MONCHIO DELLE CORTI, 02.07.1944

(Parma - Emilia-Romagna)

Descrizione

Località Monchio delle Corti, Monchio delle Corti, Parma, Emilia-Romagna

Data 2 luglio 1944

Matrice strage Nazifascista

Numero vittime 16

Numero vittime uomini 10

Numero vittime bambini 1

Numero vittime uomini ragazzi 1

Numero vittime uomini adulti 7

Numero vittime uomini anziani 2

Numero vittime donne 6

Numero vittime donne bambine 2

Numero vittime donne adulte 3

Numero vittime donne anziane 1

Descrizione: Dal 30 giugno al 7 luglio 1944 tedeschi e fascisti attuarono l’operazione “Wallenstein I”, con lo scopo di rastrellare la zona tra le strade statali 62 e 63 nella fascia geografica tra Parma e La Spezia, per deportare gli uomini come lavoratori coatti in Germania e chiudere i partigiani in una sacca. Il 2 luglio 1944 le truppe tedesche e fasciste giunsero nei pressi di Monchio delle Corti. Le frazioni del paese furono bombardate e colpite con i cannoni. I soldati saccheggiarono le abitazioni. 16 persone morirono durante i bombardamenti o a causa dei successivi eccidi. Parte della popolazione fu deportata in Germania.

Modalità di uccisione: cannoneggiamento volontario,fucilazione,incendio

Violenze connesse: furto e-o saccheggio,sevizie-torture

Tipo di massacro: rastrellamento
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Scheda compilata da TOMMASO FERRARI
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Ultimo aggiornamento dei dati: 2016-10-11 20:34:37

Vittime

Elenco vittime

Bruni Luciana (Monchio delle Corti, 4 anni),
Dalcielo Ada (Monchio delle Corti, 37 anni),
Galeazzi Galeazzo (Monchio delle Corti, 61 anni),
Guatteri Ciro (Monchio delle Corti, 64 anni),
Leoni Lazzaro (30 anni),
Mansanti Isacco (17 anni),
Mavilla Domenica (Monchio delle Corti, 51 anni),
Mavilla Tersilla (Monchio delle Corti, 64 anni),
Milena Tersilla (8 anni),
Notari Lorenzo (51 anni),
Pigoni Giuseppe (31 anni),
Scatola Giovanni (19 anni),
Stretti Ernesto (Monchio delle Corti, 9 anni),
Stretti Dina (Monchio delle Corti, 25 anni),
Sandei Remigio (32 anni),
Zanni Domenico (40 anni).

Elenco vittime civili 16

Bruni Luciana (Monchio delle Corti, 4 anni),
Dalcielo Ada (Monchio delle Corti, 37 anni),
Galeazzi Galeazzo (Monchio delle Corti, 61 anni),
Guatteri Ciro (Monchio delle Corti, 64 anni),
Leoni Lazzaro (30 anni),
Mansanti Isacco (17 anni),
Mavilla Domenica (Monchio delle Corti, 51 anni),
Mavilla Tersilla (Monchio delle Corti, 64 anni),
Milena Tersilla (8 anni),
Notari Lorenzo (51 anni),
Pigoni Giuseppe (31 anni),
Scatola Giovanni (19 anni),
Stretti Ernesto (Monchio delle Corti, 9 anni),
Stretti Dina (Monchio delle Corti, 25 anni),
Sandei Remigio (32 anni),
Zanni Domenico (40 anni).

Responsabili o presunti responsabili

Elenco reparti responsabili


Memorie

Memorie legate a questa strage

  • lapide a Chiesa di Rimagna

    Tipo di memoria: lapide

    Ubicazione: Chiesa di Rimagna

    Descrizione: Lapide e affresco posti all’interno della chiesa di Rimagna.

  • lapide a Castellaro

    Tipo di memoria: lapide

    Ubicazione: Castellaro

    Descrizione: Lapide posizionata ai piedi di una maestà nei pressi del Castellaro.

  • monumento a Lugagnano superiore

    Tipo di memoria: monumento

    Ubicazione: Lugagnano superiore

    Descrizione: Monumento ai caduti nella frazione di Lugagnano superiore.

  • cippo a Località Valditacca

    Tipo di memoria: cippo

    Ubicazione: Località Valditacca

    Descrizione: Cippo in marmo e pietra posto in località Valditacca.

  • monumento a Susano, strada per Monchio

    Tipo di memoria: monumento

    Ubicazione: Susano, strada per Monchio

    Descrizione: Nella borgata di Susano, lungo la strada che conduce a Monchio, si trova un monumento dedicato alle vittime del 18 marzo 1944. “La Buca di Susano è diventato il luogo simbolo dell’eccidio, del suo lato più crudele di violenza contro la popolazione. Negli anni Sessanta il Comune di Palagano decide di acquistare l’edificio con l’intenzione, non ancora realizzata, di crearvi un luogo di memoria. La struttura è quella tipica delle case contadine appenniniche: piccole, con pochi ambienti, stalla ed abitazione addossate. Testimone di pietra della vita in montagna, nel 1944 è testimone esemplare della strage. Qui furono uccise sei persone ed i corpi dati alle fiamme: tre bambini, la loro mamma e due anziani. Al centro della casa diroccata, negli anni, è cresciuto un albero che i più vedono come il simbolo della vita che ritorna nel luogo in cui fu così violentemente negata. Sono periodicamente proposte iniziative di valorizzazione ed eventi”. (Dal pieghevole “Con gli occhi della memoria: 18 marzo 1944. Itinerario storico sui luoghi della strage di Monchio, Susano, Costrignano e Savoniero”).

Bibliografia


Vittorio Barbieri, La popolazione civile di Parma nella guerra 40-45, Associazione nazionale vittime civili di guerra, Parma, 1975, pp. 291-293.
Marco Minardi (a cura di), Memorie di pietra. Monumenti alla Resistenza, ai suoi caduti e alle vittime civili durante l'occupazione militare tedesca nella provincia di Parma, Associazioni partigiane della provincia di Parma ALPI-ANPI-APC, Parma, 2002, pp. 228-231.

Sitografia


http://www.eccidinazifascisti.parma.it/

Fonti archivistiche

Fonti