Treschè Conca Roana 27-04-1945

(Vicenza - Veneto)

Descrizione

Località Treschè Conca, Roana, Vicenza, Veneto

Data 27 aprile 1945

Matrice strage Nazista

Numero vittime 15

Numero vittime uomini 14

Numero vittime uomini adulti 11

Numero vittime uomini anziani 3

Numero vittime donne 1

Numero vittime donne adulte 1

Descrizione: Il 26.4.1945, il Btg. “Pretto” della Brigata garibaldina “Pino” ha scontri a fuoco con truppe russe e tedesche che tentavano di salire in Altopiano per la strada del Costo e la Val Canaglia, scontri in seguito ai quali i partigiani catturano dei prigionieri. Dal 26, a Castelletto di Rotzo, la Compagnia “Nembo” della “Pino” è impegnata a impedire ai tedeschi di salire in Altopiano da Pedescala. Stesso incarico dovrebbe continuare svolgerlo il Btg. “Pretto” in Val Canaglia, impedendo ai tedeschi di salire da Cogollo del Cengio per la strada del “Costo”. Ma il “Pretto” viene presumibilmente distratto da altri impegni operativi, come contro un reparto tedesco che da Cima Arde (estremo versante sud della Valdassa, sopra Pedescala) sta creando grossi problemi alla “Nembo” al Castelletto, e contro truppe che in camion da Asiago tentano di dirigersi perso le fortificazioni della “Linea blù” realizzate dalla Todt sul versante sud dell’Altopiano. Sta di fatto che il 27.4.45 una colonna motorizzata tedesca riesce indisturbata a salire per la strada del “Costo”, ad attraversare tutta la Val Canaglia ed arrivare indisturbata nel primo pomeriggio sino a Contrà Fondi di Treschè Conca. I partigiani, colti impreparati, nel velleitario tentativo di bloccare i tedeschi o forse per l’errore di qualcuno, aprono il fuoco. La posizione strategicamente inadatta, la superiorità numerica dei tedeschi e quella del loro armamento, hanno subito la meglio: muoiono armi in pugno cinque partigiani e altri quattro, feriti, vengono catturati e trucidati sul posto. Anche Irma Panozzo e il padre sono uccisi e la loro casa data alle fiamme. Al termine dello scontro, dieci uomini residenti nelle contrade Fondi e Cavrari sono rastrellati dai tedeschi, che li fucilano “sopra il giuoco delle bocce dell'Osteria «O che vino buono»”, “lassù sul Joch”, “sopra la galleria del treno”. Alla morte scampa una sola persona, il patriota Vincenzo Valente Ceci. Solo il 28.4.1945, il giorno dopo la strage, il Btg. “Pretto” riesce a bloccare nuovamente l’accesso all’Altopiano della Val Canaglia, posizionandosi sulle dorsali delle Mandre e delle malghe di Cerasana, sino al Ponte di Campiello, e facendo saltare il ponte stesso, “e questo mise fine alla paura che ci potessero essere altre colonne tedesche che cercassero di arrivare al nord transitando per l’altopiano”.
Il 29.4.1945 la Brigata “Fiamme Verdi” della “7 Comuni”, invia in appoggio alla “Pino” 60 uomini della 1^ Compagnia “M. Lemerle” che da Bocchetta Pau’ si posizionano fin sopra la Val Canaglia e la strada del “Costo” (Cima del Gallo e Monte Croce). La stessa sera il reparto SS e Flak che aveva bivaccato a Cogollo del Cengio tenta di salire in Altopiano ma viene bloccato e costretto a tornare sui suoi passi.

Modalità di uccisione: uccisione con armi da fuoco

Tipo di massacro: ritirata
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Scheda compilata da Pierluigi Dossi
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Ultimo aggiornamento dei dati: 2016-09-07 15:39:31

