Bolzano, 3.05.1945

(Bolzano - Trentino-Alto Adige)

Descrizione

Località Bolzano, Bolzano, Bolzano, Trentino-Alto Adige

Data 3 maggio 1945

Matrice strage Nazista

Numero vittime 41

Numero vittime uomini 39

Numero vittime uomini ragazzi 1

Numero vittime uomini adulti 31

Numero vittime uomini anziani 3

Numero vittime donne 2

Numero vittime donne adulte 2

Descrizione: Nelle ultime settimane del conflitto, Bolzano aveva cominciato ad accogliere gli stati maggiori dei generali Heinrich von Viethingoff e Karl Wolff, protetti da un contingente di soldati via via accresciutosi con l’inizio del ripiegamento delle armate tedesche: verso la fine del conflitto, le forze di stanza in Tirolo assommavano a circa 70 mila uomini cui si aggiungevano altre migliaia dei presidi e delle forze di polizia dell’Alpenvorland. Una presenza militare ragguardevole e potenzialmente in grado di organizzare l’ultima, disperata difesa nazista. Intorno alla fine di aprile, le trattative dell’operazione Sunrise si accavallarono e sovrapposero a quelle condotte da Bruno De Angelis, nuovo responsabile del ricostituito CLN di Bolzano, che aveva preso contatto con le massime autorità militari germaniche. L’obiettivo di De Angelis era ottenere il controllo della provincia in nome del governo italiano e nel contempo impedire che i tedeschi, sobillati dai circoli filo-nazisti sudtirolesi, potessero sfruttare la situazione per scatenare un massacro dei cittadini di lingua italiana, e avanzare poi pretese nazionalistiche sulla zona. Il confine italiano al Brennero e dunque il permanere dell'Alto Adige, abitato da una forte comunità di lingua tedesca, sotto il governo di Roma cominciavano ad essere percepiti come problemi essenziali per la Resistenza bolzanina e non solo. Per questo motivo, De Angelis e i suoi collaboratori volevano ottenere al più presto il passaggio di consegne; approfittando del caos di competenze che si stava profilando negli organi di occupazione tedeschi, il CLN bolzanino decise d’intervenire allo scopo di dimostrare in maniera sostanziale l’italianità dei territori altoatesini. Il 30 aprile un corteo di italiani, scesi in strada a Merano con bandiere e bracciali tricolori, fu accolto a fucilate dalle SS tedesche: sul terreno rimasero nove morti e 11 feriti. Questi avvenimenti furono accompagnati da altre violenze: il 2 maggio a Lasa nove operai italiani della Todt furono fucilati da un reparto germanico. Il giorno dopo (3 maggio) a Bolzano scoppiarono incidenti e scontri a fuoco tra reparti tedeschi e pattuglie della Divisione partigiana Alto Adige che provocarono 41 caduti tra partigiani (24) e civili (17), 35 feriti, e un numero imprecisato di morti e feriti da parte tedesca. Sullo stesso numero delle vittime italiane, del resto, le fonti non sempre concordano. Gli scontri si svolsero per lo più intorno alla zona industriale cittadina e presso gli stabilimenti della Lancia, ch'era stata praticamente occupata dai partigiani e dai patrioti, impegnati pure nel disarmo dei soldati tedeschi e delle colonne di passaggio. Secondo la ricostruzione compiuta dallo storico Carlo Romeo, una volta scoppiati gli incidenti, i soldati tedeschi, probabilmente paracadutisti, circondarono l'intera area e cominciarono a penetrare nei fabbricati fermando chiunque incontrassero: il ritrovamento dei corpi di alcuni militari, precedentemente caduti in un agguato, scatenò la reazione germanica. Il giovane Irfo Borin fu ritrovato con una pistola e passato per le armi; almeno una ventina di persone, per lo più operai ed ex internati in Germania, fu rastrellata e uccisa con raffiche di mitragliatrice lungo il muro della Lancia, mentre diverse decine furono tenute in ostaggio per il resto della giornata. Le origini della cosiddetta «Battaglia di Bolzano» andavano ricercate prima di tutto nei comandi germanici e nella confusa gestione della ritirata attraverso la città; in secondo luogo, pesarono la totale assenza di coordinamento dei comandi partigiani e l’avventatezza dei loro subordinati. Mentre ancora i combattimenti erano in corso, Wolff e Vietinghoff firmarono il documento in base al quale Bruno De Angelis assumeva l’amministrazione della provincia in nome del governo italiano, primo passo verso il mantenimento del Brennero da parte dell’Italia.

