Descrizione
Località Poggio San Vicino, Poggio San Vicino, Macerata, Marche
Data 1 luglio 1944
Matrice strage Nazista
Numero vittime 4
Numero vittime uomini 4
Numero vittime uomini adulti 1
Numero vittime uomini anziani 1
Numero vittime uomini senza informazioni 2
Descrizione: Il piccolo comune di Poggio San Vicino rientrò diverse volte all’interno delle operazioni di rastrellamento operate dalle forze nazifasciste nella zona. In particolare, l’episodio che ancora oggi è serbato più vividamente nella memoria popolare è quello del primo luglio, quando la località venne attaccato dai tedeschi in ritirata. Lo scontro con i pochi partigiani presenti nella località durò circa un’ora, fino a quando, colpita la mitraglia da un colpo di cannone, furono costretti a darsi alla fuga. Nello scontro morì il partigiano Giovanni Pastori, originario di Maiolati, che aveva combattuto strenuamente provocando morti e feriti tra i tedeschi.
A quel punto i soldati entrarono nel paese, dove non ebbero pietà per cose e persone. Quattro uomini persero la vita: Domenico Poeta, gli sfollati Nicola Pillarella, Nicola Marovelli e Marco Accursi. Quest’ultimo, era un maestro di Jesi che era sfollato a Poggio San Vicino, dove aveva una casa e si immaginava di stare più sicuro. In realtà, quando sembrava che lo scontro fosse terminato, Accursi, in trepidazione per la sua casa e i suoi libri, tornò a vedere se fosse tutto a posto. Dentro vi trovò invece dei soldati che stavano saccheggiando le sue cose. Quando lo videro gli spararono senza pensarci su. Più favorevole fu invece la sorte di Giovanni Zamponi, non vedente, che riuscì a salvarsi solo perché si finse morto. Più di trenta famiglie persero la casa e ogni proprietà, date alle fiamme. Tutte le altre furono rovistate e svaligiate.
Il parroco di Poggio San Vicino, don Otello Marcaccini, testimone del fatto ricordava che: «Alcune donne coraggiose rimaste quasi a difendere le loro case, cercano di estinguere il fuoco, di gettare dalle finestre mobili e utensili per risparmiarli alle fiamme. Non bisogna dimenticare che alcune, domato il piccolo incendio delle loro, si affaticano a spegnere, incuranti del pericolo, il fuoco delle altre case rimaste incustodite?. Nelle due settimane successive all’episodio, il paese continuò a essere il saltuario bersaglio dei cannoni tedeschi.
Il 18 luglio Poggio San Vicino fu liberata dai partigiani della Maiella tra l’esultanza della popolazione.
Modalità di uccisione: fucilazione
Violenze connesse: furto e-o saccheggio,incendio di abitazione
Tipo di massacro: ritirata
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Annotazioni: Responsabili: Ignoti militari tedeschi, presumibilmente della 278° o della 71° divisione fanteria germanica.Responsabili
Scheda compilata da Chiara Donati
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Ultimo aggiornamento dei dati: 2018-01-25 16:10:15
Vittime
Elenco vittime
Accursi Marco, n. il 07/03/1891 a Poggio San Vicino, figlio di Giovanni, maestro, sfollato da Jesi, qualifica Caduto per rappresaglia, riconosciutagli il 21/05/1945 ad Ancona.
Marovelli Nicola, n. ad Ancona, paternità Silvio, qualifica Caduto per rappresaglia, riconosciutagli il 23/07/1946 a Macerata.
Pillarella Nicola, n. il 26/05/1883 a Pietrocotella (Molise), paternità Eugenio, qualifica Caduto per rappresaglia, riconosciutagli il 02/07/1946 a Pesaro.
Poeta Domenico, figlio di Eugenio, di Poggio San Vicino. Il suo nome non è presente nel Ricompart.
Elenco vittime civili 4
Accursi Marco
Marovelli Nicola
Pillarella Nicola
Poeta Domenico