Castel d'Aiano, 23.04.1944

(Bologna - Emilia-Romagna)

Descrizione

Località centro di Castel d'Aiano, Castel d'Aiano, Bologna, Emilia-Romagna

Data 23 aprile 1944

Matrice strage Fascista

Numero vittime 3

Numero vittime uomini 3

Numero vittime uomini adulti 3

Descrizione: Il 22 aprile 1944 la 1° Compagnia "Arditi" del Battaglione "RaspadorI" della Gnr, da poco tempo giunta a Castel d'Aiano, sotto la guida del comandante: il capitano Pifferi, compie un rastrellamento a Ranocchio (oggi S.Giacomo) di Montese (Modena). Nell'azione vengono impiegati militi della Gnr di Montese e di Castel d'Aiano. Durante l'azione vengono catturate alcune persone e, quando giunge il capitano Pifferi, quasi tutte vengono rilasciate eccetto tre: Baccolini, Mezzadri e Pini. Baccolini è accusato di aver fornito tabacco ai partigiani, mentre agli altri due viene imputato di aver ospitato alcuni partigiani. I tre vengono rinchiusi nella caserma di Montese. Il giorno seguente, domenica 23 aprile, verso le ore 10, i prigionieri vengono condotti a Castel d'Aiano dove sono interrogati e malmenati. Alle ore 11 e 30, al termine della messa, il plotone di esecuzione si schiera nella piazza del paese ed è composto da militi di stanza a Castel d'Aiano. Gli abitanti del paese, appena usciti dalla funzione religiosa sono costretti a rimanere nella piazza per assistere alla fucilazione. Poco dopo, i tre condannati vengono portati davanti al plotone. Nel frattempo il comandante del plotone d'esecuzione è salito sul cassone di un camion e dà lettura della sentenza di condanna a morte, infine ordina la fucilazione.

Modalità di uccisione: fucilazione

Violenze connesse: sevizie-torture

Tipo di massacro: rastrellamento
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Estremi e note penali: Processo 1:
Il primo procedimento si conclude il 1° marzo 1950 con la condanna di Pifferi ad anni trenta di reclusione (subito ne vengono condonati 21) e di Pancaldi ad anni 16, mesi 5 e giorni 10 (subito condonati 5 anni, 5 mesi e 24 giorni). Invece Stagni viene assolto per amnistia, così anche Ballerini, mentre la denuncia contro il Mambelli decade perché gli viene riconosciuto di non aver commesso il fatto.
In seguito viene presentato ricorso in Cassazione e la Suprema Corte, con sentenza del 12 luglio 1950, annulla la sentenza precedente (1° marzo 1950) per Pifferi e Pancaldi, rinviando il procedimento alla Corte d'Assise Speciale di Ancona, inoltre rigetta i ricorsi presentati dai due condannati.
Il 22 gennaio 1954 la Corte di Assise di Appello di Ancona riduce la pena inflitta a Pifferi ad anni 2; inoltre il 7 luglio dello stesso anno il ricorso presentato da Pifferi, contro il giudizio emesso il 22 gennaio precedente, viene rigettato.
Il 12 giugno 1956 Pifferi presenta domanda di grazia alla Procura Generale.
La Corte di Appello di Ancona, il 9 ottobre 1959 dischiara estinti i reati di Pifferi per amnistia, e il 17 febbraio 1961 la stessa corte dischiara estinti sempre per amnistia i reati di Pancaldi.
Il 25 novembre 1997 viene sporta una denuncia contro Bacchetti, Pancaldi, Mambelli, Ballerini e Cristalli per il medesimo reato contro Baccolini, Pini e Mezzadri, che dà avvio al procedimento giudiziario col reperimento della documentazione da parte della Procura Militare della Repubblica presso la Corte Suprema di Cassazione. L’ultimo atto è l’invio della sentenza da parte dalla Corte d’Appello di Ancona (8 giugno 1998), poi più nulla.

Processo 2:
Uno dei capi d'imputazione è la partecipazione al rastrellamento di Ranocchio dove furono arrestati Baccolini Fulgenzio, Pini Mario e Pini Fausto fucilati a Castel d Aiano il giorno dopo.
Sentenza n. 50 del 20/03/1946
Dichiara Andrazzi colpevole e lo condanna ad anni sei e mesi otto di reclusione e al pagamento delle spese processuali.
L'imputato ha ricorso in Cassazione
La Corte di Cassazione con sentenza 14/5/1947 ha deliberato estinto il reato per amnistia.

