Crocetta del Montello, 25-26.8.1944

(Treviso - Veneto)

Descrizione

Località Crocetta del Montello, Crocetta del Montello, Treviso, Veneto

Data 25 agosto 1944 - 26 agosto 1944

Matrice strage Nazista

Numero vittime 6

Numero vittime uomini 6

Numero vittime uomini adulti 6

Descrizione: Nella seconda metà di agosto 1944 i tedeschi avevano invaso in forze il Quartier del Piave, incendiando centinaia di case e costringendo le Brigate partigiane ad arretrare in direzione della montagna, verso l’Altopiano del Cansiglio, sede della Divisione ‘Nannetti’, che di lì a breve sarebbe stato circondato e rastrellato. In quel contesto il movimento di truppe e di automezzi tedeschi sulle strade dell’area nord della provincia di Treviso era costante.
Il 25 agosto una piccola colonna di veicoli germanici proveniente da Montebelluna – tre camion preceduti da una jeep su cui viaggiavano un capitano e tre soldati - si stava dirigendo verso Crocetta del Montello quando, al bivio della strada per Ciano del Montello, fu bloccata da un albero fatto cadere di traverso dai partigiani postisi in agguato in Via Erizzo, all’altezza dell’osteria di Comazzatto.
La jeep investita in pieno dalle raffiche dei resistenti finì fuori strada, capovolgendosi, mentre il capitano si accasciava al suolo ferito gravemente. I partigiani continuarono a sparare per qualche minuto, approfittando del panico momentaneo dei tedeschi per appiccare il fuoco ai camion, quindi si diedero alla fuga evitando di impegnarsi in uno scontro.
I nazisti trasportarono l’ufficiale all’interno dell’osteria per soccorrerlo e, quando decedette, incendiarono l’edificio sotto gli occhi attoniti dei proprietari, che ebbero appena il tempo di salvare qualche materasso. Il giorno successivo (26 agosto) tornarono sul posto con sei prigionieri - tratti dalle carceri di Montebelluna, dov’erano detenuti come prigionieri politici – e li passarono per le armi per rappresaglia, lasciandone i corpi esposti per due giorni vigilati da sentinelle.
I proprietari dell’edificio finito in cenere, lo ricostruirono nel dopoguerra aprendovi una trattoria denominata ‘Casa Brusada’, tuttora funzionante.

Modalità di uccisione: fucilazione

Tipo di massacro: rappresaglia
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Estremi e note penali: Note sui presunti responsabili: è difficile stabilire a quale Corpo appartenessero i tedeschi che eseguirono la fucilazione perché provenivano da Montebelluna che all’epoca era sede di numerosi reparti germanici, come l’Orstkommandantur, la Gendarmerie, la Flak ecc. E’ ipotizzabile tuttavia che facessero parte del Luftwaffe Sicherungs Regiment ‘Italien’ - dislocato presso Villa Morassutti agli ordini del tenente colonnello Fritz Herbert Dierich – allora impegnato nelle operazioni del rastrellamento del Cansiglio (e successivamente del Monte Grappa).

Annotazioni: Secondo Fregonese i fucilati furono prelevati dalle carceri di Treviso; secondo Bizzi, invece, essi erano detenuti a Montebelluna.

Scheda compilata da Federico Maistrello
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Ultimo aggiornamento dei dati: 2016-01-04 10:25:20

Vittime

Elenco vittime

1. Berti Gianfranco, classe 1918, di Palermo;
2. De Marco Ennio, classe 1925, di Vittorio Veneto, pittore, Brigata ‘Cairoli’;
3. Gaiotti Diotisalvi, classe 1925, di Farra di Soligo, bracciante, Brigata ‘Mazzini’;
4. Irti Isaia, classe 1898, di Spresiano, impiegato, capitano di fanteria di complemento, antifascista;
5. Pulzato Dante, classe 1924. Di Oderzo, operaio, Brigata ‘Pivetta’ .

Elenco vittime partigiani 5

1. Berti Gianfranco, classe 1918, di Palermo;
2. De Marco Ennio, classe 1925, di Vittorio Veneto, pittore, Brigata ‘Cairoli’;
3. Gaiotti Diotisalvi, classe 1925, di Farra di Soligo, bracciante, Brigata ‘Mazzini’;
4. Pulzato Dante, classe 1924. Di Oderzo, operaio, Brigata ‘Pivetta’ .
5. ???

Elenco vittime antifasciste 1

Irti Isaia, classe 1898, di Spresiano, impiegato, capitano di fanteria di complemento, antifascista

Responsabili o presunti responsabili

Elenco reparti responsabili


Reparto Non precisato

Tipo di reparto: Non identificati

Memorie

Memorie legate a questa strage

  • monumento a

    Tipo di memoria: monumento

    Descrizione: All’incrocio delle strade teatro dell’attentato e della fucilazione c’è un cippo a colonna con impressi i nomi delle vittime della rappresaglia.

  • onorificenza alla persona a

    Tipo di memoria: onorificenza alla persona

    Descrizione: Ennio De Marco fu insignito di croce di guerra al valor militare.

Bibliografia


Elio Fregonese, I caduti trevigiani nella guerra di Liberazione 1943-1945, Istresco, Treviso, 1993, pp. 80, 100, 110, 151;

Lucio De Bortoli e Giorgio Morlin, Montebelluna i giorni della Liberazione. Danilo Zanetti, 2010, p. 76;

Ives Bizzi, Il cammino di un popolo, Antifascismo e Resistenza dal Brenta al Tagliamento 1924 – 1944, vol. I, Giacobino Editore, Treviso, 1973, p. 208.

Sitografia


Fonti archivistiche

Fonti

Racconto fatto a Federico Maistrello nel 2000 da una signora della famiglia Comazzatto, all’epoca ragazzina e testimone del dramma.