Descrizione
Località Fragheto, Casteldelci, Rimini, Emilia-Romagna
Data 7 aprile 1944
Matrice strage Nazista
Numero vittime 31
Numero vittime uomini 14
Numero vittime bambini 5
Numero vittime uomini adulti 6
Numero vittime uomini anziani 3
Numero vittime donne 17
Numero vittime donne bambine 1
Numero vittime donne ragazze 1
Numero vittime donne adulte 12
Numero vittime donne anziane 3
Descrizione: Nella zona dell'Alta Valmarecchia era intensa la presenza partigiana, sia dell'VIII brt. Garibaldi che della V brt Garibaldi Pesaro, attività che stava intensificandosi, con interventi sempre più audaci e efficaci. Su tutti, si ricorda l'evento del 3 aprile, con l'occupazione di Sant'Agata Feltria, azione che vide la cattura dei gerarchi del paese, il sequestro di denaro e la distribuzione di viveri alla popolazione. Ciò nonostante, i comandi fascisti sopravalutavano, con punte di vera alterazione, le forze partigiane. Questa sopravvalutazione portò le forze nazifasciste ad organizzare un importante rastrellamento il 6 di aprile, mettendo in campo circa 600 (altre fonti riportano 700\800) soldati tedeschi e 150 (altre fonti riportano 250) militi fascisti. Le forze partigiane furono subito avvertite di questa azione di repressiva, perciò misero in atto subito le contromisure, decidendo azioni di sganciamento. La notte tra il 6\7 aprile la compagnia del comandante “Falco” Alberto Bardi arrivò a Fragheto, dove i partigiani richiesero ospitalità e cibo. La mattina presto furono avvertiti da due staffette che in località Calanco forze tedesche si erano fermate in una posizione vulnerabile per un attacco partigiano. Cosa che puntualmenge avvenne: la battaglia di Calanco fu sicuramente la scontro più importante dei primi 6 mesi del 1944. Ii numeri dello scontro ancora oggi non sono chiari, ma in generale ci fu un predominio partigiano dovuto alle posizioni di combattimento più favorevoli. La battaglia terminò verso le ore 13:00, i partigiani si ritirroano e lasciarono uno di loro gravemente ferito a casa di Albini Giovanni.
Anche i tedeschi si spostarono, andando verso il torrente Senatello, ma inviando una pattuglia a controllare i paesi vicini per eventuali partigiani feriti e nascosti. Alle 17:30 arrivarono a Fragheto; in base alle testimonianze risulta che trovarono subito il partigiano ferito e l'uccisero immediatamente, cosi come le persone della casa. Nel medesimo tempo, Gambetti Guglielmo sparò e ferì probabilmente mortalmente due soldati tedeschi. Questo scatenò la rappresaglia tedesca che diventò generalizzata o quasi: vennero uccisi un totale di 30 persone tra donne, bambini e anziani, ritenuti indistintamente nemici e collaboratori dei partigiani. Vennero successivamente bruciate le case e la canonica della chiesa. In tutto questo orrore inspiegabilmente venne risparmiata la casa di Gabrielli Dario, ove erano riparate 29 persone.
La tragedia di quel rastrellamento terminò il giorno successivo con l'assassinio di 7 partigiani e un civile sulle rive del Senatello da parte dei militi del GNR.
Modalità di uccisione: fucilazione,uccisione con armi da fuoco
Violenze connesse: furto e-o saccheggio,incendio di abitazione
Tipo di massacro: rappresaglia (massacro eliminazionista fino al 2016-11-30)
--> Per saperne di più sulle tipologie
Eliminazionista: sì
Estremi e note penali: Il processo nei confronti di Flaminio Mainardi, Lazzari Bruno e Emiliani Arturo con una sentenza della Corte d'Assise di Perugia del 10 marzo 1950 che dichiara “non doversi procedere contro […] in ordine alle imputazioni loro rispettivamente in rubriche ascritte, perchè estinti i reati in virtù di amnistia”.
Il processo sulla strage di Fragheto di Casteldelci nel 2014 è arrivato a conclusione con la sentenza della corte Militare d'Appello di Roma che ha visto l'assoluzione dei tre imputati non ritenendo sufficientemente provanti le fonti e le testimonianze.