Processo 3:
Uno dei capi d'imputazione è quello di aver partecipato alla cattura di tale Fulgenzi e di altre due persone che vennero successivamente fucilate
Sentenza n. 49 del 20/03/1946
Dichiara Ballerini Mario colpevole del reato ascrittogli e lo condanna ad anni sei e mesi otto di detenzione ed al pagamento delle spese processuali.
L'imputato ha ricorso in Cassazione
La Corte d'Assise Sez. Speciale con sentenza del 13.8.1946 ha dichiarato cessata l'esecuzione per amnistia.

Tribunale competente:
Processo 1:
1950. Corte d'Assise di Bologna, Sezione Speciale
1998. Procura Generale Militare della Repubblica presso la Corte Suprema di Cassazione di Roma
Processi 2 e 3:
1946: Corte d'Assise di Bologna, Sezione Speciale

Scheda compilata da Massimo Turchi
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Ultimo aggiornamento dei dati: 2016-06-29 08:15:11

Vittime

Elenco vittime

1. Baccolini Fulgenzio 23/05/1909 23/04/1944 Montese Castel d\'Aiano Piazza Commerciante
2. Mezzadri Mario 07/08/1921 23/04/1944 Montese Castel d\'Aiano Piazza Colono
3. Pini Faustino 26/01/1908 23/04/1944 Montese Castel d\'Aiano Piazza Colono

Elenco vittime partigiani 3

Baccolini Fulgenzio,
Mezzadri Mario,
Pini Faustino

Responsabili o presunti responsabili

Elenco reparti responsabili


Battaglione Ordine Pubblico/GNR di Vergato e Montese

Tipo di reparto: Guardia Nazionale Repubblicana

Battaglione “Becchetti”/GNR di Vergato

Tipo di reparto: Guardia Nazionale Repubblicana

Elenco persone responsabili o presunte responsabili


  • Gaspare Pifferi

    Nome Gaspare

    Cognome Pifferi

    Stato imputato in procedimento

    Note responsabile - Capitano Gnr Pifferi Gaspare comandante Compagnia Volontari della Morte, Battaglione \"Raspadori\"

    Note procedimento Il primo procedimento si conclude il 1° marzo 1950 con la condanna di Pifferi ad anni trenta di reclusione (subito ne vengono condonati 21) e di Pancaldi ad anni 16, mesi 5 e giorni 10 (subito condonati 5 anni, 5 mesi e 24 giorni). Invece Stagni viene assolto per amnistia, così anche Ballerini, mentre la denuncia contro il Mambelli decade perché gli viene riconosciuto di non aver commesso il fatto. In seguito viene presentato ricorso in Cassazione e la Suprema Corte, con sentenza del 4 maggio 1949, annulla la sentenza precedente (1° marzo 1950) per Pifferi e Pancaldi, rinviando il procedimento alla Corte d\'Assise Speciale di Ancona, inoltre rigetta i ricorsi presentati dai due condannati. Il 22 gennaio 1954 la Corte di Assise di Appello di Ancona riduce la pena inflitta a Pifferi ad anni 2, mentre viene interamente condonata quella di Pancaldi; inoltre il 7 luglio dello stesso anno il ricorso presentato da Pifferi, contro il giudizio emesso il 22 gennaio precedente, viene rigettato. Il 12 giugno 1956 Pifferi presenta domanda di grazia alla Procura Generale. La Corte di Appello di Ancona, il 9 ottobre 1959 dischiara estinti i reati di Pifferi per amnistia, mentre il 17 febbraio 1961 la stessa corte dischiara estinti per amnistia i reati di Pancaldi. Nel novembre 1997 viene sporta una nuova denuncia contro Bacchetti, Pancaldi, Mambelli, Ballerini e Cristalli per lo stesso reato contro Baccolini, Pini e Mezzadri. Il 20 maggio 1998 la Procura Generale Militare della Repubblica presso la Corte Suprema di Cassazione riapre il procedimento, ma il 21 novembre 1944 viene definitivamente archiviato con il \"non luogo a procedere\".

    Tipo di reparto fascista Guardia Nazionale Repubblicana

    Nome del reparto Compagnia Arditi di Castel d’Aiano/Battaglione “Raspadori”/GNR di Bologna

  • Giovanni Pancaldi

    Nome Giovanni

    Cognome Pancaldi

    Stato imputato in procedimento

    Note responsabile - Tenente Gnr Pancaldi Giovanni Comandante della Compagnia O.P. di Montese e del Battaglione \"Bacchetti\" di Vergato.