Modalità di uccisione: uccisione con armi da fuoco

Tipo di massacro: ritirata
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Estremi e note penali: Considerata la varietà di reparti che affluirono a Bolzano nei giorni conclusivi del conflitto, non si hanno indicazioni precise sull'eventuale reparto o i reparti autori delle violenze: alcuni testimoni parlano di paracadutisti, altri di militari della Wehrmacht.

Annotazioni: Risulta difficile (se non impossibile) individuare i partigiani effettivamente uccisi nei combattimenti rispetto a quelli deliberatamente giustiziati dai tedeschi.

Note sulla memoria (per maggiori informazioni vedi la sezione apposita): Dal dopoguerra in poi, si è mantenuto aperto un contenzioso storiografico, che sembra non aver lasciato traccia invece nella memoria della comunità bolzanina. Il tema delle responsabilità ha, di fatto, catalizzato l\'attenzione degli storici: chi sparò il primo colpo scatenando la «Battaglia di Bolzano»? Le tesi furono fin da subito diverse: i diretti protagonisti dell\'insurrezione armata nel capoluogo altoatesino accusarono i soldati e le autorità militari tedesche di aver acceso la miccia sparando sugli operai della zona industriale che festeggiavano la fine del conflitto e che erano intervenuti allo scopo di salvare le installazioni industriali; la colpa ricadeva insomma sulla «brutalità» germanica. Studi più approfonditi, condotti da studiosi di lingua italiana e tedesca, hanno posto l\'accento sulla disorganizzazione di entrambe le autorità, quella ciellenistica e quella tedesca, in una delicata fase di passaggio dalla guerra alla pace, non tralasciando di elencare, tra le possibili cause, anche il tentativo di garantire la sovranità italiana in un territorio difficile e problematico, caratterizzato da un aspro conflitto interetnico. Si tratta tuttavia di episodi, quelli di fine guerra in Alto Adige, ancora al centro della discussione storica, come gli scritti di Gerald Steinacher e Giovanni Perez dimostrano.

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Ultimo aggiornamento dei dati: 2016-01-17 12:41:55

