CIANO CROCETTA DEL MONTELLLO 02.01.1945

(Treviso - Veneto)

Descrizione

Località Ciano del Montello, Crocetta del Montello, Treviso, Veneto

Data 2 gennaio 1945

Matrice strage Fascista

Numero vittime 5

Numero vittime uomini 5

Numero vittime uomini adulti 5

Descrizione: Nel novembre 1944 la Divisione Decima (X MAS) trasferì da Milano a Crocetta del Montello i propri magazzini logistici affidandone la custodia al Distaccamento ‘Leone Bogani’, insediato nell’ex caserma dei carabinieri e composto da circa 150 fanti di marina. A metà dicembre alcuni sconosciuti rubarono del vestiario dai depositi e i marò setacciarono la zona alla ricerca dei colpevoli, catturando una ventina di partigiani. Per una quindicina di giorni gli arrestati furono sottoposti a interrogatori che duravano dalle 8 di sera fino all’alba, nel corso dei quali erano sottoposti a sevizie brutali di cui la più in voga era la cosiddetta ‘tortura della bilancia’: la vittima veniva denudata fino alla cintola e posta con la schiena su un piccolo sgabello con il piano strettissimo finché lentamente la testa da un lato e i piedi dall’altro sfioravano il terreno dando la sensazione che la colonna vertebrale si spezzasse in due e gli intestini scoppiassero (posizione a bilancia) dopo di che gli aguzzini la frustavano con un nervo di bue e/o le versavano della benzina sui fianchi dandole fuoco con un accendino. I prigionieri erano ammassati tutti assieme in una stanza di 3 metri per 3, senza luce e senza ora d’aria; i pasti consistevamo in una scodella di brodaglia e in 100 grammi di pane due volte al giorno.
In conclusione, gli ufficiali del Distaccamento condannarono a morte sei prigionieri. Neppure risulta che ci sia stato un processo di uno dei cosiddetti Tribunali di Guerra, inoltre le accuse formulate a carico dei condannati, peraltro non catturati con le armi in pugno, si basavano su ipotesi; per esempio nel dopoguerra si disse che essi erano estranei ai furti e che fossero stati accusati di avere ucciso in circostanze mai chiarite due repubblicani: l’alpino fascista Angelo Feltrin (13 agosto) e il legionario della GNR Ettore Buggio (5 ottobre), vicende sulle quali, comunque, la X MAS non aveva alcuna competenza perché catturare ladri o fare giustizia - in particolare in relazione a vicende antecedenti l’arrivo a Crocetta dei marò - era compito della GNR.
Comunque sia andata, all’alba del 2 gennaio cinque prigionieri vennero fucilati lungo il muro esterno del cimitero di Ciano del Montello (il sesto, di cui non è noto il nome, fu risparmiato all’ultimo momento).

Modalità di uccisione: fucilazione

Violenze connesse: sevizie-torture

Tipo di massacro: punitivo
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Estremi e note penali: Il capitano commissario Guido Del Giudice sedette sul banco degli imputati assieme al comandante della X MAS Junio Valerio Borghese. Il processo ebbe inizio avanti la CAS Sezione Speciale di Roma a partire dal 15 ottobre 1947, tuttavia dopo qualche giorno (23 ottobre) la Corte rinviò il dibattimento all’udienza del 1° dicembre 1947, ritenendo che alcuni capi di imputazione dovessero essere indagati più accuratamente. Nel frattempo il Procuratore Generale della Repubblica, rilevata la necessità di ampliare ulteriormente le indagini, richiese il rinvio del dibattimento a nuovo ruolo – cosa che fu disposta - e investì delle ricerche la Sezione Istruttoria. In conseguenza di ciò il procedimento riprese ex novo l’8 novembre 1948 e si concluse con sentenza del 17 febbraio 1949.
Del Giudice fu condannato a 14 anni di reclusione, di cui 8 immediatamente condonati per applicazione dell’art. 26 del Codice Penale Militare che prevedeva la riduzione della pena per chi avesse compiuto atti di valore. Zara Algardi, alle pp. 203/204 del libro citato in ‘Bibliografia’, ricorda che all’epoca un giudice popolare, che aveva fatto parte della Corte, sottolineò che il documento attestante gli atti di valore compiuti da Del Giudice era stato esibito durante il dibattimento dall’avvocato difensore e poi subito dallo stesso ritirato, per cui non risultava allegato agli atti del processo.

Scheda compilata da FEDERICO MAISTRELLO
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Ultimo aggiornamento dei dati: 2016-05-31 08:47:06

Vittime

Elenco vittime

1. Bellini Secondo (’Guerra’), classe 1924, di Crocetta, cuoco, Brigata ‘Mazzini’;
2. De Faveri Giulio )’Negus’), classe 1924, di Crocetta, macellaio, Brigata ‘Mazzini’;
3. Judica Giuseppe (‘Beppe), classe 1920, di Granmichele (Catania), operaio, Brigata ‘Mazzini’;
4. Marsura Luigi (‘Binda’), classe 1922, di Crocetta, operaio, Brigata ‘Mazzini’;
5. Giovannacci, classe 1884, di Mulazzo (Massa Carrara), sfollato a Crocetta, intendente della Brigata ‘Mazzini’.

