Adria 9-7-1944

(Rovigo - Veneto)

Descrizione

Località Adria, Adria, Rovigo, Veneto

Data 9 luglio 1944

Matrice strage Fascista

Numero vittime 2

Numero vittime uomini 2

Numero vittime uomini adulti 1

Numero vittime uomini senza informazioni 1

Descrizione: Insieme ad altri sbandati il giorno 8 luglio 1944 si erano recati nel negozio di un fascista del luogo a prelevare della stoffa militare. Il proprietario avvertì dei militi della compagnia OP di Adria che inseguirono i due patrioti, fuggiti con la stoffa su un carro, riuscendo a ferire Garbin. Rifugiatisi in un campo di mais, vennero presi all'alba e, portati ad Adria, vennero fucilati, senza alcun processo, presso il muro del cimitero, alla presenza del questore Giacomo Tappari che dichiarò di essersi recato sul luogo dietro ordine del Capo della provincia Federigo Menna. Il Questore inferse il colpo di grazia ai Bellettato e Garbin: fu condannato a morte, pena eseguita il giorno successivo alla promulgazione della sentenza.

Modalità di uccisione: fucilazione

Tipo di massacro: legato al controllo del territorio
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Scheda compilata da Davide Guarnieri e Laura Fasolin
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Ultimo aggiornamento dei dati: 2016-01-05 09:27:33

Vittime

Elenco vittime

1. Ivo Bellettato, disertore della Polizia Repubblicana,
2. Alcide Garbin, figlio di Pasquale e Vendemmiati Maria, nato il 26.09.1879 a Porto Tolle, partigiano

Elenco vittime partigiani 1

Alcide Garbin

Elenco vittime disertori 1

Ivo Bellettato

Responsabili o presunti responsabili

Elenco reparti responsabili


compagnia Ordine Pubblico/GNR di Adria

Tipo di reparto: Guardia Nazionale Repubblicana

Elenco persone responsabili o presunte responsabili


  • Capitano Del Punta

    Nome Capitano

    Cognome Del Punta

    Ruolo nella strage Autore

    Stato nominativo generico o non identificato emerso dalla documentazione

    Note responsabile Capitano Dal Punta, comandante della compagnia di Polizia ausiliaria e comandante del plotone di esecuzione

    Tipo di reparto fascista Guardia Nazionale Repubblicana

    Nome del reparto compagnia Ordine Pubblico/GNR di Adria

  • Donato Crepaldi

    Nome Donato

    Cognome Crepaldi

    Ruolo nella strage Collaboratore

    Stato imputato in procedimento

    Note responsabile Donato Crepaldi, nato a Villanova Marchesana (RO) il 12 agosto 1903. Si iscrisse al PFR nel novembre 1943. Entrò nelle BN di Villanova Marchesana nel luglio 1944 Fu accusato di aver preso parte a rastrellamenti nella zona del suo paese di nascita. Ammise inoltre di aver proceduto al fermo di Alcide Garbin e Ivo Bellettato che lui inseguì sino a Passetto di Crespino. Al loro arresto avrebbero poi proceduto un maresciallo dei della GNR con agenti della polizia ausiliaria. La corte non ritenne che si trattò di un rastrellamento. «Fossero costoro partigiani o no, certo si è che in quel giorno avevano commesso un grave reato previsto dal Codice e se il Crepaldi contribuì alla loro cattura, il fatto si risolse in una mera operazione di polizia legittima nella forma e nella sostanza onde non si può affatto far rientrare questo fatto nel quadro del collaborazionismo». Il 26 settembre 1945 la CAS di Rovigo lo assolse dalle imputazioni ascrittegli. Il PM presentò ricorso in Cassazione proprio relativamente a quest\'ultimo punto lo rigettò il 20 gennaio 1947.

    Note procedimento CAS, sentenza 26 settembre 1945. Donato Crepaldi venne assolto da ogni capo di imputazione. Il PM presentò ricorso in Cassazione ma fu respinto.

    Tipo di reparto fascista Brigata Nera

    Nome del reparto Compagnia di Adria/19. Brigata nera “Romolo Gori” di Rovigo

  • Giacomo Tappari

    Nome Giacomo

    Cognome Tappari

    Ruolo nella strage Autore

    Stato imputato in procedimento

    Note responsabile Giacomo Tappari, Questore, esplose i colpi di grazia sui due patrioti. Nacque a Badia Polesine il 29 gennaio 1898. Fascista sin dal 1920, sciarpa littorio ed ufficiale della Milizia, si iscrisse al PFR e diresse la Questura rodigina sino alla Liberazione. Le indagini omisero di accusarlo anche di aver diretto personalmente la Polizia Ausiliaria anche in rastrellamenti compiuti con altri corpi italiani e tedeschi.

    Note procedimento CAS, sentenza 21 giugno 1945. Giacomo Tappari, Questore di Rovigo, accusato, tra l\'altro di aver fatto fucilare da un plotone della Polizia Ausiliaria, Alcide Garbin e Ivo Bellettato, presenziando all\'esecuzione e partecipandovi attivamente, venne condannato a morte mediante fucilazione alla schiena. Il ricorso venne dichiarato inammissibile dalla Cassazione il 19 luglio 1945. La richiesta di grazia fu respinta e la condanna eseguita il 20 agosto 1945 alle ore 5,30.