Vittime

Elenco vittime

1) BONCHIONI, Giovanni
† Bolzano, 3 maggio 1945. Civile. Non è stato possibile reperire altre informazioni presso l\'Ufficio anagrafe di Bolzano.
2) DE BRAITENBERG, Paolo
† Bolzano, 3 maggio 1945. Originario di Merano, figlio di Carlo de Braitenberg e Irene de Zallinger, 50 anni, ingegnere, residente a Bolzano, coniugato con la contessa Amelia Hartig, civile.
3) BRUSCIA, Remigio
† Bolzano, 3 maggio 1945. Originario di Lisciano Niccone (PG), figlio di Enrico Bruscia e Concetta Ciaccini, 30 anni, celibe, civile.
4) CAVALIERE, Giuseppe
† Bolzano, 3 maggio 1945. Civile. Non è stato possibile reperire altre informazioni presso l\'Ufficio anagrafe di Bolzano.
5) COSTA, Antonio
† Bolzano, 3 maggio 1945. Originario di Masi (PD), figlio di Ernesto Costa e Antonia Costa, 30 anni, carpentiere, residente a Bolzano, coniugato con Gina Melon, civile.
6) CRESSOTTI, Bortolo
† Bolzano, 3 maggio 1945. Originario di Brenzone (VR), figlio di Lorenzo Cressotti e Domenica Rigatelli, 46 anni, manovale, residente a Bolzano, coniugato con Elvira Vedovelli, civile.
7) DE PASQUALE, Francesco
† Bolzano, 3 maggio 1945. Originario di Spinazzola (BA), figlio di Mauro De Pasquale e Rosa Galantucci, 45 anni, residente a Bolzano, coniugato con Adelaide Rosati, civile.
8) FERRARI, Gino
† Bolzano, 3 maggio 1945. Originario di Pannone (TN), 51 anni, civile.
9) GABRIELLI, Andrea
† Bolzano, 3 maggio 1945. Originario di Trodena (BZ), figlio di Giuseppe Gabrielli e Anna Finatzer, 62 anni, impiegato, residente a Bolzano, coniugato con Elisabetta Ludwig, civile.
10) GENTILI, Giuseppe
† Bolzano, 3 maggio 1945. Originario di Bolzano, figlio di Pietro Gentili e Maria Sandri, 62 anni, agricoltore, residente a Bolzano, coniugato con Angelina Partolan, civile.
11) GIURIOLA, Vittorio
† Bolzano, 3 maggio 1945. Originario di Costa (RO), figlio di Michele Giuriola e Angelica Osti, 42 anni, operaio, residente a Bolzano, coniugato con Angela Freddo, civile.
12) LIGUORI, Angelo (o Angiolino)
San Demetrio Corone (CS), 21 maggio 1909 - Bolzano, 3 maggio 1945. Figlio di Domenico Liguori e Giuseppella Azzinnari, muratore, residente in San Demetrio Corone, coniugato con Elena Provenzano, civile.
13) MURARI, Rita
† Bolzano, 3 maggio 1945. Originaria di Castelnuovo (VR), figlia di Giuseppe Murari e Teresa Busi, 44 anni, casalinga, residente a Bolzano, nubile, civile.
14) PONTALTI, Arturo
† Bolzano, 3 maggio 1945. Originario di Cles (TN), figlio di Vincenzo Pontalti e Speranza Ranzi, 37 anni, carpentiere, residente a Bolzano, coniugato con Elisa Penasa, civile.
15) SARRI, Giorgio
† Bolzano, 3 maggio 1945. Originario di Bolzano, figlio di Gastone Sarri e Maria Manetti, 15 anni, studente, residente a Bolzano, celibe, civile.
16) STOFFIE, Natalia
† Bolzano, 3 maggio 1945. Originaria di Moena (TN), figlia di Tommaso Stoffie e Apollonia Vadagnini, 24 anni, operaia, residente a Bolzano, nubile, civile.
17) TRABACCHI, Luigi
† Bolzano, 3 maggio 1945. Civile. Non è stato possibile reperire altre informazioni presso l\'Ufficio anagrafe di Bolzano.