Nel 2011 tre ufficiali tedeschi sono andati a processo in contumacia:
sottotenente di compl. Ernst Plege
sottotenente di compl. Karl Weis
tenente di compl. Karl Schäfer
Annotazioni: In un intervista di Aldo Lotti “Dinola” riportata sul libro “Appennino del'44 eccidi e protagonisti sulla linea gotica” a cura di I. Tognarini dichiara che oltre ai due partigiani ufficialmente uccisi nella battaglia di Calanco vi furono altri due dispersi tra le file dei resistenti.
Note sulla memoria (per maggiori informazioni vedi la sezione apposita): A Novafeltria nel 2003 si è costituita l\'Associazione Borgo della Pace che si occupa della tutela e della trasmissione della Memoria dell\'eccidio e dei fatti collegati, attraverso il lavoro con scuole, enti e istituzioni sul territorio. L\'associazione Sine Modo di Padova che gestisce la canonica della chiesa di Fragheto si impegna, attraverso il mantenimento e utilizzo delle strutture, alla trasmissione della Memoria dei fatti. Sull’evento per tanti anni vi è stata una memoria divisa, questo soprattutto a causa della lettura dei fatti del parroco di Fragheto, don Adolfo, che per anni ha accreditato la versione che la colpa della strage fosse dei Partigiani. Questa Memoria è ancora oggi radicata nelle generazioni più vicine a quelle che hanno vissuto quella tragedia.
Scheda compilata da DANIELE SUSINI
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Ultimo aggiornamento dei dati: 2020-02-27 10:00:54
Vittime
Elenco vittime
Albini Giovanni 22/01/1875 69 Capofamiglia
Albini Matilde 07/05/1877 67 Moglie di D. Vicini
Alessandrini Egilda 27/10/1880 64 Moglie di B. Gabrielli
Bernardi Caterina 10/01/1918 26
Diletti Diletta 19/02/1887 57 Moglie di G. Gambetti
Dolci Settimia 27/09/1893 51 Moglie di R. Gabrielli
Gabrielli Bernardino 11/09/1871 73 Capofamiglia
Gabrielli Maria 18/07/1937 7 Nipote di B. Gabrielli
Gabrielli Giuditta 07/06/1942 2 Nipote di B. Gabrielli
Gabrielli Bernardo 16/06/1940 4 Nipote di B. Gabrielli
Gabrielli Minerva 08/10/1872 72 Capofamiglia
Gabrielli Maria 02/11/1918 26 Nipote di M. Gabrielli
Gabrielli Paolo 25/02/1876 68 Capofamiglia
Gabrielli Lazzaro Nazzareno 21/11/1911 33 Figlio di P. Gabrielli
Gabrielli Paolo 26/02/1944 40 gg Nipote di P. Gabrielli
Gabrielli Mario 22/12/1942 2 Nipote di P. Gabrielli
Gabrielli Alfonso 30/10/1913 31 Figlio di P. Gabrielli
Gabrielli Celestina 15/07/1923 21 Figlia di P. Gabrielli
Gabrielli Margherita 06/03/1926 18 Figlia di P. Gabrielli
Gabrielli Romualdo 15/04/1881 63 Capofamiglia
Gabrielli Ulda 07/06/1926 18
Gambetti Guglielmo 16/07/1884 60 Capofamiglia
Gambetti Terzo 22/09/1940 3 Nipote di G. Gambetti
Leonardi Isola 29/11/1907 37 Nuora di B. Gabrielli
Mazzoni Marianna 06/08/1883 61 Moglie di P. Gabrielli
Novelli Giuseppe 16/09/1942 2 Nipote di G. Albini
Novelli Maria 02/05/1910 34 Nuora di G. Gambetti
Saviotti Remigio 16/02/1924 20
Vicini Davide 28/11/1867 77 Capofamiglia
Vicini Maria 30/12/1866 78 Sorella di G. Gambetti
Vicini Rosa 18/08/1915 29
Elenco vittime civili 30
Albini Giovanni
Albini Matilde
Alessandrini Egilda
Bernardi Caterina
Diletti Diletta
Dolci Settimia
Gabrielli Bernardino
Gabrielli Maria
Gabrielli Giuditta
Gabrielli Bernardo
Gabrielli Minerva
Gabrielli Maria
Gabrielli Paolo
Gabrielli Lazzaro Nazzareno
Gabrielli Paolo
Gabrielli Mario
Gabrielli Alfonso
Gabrielli Celestina
Gabrielli Margherita
Gabrielli Romualdo
Gabrielli Ulda
Gambetti Guglielmo
Leonardi Isola
Mazzoni Marianna
Novelli Giuseppe
Novelli Maria
Vicini Davide
Vicini Rosa
Elenco vittime partigiani 1
Saviotti Remigio
Responsabili o presunti responsabili
Elenco reparti responsabili
5. Kompanie/II Bataillon/871. Granadier regiment/356. Infanterie Division
Tipo di reparto: Wehrmacht
Appartenenza: Heer Wehrmacht
Elenco persone responsabili o presunte responsabili
Alexander Schmied
Nome Alexander
Cognome Schmied
Note responsabile sottotenente di compl. Alexander Schmied (33 anni)
Arturo Emiliani
Nome Arturo
Cognome Emiliani
Stato imputato in procedimento
