LAIANO DI FILETTOLE VECCHIANO 26-27.08.1944

(Pisa - Toscana)

Descrizione

Località Laiano di Filettole, Vecchiano, Pisa, Toscana

Data 26 agosto 1944 - 27 agosto 1944

Matrice strage Nazista

Numero vittime 37

Numero vittime uomini 31

Numero vittime uomini adulti 5

Numero vittime uomini senza informazioni 26

Numero vittime donne 6

Numero vittime donne adulte 3

Numero vittime donne anziane 1

Numero vittime donne senza informazioni 2

Descrizione: L’episodio vede a monte una situazione di notevole instabilità del lato del fiume Serchio verso i monti pisani, con la linea ferroviaria Pisa-Lucca spesso sabotata dai partigiani della “Nevilio Casarosa” (un suo distaccamento guidato da Fosco Dinucci attacca il 15 agosto un reparto tedesco in località Casone di Ripafratta (Pisa), facendo prigionieri 8 soldati tedeschi al termine di un violento scontro a fuoco. I tedeschi rastrellano spesso tutta la zona, da Migliarino (Pisa) sino a Ripafratta, e il legame è forte quindi con i massacri del padule di Migliarino del 14 agosto.
Un primo rastrellamento coinvolge Vecchiano il 10 agosto, e coinvolge anche il parroco, portato a Lucca alla Pia Casa, e rilasciato il 15 con l’ordine però di non lasciar più la canonica. Il prete infatti era accusato di aver nascosto alcuni renitenti nella canonica. Si cercano uomini da portare a Lucca e utilizzare coma manodopera, ma l’ipotesi della violenza gratuita è sempre possibile: «gli infami tedeschi che fucilavano ogni giorno senza discrezione, gettavano i cadaveri senza curarsi delle loro generalità in fosse scavate dalle bombe dei precedenti bombardamenti». Alcuni degli uomini rastrellati vengono condotti nel pesciatino per lavorare a delle fortificazioni, e saranno uccisi nella rappresaglia di San Quirico di Valeriana (Pescaglini Osvaldo e De Vincentis Ugo, rastrellati a Filettole intorno al 10 agosto). Un altro abitante di Filettole, Fulvio Paoleschi, venne invece portato alla Pia Casa, e di qui alla scuola di Nozzano (Lucca), e ucciso l’11 agosto insieme ad alcuni dei rastrellati de La Romagna di San Giuliano Terme (Pisa).
Come si evince anche dalla provenienza delle vittime, i morti delle “fosse di Laiano” sono gli ultimi residenti della scuola di Nozzano, sede del Comando della 16. “Reichsführer” SS di Simon, che vengono uccisi a gruppi nella sera del 27 agosto, poco prima di abbandonare la zona; la circostanza è confermata anche dalla testimonianza di Anna Maria Cecchini (moglie del comandante della Casarosa), che racconta il suo parto avvenuto la notte del 24 agosto, sul monte Pisano, mentre il marito è in fuga continua per evitare il rastrellamento, e ne ricorda uno ulteriore di «tre giorni dopo» con la distruzione di altre capanne e rifugi degli sfollati.
Alcuni provenivano dalla piana di Lucca (4 sono rastrellati a Lunata insieme ad altre 5 persone e ritrovati alcuni giorni dopo presso le fosse di Filettole. L’accusa per la loro fucilazione, eseguita secondo il rapporto dei carabinieri da “militari tedeschi SS”, è di spionaggio) altri dalla Versilia e dal rastrellamento di Valdicastello seguente il massacro di Sant’Anna di Stazzema. Vengono uccisi a colpi di mitraglia e sepolti in alcune fosse originatesi presso Laiano dallo scoppio di bombe alleate durante i bombardamenti. Si segnala infatti la morte di 3 sacerdoti.
Le prime vittime vengono riesumate alla fine di ottobre, sepolte in una fossa presso Laiano, ma mancano all’appello ancora una trentina di individui; nel febbraio 1946 si sparge la voce che alcuni cani, rovistando nel terreno nei pressi del ponte di Ripafratta, hanno visto saltar fuori una gamba umana. Vengono allora riesumati, irriconoscibili, 37 cadaveri. Nella narrazione di don Fascetti, la riesumazione avviene tra il 26 e il 28 febbraio, e l’opera di riconoscimento si protrae sino al 10 marzo del 1946. Solo a questo punto vengono riconosciuti anche i corpi dei 3 sacerdoti.

Modalità di uccisione: fucilazione

Violenze connesse: sevizie-torture

Trattamento dei cadaveri: Occultamento dei cadaveri

Tipo di massacro: rastrellamento (massacro eliminazionista fino al 2016-11-30)
--> Per saperne di più sulle tipologie

Eliminazionista: sì

Estremi e note penali: L’episodio viene inserito nell’elenco dei crimini di guerra su cui indagano i CC di Lucca già dal 1945, stilando un lungo rapporto poi inoltrato alla Commissione per i Crimini di Guerra.

Annotazioni: Piero Chicca, anagrafista al Comune di Vecchiano, ha inserito nel suo testo i nomi di tutte le vittime.

