CUCCIAGO 18.07.1944

(Como - Lombardia)

Descrizione

Località Cucciago, Cucciago, Como, Lombardia

Data 18 luglio 1944

Matrice strage Fascista

Numero vittime 3

Numero vittime uomini 2

Numero vittime uomini adulti 1

Numero vittime uomini anziani 1

Numero vittime donne 1

Numero vittime donne adulte 1

Descrizione: Nella tarda primavera del 1944, nel Canturino, si organizzano e agiscono sul territorio le Squadre di azione patriottica (Sap), fra cui quella di Cascina Amata comandata da Luigi Mauri, quella di Cascina Cavanna guidata da Adelino Borghi e la Sap diretta da Nello Frigerio che agisce all’interno e all’esterno delle fabbriche. Il 18 luglio, la squadra di polizia speciale del tenente Giuseppe Paone, dipendente dal Capo della Provincia Cellio, arriva a Cuggiono in cerca di Bruno Battocchio (“Secondo”), responsabile del distaccamento Zampiero del battaglione Nannetti. Gli agenti circondano un’osteria di Cucciago, “non pensano a dare degli avvertimenti, non pensano neppure ad entrare, sfondata la porta vi buttano subito all'interno delle bombe a mano uccidendo degli inermi”, il ricercato non era nemmeno presente. Muoiono Giovanni Battocchio, fratello di Bruno, appena entrato nelle fila della Resistenza, i coniugi Maria Borghi e Giuseppe Meroni, proprietari dell’osteria.

Modalità di uccisione: uccisione con armi da fuoco

Tipo di massacro: rastrellamento
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Annotazioni: L’episodio ricostruito dalla stampa locale offre una versione edulcorata dei fatti, facendolo figurare come un conflitto a fuoco tra gli agenti della “banda Paone” e le tre vittime indicate come partigiani. Sulla ricostruzione degli eventi anche le fonti bibliografiche sono discordanti: Secondo Coppeno e Mauri la bomba sarebbe stata scagliata nella cucina dell’abitazione di Bruno Battocchio, e non all’interno dell’osteria come invece sostengono Casartelli, Roncacci e Memoria resistente, anche sulla base della ricostruzione dei fatti durante il processo alla “bandaPaone”.

Scheda compilata da ROBERTA CAIROLI
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Ultimo aggiornamento dei dati: 2016-02-24 14:46:04

Vittime

Elenco vittime

Battocchio Giovanni, nato il 25 luglio 1917, civile, legato alla Sap del fratello Bruno Battocchio;
Borghi Maria Meroni, nata il 4 giugno 1903, civile;
Meroni Giuseppe, nato il 21 novembre 1886, civile.

Elenco vittime civili 3

Battocchio Giovanni,
Borghi Maria Meroni,
Meroni Giuseppe

Responsabili o presunti responsabili

Elenco reparti responsabili


Banda Paone

Tipo di reparto: Reparto speciale

Elenco persone responsabili o presunte responsabili


  • Eugenio Pugno

    Nome Eugenio

    Cognome Pugno

    Ruolo nella strage Autore

    Stato imputato in procedimento

    Note responsabile La “banda Paone” una delle tante formazioni di polizia speciale che agiva alle dipendenze del capo della provincia, prendeva il nome dal suo comandante Giuseppe Paone. Si distinse in operazioni di infiltrazione, rastrellamento ed in esecuzioni particolarmente efferate di partigiani. Aveva sede in via Malta, 124, luogo di detenzione e tortura. I crimini compiuti da Paone e dai suoi agenti furono riconosciuti nel dopoguerra dalla Sezione speciale della Corte d’assise di Como.

    Note procedimento Con sentenza del 21 gennaio 1946, Giuseppe Paone e altri 7 agenti del suo reparto speciale di polizia vengono condannati dalla Sezione sociale della Corte di Assise di Como. Paone e i tre responsabili dell’uccisione di Giovanni Battoccchio, Giuseppe Meroni e Maria Borghi, vale a dire Bertoletti, Accornero e Pugno vengono condannati alla pena capitale. Con sentenza del 10 marzo 1948, la Corte di Assise di Milano commuta la pena di morte in ergastolo. Tribunale competente: Corte d’Assise Sezione speciale di Como

    Tipo di reparto fascista Reparto speciale

    Nome del reparto Banda Paone

  • Gianfranco Bartoletti

    Nome Gianfranco

    Cognome Bartoletti

    Ruolo nella strage Autore

    Stato imputato in procedimento

    Note responsabile La “banda Paone” una delle tante formazioni di polizia speciale che agiva alle dipendenze del capo della provincia, prendeva il nome dal suo comandante Giuseppe Paone. Si distinse in operazioni di infiltrazione, rastrellamento ed in esecuzioni particolarmente efferate di partigiani. Aveva sede in via Malta, 124, luogo di detenzione e tortura. I crimini compiuti da Paone e dai suoi agenti furono riconosciuti nel dopoguerra dalla Sezione speciale della Corte d’assise di Como.