Note responsabile Emiliani Arturo fascista e appartenente all\'OVRA; Luigi Righi Milite Gnr. Mainardi Paolo, Mainardi Flaminio, Emiliano Arturo e Lazzari Bruno sono i gerarchi e dirigenti fascisti locali che andranno a giudizio per la strage di Fragheto e per gli altri fatti accaduti tra il 6 e 8 aprile 1944. Tra questi Mainardi Flaminio, Lazzari e Emiliani saranno accusati di aver “permesso e poi partecipato al rastrellamento condotto dai militari del battaglione Venezia Giulia e di militari tedeschi il 7 aprile 1944 nella zona di Sant\'Agata e Pennabilli durare il quale si verificò l\'eccidio di Fragheto Casteldelci”. Ma purtroppo non sono mai state riscontrate in maniera inconfutabile sia loro responsabilità come esecutori materiali sia la loro presenza sul luogo dell\'eccidio, ma nel paese, e non solo, si è sempre vociferato sulla presenza di italiani al momento della strage. Tra le testimonianze più significativa in questo senso sono quelle del partigiano Colombo Cappelli e dei sopravvissuti Ines Gambetti e Candido Gabrielli, tutti e due presenti al momento dell\'eccidio, che accreditano la presenza degli italiani avendo sentito parlare nella nostra lingua nazionale. Il ruolo degli italiani probabilmente, anche per dichiarazioni confidenziali degli stessi, non si è limitato ad essere spie e guide sul territorio, andando ben oltre arrivando ad essere esecutori materiali. Più di un sospetto era ricaduto su Luigi Righi, all\'epoca dei fatti sergente della Gnr presso il comando di Pennabilli, definito in un verbale di istruzione sommaria “uno dei più volgari e accaniti sostenitori dell\'idea fascista e il feroce esecutore di ordini criminosi impartiti dai nazifascisti a vantaggio dei quali ha sempre svolto un’attività instancabile e tenace”.
Note procedimento Il processo nei confronti di Flaminio Mainardi, Lazzari Bruno e Emiliani Arturo con una sentenza della Corte d\'Assise di Perugia del 10 marzo 1950 che dichiara “non doversi procedere contro […] in ordine alle imputazioni loro rispettivamente in rubriche ascritte, perchè estinti i reati in virtù di amnistia”. Il processo sulla strage di Fragheto di Casteldelci nel 2014 è arrivato a conclusione con la sentenza della corte Militare d\'Appello di Roma che ha visto l\'assoluzione dei tre imputati non ritenendo sufficientemente provanti le fonti e le testimonianze.
Bruno Lazzari
Nome Bruno
Cognome Lazzari
Stato imputato in procedimento
Note responsabile Lazzari Bruno Ex podestà di Pennabilli Mainardi Paolo, Mainardi Flaminio, Emiliano Arturo e Lazzari Bruno sono i gerarchi e dirigenti fascisti locali che andranno a giudizio per la strage di Fragheto e per gli altri fatti accaduti tra il 6 e 8 aprile 1944. Tra questi Mainardi Flaminio, Lazzari e Emiliani saranno accusati di aver “permesso e poi partecipato al rastrellamento condotto dai militari del battaglione Venezia Giulia e di militari tedeschi il 7 aprile 1944 nella zona di Sant\'Agata e Pennabilli durare il quale si verificò l\'eccidio di Fragheto Casteldelci”. Ma purtroppo non sono mai state riscontrate in maniera inconfutabile sia loro responsabilità come esecutori materiali sia la loro presenza sul luogo dell\'eccidio, ma nel paese, e non solo, si è sempre vociferato sulla presenza di italiani al momento della strage. Tra le testimonianze più significativa in questo senso sono quelle del partigiano Colombo Cappelli e dei sopravvissuti Ines Gambetti e Candido Gabrielli, tutti e due presenti al momento dell\'eccidio, che accreditano la presenza degli italiani avendo sentito parlare nella nostra lingua nazionale. Il ruolo degli italiani probabilmente, anche per dichiarazioni confidenziali degli stessi, non si è limitato ad essere spie e guide sul territorio, andando ben oltre arrivando ad essere esecutori materiali. Più di un sospetto era ricaduto su Luigi Righi, all\'epoca dei fatti sergente della Gnr presso il comando di Pennabilli, definito in un verbale di istruzione sommaria “uno dei più volgari e accaniti sostenitori dell\'idea fascista e il feroce esecutore di ordini criminosi impartiti dai nazifascisti a vantaggio dei quali ha sempre svolto un’attività instancabile e tenace”.