    Note procedimento Il primo procedimento si conclude il 1° marzo 1950 con la condanna di Pifferi ad anni trenta di reclusione (subito ne vengono condonati 21) e di Pancaldi ad anni 16, mesi 5 e giorni 10 (subito condonati 5 anni, 5 mesi e 24 giorni). Invece Stagni viene assolto per amnistia, così anche Ballerini, mentre la denuncia contro il Mambelli decade perché gli viene riconosciuto di non aver commesso il fatto. In seguito viene presentato ricorso in Cassazione e la Suprema Corte, con sentenza del 4 maggio 1949, annulla la sentenza precedente (1° marzo 1950) per Pifferi e Pancaldi, rinviando il procedimento alla Corte d\'Assise Speciale di Ancona, inoltre rigetta i ricorsi presentati dai due condannati. Il 22 gennaio 1954 la Corte di Assise di Appello di Ancona riduce la pena inflitta a Pifferi ad anni 2, mentre viene interamente condonata quella di Pancaldi; inoltre il 7 luglio dello stesso anno il ricorso presentato da Pifferi, contro il giudizio emesso il 22 gennaio precedente, viene rigettato. Il 12 giugno 1956 Pifferi presenta domanda di grazia alla Procura Generale. La Corte di Appello di Ancona, il 9 ottobre 1959 dischiara estinti i reati di Pifferi per amnistia, mentre il 17 febbraio 1961 la stessa corte dischiara estinti per amnistia i reati di Pancaldi. Nel novembre 1997 viene sporta una nuova denuncia contro Bacchetti, Pancaldi, Mambelli, Ballerini e Cristalli per lo stesso reato contro Baccolini, Pini e Mezzadri. Il 20 maggio 1998 la Procura Generale Militare della Repubblica presso la Corte Suprema di Cassazione riapre il procedimento, ma il 21 novembre 1944 viene definitivamente archiviato con il \"non luogo a procedere\".

    Tipo di reparto fascista Guardia Nazionale Repubblicana

    Nome del reparto Battaglione “Becchetti”/GNR di Vergato

  • Giuseppe Bacchetti

    Nome Giuseppe

    Cognome Bacchetti

    Stato imputato in procedimento

    Note responsabile Maggiore Gnr Bacchetti Giuseppe, Comandante Battaglione O.P. di Vergato

    Note procedimento Il primo procedimento si conclude il 1° marzo 1950 con la condanna di Pifferi ad anni trenta di reclusione (subito ne vengono condonati 21) e di Pancaldi ad anni 16, mesi 5 e giorni 10 (subito condonati 5 anni, 5 mesi e 24 giorni). Invece Stagni viene assolto per amnistia, così anche Ballerini, mentre la denuncia contro il Mambelli decade perché gli viene riconosciuto di non aver commesso il fatto. In seguito viene presentato ricorso in Cassazione e la Suprema Corte, con sentenza del 4 maggio 1949, annulla la sentenza precedente (1° marzo 1950) per Pifferi e Pancaldi, rinviando il procedimento alla Corte d\'Assise Speciale di Ancona, inoltre rigetta i ricorsi presentati dai due condannati. Il 22 gennaio 1954 la Corte di Assise di Appello di Ancona riduce la pena inflitta a Pifferi ad anni 2, mentre viene interamente condonata quella di Pancaldi; inoltre il 7 luglio dello stesso anno il ricorso presentato da Pifferi, contro il giudizio emesso il 22 gennaio precedente, viene rigettato. Il 12 giugno 1956 Pifferi presenta domanda di grazia alla Procura Generale. La Corte di Appello di Ancona, il 9 ottobre 1959 dischiara estinti i reati di Pifferi per amnistia, mentre il 17 febbraio 1961 la stessa corte dischiara estinti per amnistia i reati di Pancaldi. Nel novembre 1997 viene sporta una nuova denuncia contro Bacchetti, Pancaldi, Mambelli, Ballerini e Cristalli per lo stesso reato contro Baccolini, Pini e Mezzadri. Il 20 maggio 1998 la Procura Generale Militare della Repubblica presso la Corte Suprema di Cassazione riapre il procedimento, ma il 21 novembre 1944 viene definitivamente archiviato con il \"non luogo a procedere\".

