Descrizione
Località Lancenigo, Villorba, Treviso, Veneto
Data 12 dicembre 1944
Matrice strage Fascista
Numero vittime 2
Numero vittime uomini 2
Numero vittime uomini adulti 2
Descrizione: I due partigiani erano stati arrestati ai primi di dicembre 1944 dagli squadristi del 4° Battaglione ‘Volontari Fascisti Friulani’ di Pordenone, nelle cui file militava Enrico Gerardi, fratello di un ufficiale della BN di Treviso e cugino del colonnello BN Bruno Cappellin, comandante militare della stessa, e del capitano BN Massimo Cappellin.
Il 12 dicembre una piccola spedizione di BBNN trevigiane si presentò alla caserma di Pordenone e prelevò i due prigionieri dicendo loro che dovevano essere trasferiti a Treviso. In realtà i militi si fermarono nelle campagne di Lancenigo di Villorba, a qualche chilometro dal capoluogo, e legate loro le mani dietro alla schiena li abbatterono a raffiche di mitra. Il parroco di Lancenigo, non avendo trovato documenti atti a identificarli, fotografò i corpi prima di seppellirli.
Il metodo di consegnare i condannati a camerati di fiducia, meglio se parenti, provenienti da altre province o da luoghi lontani, perché li uccidessero lungo il percorso, rendeva problematico se non impossibile il ritrovamento delle vittime, e c’è da chiedersi in quanti altri casi sia stato adottato. A risolvere il caso dei due partigiani friulani fu un’eroica staffetta della Brigata ‘Mazzini’, Noris Guizzo (‘Carmen’) – che, dopo essere stata invano torturata dalle BBNN trevigiane per conoscere i nomi e i recapiti dei suoi compagni, era stata mandata a fare da sguattera nell’abitazione di un ufficiale e aveva avuto modo di raccogliere i commenti fatti in sua presenza da qualche milite che si vantava delle proprie imprese; nel corso di un processo nel dopoguerra la ragazza riferì che qualcuno degli squadristi “si recava ogni tanto a Pordenone, a Vittorio Veneto e altrove, portando poi dei detenuti e magari uccidendoli durante il ritorno”. ‘Carmen’, avendo appreso dell’esecuzione di Lancenigo, fece delle ricerche e, trovate le foto scattate dal parroco, le portò al CLN di Pordenone, consentendo che le spoglie di Pivetta e Secco fossero recuperate e restituite ai famigliari.
Modalità di uccisione: fucilazione
Tipo di massacro: punitivo
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Estremi e note penali: CAS Udine, sentenza n. 125 del 17 dicembre 1946 a carico di Valent Alfredo, Federale di Treviso e di ufficiali e militi della XX Brigata Nera, istruttoria, deposizioni di Vieri Riccardo, di Pasiano (11.10.45), di Stefanato Elisa in Secco, di Rorai Grande (10.09.45), di Pivetta Gino (data non precisata), di Liut Virgino, di Treviso (07.01.46), di Secco Giovanni, di Prata di Pordenone (20.08.45)
CAS Treviso, sentenza n.7/45 del 16.6.1945 - R.G. 7/45 e 1/45 - R.G.P.M. 154/45, a carico di Cappellin Bruno e altri.
Ballotta Ivo fu condannato dalla CAS di Udine a 18 anni di reclusione (però era latitante), poi a
Gerardi Italo, fu condannato dalla CAS di Udine a 30 anni di reclusione, subito ridotti a 20 per condono; ridotti a 10 dalla Corte di Cassazione (23.06.1948) e ad anni 2 dal Tribunale di Udine (27.4.1954).
Scheda compilata da Federico Maistrello
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Ultimo aggiornamento dei dati: 2016-01-04 14:45:06
Vittime
Elenco vittime
1. Pivetta Bruno, classe 1922, di Pasiano di Pordenone;
2. Secco Angelo, classe 1922, di Prata di Pordenone.
Elenco vittime partigiani 2
1. Pivetta Bruno, classe 1922, di Pasiano di Pordenone;
2. Secco Angelo, classe 1922, di Prata di Pordenone.
Responsabili o presunti responsabili
Elenco reparti responsabili
Elenco persone responsabili o presunte responsabili
Giuseppe Verrocchi
Nome Giuseppe
Cognome Verrocchi
Stato imputato in procedimento
Note responsabile Milite BN.
Note procedimento CAS Udine, sentenza n. 125 del 17 dicembre 1946 a carico di Valent Alfredo, Federale di Treviso e di ufficiali e militi della XX Brigata Nera, istruttoria, deposizioni di Vieri Riccardo, di Pasiano (11.10.45), di Stefanato Elisa in Secco, di Rorai Grande (10.09.45), di Pivetta Gino (data non precisata), di Liut Virgino, di Treviso (07.01.46), di Secco Giovanni, di Prata di Pordenone (20.08.45).
Tipo di reparto fascista Brigata Nera
Nome del reparto 20. Brigata nera “Amerino Cavallin” di Treviso
Italo Gerardi
Nome Italo
Cognome Gerardi
Stato imputato in procedimento
Note responsabile Milite Gerardi Italo, di Pasiano di Pordenone, cugino di Massino Cappellin .
Note procedimento CAS Treviso, sentenza n.7/45 del 16.6.1945 - R.G. 7/45 e 1/45 - R.G.P.M. 154/45, a carico di Cappellin Bruno e altri. Gerardi fu condannato dalla CAS di Udine a 30 anni di reclusione, subito ridotti a 20 per condono; ridotti a 10 dalla Corte di Cassazione (23.06.1948) e ad anni 2 dal Tribunale di Udine (27.4.1954).
Tipo di reparto fascista Brigata Nera
Nome del reparto 20. Brigata nera “Amerino Cavallin” di Treviso
Ivo Ballotta
Nome Ivo
Cognome Ballotta
Stato imputato in procedimento
Note responsabile Milite BN.
Note procedimento CAS Treviso, sentenza n.7/45 del 16.6.1945 - R.G. 7/45 e 1/45 - R.G.P.M. 154/45, a carico di Cappellin Bruno e altri. Ballotta fu condannato dalla CAS di Udine a 18 anni di reclusione (però era latitante).
Tipo di reparto fascista Brigata Nera
Nome del reparto 20. Brigata nera “Amerino Cavallin” di Treviso
Massimo Cappellin
Nome Massimo
Cognome Cappellin
Stato imputato in procedimento
Note responsabile Capitano, classe 1917, di Pasiano di Pordenone, a fine guerra fu fucilato dai partigiani di Pordenone.
Tipo di reparto fascista Brigata Nera
Nome del reparto 20. Brigata nera “Amerino Cavallin” di Treviso