Note procedimento Il processo nei confronti di Flaminio Mainardi, Lazzari Bruno e Emiliani Arturo con una sentenza della Corte d\'Assise di Perugia del 10 marzo 1950 che dichiara “non doversi procedere contro […] in ordine alle imputazioni loro rispettivamente in rubriche ascritte, perchè estinti i reati in virtù di amnistia”. Il processo sulla strage di Fragheto di Casteldelci nel 2014 è arrivato a conclusione con la sentenza della corte Militare d\'Appello di Roma che ha visto l\'assoluzione dei tre imputati non ritenendo sufficientemente provanti le fonti e le testimonianze.
Eberhard Gast
Nome Eberhard
Cognome Gast
Note responsabile sottotenente di compl. Eberhard Gast (31 anni), Comandante plotone controcarri
Ernst Plege
Nome Ernst
Cognome Plege
Stato imputato in procedimento
Note responsabile Comandante I plotone: sottotenente di compl. Ernst Plege (21 anni)
Note procedimento Processato in contumacia nel 2011
Flaminio Mainardi
Nome Flaminio
Cognome Mainardi
Stato imputato in procedimento
Note responsabile Mainardi Flaminio Ex segretario del fascio e Commissario prefettizio di Pennabilli Mainardi Flaminio, Mainardi Paolo, Lazzari Bruno e Emiliani Arturo sono i gerarchi e dirigenti fascisti locali che andranno a giudizio per la strage di Fragheto e per gli altri fatti accaduti tra il 6 e 8 aprile 1944. Tra questi Mainardi Flaminio, Lazzari e Emiliani saranno accusati di aver “permesso e poi partecipato al rastrellamento condotto dai militari del battaglione Venezia Giulia e di militari tedeschi il 7 aprile 1944 nella zona di Sant\'Agata e Pennabilli durare il quale si verificò l\'eccidio di Fragheto Casteldelci”. Ma purtroppo non sono mai state riscontrate in maniera inconfutabile sia loro responsabilità come esecutori materiali sia la loro presenza sul luogo dell\'eccidio, ma nel paese, e non solo, si è sempre vociferato sulla presenza di italiani al momento della strage. Tra le testimonianze più significativa in questo senso sono quelle del partigiano Colombo Cappelli e dei sopravvissuti Ines Gambetti e Candido Gabrielli, tutti e due presenti al momento dell\'eccidio, che accreditano la presenza degli italiani avendo sentito parlare nella nostra lingua nazionale. Il ruolo degli italiani probabilmente, anche per dichiarazioni confidenziali degli stessi, non si è limitato ad essere spie e guide sul territorio, andando ben oltre arrivando ad essere esecutori materiali. Più di un sospetto era ricaduto su Luigi Righi, all\'epoca dei fatti sergente della Gnr presso il comando di Pennabilli, definito in un verbale di istruzione sommaria “uno dei più volgari e accaniti sostenitori dell\'idea fascista e il feroce esecutore di ordini criminosi impartiti dai nazifascisti a vantaggio dei quali ha sempre svolto un’attività instancabile e tenace”.
Note procedimento Il processo nei confronti di Flaminio Mainardi, Lazzari Bruno e Emiliani Arturo con una sentenza della Corte d\'Assise di Perugia del 10 marzo 1950 che dichiara “non doversi procedere contro […] in ordine alle imputazioni loro rispettivamente in rubriche ascritte, perchè estinti i reati in virtù di amnistia”. Il processo sulla strage di Fragheto di Casteldelci nel 2014 è arrivato a conclusione con la sentenza della corte Militare d\'Appello di Roma che ha visto l\'assoluzione dei tre imputati non ritenendo sufficientemente provanti le fonti e le testimonianze.