    Tipo di reparto fascista Guardia Nazionale Repubblicana

    Nome del reparto Battaglione Ordine Pubblico/GNR di Vergato e Montese

  • Guido Ballerini

    Nome Guido

    Cognome Ballerini

    Stato imputato in procedimento

    Note responsabile - Ballerini Guido, Reggente del fascio repubblicano di Molino del Pallone (Granaglione)

    Note procedimento Il primo procedimento si conclude il 1° marzo 1950 con la condanna di Pifferi ad anni trenta di reclusione (subito ne vengono condonati 21) e di Pancaldi ad anni 16, mesi 5 e giorni 10 (subito condonati 5 anni, 5 mesi e 24 giorni). Invece Stagni viene assolto per amnistia, così anche Ballerini, mentre la denuncia contro il Mambelli decade perché gli viene riconosciuto di non aver commesso il fatto. In seguito viene presentato ricorso in Cassazione e la Suprema Corte, con sentenza del 4 maggio 1949, annulla la sentenza precedente (1° marzo 1950) per Pifferi e Pancaldi, rinviando il procedimento alla Corte d\'Assise Speciale di Ancona, inoltre rigetta i ricorsi presentati dai due condannati. Il 22 gennaio 1954 la Corte di Assise di Appello di Ancona riduce la pena inflitta a Pifferi ad anni 2, mentre viene interamente condonata quella di Pancaldi; inoltre il 7 luglio dello stesso anno il ricorso presentato da Pifferi, contro il giudizio emesso il 22 gennaio precedente, viene rigettato. Il 12 giugno 1956 Pifferi presenta domanda di grazia alla Procura Generale. La Corte di Appello di Ancona, il 9 ottobre 1959 dischiara estinti i reati di Pifferi per amnistia, mentre il 17 febbraio 1961 la stessa corte dischiara estinti per amnistia i reati di Pancaldi. Nel novembre 1997 viene sporta una nuova denuncia contro Bacchetti, Pancaldi, Mambelli, Ballerini e Cristalli per lo stesso reato contro Baccolini, Pini e Mezzadri. Il 20 maggio 1998 la Procura Generale Militare della Repubblica presso la Corte Suprema di Cassazione riapre il procedimento, ma il 21 novembre 1944 viene definitivamente archiviato con il \"non luogo a procedere\".

  • Guido Mambelli

    Nome Guido

    Cognome Mambelli

    Stato imputato in procedimento

    Note responsabile - Tenente Gnr Mambelli Guido

    Note procedimento Il primo procedimento si conclude il 1° marzo 1950 con la condanna di Pifferi ad anni trenta di reclusione (subito ne vengono condonati 21) e di Pancaldi ad anni 16, mesi 5 e giorni 10 (subito condonati 5 anni, 5 mesi e 24 giorni). Invece Stagni viene assolto per amnistia, così anche Ballerini, mentre la denuncia contro il Mambelli decade perché gli viene riconosciuto di non aver commesso il fatto. In seguito viene presentato ricorso in Cassazione e la Suprema Corte, con sentenza del 4 maggio 1949, annulla la sentenza precedente (1° marzo 1950) per Pifferi e Pancaldi, rinviando il procedimento alla Corte d\'Assise Speciale di Ancona, inoltre rigetta i ricorsi presentati dai due condannati. Il 22 gennaio 1954 la Corte di Assise di Appello di Ancona riduce la pena inflitta a Pifferi ad anni 2, mentre viene interamente condonata quella di Pancaldi; inoltre il 7 luglio dello stesso anno il ricorso presentato da Pifferi, contro il giudizio emesso il 22 gennaio precedente, viene rigettato. Il 12 giugno 1956 Pifferi presenta domanda di grazia alla Procura Generale. La Corte di Appello di Ancona, il 9 ottobre 1959 dischiara estinti i reati di Pifferi per amnistia, mentre il 17 febbraio 1961 la stessa corte dischiara estinti per amnistia i reati di Pancaldi. Nel novembre 1997 viene sporta una nuova denuncia contro Bacchetti, Pancaldi, Mambelli, Ballerini e Cristalli per lo stesso reato contro Baccolini, Pini e Mezzadri. Il 20 maggio 1998 la Procura Generale Militare della Repubblica presso la Corte Suprema di Cassazione riapre il procedimento, ma il 21 novembre 1944 viene definitivamente archiviato con il \"non luogo a procedere\".

