NUS, 06.02.1945

(Aosta - Valle d'Aosta)

Descrizione

Località Nus, Nus, Aosta, Valle d'Aosta

Data 6 febbraio 1945

Matrice strage Nazifascista

Numero vittime 1

Numero vittime uomini 1

Numero vittime uomini adulti 1

Descrizione: Nel febbraio del 1945, « inizia una serie di rastrellamenti in varie zone della Valle, con particolare accanimento contro Fénis » ( Media Valle d'Aosta). Il 3, la colonna di nazifascisti, con due ostaggi, si porta a Navaillod, « ove vengono devastate e saccheggiate varie abitazioni ». Proseguono salendo verso Plout e Seissogne, sede della Edelweiss. Muoiono il partigiano Leopoldo Cerise (Martinet), Giuseppe Margara (Marconi) e viene catturato il partigiano Alessandro Déanaz (Falco); portato alla caserma di Nus insieme ad un ostaggio, egli venne interrogato e picchiato per estorcergli informazioni. Il 6 febbraio, inscenando una finta liberazione, egli esce dalla caserma, ma « fatti pochi passi », « un sergente tedesco » lo uccide « con una scarica di mitra alla schiena». L'ostaggio, insieme ad altri tre di cui uno, Remigio Deval, torturato a più riprese nei sotterranei del municipio sede dei militi della Gnr di Quart, radunati poi a Nus, riescono fortunosamente a fuggire, con la complicità di un ucraino poi disertore. L'8 febbraio è la volta del partigiano Luigino Vigon (Colombo, Fulmine) a Perron di Fénis. Il 19 febbraio 1945, viene nuovamente investita Fénis da un « contingente di truppe tedesche [che] saccheggia numerose abitazioni » e uccide a Chez-Croisets un contadino, Maurice Emmanuel Brunier. Il 22, grazie anche a precise informazioni, viene attaccata da ingenti forze ( Gnr, ucraini di Nus e Châtillon, tedeschi di stanza Châtillon ) a La Morgnetta ( 1853 m ) la sede della banda 183ª Brigata Garibaldi “Lexert”: cinque partigiani muoiono, gli scampati, di cui alcuni feriti e alcuni con principio di congelamento, si spostano, curati alla meglio sulle alture di Châtillon, con una lunga marcia in quota, anche a mezzo di muli, a Vadénira di Arnad in Bassa Valle d'Aosta, sede della 176ª Brigata Garibaldi.

Modalità di uccisione: fucilazione

Violenze connesse: furto e-o saccheggio,incendio di abitazione

Tipo di massacro: rastrellamento
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Estremi e note penali: Non si è a conoscenza di istruzione penale avviata e terminata a carico dei responsabili dei fatti di Nus

Scheda compilata da MARISA ALLIOD ; RAIMONDO MARTINET
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Ultimo aggiornamento dei dati: 2016-10-20 13:27:46

Vittime

Elenco vittime

Alessandro DÉANAZ « Falco », nato a Fénis (Valle d\'Aosta) il 10 gennaio 1924. Carabiniere. Partigiano della 183ª Brigata Garibaldi Émile Lexert, Banda Edelweiss, dal 1º giugno 1944. Da Marcellan, sede della banda, scese con il compagno Leopoldo Cerise a Seissogne de Saint-Marcel in perlustrazione, imbattendosi ad un « plotone di tedeschi e di Brigata Nera che stavano risalendo il versante, facendosi scudo di ostaggi, dopo aver devastato diverse abitazioni ». Cerise viene ucciso, mentre Déanaz è catturato ferito. Un altro partigiano, Giuseppe Margara, viene abbattuto Portato alla caserma di Nus con uno degli ostaggi, Déanaz rimase in carcere con lo zio anch\'egli arrestato dopo che era venuto a portare del cibo. I tedeschi inscenarono una finta liberazione e il 6 febbraio 1945, mentre si allontanava, fatti pochi passi, « un sergente tedesco » lo uccide con « una scarica di mitraglia alla schiena ». « Il suo corpo era pieno di lividi ».