Hans Beisenherz
Nome Hans
Cognome Beisenherz
Note responsabile tenente di compl. Hans Beisenherz (30 anni), Comandante di compagnia
Hans-Achim Borchert
Nome Hans-Achim
Cognome Borchert
Note responsabile Comandante, capitano Hans-Achim Borchert (12.04.1916)
Heinrich Metzler
Nome Heinrich
Cognome Metzler
Note responsabile sottotenente di compl. Heinrich Metzler (11.05.1913), Comandante I plotone
Heinz Winkler
Nome Heinz
Cognome Winkler
Note responsabile sottotenente di compl. Heinz Winkler, Comandante I plotone
Hermann Mehl
Nome Hermann
Cognome Mehl
Note responsabile sottotenente di compl. Hermann Mehl (14.06.1914), Comandante I plotone
Jakob Grandel
Nome Jakob
Cognome Grandel
Note responsabile sottotenente di compl. Jakob Grandel (35 anni), Comandante di compagnia
Jobst-Dietrich Blank
Nome Jobst-Dietrich
Cognome Blank
Note responsabile sottotenente di compl. Jobst-Dietrich Blank (19.10.19), Comandante II plotone
Karl Lüdecke
Nome Karl
Cognome Lüdecke
Note responsabile sottotenente di compl. Karl Lüdecke (30 anni)
Karl Schäfer
Nome Karl
Cognome Schäfer
Stato imputato in procedimento
Note responsabile Comandante di compagnia: tenente di compl. Karl Schäfer (33 anni)
Note procedimento Processato in contumacia nel 2011
Karl Weis
Nome Karl
Cognome Weis
Note responsabile Aiutante maggiore: sottotenente di compl. Karl Weis (24 anni)
Note procedimento Processato in contumacia nel 2011
Kurt Ehrlich
Nome Kurt
Cognome Ehrlich
Note responsabile Ufficiale medico: sottotenente medico Kurt Ehrlich (28 anni)
Paolo Mainardi
Nome Paolo
Cognome Mainardi
Stato imputato in procedimento
Note responsabile Mainardi Paolo, Mainardi Flaminio, Emiliano Arturo e Lazzari Bruno sono i gerarchi e dirigenti fascisti locali che andranno a giudizio per la strage di Fragheto e per gli altri fatti accaduti tra il 6 e 8 aprile 1944. Tra questi Mainardi Flaminio, Lazzari e Emiliani saranno accusati di aver “permesso e poi partecipato al rastrellamento condotto dai militari del battaglione Venezia Giulia e di militari tedeschi il 7 aprile 1944 nella zona di Sant\'Agata e Pennabilli durare il quale si verificò l\'eccidio di Fragheto Casteldelci”. Ma purtroppo non sono mai state riscontrate in maniera inconfutabile sia loro responsabilità come esecutori materiali sia la loro presenza sul luogo dell\'eccidio, ma nel paese, e non solo, si è sempre vociferato sulla presenza di italiani al momento della strage. Tra le testimonianze più significativa in questo senso sono quelle del partigiano Colombo Cappelli e dei sopravvissuti Ines Gambetti e Candido Gabrielli, tutti e due presenti al momento dell\'eccidio, che accreditano la presenza degli italiani avendo sentito parlare nella nostra lingua nazionale. Il ruolo degli italiani probabilmente, anche per dichiarazioni confidenziali degli stessi, non si è limitato ad essere spie e guide sul territorio, andando ben oltre arrivando ad essere esecutori materiali. Più di un sospetto era ricaduto su Luigi Righi, all\'epoca dei fatti sergente della Gnr presso il comando di Pennabilli, definito in un verbale di istruzione sommaria “uno dei più volgari e accaniti sostenitori dell\'idea fascista e il feroce esecutore di ordini criminosi impartiti dai nazifascisti a vantaggio dei quali ha sempre svolto un’attività instancabile e tenace”.