    Tipo di reparto fascista Guardia Nazionale Repubblicana

    Nome del reparto Reparto GNR non precisato

  • Pietro Cristalli

    Nome Pietro

    Cognome Cristalli

    Stato imputato in procedimento

    Note responsabile - Cristalli Pietro, Reggente del fascio repubblicano di Vergato

    Note procedimento Il primo procedimento si conclude il 1° marzo 1950 con la condanna di Pifferi ad anni trenta di reclusione (subito ne vengono condonati 21) e di Pancaldi ad anni 16, mesi 5 e giorni 10 (subito condonati 5 anni, 5 mesi e 24 giorni). Invece Stagni viene assolto per amnistia, così anche Ballerini, mentre la denuncia contro il Mambelli decade perché gli viene riconosciuto di non aver commesso il fatto. In seguito viene presentato ricorso in Cassazione e la Suprema Corte, con sentenza del 4 maggio 1949, annulla la sentenza precedente (1° marzo 1950) per Pifferi e Pancaldi, rinviando il procedimento alla Corte d\'Assise Speciale di Ancona, inoltre rigetta i ricorsi presentati dai due condannati. Il 22 gennaio 1954 la Corte di Assise di Appello di Ancona riduce la pena inflitta a Pifferi ad anni 2, mentre viene interamente condonata quella di Pancaldi; inoltre il 7 luglio dello stesso anno il ricorso presentato da Pifferi, contro il giudizio emesso il 22 gennaio precedente, viene rigettato. Il 12 giugno 1956 Pifferi presenta domanda di grazia alla Procura Generale. La Corte di Appello di Ancona, il 9 ottobre 1959 dischiara estinti i reati di Pifferi per amnistia, mentre il 17 febbraio 1961 la stessa corte dischiara estinti per amnistia i reati di Pancaldi. Nel novembre 1997 viene sporta una nuova denuncia contro Bacchetti, Pancaldi, Mambelli, Ballerini e Cristalli per lo stesso reato contro Baccolini, Pini e Mezzadri. Il 20 maggio 1998 la Procura Generale Militare della Repubblica presso la Corte Suprema di Cassazione riapre il procedimento, ma il 21 novembre 1944 viene definitivamente archiviato con il \"non luogo a procedere\".

    Nome del reparto Fascio Repubblicano di Vergato e Granaglione

  • Vittorio Stagni

    Nome Vittorio

    Cognome Stagni

    Stato imputato in procedimento

    Note responsabile - Capitano Gnr Stagni Vittorio, aiutante maggiore del comando Battaglione O.P di Vergato

    Tipo di reparto fascista Guardia Nazionale Repubblicana

    Nome del reparto Battaglione Ordine Pubblico/GNR di Vergato e Montese

Memorie

Memorie legate a questa strage

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    Tipo di memoria: lapide

    Ubicazione: piazza di Castel d\'Aiano

    Descrizione: I nomi delle tre vittime sono inseriti nella lapide che ricorda le vittime delle rappresaglie, posta nella piazza di Castel d\'Aiano, sopra il muro dove vennero fucilati.

Bibliografia


Goffredo Gaggioli, "La tua mano sulle mie", Ponte Nuovo, Bologna, 1988
Comune di Vergato, Istituto Tecnico Commerciale Luigi Fantini di Vergato, "Esplorando il passato. Testimonianze e documenti della seconda guerra mondiale raccolti dalla 2. B, anno scolastico 1988-89", Litografia Artgraf, Quarto Inferiore (Bo), 1989
Dario Zanini, "Marzabotto e dintorni 1944", Ponte Nuovo, Bologna, 1996
Nicoletta Bettini, "Meravigliosi soldati. Storia della Prima Compagnia Arditi GNR", Greco &Greco, Milano, 2010
Elenco nominativo dei partigiani dell'Emilia Romagna - Bologna. Ricerca coordinata da Luciano Casali e Alberto Preti (ultimo aggiornamento 2013) www.storia-culture-civilta.unibo.it/it/biblioteca/fondi-1/partigiani

Sitografia


Progetto \"Storia e Memoria di Bologna\": www.storiaememoriadibologna.it

Fonti archivistiche

Fonti

Procura militare di La Spezia, numero registro: 959
Fonte CPI: 49/15 e 22/136
Fonte CIT: AUSSME n. 1/11, b. 2131 bis