione: “Importante centro del Mezzogiorno, all’indomani dell’armistizio, fu oggetto della violenta reazione delle truppe tedesche che, in ritirata verso il Nord, misero in pratica la strategia della ‘terra bruciata’, distruggendo il cantiere navale, simbolo della città eroicamente difeso dai militari del locale presidio, e gli altri stabilimenti industriali. Contribuì alla guerra di liberazione con la costituzione spontanea dei primi nuclei partigiani, subendo deportazioni e feroci rappresaglie che provocarono la morte di numerosi concittadini. 1943-1945 Castellammare di Stabia (NA)”.

Bibliografia


Barone, Antonio, Castellammare di Stabia, pagine di storia, Castellammare di Stabia, Godot, 1990;
Croce, Benedetto, Quando l’Italia era tagliata in due, Bari, Laterza, 1948;
De Antonellis, Giacomo, Le quattro giornate di Napoli, Milano, Bompiani, 1973;
Ferrara, Antonio, La Resistenza a Castellammare nel settembre 1943, “Cultura e Società”, n. 5-6-7, 2011-2013;
Porzio, Maria, Castellammare di Stabia: violenze e razzie, in Gribaudi, Gabriella, Terra bruciata. Le stragi naziste sul fronte meridionale, Napoli, L’ancora del Mediterraneo, 2003;
Schreiber, Gerhard, I militari italiani internati nei campi di concentramento del terzo Reich 1943-1945. Traditi, disprezzati, dimenticati, Roma, Stato Maggiore dell’Esercito, Ufficio Storico, 1992
Schreiber, Gerhard, La vendetta tedesca. 1943-1945. Le rappresaglie naziste in Italia, Milano, Mondadori, 2001;
Soverina, Francesco, La difficile memoria. La Resistenza nel Mezzogiorno e le Quattro Giornate di Napoli, Napoli, Dante & Descartes, 2012;
Torsiello, Mario (a c. di), Le operazioni delle unità italiane nel settembre-ottobre 1943, Roma, Ufficio Storico SME, 1975.

Sitografia


http://www.liberoricercatore.it/Storia/anmistabia/8_settembre_a_Castellammare.htm

Fonti archivistiche

Fonti

ACS, Fondo “Ufficio per il servizio riconoscimento qualifiche e per le ricompense ai partigiani, Campania”
AUSSME, N 1/11, b. 2133, fascicolo “Italia meridionale Campania”
Ministero Difesa, Onorcaduti, Banca dati