Elenco vittime civili 17

1) BONCHIONI, Giovanni
† Bolzano, 3 maggio 1945. Civile. Non è stato possibile reperire altre informazioni presso l\'Ufficio anagrafe di Bolzano.
2) DE BRAITENBERG, Paolo
† Bolzano, 3 maggio 1945. Originario di Merano, figlio di Carlo de Braitenberg e Irene de Zallinger, 50 anni, ingegnere, residente a Bolzano, coniugato con la contessa Amelia Hartig, civile.
3) BRUSCIA, Remigio
† Bolzano, 3 maggio 1945. Originario di Lisciano Niccone (PG), figlio di Enrico Bruscia e Concetta Ciaccini, 30 anni, celibe, civile.
4) CAVALIERE, Giuseppe
† Bolzano, 3 maggio 1945. Civile. Non è stato possibile reperire altre informazioni presso l\'Ufficio anagrafe di Bolzano.
5) COSTA, Antonio
† Bolzano, 3 maggio 1945. Originario di Masi (PD), figlio di Ernesto Costa e Antonia Costa, 30 anni, carpentiere, residente a Bolzano, coniugato con Gina Melon, civile.
6) CRESSOTTI, Bortolo
† Bolzano, 3 maggio 1945. Originario di Brenzone (VR), figlio di Lorenzo Cressotti e Domenica Rigatelli, 46 anni, manovale, residente a Bolzano, coniugato con Elvira Vedovelli, civile.
7) DE PASQUALE, Francesco
† Bolzano, 3 maggio 1945. Originario di Spinazzola (BA), figlio di Mauro De Pasquale e Rosa Galantucci, 45 anni, residente a Bolzano, coniugato con Adelaide Rosati, civile.
8) FERRARI, Gino
† Bolzano, 3 maggio 1945. Originario di Pannone (TN), 51 anni, civile.
9) GABRIELLI, Andrea
† Bolzano, 3 maggio 1945. Originario di Trodena (BZ), figlio di Giuseppe Gabrielli e Anna Finatzer, 62 anni, impiegato, residente a Bolzano, coniugato con Elisabetta Ludwig, civile.
10) GENTILI, Giuseppe
† Bolzano, 3 maggio 1945. Originario di Bolzano, figlio di Pietro Gentili e Maria Sandri, 62 anni, agricoltore, residente a Bolzano, coniugato con Angelina Partolan, civile.
11) GIURIOLA, Vittorio
† Bolzano, 3 maggio 1945. Originario di Costa (RO), figlio di Michele Giuriola e Angelica Osti, 42 anni, operaio, residente a Bolzano, coniugato con Angela Freddo, civile.
12) LIGUORI, Angelo (o Angiolino)
San Demetrio Corone (CS), 21 maggio 1909 - Bolzano, 3 maggio 1945. Figlio di Domenico Liguori e Giuseppella Azzinnari, muratore, residente in San Demetrio Corone, coniugato con Elena Provenzano, civile.
13) MURARI, Rita
† Bolzano, 3 maggio 1945. Originaria di Castelnuovo (VR), figlia di Giuseppe Murari e Teresa Busi, 44 anni, casalinga, residente a Bolzano, nubile, civile.
14) PONTALTI, Arturo
† Bolzano, 3 maggio 1945. Originario di Cles (TN), figlio di Vincenzo Pontalti e Speranza Ranzi, 37 anni, carpentiere, residente a Bolzano, coniugato con Elisa Penasa, civile.
15) SARRI, Giorgio
† Bolzano, 3 maggio 1945. Originario di Bolzano, figlio di Gastone Sarri e Maria Manetti, 15 anni, studente, residente a Bolzano, celibe, civile.
16) STOFFIE, Natalia
† Bolzano, 3 maggio 1945. Originaria di Moena (TN), figlia di Tommaso Stoffie e Apollonia Vadagnini, 24 anni, operaia, residente a Bolzano, nubile, civile.
17) TRABACCHI, Luigi
† Bolzano, 3 maggio 1945. Civile. Non è stato possibile reperire altre informazioni presso l\'Ufficio anagrafe di Bolzano.
18) BALDO, Angelo
† Bolzano, 3 maggio 1945. Originario di Pozzonovo (PD), figlio di Angelo Baldo e Teresa Galuppo, 19 anni, apprendista, residente a Bolzano, celibe, partigiano.
19) BERTOLINA, Annibale
† Bolzano, 3 maggio 1945. Originario di Torino, figlio di Lorenzo Bertolina e Caterina Bondini, 35 anni, partigiano.
20) BONANI, Ermanno
† Bolzano, 3 maggio 1945. Originario di Fumane (VR), figlio di Arturo Bonani e Maria Martinelli, 18 anni, studente, residente a Bolzano, celibe, partigiano.
21) BONATO, Fausto
