Baitone della Pianca, Barzio e Maggio, 30-31.12.1944

(Lecco - Lombardia)

Descrizione

Località Baitone, Barzio, Maggio, Barzio, Lecco, Lombardia

Data 30 dicembre 1944 - 31 dicembre 1944

Matrice strage Fascista

Numero vittime 15

Numero vittime uomini 15

Numero vittime uomini adulti 15

Descrizione: Il ciclo delle operazioni di rastrellamento, iniziato in Valsassina, nell’ottobre del 1944, raggiunge il suo culmine nell’inverno. Il 30 dicembre 1944, la prima compagnia del 1° battaglione mobile dell’XI Brigata nera “Cesare Rodini” di Como, al comando del Maggiore Mario Noseda, blocca ogni via di accesso al baitone della Pianca, sotto Culmine San Pietro, a cavallo tra Morterone e la Val Taleggio. Nelle prime ore del mattino entrano nella baita, sorprendendo 34 partigiani. Non viene sparato un colpo, i partigiani vengono allineati all’esterno e qui Franco Carrara, un partigiano della 86° Brigata “Issel”, tenta una fuga disperata, ma viene immediatamente ucciso: la prima raffica lo ferisce e fa rotolare il suo corpo lungo il pendio; viene poi raggiunto dai militi che lo finiscono, lasciandolo nella neve. Tutti gli altri partigiani vengono legati con il filo elettrico usato per la ricetrasmittente, ed in colonna vengono portati a Introbio. Qui vengono sottoposti a interrogatorio e il giorno successivo caricati su due camion, tra cui anche il comandante “Mina” (Leopoldo Scalcini). Secondo la ricostruzione ufficiale che emerge dagli atti del processo contro Mario Noseda, “Mina” viene ucciso durante il viaggio da Introbio a Barzio. 10 partigiani vengono fucilati davanti al cimitero di Barzio, mentre sta accorrendo il parroco. I corpi dei partigiani, spogliati delle scarpe, degli indumenti e senza alcun segno di riconoscimento sono sepolti in un’unica fossa. I camion ripartono e si dirigono verso Maggio, dove altri tre partigiani (Beltramelli, Rocco e Ronchetti) vengono fatti sfilare tra le case e poi fucilati al cimitero. Un convoglio prosegue poi per Como dove i restanti partigiani vengono in seguito tradotti a Milano nel carcere di San Vittore, da lì alcuni verranno deportati.

Modalità di uccisione: fucilazione

Tipo di massacro: rastrellamento
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Estremi e note penali: Tribunale militare straordinario di guerra, convocato in Como con decreto del capo di Stato Maggiore dell’Esercito, generale Cadorna, contro Mario Noseda et altri il 10 maggio 1945.

Scheda compilata da ROBERTA CAIROLI
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Ultimo aggiornamento dei dati: 2017-06-15 15:25:01

Vittime

Elenco vittime

Battaglia Carlo, nato il 20 ottobre a Milano, partigiano dal 15 giugno 1944. Fucilato a Barzio il 31 dicembre 1944;
Beltramelli Felice, nato a Lenna (Bergamo) l’11 dicembre 1912, operaio della Dalmine, opera con i gruppi antifascisti della fabbrica. Sospettato sale in montagna. Fucilato a Maggio il 31 dicembre 1944;
Carrara Franco, nato il 3 agosto 1920 ad Albino, partigiano dell’86° Brigata Issel, ucciso al Baitone della Pianca, il 30 dicembre 1944;
Esposto Giuseppe, nato il 18 gennaio 1923 ad Ancona. Partigiano della 55° Brigata Garibaldi “F.lli Rosselli”. Fucilato a Barzio il 31 dicembre 1944;
Figini Costantino, nato il 10 ottobre 1918 a Lecco. Partigiano della55° Brigata Garibaldi “F.lli Rosselli”. Fucilato a Barzio il 31 dicembre 1944;
Galli Renzo, nato il 17 settembre a Calolziocorte. 55° Brigata Garibaldi “F.lli Rosselli”. Fucilato a Barzio il 31 dicembre 1944;
Ganzinelli Giancarlo, nato il 28 aprile 1925 a Forlì. 55° Brigata Garibaldi “F.lli Rosselli”. Fucilato a Barzio il 31 dicembre 1944;
Lombardo Rocco nato l’8 maggio 1923 a Butera (Lecco). 55° Brigata Garibaldi “F.lli Rosselli”. Fucilato a Maggio il 31 dicembre 1944;
Milocco Licinio, nato il 12 febbraio 1923 a Isola d’Istria. 55° Brigata Garibaldi “F.lli Rosselli”. Fucilato a Barzio il 31 dicembre 1944;
Pallavicini Mario, nato il 24 dicembre 1921 a Monza. Partigiano dell’86° Brigata “Issel””. Fucilato a Barzio il 31 dicembre 1944; Pennati Giuseppe, nato il 5 settembre 1923 a Cinisello Balsamo. 55° Brigata Garibaldi “F.lli Rosselli”. Fucilato a Barzio il 31 dicembre 1944;
Pennati Giuseppe, nato il 5 settembre a Cinisello Balsamo. Partigiano della55° Brigata Garibaldi “F.lli Rosselli”. Fucilato a Barzio il 31 dicembre 1944;
Perotto Silvio, nato il 2 marzo 1924 a Domcevrin (Francia). Partigiano della 55° Brigata Garibaldi “F.lli Rosselli”. Fucilato a Barzio il 31 dicembre 1944;
Ronchetti Augusto, nato a Lecco il 20 febbraio 1925. 55° Brigata Garibaldi “F.lli Rosselli”. Fucilato a Maggio il 31 dicembre 1944;
Scalcini Leopoldo (“Mina”), nato a Colico nel 1911. Capitano di artiglieria, non rientra dopo l’8 settembre e sale in montagna, dove di aggrega con un gruppo di uomini (la banda Mina) alla brigata “Carlo Marx”. Entrerà poi nella 55° Brigata “F.lli Rosselli”, fin dalla sua costituzione. Fucilato a Barzio il 31 dicembre 1944;
Sordo Remo nato il 13 dicembre 1912 a Borgo Valsugana. Dopo l’8 settembre 1943, organizza le prime bande sui Corni di Canzo. Catturato nel dicembre del ’43 riesce a fuggire dal carcere di Como. Partigiano della 55° Brigata Garibaldi “F.lli Rosselli”, viene fucilato a Barzio il 31 dicembre 1944.