Note procedimento Il processo nei confronti di Flaminio Mainardi, Lazzari Bruno e Emiliani Arturo con una sentenza della Corte d\'Assise di Perugia del 10 marzo 1950 che dichiara “non doversi procedere contro […] in ordine alle imputazioni loro rispettivamente in rubriche ascritte, perchè estinti i reati in virtù di amnistia”. Il processo sulla strage di Fragheto di Casteldelci nel 2014 è arrivato a conclusione con la sentenza della corte Militare d\'Appello di Roma che ha visto l\'assoluzione dei tre imputati non ritenendo sufficientemente provanti le fonti e le testimonianze.
Paul Berglar
Nome Paul
Cognome Berglar
Note responsabile sottotenente di compl. Paul Berglar (07.06.1921), Comandante plotone
Sconosciuto Freyer
Nome Sconosciuto
Cognome Freyer
Note responsabile Maggiore
Sconosciuto Grass
Nome Sconosciuto
Cognome Grass
Note responsabile sottotenente Gross, Comandante di compagnia
Werner Liß
Nome Werner
Cognome Liß
Note responsabile sottotenente di compl. Werner Liß, Comandante di compagnia
Werner Schwarz
Nome Werner
Cognome Schwarz
Note responsabile Ufficiale di ordinanza: aspirante ufficiale Werner Schwarz (28.12.1913)
Willi Zwenker
Nome Willi
Cognome Zwenker
Note responsabile sottotenente di compl. Willi Zwenker (21.04.1906), Comandante II plotone
Memorie
Memorie legate a questa strage
lapide a Casteldelci, Fragheto
Tipo di memoria: lapide
Ubicazione: Casteldelci, Fragheto
Descrizione: Presso la frazione è presente una lapide che ricorda l\'eccidio, accanto ad essa è posta un’altra che ricorda la fucilazione della famiglia di Paolo Gabrielli
monumento a Casteldelci, Fragheto, cimitero
Tipo di memoria: monumento
Ubicazione: Casteldelci, Fragheto, cimitero
Descrizione: monumento\\sacrario.
lapide a Pesaro, piazza Collenuccio
Tipo di memoria: lapide
Ubicazione: Pesaro, piazza Collenuccio
Descrizione: Nel comune di Pesaro presso la piazza Collenuccio è collocata la lapide per i caduti per la Libertà, in questa vi è una “sezione” dedicata alla strage.
lapide a Casteldelci, Fragheto
Tipo di memoria: lapide
Ubicazione: Casteldelci, Fragheto
Descrizione: L\'Associazione “Borgo della Pace” e la Provincia di Pesaro hanno creato un sistema di pannelli “totem”informativi, chiamati “sentieri della Libertà” collocati sui luoghi degli eventi.
luogo della memoria a Casteldelci
Tipo di memoria: luogo della memoria
Ubicazione: Casteldelci
Descrizione: A Casteldelci la scuola Elementare è stata intitolata a “Maria Gabrielli”, vittima della strage.
luogo della memoria a Pesaro
Tipo di memoria: luogo della memoria
Ubicazione: Pesaro
Descrizione: Nel comune di Pesaro è stata intitolata una via “Martiri di Fragheto.
museo a Casteldelci
Tipo di memoria: museo
Ubicazione: Casteldelci
Descrizione: Nella casa/museo di Casteldelci era stata creata una sezione di storia contemporanea relativa agli eventi bellici. In esso aveva particolare risalto la strage di Fragheto. In seguito a decisione dell\'amministrazione appena decaduta (giugno 2014) parte dei pannelli relativi alla strage sono stati collocati presso la canonica della chiesa di Fragheto gestita dall\'associazione Sine Modo di Padova. Altri materiali e il centro di documentazione sono in attesa di trovare nuova ed adeguata sistemazione.
onorificenza alla città a Casteldelci
Tipo di memoria: onorificenza alla città
Ubicazione: Casteldelci
Anno di realizzazione: 2003
Descrizione: Il comune di Casteldelci ha conseguito 2 giugno 2003 la Medaglia d\'argento al valor civile per i fatti legati all\'eccidio.
commemorazione a Casteldelci
Tipo di memoria: commemorazione
Ubicazione: Casteldelci
Descrizione: Ogni anno, il 7 di aprile, l\'eccidio viene ricordato con una cerimonia organizzata dal comune di Casteldelci.
commemorazione a
Tipo di memoria: commemorazione
Anno di realizzazione: 1994
Descrizione: Nel 1994 è stato realizzato un convegno di Studi “Casteldelci: storia, ambiente, vicende nella terra di Uguccione della Faggiola”.