† Bolzano, 3 maggio 1945. Originario di Verona, figlio di Gaetano Bonato e Maria Dalle Vedove, 37 anni, operaio, coniugato con Raffaela Ramus, partigiano.
22) BORIN, Irfo
† Bolzano, 3 maggio 1945. Originario di Trento, figlio di Mario Borin e Maria Gasperetti, 19 anni, studente, residente a Bolzano, celibe, partigiano.
23) CANAZZA, Napoleone
† Bolzano, 3 maggio 1945. Originario di Solesino (PD), figlio di Eugenio e Pasqua Borsetto, 48 anni, operaio, residente a Bolzano, coniugato con Rosa Gò, partigiano.
24) CEOLA, Emilio
Isola Vicentina (VI), 5 giugno 1893 - Bolzano, 3 maggio 1945. Partigiano.
25) CUDIN, Gino
† Bolzano, 3 maggio 1945. Originario di Portogruaro (VE), figlio di Vincenzo Cudin e Domenica Zanotto, 28 anni, ebanista, residente a Bolzano, coniugato con Ariele Miorali, partigiano.
26) DANTI, Aldo
† Bolzano, 3 maggio 1945. Originario di Bergamo, figlio di Antonio Danti e Virginia Fenocchio, 36 anni, impiegato, residente a Bolzano, coniugato con Anita Turatti, partigiano.
27) DE BIASI, Arrigo
† Bolzano, 3 maggio 1945. Originario di Castelbelforte (MN), figlio di Giovanni De Biasi e Eleonora Rossi, 51 anni, muratore, residente a Bolzano, coniugato con Bruna Sassi, partigiano.
28) DONADON, Maurizio
† Bolzano, 3 maggio 1945. Originario di Aosta, figlio di Andrea Donadon e Teresa Bortoluzzi, 18 anni, residente a Milano, celibe, partigiano.
29) FOGLIANI, Domenico
† Bolzano, 3 maggio 1945. Originario di Reggio Emilia, figlio di Leonida Fogliani e Giuditta Dipietri, 23 anni, militare (telegrafista presso lo SMRE), residente a Verona, celibe, partigiano.
30) GASPERINI, Severino
† Bolzano, 3 maggio 1945. Originario di Grigno (TN), figlio di Pietro Gasperini e Domenica Mocellini, 38 anni, tramviere, residente a Bolzano, coniugato con Maddalena Stefani, partigiano.
31) LAGHI, Sergio
† Bolzano, 3 maggio 1945. Originario di Polesella (RO), figlio di Alfredo Laghi e Giovanna Garvina, 23 anni, partigiano.
32) LEONARDI, Luigi
† Bolzano, 3 maggio 1945. Originario di Trento, figlio di Silvio Leonardi e Giuseppina Bernardi, 26 anni, ingegnere, residente a Bolzano, celibe, partigiano.
33) LORENZETTO, Virgilio
† Bolzano, 3 maggio 1945. Originario di (PD), figlio di Angelo Lorenzetto e Giuseppina Malin, 38 anni, manovale, residente a Bolzano, coniugato con Clelia Bellini, partigiano.
34) NICOLIS, Luigi
† Bolzano, 3 maggio 1945. Originario di Fumane (VR), figlio di Luigi Nicolis e Cesira Lonardi, 44 anni, minatore, residente a Bolzano, coniugato con Concetta Maria Savoia, partigiano.
35) PERRETTO, Antonio Bruno
† Bolzano, 3 maggio 1945. Originario di Masi (PD), figlio di Giuseppe Perretto e Teresa Massari, 45 anni, residente a Cornedo all\'Isarco (BZ), coniugato con Emma Avanzo, partigiano.
36) POLLI, Ildo
† Bolzano, 3 maggio 1945. Partigiano. Non è stato possibile reperire altre informazioni presso l\'Ufficio anagrafe di Bolzano.
37) PONTIGLIO, Francesco
Cocconato (AT), 8 aprile 1903 - Bolzano, 3 maggio 1945. Emigrato a Mezzaselva (BZ) nel maggio 1941. Partigiano.
38) RE, Romolo
† Bolzano, 3 maggio 1945. Originario di Modena, figlio di Vittorio Re, 40 anni, impiegato, partigiano.
39) SABIA, Germano
† Bolzano, 3 maggio 1945. Originario di Capaccio (SA), figlio di Alfonso Sabia e Filomena Lembo, 31 anni, agente di custodia, residente a Bolzano, coniugato con Giovanna Grattacaso, partigiano.
40) SAUDO, Walter
† Bolzano, 3 maggio 1945. Originario di Badia Polesine (RO), figlio di Lodovico Saudo e Luigia Paglierini, 59 anni, carpentiere, residente a Bolzano, coniugato con Amalia Zorzan, partigiano.
41) STADIK, Sandro
† Bolzano, 3 maggio 1945. Originario di Innsbruck, 40 anni, senza fissa dimora, partigiano.

