Crespano del Grappa 24-9-1944

(Treviso - Veneto)

Episodio di riferimento: Rastrellamento del Monte Grappa - Operazione

Descrizione

Località Crespano del Grappa, Crespano del Grappa, Treviso, Veneto

Data 24 settembre 1944

Matrice strage Nazifascista

Numero vittime 5

Numero vittime uomini 5

Numero vittime uomini adulti 4

Numero vittime uomini senza informazioni 1

Descrizione: La XXII BN di Vicenza in occasione del rastrellamento aveva dislocato il Comando generale a Crespano del Grappa, dove molte famiglie avevano i loro uomini tra i partigiani; terminata la fase dell’attacco, il Federale di Vicenza Innocenzo Passuello provvide di persona a interrogare numerosi prigionieri nella piazza centrale del paese, destinandoli al Comando tattico tedesco di Paderno del Grappa, presso gli Istituti Filippin. Qui entrarono in gioco gli informatori che sfilavano a turno davanti ai prigionieri allineati in una grande stanza, indicando ai tedeschi quelli che sapevano essere dei ‘ribelli’. Per esempio la diciannovenne asolana Ida Fuffo - spia del tenente Mercaldo, comandante del distaccamento GNR di Crespano – denunciò otto detenuti, tre dei quali (Andreatta, Giarnieri e Prevedello) furono messi a morte.
Giarnieri, tenente dei carabinieri, aveva comandato un reparto a Villa Volpi di Maser (TV) vigilando sugli uffici del Ministero della Guerra a Possagno (TV) e provvedendo alla sicurezza del Maresciallo Rodolfo Graziani che pernottava alla Villa in occasione delle sue visite al Ministero. Unitosi ai partigiani, aveva diretto il nucleo di carabinieri di Cima Grappa, mantenendo l’ordine pubblico e custodendo i fascisti e i tedeschi imprigionati nella lunga galleria colà scavata nella Prima Guerra Mondiale.
Giarnieri, fu seviziato dai tedeschi per due giorni consecutivi e il 24 ottobre fu impiccato a un gancio infisso sul muro di un edificio di Crespano e lasciato esposto con un cartello sul petto: “Ero un ribelle e questa è la mia fine”; la popolazione fu costretta a sfilare sotto il suo corpo.
Il 24 settembre stesso le BBNN perquisirono Crespano e i paesi vicini scovando molti giovani i quali si erano nascosti nelle proprie case dopo essere sfuggiti al rastrellamento. Gli arrestati furono trasferiti al Q.G. di Bassano per gli interrogatori e molti, condannati alla deportazione in Germania, non fecero più ritorno, come i sette giovani di Crespano sopra elencati e altri arrestati alla casera dei Cavasi (cfr. omonima scheda, 22.9.1944), che furono destinati al campo di sterminio di Dachau morendo di fatiche e di stenti.

Modalità di uccisione: fucilazione,impiccagione

Trattamento dei cadaveri: Esposizione dei cadaveri

Tipo di massacro: rastrellamento
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Annotazioni: Il signor Giorgio Ucròpina, quindicenne all’epoca dei fatti e presente a Crespano, intervistato da Lorenzo Capovilla nell’aprile 2010, ha dichiarato che lo sconosciuto denominato ‘lo slavo’ al momento dell’esecuzione gridava: “Lasème star! Mi no go fato gnente! Son innocente!”, pertanto probabilmente era un veneto oppure un istriano. Al primo tentativo di impiccarlo, la corda si ruppe, allora gli aguzzini lo finirono con il calcio dei moschetti.

Si fa presente che la vicenda di Luigi Giarnieri è segnalata nell’episodio ID 3819 laddove è scritto erroneamente che la vittima (nr. 11125) si chiama Guarnieri.
Poiché l’identificazione di Vicini Mario, di Milano, fucilato in Via Covolo, non è certa, al suo posto potrebbe esserci Inghirami Luigi, di Massa Carrara, carabiniere, Brigata ‘Matteotti’, fucilato in pari data in località San Vittore di Crespano del Grappa (a poca distanza da Via Covolo).

Scheda compilata da Federico Maistrello
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Ultimo aggiornamento dei dati: 2016-01-06 11:37:15

Vittime

Elenco vittime

1. Andreatta Attilio, classe 1915, di Paderno del Grappa, contadino, Brigata ‘Italia Libera Archeson’, fucilato il 22 settembre in Via Covolo
2. Giarnieri Luigi, classe 1920, di Napoli, tenente dei carabinieri, Brigata ‘Matteotti’, impiccato il 24 settembre in Piazza San Marco.
3. Prevedello Antonio, classe 1919, di Paderno del Grappa, contadino, Brigata ‘Italia Libera Archeson’, fucilato il 22 settembre in Via Covolo
4. Sconosciuto detto ‘lo slavo’, di origine triestina, partigiano, impiccato il 22 settembre in Piazza San Marco
5. Vicini Mario, di Milano, Brigata ‘Italia Libera Archeson’, fucilato il 22 settembre in Via Covolo.

Elenco vittime partigiani 5

1. Andreatta Attilio, classe 1915, di Paderno del Grappa, contadino, Brigata ‘Italia Libera Archeson’, fucilato il 22 settembre in Via Covolo
2. Giarnieri Luigi, classe 1920, di Napoli, tenente dei carabinieri, Brigata ‘Matteotti’, impiccato il 24 settembre in Piazza San Marco.
3. Prevedello Antonio, classe 1919, di Paderno del Grappa, contadino, Brigata ‘Italia Libera Archeson’, fucilato il 22 settembre in Via Covolo
4. Sconosciuto detto ‘lo slavo’, di origine triestina, partigiano, impiccato il 22 settembre in Piazza San Marco
5. Vicini Mario, di Milano, Brigata ‘Italia Libera Archeson’, fucilato il 22 settembre in Via Covolo.

Responsabili o presunti responsabili

Elenco reparti responsabili


SS-Polizei-Regiment Bozen

Tipo di reparto: Polizei
Appartenenza: Ordnungspolizei

Memorie

Memorie legate a questa strage

  • lapide a

    Tipo di memoria: lapide

    Descrizione: Una lapide in piazza San Marco ricorda il martirio di Giarnieri;

  • cippo a

    Tipo di memoria: cippo

    Descrizione: alla memoria di Andreatta, Prevedello e Vicini c’è invece un cippo in via Covolo.

Bibliografia


Lorenzo Capovilla e Federico Maistrello, Assalto al Monte Grappa - Settembre 1944 il rastrellamento nazifascista del Grappa nei documenti italiani, inglesi e tedeschi, Istresco, Treviso, 2011, pp. 45-47.
Federico Maistrello (a cura di), Processo ai fascisti del rastrellamento del Grappa – Corte di Assise Straordinaria di Treviso, 1947, Istresco, Treviso, 2004.
Lorenzo Capovilla, Giancarlo De Santi, Sui sentieri dei partigiani nel Massiccio del Grappa, CIerre, Verona, 2006, p. 92.
Elio Fregonese, I caduti trevigiani nella guerra di Liberazione 1943-1945, Istresco, Treviso, 1993, pp. 16, 151.

Sitografia


Fonti archivistiche

Fonti

Archivio di Lorenzo Rossi, collaboratore dell’Istresco.
AUSSME, N 1/11, b. 2123 bis
CPI, 11/90