    Note procedimento Con sentenza del 21 gennaio 1946, Giuseppe Paone e altri 7 agenti del suo reparto speciale di polizia vengono condannati dalla Sezione sociale della Corte di Assise di Como. Paone e i tre responsabili dell’uccisione di Giovanni Battoccchio, Giuseppe Meroni e Maria Borghi, vale a dire Bertoletti, Accornero e Pugno vengono condannati alla pena capitale. Con sentenza del 10 marzo 1948, la Corte di Assise di Milano commuta la pena di morte in ergastolo. Tribunale competente: Corte d’Assise Sezione speciale di Como

    Tipo di reparto fascista Reparto speciale

    Nome del reparto Banda Paone

  • Pietro Accornero

    Nome Pietro

    Cognome Accornero

    Ruolo nella strage Autore

    Stato imputato in procedimento

    Note responsabile La “banda Paone” una delle tante formazioni di polizia speciale che agiva alle dipendenze del capo della provincia, prendeva il nome dal suo comandante Giuseppe Paone. Si distinse in operazioni di infiltrazione, rastrellamento ed in esecuzioni particolarmente efferate di partigiani. Aveva sede in via Malta, 124, luogo di detenzione e tortura. I crimini compiuti da Paone e dai suoi agenti furono riconosciuti nel dopoguerra dalla Sezione speciale della Corte d’assise di Como.

    Note procedimento Con sentenza del 21 gennaio 1946, Giuseppe Paone e altri 7 agenti del suo reparto speciale di polizia vengono condannati dalla Sezione sociale della Corte di Assise di Como. Paone e i tre responsabili dell’uccisione di Giovanni Battoccchio, Giuseppe Meroni e Maria Borghi, vale a dire Bertoletti, Accornero e Pugno vengono condannati alla pena capitale. Con sentenza del 10 marzo 1948, la Corte di Assise di Milano commuta la pena di morte in ergastolo. Tribunale competente: Corte d’Assise Sezione speciale di Como

    Tipo di reparto fascista Reparto speciale

    Nome del reparto Banda Paone

Memorie

Memorie legate a questa strage

  • monumento a Cucciago, cimitero

    Tipo di memoria: monumento

    Ubicazione: Cucciago, cimitero

    Descrizione: Tomba – monumento nel cimitero di Cucciago: “Tesi verso la libertà in operosa audacia l’inganno il tradimento la vile rabbia fascista troncò la loro vita nel modo più nefando gli uomini liberi vedono in essi la luce e la via”.

  • lapide a Cucciago, piazza Martiri

    Tipo di memoria: lapide

    Ubicazione: Cucciago, piazza Martiri

    Descrizione: Lapide in Piazza Martiri della Libertà: “A Giuseppe Meroni Maria Borghi e Giovanni Battocchio martiri dell’eterna libertà, qui trucidati dai fascisti il 18 luglio del 1944, il ricordo di tutti gli uomini che in Italia e nel mondo cercano la giustizia, la libertà, la pace. Cucciago, 25 aprile 2009”.

  • luogo della memoria a piazza “Martiri per la Liberta”, Cucciago

    Tipo di memoria: luogo della memoria

    Ubicazione: piazza “Martiri per la Liberta”, Cucciago

    Anno di realizzazione: 2009

    Descrizione: Il 25 apile 2009 a Cucciago è stata inaugurata la piazza “Martiri per la Liberta”, dove è anche apposta una lapide commemorativa dei tre caduti.

Bibliografia


Giuseppe Coppeno, Como dalla dittatura alla libertà, Istituto Comasco per la Storia del Movimento di liberazione, Como [ICSML], 1989;
Paola Mauri, La Resistenza e la lotta di Liberazione a Cantù, Cantù, 1975;
Vittorio Roncacci, La calma apparente del lago. Como e il Comasco tra guerra e guerra civile 1940-1945, Macchione editore, Varese, 2003;
T. Casartelli, Mesi di guerra civile, in “Il foglio”, n. 16, dicembre 2003, pp. 5-13.
Memoria resistente. Parole, immagini e luoghi della Resistenza italiana ed europea in provincia di Como, a cura dell’Istituto di Sroria Contemporanea “P. Amato Perretta” e del Comitato provinciale dell’Anpi di Como, Como, 2012.
Due banditi e una donna uccisi in un conflitto con gli agenti, in “La Provincia di Como”, 20 luglio 1944.
Pietro Arienti, La Resistenza in Brianza 1943-1945, Bellavite Editore in Missaglia, 2006

Sitografia


http://anpi-lissone.over-blog.com/article-22172662.html
http://ita.calameo.com/read/000192531d031f56320c6
https://www.youtube.com/watch?v=jE4GQbgsMxU

Fonti archivistiche

Fonti

AS: Fondo Corte d’Assise Straordinaria. Sezioni di Como e Lecco. Vol. II, Sentenze 1946;
Istituto di Storia Contemporanea di Como, Fondo Giuseppe Paone.
ISEC, Fondo Fontanella, busta 6, fasc. 2.
Istituto di Storia Contemporanea di Como, bs, brigata Pier Amato Perretta