LAVEZZOLA CONSELICE 25.11.1944

(Ravenna - Emilia-Romagna)

Descrizione

Località Lavezzola, Conselice, Ravenna, Emilia-Romagna

Data 25 novembre 1944

Matrice strage Fascista

Numero vittime 1

Numero vittime donne 1

Numero vittime donne anziane 1

Descrizione: Nell'autunno inoltrato del 1944, i brigatisti neri ravennati si trasformano da persecutori in fuggitivi, mentre la Wehrmacht, in ritirata, estende la guerra ai civili. Per quel che concerne le Brigate Nere, il loro ripiegamento verso Nord inizia il 26 ottobre e risulta concluso alla fine del mese successivo. Le prime ad andarsene sono quelle di Lugo di Romagna e, stando a un rapporto del 29 novembre, stilato dal questore Guidi Guido, con l'allontanamento delle BN dalla provincia, la situazione politica ravennate torna tranquilla. Tuttavia già si prevede che in seguito alla dichiarazione di «zona di guerra», l'occupazione tedesca porti quantomeno a nuove requisizioni.
Se è vero che i fascisti non sono più presenti ad indicare ai nazisti le possibili vittime per le rappresaglie, è altresì vero che la loro funzione non è più richiesta perché la necessità di mantenere le aree dietro al fronte libere da impedimenti legittima i soldati tedeschi a sparare a vista. Questo mutamento è ben chiaro anche ai partigiani dato che del centinaio di azioni compiute nel mese di novembre, una gran parte riguarda l’attività esplorativa di reparti del «Garavini» che dalle frazioni liberate compiono puntate in quelle ancora occupate dai tedeschi, mentre un’altra parte riguarda l’attività di recupero di materiali: pochissimi gli attacchi a truppe tedesche. In questo mese i nazisti compiono eccidi di partigiani ancora nell'ambito di rastrellamenti in prossimità del fronte, ma anche vere proprie stragi di intere famiglie. L'incalzare degli Alleati si fa sentire. Nelle zone montane di Riolo Terme il passaggio di cacciabombardieri che sempre più spesso mitragliano, spezzonano automezzi in marcia e bombardano luoghi strategici, fanno pensare che a breve Riolo Terme sarà liberata. Molte famiglie si rifugiano sulle colline.

Nel mese di agosto viene ucciso a Lugo di Romagna un maresciallo tedesco in un conflitto armato tra i 4 fratelli Fornasini e un drappello tedesco. I militi del presidio di Lavezzola, tra cui Venieri Vittorio, intervengono al fine di catturare i Fornasini. Questi riescono a fuggire, ma i militi, nel compiere le loro ricerche, compiono saccheggi e incendiano anche un'abitazione. Di lì a breve i militi si recano a casa di Aderito Verlicchi. Non lo trovano cosicché requisiscono 24 quintali di grano e 15 di granoturco e ne catturano la madre, Francesca Lazzari. La donna viene trasportata a Lavezzola. A questo punto le fonti non chiariscono per quanto tempo Francesca venga trattenuta. È certo che il 26 novembre viene uccisa a colpi di pistola al capo. Al figlio Aderito è asportato tutto ciò che possiede ed è incendiata la casa.

Babini ricostruisce la vicenda in questo modo. La domenica del 25 novembre un gruppo di fascisti sarebbe andato a casa di Lazzari Francesca per arrestarla. La nuora è con lei ma riesce a fuggire. Francesca invece viene portata nelle scuole di Lavezzola e dopo le 17 viene uccisa.

Modalità di uccisione: uccisione con armi da fuoco

Violenze connesse: incendio di abitazione

Tipo di massacro: rastrellamento
--> Per saperne di più sulle tipologie

Estremi e note penali: Venieri Vittorio, imputato di aver collaborato col tedesco invasore per aver appartenuto alla Brigata nera, per aver [oltretutto] partecipato, all’incendio di varie abitazioni civili ed al saccheggio delle stesse nonché ad altri fatti di violenza. Con sentenza del 29/01/47 la corte lo giudica colpevole del reato di collaborazionismo politico giusto il capo d’imputazione e lo condanna alla reclusione per anni 20 ed alle conseguenze di legge ivi compreso il pagamento delle spese processuali. Approva le cancellature.
Con declaratoria di questo tribunale in data 12.1.54 è stata interamente condonata la pena a carico di Venieri Vittorio, condannato per il reato di cui alla suestesa sentenza.

Scheda compilata da ENRICA CAVINA
Scarica la scheda in formato .pdf
Le schede monografiche in formato .pdf sono coperte da diritto d'autore.
Ogni uso improprio o non consentito è punibile ai sensi di legge

Ultimo aggiornamento dei dati: 2016-06-04 10:49:26

Vittime

Elenco vittime

Lazzari Francesca1

Elenco vittime civili 1

Lazzari Francesca

Responsabili o presunti responsabili

Elenco reparti responsabili


Brigata nera reparto imprecisato

Tipo di reparto: Brigata Nera

Elenco persone responsabili o presunte responsabili


  • Vittorio Venieri

    Nome Vittorio

    Cognome Venieri

    Ruolo nella strage Collaboratore

    Stato imputato in procedimento

    Note responsabile Venieri Vittorio, imputato di procedimento.

    Note procedimento Venieri Vittorio, imputato di aver collaborato col tedesco invasore per aver appartenuto alla Brigata nera, per aver [oltretutto] partecipato, all’incendio di varie abitazioni civili ed al saccheggio delle stesse nonché ad altri fatti di violenza. Con sentenza del 29/01/47 la corte lo giudica colpevole del reato di collaborazionismo politico giusto il capo d’imputazione e lo condanna alla reclusione per anni 20 ed alle conseguenze di legge ivi compreso il pagamento delle spese processuali. Approva le cancellature. Con declaratoria di questo tribunale in data 12.1.54 è stata interamente condonata la pena a carico di Venieri Vittorio, condannato per il reato di cui alla suestesa sentenza.

Memorie
Bibliografia


A. F. Babini, Giovecca, anche qui è nata la Resistenza, Comitato Antifascista Giovecca, Bologna, aprile 1980, p. 375.

E. Cavina, Crimini di guerra e violenza nazifascista nella provincia di Ravenna tra l'8 settembre 1943 e il 25 aprile 1945, tesi di dottorato di ricerca in Storia e Informatica - XVI Ciclo, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, a.a. 2003-2004, prima parte pp. 100-110, seconda parte p. 104.

Sitografia


Fonti archivistiche

Fonti

ATRA, Sentenze Csa e Ca Sez. Speciale 1945-1947, sent. 29/01/47 n. 193 a carico di Vittorio Venieri.