Scheda compilata da Gianluca Fulvetti
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Ultimo aggiornamento dei dati: 2021-01-04 11:05:10

Vittime

Elenco vittime

(?) Fritz, soldato tedesco
Andreotti Irma, 42 anni, di Lucca.
Antonelli Alfredo, di Camaiore (Lucca).
Battistini Ranieri, 54 anni, di Santa Maria del Giudice (Lucca), nato a Stazzema (Lucca).
Benedetti Biagio.
Biancalana Gino, di Viareggio (Lucca).
Brignone Antonio, 21 anni, di Capannori (Lucca).
Cecchini Enrico, di Capannori (Lucca).
Cecchini Gino (o Gimi), di Capannori (Lucca).
Cordoni Giovanni, di San Giuliano Terme (Pisa).
Del Fiorentino don Giuseppe, Parroco di Bargecchia nel Comune di Massarosa (Lucca).
Della Neve Giovanna.
Ermanni Bruno, di Lucca.
Fenili Luisa, di Lucca.
Fornaciari Giovina, 75 anni, di Lucca.
Frustini (Fustini) Gino, di Lucca
Ghilardi Alberto, di Lucca
Gigliotti Leopoldo, di Nicastro.
Giomi Giuseppe, di Capannori (Lucca).
Giomi Pietro, di Capannori (Lucca).
Isola Amelia, 53 anni, di Lunata di Capannori (Lucca).
Moriconi Giuseppe, di Camaiore (Lucca).
Mugnaini Giovanni, di Camaiore (Lucca).
Niola Armando, di Lucca.
Nuti Angelo, 31 anni, di Lunata di Capannori (Lucca).
Pasquinelli Celestino, di Lucca.
Pucci Fortunato, di Seravezza (Lucca).
Raglianti don Libero, Parroco di Valdicastello di Pietrasanta (Lucca).
Ramaciotti Giovanni, di Pisa.
Romani Lorenzo, 55 anni, di Lunata di Capannori (Lucca).
Santini Giuseppe, 36 anni.
Santini Lina, 27 anni, di Lucca.
Sarti Alcide, di Pietrasanta (Lucca).
Unti don Angelo, Parroco di Lunata di Capannori (Lucca).
Unti Francesco, di Capannori (Lucca).
Unti Pietro, di Capannori (Lucca).
Vannucci Francesco, di Viareggio (Lucca).

Elenco vittime civili 33

Andreotti Irma.
Antonelli Alfredo).
Battistini Ranieri.
Benedetti Biagio.
Biancalana Gino.
Brignone Antonio.
Cecchini Enrico.
Cecchini Gino (o Gimi).
Cordoni Giovanni.
Della Neve Giovanna.
Ermanni Bruno.
Fenili Luisa.
Fornaciari Giovina.
Frustini (Fustini) Gino.
Ghilardi Alberto.
Gigliotti Leopoldo.
Giomi Giuseppe.
Giomi Pietro.
Isola Amelia.
Moriconi Giuseppe.
Mugnaini Giovanni.
Niola Armando.
Nuti Angelo..
Pasquinelli Celestino.
Pucci Fortunato.
Ramaciotti Giovanni.
Romani Lorenzo.
Santini Giuseppe.
Santini Lina.
Sarti Alcide.
Unti Francesco.
Unti Pietro.
Vannucci Francesco.

Elenco vittime disertori 1

(?) Fritz.

Elenco vittime religiosi 3

Del Fiorentino don Giuseppe.
Raglianti don Libero.
Unti don Angelo.

Responsabili o presunti responsabili

Elenco reparti responsabili


Elenco persone responsabili o presunte responsabili


  • Gerhard Walter

    Nome Gerhard

    Cognome Walter

    Ruolo nella strage Autore

    Note responsabile sergente della Feldgendarmerie divisionale.

    Nome del reparto nazista Waffen-SS

    Nome del reparto Feldgendarmerie, 16. SS-Panzer-Grenadier-Division “Reichsführer SS“

  • Max Simon

    Nome Max

    Cognome Simon

    Ruolo nella strage Autore

    Stato imputato in procedimento

    Note responsabile generale, comandante di divisione.

    Nome del reparto nazista Waffen-SS

    Nome del reparto 16. SS-Panzer-Grenadier-Division “Reichsführer-SS“

Memorie

Memorie legate a questa strage

  • onorificenza alla persona a

    Tipo di memoria: onorificenza alla persona

    Anno di realizzazione: 1964

    Descrizione: Medaglia d’oro al Valor Civile a Don Raglianti, 05/10/1964.

  • monumento a Vecchiano, Fillettole

    Tipo di memoria: monumento

    Ubicazione: Vecchiano, Fillettole

    Descrizione: Monumento del Ponte di Ripafratta a Fillettole.

  • commemorazione a

    Tipo di memoria: commemorazione

    Descrizione: Annuali per l’anniversario della strage.

Bibliografia


Piero Chicca, Almadoc. 160 anni di cronaca vecchianese, Felici editore, Pisa, 2000.
Carla Forti, Dopoguerra in provincia. Microstorie pisane e lucchesi 1944-1948, Franco Angeli, Milano, 2007.
Gianluca Fulvetti, Uccidere i civili. Le stragi naziste in Toscana (1943-1945), Carocci, Roma, 2009, pp. 244-245.
Renzo Vanni, La Resistenza dalla Maremma alle Apuane, Giardini, Pisa, 1972.

Sitografia


http://www.resistenzatoscana.org/monumenti/vecchiano/monumento_del_ponte_di_ripafratta/
http://www.toscananovecento.it/custom_type/70-anniversario-della-strage-di-laiano/

Fonti archivistiche

Fonti

AS Lucca (sezione distaccata di Sant’Anna), Prefettura di Lucca (non inventariato), b. 4434 - 4431, Relazione carabinieri, 4 gennaio 1945, dichiarazione resa ai carabinieri il 26 novembre \'44, dichiarazioni rese ai carabinieri il 12 e il 17 dicembre 1944.