  • Pietro Albertoni

    Nome Pietro

    Cognome Albertoni

    Ruolo nella strage Autore

    Stato imputato in procedimento

    Note responsabile Nacque a Veggiano classe 1903. proprietario e gestore di una ditta di autotrasporti, possidente, coniugato e con figli. Aderì al PFR nell\'ottobre 1943 ed entrò nelle BN asserendo di non aver mai ricoperto alcun incarco politico e di non aver mai partecipato a rastrellamenti. Imputato di aver istigato in concorso di altri fascisti di Adria affinchè intraprendessero qualche azione contro i partigiani della zona dopo l\'uccisione del brigadiere Pagnottella e di aver partecipato al rastrellamento eseguito a seguito dell\'uccisione; di aver presenziato all\'esecuzione dei partigiani Bellettato e Garbin. Fu denunciato il 19 luglio 1945 ed arrestato il 16 maggio 1945. Trasferito nel campo di concentramento di Padova l\'8 novembre dello stesso anno, l\'11 gennaio 1946, Albertoni, in carcere da otto mesi, fece domanda di libertà provvisoria, visto che l\'imputazione non era ritenuta eccessivamente grave. L\'avvocato dichiarò che il suo assistito era anche disposto anche a pagare una cauzione.

    Note procedimento La Sezione Speciale della Corte d\'Assise di Rovigo il 27 giugno 1946 dichiarò il non luogo a procedere nei suoi confronti perchè il reato di collaborazionismo era estinto per amnistia.

  • Pietro Viario

    Nome Pietro

    Cognome Viario

    Ruolo nella strage Autore

    Stato imputato in procedimento

    Note responsabile Nacque a Ceregnano (RO) il 30 luglio 1922 Si iscrisse al PFR il 29 ottobre 1943 ed alla fine di gennaio 1944 fu nominato commissario del fascio di S. Apollinare (RO). Il 25 aprile 1944 lasciò l\'incarico e si arruolò negli agenti di polizia ausiliaria. Dichiarò di aver accettato questo ultimo incarico per ambizione personale e per timore di essere deportato visto che il 25 luglio 1943 si era esposto, occupandosi della distruzione delle insegne del PNF. Dichiarò di aver fatto parte del plotone di esecuzione che fucilò Bellettato e Garbin: «non sapevo che recandomi ad Adria avrei partecipato all\'esecuzione. Infatti fummo caricati in corriera senza che il cap. Dal Punta e il questore Tappari dicesse[ro] a noi quali erano la destinazione e il compito da svolgere. In questa occasione diedero il colpo di grazia il cap. Dal Punta e l\'agente Zani Luigi. Partecipai pure alla fucilazione di certo Munari Primo eseguita alla caserma Silvestri, non vi partecipai volontariamente ma costrettovi». Denunciato per collaborazionismo, la corte non considerò la partecipazione al plotone che uccise Munari un delitto, perchè la sua condanna era stata inflitta dal tribunale militare di Piove di Sacco «onde la esecuzione aveva tutte le forme della legittimità (…) Il Viaro, ripetasi, era agente del corpo di polizia ausiliaria e rientrava nei compiti affidati a quel corpo la esecuzione delle sentenze di morte». Considerò invece attività collaborazionistica la partecipazione a quello che uccise Garbin e Bellettato, poiché furono uccisi su ordine del questore Tappari..

    Note procedimento Il 23 gennaio 1946 la Sezione Speciale della Corte d\'Assise di Rovigo lo dichiarò colpevole del reato di collaborazionismo infliggendo un anno e sei mesi di reclusione. La Cassazione confermò la sentenza il 27 marzo 1947. Sezione Speciale della Corte d\'Assise di Rovigo: Pietro Viaro, sentenza del 23 gennaio 1946: un anno e sei mesi di carcere per collaborazionismo , confermatio dalla Cassazione.

    Tipo di reparto fascista Guardia Nazionale Repubblicana

    Nome del reparto compagnia Ordine Pubblico/GNR di Adria

Memorie
Bibliografia


Guida ai luoghi della memoria in Polesine 1943-1945, a cura di Laura Fasolin, s.d.., p. 18
Gianni Sparapan, Adria partigiana, Rovigo, 1994, pp. 75-76
Fascisti e collaborazionisti nel Polesine durante l'occupazione tedesca, a cura di Gianni Sparapan, Marsilio, Venezia, 1991, pp. 114-118.

Sitografia


Fonti archivistiche

Fonti

ASRovigo, Registro delle sentenze penali Corte d’Assise, n.3/1945
ASRovigo, Corte d\'Assise Straordinaria, b. 4 f. 121
ASRovigo, Corte d\'Assise Straordinaria, b. 7 f. 123
ASRovigo, Corte d\'Assise Straordinaria, b. 9 f. Pietro Albertoni
ASRovigo, Fogli matricolari 1879.