Elenco vittime partigiani 5

1. Bellini Secondo (’Guerra’), classe 1924, di Crocetta, cuoco, Brigata ‘Mazzini’;
2. De Faveri Giulio )’Negus’), classe 1924, di Crocetta, macellaio, Brigata ‘Mazzini’;
3. Judica Giuseppe (‘Beppe), classe 1920, di Granmichele (Catania), operaio, Brigata ‘Mazzini’;
4. Marsura Luigi (‘Binda’), classe 1922, di Crocetta, operaio, Brigata ‘Mazzini’;
5. Giovannacci, classe 1884, di Mulazzo (Massa Carrara), sfollato a Crocetta, intendente della Brigata ‘Mazzini’.

Responsabili o presunti responsabili

Elenco reparti responsabili


X Mas/Distaccamento “Leone Bogani”

Tipo di reparto: Reparto speciale

Elenco persone responsabili o presunte responsabili


  • Filippo Marinucci

    Nome Filippo

    Cognome Marinucci

    Stato imputato in procedimento

    Note responsabile Sergente, di Ascoli Piceno.

    Tipo di reparto fascista Reparto speciale

    Nome del reparto X Mas/Distaccamento “Leone Bogani”

  • Guido Del Giudice

    Nome Guido

    Cognome Del Giudice

    Stato imputato in procedimento

    Note responsabile Capitano commissario, comandante del Distaccamento.

    Note procedimento Il capitano commissario Guido Del Giudice sedette sul banco degli imputati assieme al comandante della X MAS Junio Valerio Borghese. Il processo ebbe inizio avanti la CAS Sezione Speciale di Roma a partire dal 15 ottobre 1947, tuttavia dopo qualche giorno (23 ottobre) la Corte rinviò il dibattimento all’udienza del 1° dicembre 1947, ritenendo che alcuni capi di imputazione dovessero essere indagati più accuratamente. Nel frattempo il Procuratore Generale della Repubblica, rilevata la necessità di ampliare ulteriormente le indagini, richiese il rinvio del dibattimento a nuovo ruolo – cosa che fu disposta - e investì delle ricerche la Sezione Istruttoria. In conseguenza di ciò il procedimento riprese ex novo l’8 novembre 1948 e si concluse con sentenza del 17 febbraio 1949. Del Giudice fu condannato a 14 anni di reclusione, di cui 8 immediatamente condonati per applicazione dell’art. 26 del Codice Penale Militare che prevedeva la riduzione della pena per chi avesse compiuto atti di valore. Zara Algardi, alle pp. 203/204 del libro citato in ‘Bibliografia’, ricorda che all’epoca un giudice popolare, che aveva fatto parte della Corte, sottolineò che il documento attestante gli atti di valore compiuti da Del Giudice era stato esibito durante il dibattimento dall’avvocato difensore e poi subito dallo stesso ritirato, per cui non risultava allegato agli atti del processo.

    Tipo di reparto fascista Reparto speciale

    Nome del reparto X Mas/Distaccamento “Leone Bogani”

  • Oddo Bocalacci

    Nome Oddo

    Cognome Bocalacci

    Stato imputato in procedimento

    Note responsabile Sergente.

    Tipo di reparto fascista Reparto speciale

    Nome del reparto X Mas/Distaccamento “Leone Bogani”

  • Pasquale Subbia

    Nome Pasquale

    Cognome Subbia

    Stato nominativo generico o non identificato emerso dalla documentazione

    Note responsabile Capitano.

    Tipo di reparto fascista Reparto speciale

    Nome del reparto X Mas/Distaccamento “Leone Bogani”

  • Pietro Damiani

    Nome Pietro

    Cognome Damiani

    Stato imputato in procedimento

    Note responsabile Maresciallo.

    Tipo di reparto fascista Reparto speciale

    Nome del reparto X Mas/Distaccamento “Leone Bogani”

Memorie
Bibliografia


Zara Algardi, Processi ai fascisti, Vallecchi, Firenze, 1973, pp. 183-184, 203-204;
V. Morello, Ciano del Montello 1944 – 1945, s.i.p., Venezia, data di pubblicazione non precisata, p. 27 e seg.;
Quotidiano “Il Corriere della Sera”, e quotidiano “Corriere dell’Emilia”, entrambi del 19 ottobre 1947, cronaca giudiziaria del processo a carico di Junio Valerio Borghese .

Sitografia


Fonti archivistiche

Fonti