Marani, 26.4.1945

(Trento - Trentino-Alto Adige)

Descrizione

Località Marani, Ala, Trento, Trentino-Alto Adige

Data 26 aprile 1945

Matrice strage Fascista

Numero vittime 2

Numero vittime uomini 2

Numero vittime uomini adulti 2

Descrizione: Tra la fine di aprile e i primi di maggio del 1945, la valle dell’Adige e le valli adiacenti videro il passaggio di colonne tedesche in ritirata verso Nord, in fuga dalle colonne alleate e dalle incursioni partigiane. I reparti nazifascisti in ritirata compirono saccheggi e rapine lungo la Vallagarina, la valle dei Laghi, la Valsugana e le valli Giudicarie. L’aumento delle razzie, delle spoliazioni e delle uccisioni, rifletteva comportamenti già sperimentati in altri contesti bellici e, per questo motivo, abitudinari; quei soldati non solo erano abituati alla violenza, ma si trovavano in uno stato di estrema tensione provocato da giorni di combattimenti, di marce forzate sotto la continua minaccia partigiana, vera o presunta che fosse: colonne più o meno organizzate, appiedate o motorizzate, cercavano di sfuggire alla tenaglia alleata e alle «imboscate» dei patrioti nella speranza di poter raggiungere la Germania. Nel loro movimento, i soldati tedeschi uccisero chiunque si frappose sul cammino: partigiani (o supposti tali), disertori tedeschi e trentini del Corpo di sicurezza trentino (CST), civili innocenti. Tra il 25 aprile e il 5 maggio 1945, si contarono oltre 120 caduti, vittime delle ultime giornate del conflitto. Militi della 9. Compagnia del CST accantonata a Villalagarina, il 25 aprile 1945 Marco Deimichei, Vito Fracchetti e Mario Maranelli decisero di abbandonare il reparto e di rientrare in famiglia ma, giunti nei pressi della località di Marani di Ala, incontrarono il comandante della 7. Compagnia del CST di stanza in Vallarsa che li interrogò sul motivo della loro presenza in quei luoghi: i tre giovani indossavano ancora la divisa affermando però che il reparto si era sciolto e che stavano tornando a casa. L’ufficiale cominciò a picchiarli con calci e pugni e, alla fine, sparò una raffica di mitra che uccise Deimichei e Fracchetti, mentre Maranelli, illeso, fu costretto a spostare i cadaveri dalla strada. Quest’ultimo fu poi condotto a Rovereto sotto sorveglianza e costretto e riunirsi al suo reparto, che si sciolse definitivamente dopo pochi giorni.

Modalità di uccisione: fucilazione

Tipo di massacro: ritirata
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Annotazioni: La data dell’uccisione non coincide: sulla documentazione giudiziaria militare, è riportato il giorno 25 aprile, mentre i due giovani furono uccisi il 26 aprile, come pure il nome di una delle due vittime è DEIMICHEI e non DEMICHELI.

Scheda compilata da Lorenzo Gardumi
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Ultimo aggiornamento dei dati: 2016-01-12 13:26:23

Vittime

Elenco vittime

1) DEIMICHEI, Marco
Ala, 22 luglio 1925-Marani di Ala, 26 aprile 1945. Contadino.
2) FRACCHETTI, Vito
Ala, 9 maggio 1926-Marani di Ala, 26 aprile 1945.

Elenco vittime disertori 2

1) DEIMICHEI, Marco
Ala, 22 luglio 1925-Marani di Ala, 26 aprile 1945. Contadino.
2) FRACCHETTI, Vito
Ala, 9 maggio 1926-Marani di Ala, 26 aprile 1945.

Responsabili o presunti responsabili

Elenco reparti responsabili


Elenco persone responsabili o presunte responsabili


  • Non precisato Orbel Nagel

    Nome Non precisato

    Cognome Orbel Nagel

    Note responsabile Quasi sicuramente, Oberl stava a indicare non tanto il nome di battesimo dell’ufficiale quanto il suo grado militare – Oberleutenant, tenente nella Wehrmacht – rendendone ancor più difficile, se non impossibile, l’identificazione da parte delle autorità giudiziarie italiane.

    Note procedimento Procura Militare Territoriale: Procura militare della Repubblica di Verona

    Nome del reparto nazista Wehrmacht

    Nome del reparto Wehrmacht reparto non precisato

Memorie

Memorie legate a questa strage

  • lapide a

    Tipo di memoria: lapide

    Anno di realizzazione: 1975

    Descrizione: Nel 30. anniversario dalla scomparsa, i fratelli posero una lapide a ricordo dell’uccisione dei due giovani disertori.

Bibliografia


Lorenzo GARDUMI, Maggio 1945: «a nemico che fugge ponti d’oro»: la memoria popolare e le stragi di Ziano, Stramentizzo e Molina di Fiemme, Trento, Fondazione Museo storico del Trentino, 2008;

LABORATORIO DI STORIA DI ROVERETO (a cura del), Il Trentino, i trentini nella seconda guerra mondiale, vol. III, Rovereto (TN), Egon, 2010.

Sitografia


http://www.associazionetutelaterritorio.org/it/index.php?option=com_content&view=article&id=263:pillole-del-25-aprile-e-dintorni-ad-ala&catid=154:la-storia&Itemid=569

Fonti archivistiche

Fonti

Procura militare della Repubblica di Verona, Registro generale 187, fonte CPI 19/10 (Banca dati violenze tedesche CIT-CPI).

Archivio Ufficio storico Stato maggiore esercito (AUSSME), N. 1/11, b. 3034 (Banca dati violenze tedesche CIT-CPI).

Fondazione Museo storico del Trentino, Archivio Commissione provinciale patrioti, AB Allegati, busta 17, Marco Deimichei.