Elenco vittime partigiani 15

Battaglia Carlo, nato il 20 ottobre a Milano, partigiano dal 15 giugno 1944. Fucilato a Barzio il 31 dicembre 1944;
Beltramelli Felice, nato a Lenna (Bergamo) l’11 dicembre 1912, operaio della Dalmine, opera con i gruppi antifascisti della fabbrica. Sospettato sale in montagna. Fucilato a Maggio il 31 dicembre 1944;
Carrara Franco, nato il 3 agosto 1920 ad Albino, partigiano dell’86° Brigata Issel, ucciso al Baitone della Pianca, il 30 dicembre 1944;
Esposto Giuseppe, nato il 18 gennaio 1923 ad Ancona. Partigiano della 55° Brigata Garibaldi “F.lli Rosselli”. Fucilato a Barzio il 31 dicembre 1944;
Figini Costantino, nato il 10 ottobre 1918 a Lecco. Partigiano della55° Brigata Garibaldi “F.lli Rosselli”. Fucilato a Barzio il 31 dicembre 1944;
Galli Renzo, nato il 17 settembre a Calolziocorte. 55° Brigata Garibaldi “F.lli Rosselli”. Fucilato a Barzio il 31 dicembre 1944;
Ganzinelli Giancarlo, nato il 28 aprile 1925 a Forlì. 55° Brigata Garibaldi “F.lli Rosselli”. Fucilato a Barzio il 31 dicembre 1944;
Lombardo Rocco nato l’8 maggio 1923 a Butera (Lecco). 55° Brigata Garibaldi “F.lli Rosselli”. Fucilato a Maggio il 31 dicembre 1944;
Milocco Licinio, nato il 12 febbraio 1923 a Isola d’Istria. 55° Brigata Garibaldi “F.lli Rosselli”. Fucilato a Barzio il 31 dicembre 1944;
Pallavicini Mario, nato il 24 dicembre 1921 a Monza. Partigiano dell’86° Brigata “Issel””. Fucilato a Barzio il 31 dicembre 1944; Pennati Giuseppe, nato il 5 settembre 1923 a Cinisello Balsamo. 55° Brigata Garibaldi “F.lli Rosselli”. Fucilato a Barzio il 31 dicembre 1944;
Pennati Giuseppe, nato il 5 settembre a Cinisello Balsamo. Partigiano della55° Brigata Garibaldi “F.lli Rosselli”. Fucilato a Barzio il 31 dicembre 1944;
Perotto Silvio, nato il 2 marzo 1924 a Domcevrin (Francia). Partigiano della 55° Brigata Garibaldi “F.lli Rosselli”. Fucilato a Barzio il 31 dicembre 1944;
Ronchetti Augusto, nato a Lecco il 20 febbraio 1925. 55° Brigata Garibaldi “F.lli Rosselli”. Fucilato a Maggio il 31 dicembre 1944;
Scalcini Leopoldo (“Mina”), nato a Colico nel 1911. Capitano di artiglieria, non rientra dopo l’8 settembre e sale in montagna, dove di aggrega con un gruppo di uomini (la banda Mina) alla brigata “Carlo Marx”. Entrerà poi nella 55° Brigata “F.lli Rosselli”, fin dalla sua costituzione. Fucilato a Barzio il 31 dicembre 1944;
Sordo Remo nato il 13 dicembre 1912 a Borgo Valsugana. Dopo l’8 settembre 1943, organizza le prime bande sui Corni di Canzo. Catturato nel dicembre del ’43 riesce a fuggire dal carcere di Como. Partigiano della 55° Brigata Garibaldi “F.lli Rosselli”, viene fucilato a Barzio il 31 dicembre 1944.

