Cervia, 05.10.1944

(Ravenna - Emilia-Romagna)

Descrizione

Località Cervia, Cervia, Ravenna, Emilia-Romagna

Data 5 ottobre 1944

Numero vittime 1

Numero vittime uomini 1

Numero vittime uomini anziani 1

Descrizione: L'escalation della violenza prosegue per tutta l'estate del 1944. A metà giugno il questore Neri ha ordinato, con la massima segretezza, ad alcuni agenti di PS la compilazione di elenchi di antifascisti, desumendone i nomi dai fascicoli esistenti nell’ufficio politico, per consegnarli alla SS tedesca e alla federazione fascista. Ciò che sin dall'ottobre del 1943 avveniva in modo "informale" per l'individuazione delle vittime delle uccisioni isolate, diventa sistema. Le liste delle persone invise al fascismo sono impiegate sia per la prosecuzione degli omicidi che per l'esecuzione delle stragi.

Il 24 settembre Kesselring ordina alle proprie truppe di terminare ogni eccesso di violenza, dichiarando: «il Duce mi ha riferito di casi recenti che risultano rivoltanti per il modo in cui sono stati condotti e che stanno inducendo anche gli elementi pacifici della popolazione a passare dalla parte del nemico o dei partigiani». Tuttavia le logiche di natura militare prevalgono e la popolazione ne risente pesantemente.
Il 7 ottobre, il nuovo capo della provincia Alberto Zaccherini, informa il comando tedesco di piazza di Ravenna, trasferitosi a Lavezzola, di non poter disbrigare vari affari a causa dei rastrellamenti e delle requisizioni che non risparmiano gli impiegati, i beni e i mezzi degli uffici statali. Giornalmente suoi impiegati e agenti di polizia sono «prelevati di forza per la strada e nello stesso atrio della prefettura per essere adibiti a lavori vari. Giornalmente la stessa categoria di persone deve difendere sino a rasentare la possibilità di violenza il possesso della bicicletta di cui si serve per ragioni di lavoro e talvolta gli sforzi sono vani perché la bicicletta è parimenti portata via».
A ciò si devono aggiungere le vere e proprie razzie condotte anche contro il capo della provincia che viene completamente privato della benzina per la sua macchina, del telefono, del telegrafo e di qualsiasi altro mezzo di comunicazione. A queste razzie si accompagnano i rastrellamenti che vengono attuati per garantire le vie di comunicazione strategiche e limitare l'azione dei partigiani. In tale quadro continuano ad essere attuati i sistemi repressivi definiti a inizio estate.

L'uccisione di Giuseppe Ricci è riportata nel volume Popolazione e memoria della guerra nel Ravennate (1943-1945), ma i dati ad essa relativi sono molto scarsi. Viene presentata come un omicidio compiuto con arma da fuoco ma non ne sono indicati gli autori.

Scheda compilata da Enrica Cavina
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Ultimo aggiornamento dei dati: 2016-01-03 23:36:22

Vittime

Elenco vittime

Ricci Giuseppe di 71 anni, nato il 2/08/1873

Elenco vittime civili 1

Ricci Giuseppe

Responsabili o presunti responsabili

Elenco reparti responsabili


Memorie
Bibliografia


M. Baioni, G. Masetti, Popolazione e memoria della guerra nel Ravennate (1943-1945), Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra, Ravenna, stampa 1994, p. 112.

Sitografia


Fonti archivistiche

Fonti