Elenco vittime partigiani 1

Alessandro DÉANAZ

Responsabili o presunti responsabili

Elenco reparti responsabili


Sicherungs-Regiment-Stab z. b. V. 38

Tipo di reparto: Wehrmacht

Ost-Bataillon 406

Tipo di reparto: Wehrmacht
Appartenenza: Heer Wehrmacht

Reparto GNR non precisato

Tipo di reparto: Guardia Nazionale Repubblicana

Brigata nera reparto imprecisato

Tipo di reparto: Brigata Nera

Memorie

Memorie legate a questa strage

  • lapide a Chambave

    Tipo di memoria: lapide

    Ubicazione: Chambave

    Descrizione: Alessandro Déanaz è ricordato nella lapide dei Caduti della 183ª Brigata Garibaldi Émile Lexert posta attualmente lungo la strada statale rettilineo di Chambave (Valle d\'Aosta), inaugurata il 25 aprile 1951 originalmente alla grande curva

  • lapide a Nus

    Tipo di memoria: lapide

    Ubicazione: Nus

    Descrizione: è ricordato a Nus sulla lapide in memoria dei Caduti partigiani e civili posta davanti al cimitero a lato della Chiesa parrocchiale il 4 novembre 1947 a cura dell\'Amministrazione comunale.

  • onorificenza alla persona a

    Tipo di memoria: onorificenza alla persona

    Anno di realizzazione: 1990

    Descrizione: Concessione di medaglia di bronzo al Valor militare alla memoria a Alessandro Déanaz ( dpr 4 maggio 1990 )

  • commemorazione a Fénis

    Tipo di memoria: commemorazione

    Ubicazione: Fénis

    Descrizione: Tutti gli anni, a Fénis ( Valle d\'Aosta ) si ricordano i Caduti per la Libertà della 183ª Brigata Garibaldi, a cura dell\'ANPI di Fénis.

Bibliografia


1. Le Messager Valdôtain, almanacco, Aoste 1946 (edito alla fine del 1945)
2. Charles Passerin d'Entrèves, La tempëta dessu noutre montagne. Épisodes de la Résistance en Vallée d'Aoste, réédition 1975 à partir de la première édition 25 avril 1946 (ANPI, Edizioni Montes, Torino) Institut historique de la Résistance en Vallée d'Aoste, Tipo Offset Musumeci, Aoste 1975, pp. 156-163
3. Francesco Mathiou, Il gruppo partigiano Ernesto Ménabréaz comandato da Pierino Mosquet, Comitato valdostano per la celebrazione del 50º anniversario della Resistenza, della Liberazione e dell'Autonomia / Comité valdôtain des célébrations du 50e anniversaire de la Résistance, de la Libération et de l'Autonomie, Tipografia Marcoz, Morgex 1994, pp. 214-225, 270-275
4. Roberto Nicco, La Resistenza in Valle d'Aosta, seconda edizione, Musumeci, Quart 1995, pp. 265-268, 296-298
6. Pier Giorgio Betti, Quelli della Morgnetta, Comitato valdostano per la celebrazione del 50º anniversario della Resistenza, della Liberazione e dell'Autonomia / Comité valdôtain des célébrations du 50e anniversaire de la Résistance, de la Libération et de l'Autonomie, Tipografia Valdostana, Aosta 1995
7. Pier Giorgio Betti, Fucili e fiamme all'ombra della Charmontane La Resistenza a Fénis, 1943-45, prefazione di Massim L. Salvadori, Salussoglia (Torino) 2005, pp. 153-156, 163-178
5. Istituto storico della Resistenza e della società contemporanea in Valle d’Aosta / Institut d’histoire de la Résistance et de la société contemporaine en Vallée d’Aoste, Silens Loquor Cippi, lapidi e monumenti a ricordo dei partigiani e dei civili morti nella Resistenza in Valle d’Aosta 1943-1945, a cura di Daniela Giovanna Jon, Marisa Alliod, Unione Europea Progetto Interreg III A Alcotra La Memoria delle Alpi I Sentieri della Libertà / La Mémoire des Alpes Les Chemins de la Liberté, Le Château, Aosta 2007, ill., pp. 37, 44, 51-54, 64-69, 99-100, 123, 153
6. Istituto storico della Resistenza e della società contemporanea in Valle d’Aosta / Institut d’histoire de la Résistance et de la société contemporaine en Vallée d’Aoste, Albo d’Oro della Resistenza valdostana Ricordo dei partigiani morti in Valle d’Aosta nella guerra di Liberazione, patrocinio della Presidenza della Regione autonoma Valle d’Aosta nell’ambito delle iniziative promosse dal Comitato per il 60º anniversario della Liberazione e dell’Autonomia, Tipografia Pesando, Aosta 2007, ill., pp. 27-28, 43-47, 54, 58

Sitografia


Fonti archivistiche

Fonti

Archivio di deposito Regione Autonoma Valle d\'Aosta, CLN, richieste ai Comuni, Aosta
Archivio ISRVdA / IHRVdA, Fondo ricerca Albo d\'Oro, Risposte dei Comuni, Aosta
Idem, Fondi Vari
AUSSME, Est