Elenco vittime partigiani 24

1) BALDO, Angelo
† Bolzano, 3 maggio 1945. Originario di Pozzonovo (PD), figlio di Angelo Baldo e Teresa Galuppo, 19 anni, apprendista, residente a Bolzano, celibe, partigiano.
2) BERTOLINA, Annibale
† Bolzano, 3 maggio 1945. Originario di Torino, figlio di Lorenzo Bertolina e Caterina Bondini, 35 anni, partigiano.
3) BONANI, Ermanno
† Bolzano, 3 maggio 1945. Originario di Fumane (VR), figlio di Arturo Bonani e Maria Martinelli, 18 anni, studente, residente a Bolzano, celibe, partigiano.
4) BONATO, Fausto
† Bolzano, 3 maggio 1945. Originario di Verona, figlio di Gaetano Bonato e Maria Dalle Vedove, 37 anni, operaio, coniugato con Raffaela Ramus, partigiano.
5) BORIN, Irfo
† Bolzano, 3 maggio 1945. Originario di Trento, figlio di Mario Borin e Maria Gasperetti, 19 anni, studente, residente a Bolzano, celibe, partigiano.
6) CANAZZA, Napoleone
† Bolzano, 3 maggio 1945. Originario di Solesino (PD), figlio di Eugenio e Pasqua Borsetto, 48 anni, operaio, residente a Bolzano, coniugato con Rosa Gò, partigiano.
7) CEOLA, Emilio
Isola Vicentina (VI), 5 giugno 1893 - Bolzano, 3 maggio 1945. Partigiano.
8) CUDIN, Gino
† Bolzano, 3 maggio 1945. Originario di Portogruaro (VE), figlio di Vincenzo Cudin e Domenica Zanotto, 28 anni, ebanista, residente a Bolzano, coniugato con Ariele Miorali, partigiano.
9) DANTI, Aldo
† Bolzano, 3 maggio 1945. Originario di Bergamo, figlio di Antonio Danti e Virginia Fenocchio, 36 anni, impiegato, residente a Bolzano, coniugato con Anita Turatti, partigiano.
10) DE BIASI, Arrigo
† Bolzano, 3 maggio 1945. Originario di Castelbelforte (MN), figlio di Giovanni De Biasi e Eleonora Rossi, 51 anni, muratore, residente a Bolzano, coniugato con Bruna Sassi, partigiano.
11) DONADON, Maurizio
† Bolzano, 3 maggio 1945. Originario di Aosta, figlio di Andrea Donadon e Teresa Bortoluzzi, 18 anni, residente a Milano, celibe, partigiano.
12) FOGLIANI, Domenico
† Bolzano, 3 maggio 1945. Originario di Reggio Emilia, figlio di Leonida Fogliani e Giuditta Dipietri, 23 anni, militare (telegrafista presso lo SMRE), residente a Verona, celibe, partigiano.
13) GASPERINI, Severino
† Bolzano, 3 maggio 1945. Originario di Grigno (TN), figlio di Pietro Gasperini e Domenica Mocellini, 38 anni, tramviere, residente a Bolzano, coniugato con Maddalena Stefani, partigiano.
14) LAGHI, Sergio
† Bolzano, 3 maggio 1945. Originario di Polesella (RO), figlio di Alfredo Laghi e Giovanna Garvina, 23 anni, partigiano.
15) LEONARDI, Luigi
† Bolzano, 3 maggio 1945. Originario di Trento, figlio di Silvio Leonardi e Giuseppina Bernardi, 26 anni, ingegnere, residente a Bolzano, celibe, partigiano.
16) LORENZETTO, Virgilio
† Bolzano, 3 maggio 1945. Originario di (PD), figlio di Angelo Lorenzetto e Giuseppina Malin, 38 anni, manovale, residente a Bolzano, coniugato con Clelia Bellini, partigiano.
17) NICOLIS, Luigi
† Bolzano, 3 maggio 1945. Originario di Fumane (VR), figlio di Luigi Nicolis e Cesira Lonardi, 44 anni, minatore, residente a Bolzano, coniugato con Concetta Maria Savoia, partigiano.
18) PERRETTO, Antonio Bruno
† Bolzano, 3 maggio 1945. Originario di Masi (PD), figlio di Giuseppe Perretto e Teresa Massari, 45 anni, residente a Cornedo all\'Isarco (BZ), coniugato con Emma Avanzo, partigiano.
19) POLLI, Ildo
† Bolzano, 3 maggio 1945. Partigiano. Non è stato possibile reperire altre informazioni presso l\'Ufficio anagrafe di Bolzano.
20) PONTIGLIO, Francesco
Cocconato (AT), 8 aprile 1903 - Bolzano, 3 maggio 1945. Emigrato a Mezzaselva (BZ) nel maggio 1941. Partigiano.
21) RE, Romolo
† Bolzano, 3 maggio 1945. Originario di Modena, figlio di Vittorio Re, 40 anni, impiegato, partigiano.
22) SABIA, Germano
† Bolzano, 3 maggio 1945. Originario di Capaccio (SA), figlio di Alfonso Sabia e Filomena Lembo, 31 anni, agente di custodia, residente a Bolzano, coniugato con Giovanna Grattacaso, partigiano.
23) SAUDO, Walter
† Bolzano, 3 maggio 1945. Originario di Badia Polesine (RO), figlio di Lodovico Saudo e Luigia Paglierini, 59 anni, carpentiere, residente a Bolzano, coniugato con Amalia Zorzan, partigiano.
24) STADIK, Sandro
† Bolzano, 3 maggio 1945. Originario di Innsbruck, 40 anni, senza fissa dimora, partigiano.