Responsabili o presunti responsabili

Elenco reparti responsabili


Elenco persone responsabili o presunte responsabili


  • Mario Noseda

    Nome Mario

    Cognome Noseda

    Ruolo nella strage Autore

    Stato imputato in procedimento

    Note responsabile Noseda Mario, nato a Como il 2 maggio 1906, comandante del 1° battaglione mobile dell’XI Brigata nera “Cesare Rodini” di Como Il Maggiore Noseda, nel fonogramma trasmesso al Federale di Como, Paolo Porta, il 30 dicembre 1944, in cui rendeva conto dell’azione svolta dal suo reparto, riferisce, secondo una prassi ormai consueta, di dodici “ribelli” uccisi in conflitto e non fucilati dopo che si erano arresi.

    Note procedimento Tribunale militare straordinario di guerra, convocato in Como con decreto del capo di Stato Maggiore dell’Esercito, generale Cadorna, contro Mario Noseda et altri il 10 maggio 1945.

    Tipo di reparto fascista Brigata Nera

    Nome del reparto 1. battaglione mobile/11. Brigata nera “Cesare Rodini” di Como

Memorie

Memorie legate a questa strage

  • monumento a Baitone della Pianca

    Tipo di memoria: monumento

    Ubicazione: Baitone della Pianca

    Descrizione: Croce a ricordo dell’uccisione di Franco Carrara presso il Baitone della Planca

  • lapide a Barzio, cimitero

    Tipo di memoria: lapide

    Ubicazione: Barzio, cimitero

    Descrizione: Lapide in ricordo dei fucilati di Barzio presso il cimitero locale

  • lapide a Maggio, cimitero

    Tipo di memoria: lapide

    Ubicazione: Maggio, cimitero

    Descrizione: Lapide in ricordo della fucilazione di Beltramelli Felice, Lombardo Rocco e Ronchetti Augusto presso il cimitero di Maggio di Cremeno

  • cippo a Barzio

    Tipo di memoria: cippo

    Ubicazione: Barzio

    Descrizione: Al partigiano Remo Sordo, fucilato a Barzio il 31 dicembre 1944, è dedicato il viale che congiunge Canzo ad Asso, dove è posto un piccolo cippo con l’iscrizione “Martire della libertà”; tomba nella parte bassa del cimitero di Canzo, la cui iscrizione recita: “Il piombo vile l’abbatté sul duro gelo e l’ala immensa della libertà nascente lo portò lontano dove si rivive. Sull’ultima lagrima di disperazione s’apri la luce che mai si spense”

  • commemorazione a

    Tipo di memoria: commemorazione

    Descrizione: Ogni anno, il 31 dicembre, si tengono cerimonie di commemorazione per i fucilati di Barzio e Maggio presso i cimiteri dei rispettivi comuni.

Bibliografia


Aroldo Benini, “Nerina non balla”. Resistenza e guerra di Liberazione tra Lecco, Brianza e Valsassina, Periplo, Lecco, 1995;
Gabriele Fontana, Eugenio Pirovano, Marco Ripamonti, Sui sentieri della guerra partigiana in Valsassina – Il percorso delle brigate garibaldine dal Lecco a Introbio. ANPI Lecco, 2008
Gabriele Fontana (a cura di), 1935-1945: Valsassina anni difficili. Caduti, dispersi, prigionieri, deportati, resistenti, Istituto di Storia Contemporanea “P. Amato Perretta”, Lecco, 2011;
Gabriele Fontana, Considerazioni sulla cattura e fucilazione dei partigiani della 55° Brigata Garibaldi Fratelli Rosselli: Baitone della Pianca (30 dicembre 1944), in “Studi e ricerche di storia contemporanea” n. 77, giugno 2012.
Umberto Morandi, Azioni partigiane e rastrellamenti nazifascisti dal settembre ’43 all’aprile ’45 nel territorio lecchese, Comune di Lecco, Lecco 1956.
Sivio Puccio, Una Resistenza: antifascismo e lotta di Liberazione a Lecco e nel Lecchese, Nuova Europa, Milano, 1965;
Vittorio Roncacci, La calma apparente del lago. Como e il Comasco tra guerra e guerra civile 1940-1945, Macchione editore, Varese, 2003;
Memoria resistente. Parole immagini e luoghi della Resistenza italiana ed europea in provincia di Como, a cura dell’Istituto di Storia Contemporanea “Pier amato Perretta”, e del Comitato provinciale dell’ Anpi di Como, Como, 2012, p. 34.

Sitografia


www.anpilecco.it;
http://www.museilecco.org/museostorico.htm;
http://www.55rosselli.it/

Fonti archivistiche

Fonti

Anpi di Como, Fondo Schede dei partigiani caduti;
Istituto di Storia Contemporanea di Como, Fondo PFR, cart. 6, Uccisione e cattura di elementi partigiani armati”;
AS Como, Fondo Corte d’Assise Straordinaria, busta 34.