Responsabili o presunti responsabili

Elenco reparti responsabili


Reparto Non precisato

Tipo di reparto: Non identificati

Memorie

Memorie legate a questa strage

  • cippo a via Siemens, Bolzano

    Tipo di memoria: cippo

    Ubicazione: via Siemens, Bolzano

    Descrizione: Nel 1946, si scoprì, all\'interno dell\'ex Distilleria federale, un cippo dedicato agli operai Virgilio Lorenzetto e Romolo Re: oggi il monumento si trova in via Siemens sempre a Bolzano.

  • lapide a via Volta

    Tipo di memoria: lapide

    Ubicazione: via Volta

    Anno di realizzazione: 1957

    Descrizione: Una targa fu collocata sul muro dello stabilimento Lancia che aveva visto cadere oltre 20 persone, vittime della repressione nazista. Nel 1957, la targa fu poi spostata in via Volta.

  • commemorazione a

    Tipo di memoria: commemorazione

    Descrizione: Nell\'immediato dopoguerra, si tennero commemorazioni soprattutto in occasione della collocazione del cippo e della targa a ricordo delle vittime.

Bibliografia


Associazione nazionale partigiani d'Italia (Anpi, Sezione di Bolzano), Ai partigiani d'Italia: Perché?, Tipografia Manfrini, Rovereto (TN), 1950.

Elena Aga-Rossi, Bradley F. Smith, Operation Sunrise: la resa tedesca in Italia 2 maggio 1945, Mondadori Milano, 2005.

Giovanni Perez, «Fu insurrezione? Alcune brevi note sui fatti di Merano del 30 aprile 1945», in Archivio trentino, 2002, n. 1, pp. 277-282.

Carlo Romeo, Alto Adige/Südtirol: XX secolo: cent'anni e più in parole e immagini: società , politica, economia, cultura, costume, personaggi di un territorio plurilingue e di frontiera, dall'Ottocento ai nostri giorni, Rætia, Bolzano, 2003.

Carlo Romeo, «L’atteggiamento del gruppo italiano in Alto Adige nella Zona di Operazioni nelle Prealpi tra difesa nazionale, attendismo e resistenza» in Steinacher G. (a cura di), Südtirol im Dritten Reich: NS-Herrschaft im Norden Italiens = L’Alto Adige nel Terzo Reich: l’occupazione nazista nell’Italia settentrionale: 1943-1945, Studienverlag, Innsbruck, 2003, pp. 121-138.

Carlo Romeo, Leopold Steurer, «Bolzano e Alto Adige» in Collotti E., Sandri R. e Sessi F. (a cura di), Dizionario della Resistenza: 1: storia e geografia della Liberazione, Einaudi, Torino, 2000, pp. 560-565.

Gerald Steinacher, «‹Per una dimostrazione di italianità del posto...›: l’‹insurrezione di Merano› e la ‹battaglia di Bolzano› del 1945» in Archivio trentino, 2001, n. 1, pp. 135-150.

Luca Valente, Dieci giorni di guerra: 22 aprile-2 maggio 1945: la ritirata tedesca e l’inseguimento degli Alleati in Veneto e Trentino, Cierre, Sommacampagna (VR), 2006.

Sitografia


http://www.bolzano-scomparsa.it/1945.html.
http://www.comune.bolzano.it/UploadDocs/6098_Percorsi_2008.pdf.

Fonti archivistiche

Fonti

Ufficio anagrafe del Comune di Bolzano