Vittime

Elenco vittime

1. Biekar Vittorio di Francesco, nato a Trieste nel 1886, sfollato a Treschè Conca. Patriota.
2. Busato Luigi detto Gigi “Remo”, di Leonardo, nato a Chiampo (VI) nel 1927, da Chiuppano (VI). Partigiano (Br. Pino).
3. Cossovich Pellegrini Lucinio Rocco di Tommaso, nato nel 1897, residente a Lussingrande, maestro elementare, sfollato a Treschè Conca. Patriota.
4. Dadich Rocco di Cristoforo, nato a Zara nel 1910, sfollato a Treschè Conca. Patriota.
5. Dal Prà Virginio di Nicola, nato nel 1925, da Chiuppano. Partigiano (Br. Mameli).
6. Frigo Mario, di Pietro Giacinto, nato nel 1918, da Treschè Conca, mutilato. Patriota.
7. Mattioli Mario di Umberto, nato a Sacile (UD) nel 1889, impiegato alla Todt di Treschè Conca. Patriota.
8. Misiano Pasquale di Carmelo, nato a Reggio Calabria nel 1922, già carabiniere e impiegato alla Todt di Treschè Conca. Patriota.
9. Panozzo Lughetto Giovanni di Sabino, nato nel 1895, da Treschè Conca. Patriota.
10. Panozzo Lughetto Giovanni Battista di Antonio, nato nel 1874, da Treschè Conca. Patriota.
11. Panozzo Pellarin Giovanni “Gejo” di Giuseppe, nato nel 1901, da Treschè Conca. Patriota.
12. Panozzo Pellarin Irma di Giovanni, nata nel 1926, da Treschè Conca. Patriota.
13. Rudella Francesco detto Cesco “Kaki - Turno” di Bortolo, nato nel 1926, da Chiuppano (VI). Partigiano (Br. Mameli).
14. Terzo Valentino detto Tino di Michele, nato nel 1926, da Chiuppano. Partigiano (Br. Pino).
15. Usmiani Giovanni di Giuseppe, nato a Zara nel 1901, sfollato a Treschè Conca. Patriota.

Elenco vittime partigiani 4

1. Busato Luigi detto Gigi “Remo”, di Leonardo, nato a Chiampo (VI) nel 1927, da Chiuppano (VI). Partigiano (Br. Pino).
2. Dal Prà Virginio di Nicola, nato nel 1925, da Chiuppano. Partigiano (Br. Mameli).
3. Rudella Francesco detto Cesco “Kaki - Turno” di Bortolo, nato nel 1926, da Chiuppano (VI). Partigiano (Br. Mameli).
4. Terzo Valentino detto Tino di Michele, nato nel 1926, da Chiuppano. Partigiano (Br. Pino).

Elenco vittime legate a partigiani 11

1. Biekar Vittorio di Francesco, nato a Trieste nel 1886, sfollato a Treschè Conca. Patriota.
2. Cossovich Pellegrini Lucinio Rocco di Tommaso, nato nel 1897, residente a Lussingrande, maestro elementare, sfollato a Treschè Conca. Patriota.
3. Dadich Rocco di Cristoforo, nato a Zara nel 1910, sfollato a Treschè Conca. Patriota.
4. Frigo Mario, di Pietro Giacinto, nato nel 1918, da Treschè Conca, mutilato. Patriota.
5. Mattioli Mario di Umberto, nato a Sacile (UD) nel 1889, impiegato alla Todt di Treschè Conca. Patriota.
6. Misiano Pasquale di Carmelo, nato a Reggio Calabria nel 1922, già carabiniere e impiegato alla Todt di Treschè Conca. Patriota.
7. Panozzo Lughetto Giovanni di Sabino, nato nel 1895, da Treschè Conca. Patriota.
8. Panozzo Lughetto Giovanni Battista di Antonio, nato nel 1874, da Treschè Conca. Patriota.
9. Panozzo Pellarin Giovanni “Gejo” di Giuseppe, nato nel 1901, da Treschè Conca. Patriota.
10. Panozzo Pellarin Irma di Giovanni, nata nel 1926, da Treschè Conca. Patriota.
11. Usmiani Giovanni di Giuseppe, nato a Zara nel 1901, sfollato a Treschè Conca. Patriota.

Responsabili o presunti responsabili

Elenco reparti responsabili


Memorie

Memorie legate a questa strage

  • monumento a

    Tipo di memoria: monumento

    Descrizione: In Contrà Fondi è stato eretto un monumento indicante i nomi dei caduti partigiani e delle vittime civili dello scontro avvenuto il 27 aprile 1945.

  • lapide a Contrà Cavrai, Treschè Conca, Roana

    Tipo di memoria: lapide

    Ubicazione: Contrà Cavrai, Treschè Conca, Roana

    Anno di realizzazione: 1979

    Descrizione: Nel 1979 viene eretto un cippo in Contrà Cavrari, ma non indicante i nomi delle vittime.

  • onorificenza alla persona a

    Tipo di memoria: onorificenza alla persona

    Descrizione: Dal Prà Virginio di Nicola, nato nel 1925, partigiano della Br. Mameli trucidato a Treschè Conca il 27.4.45, è decorato con Medaglia d’Argento al Valor Militare.

  • commemorazione a

    Tipo di memoria: commemorazione

    Descrizione: Una prima commemorazione, all’indomani della fine della guerra, venne tenuta da Vincenzo Valente Ceci, unico superstite alla fucilazione del 27/04/1945. Ogni anno, il 27 aprile, si tiene una commemorazione in ricordo delle vittime.

Bibliografia


Giorgio Spiller, Treschè Conca e Cavrari terre partigiane. La strage del 27 aprile 1945. Testimonianze e Documenti sulla Brigata “Pino”, Quaderni della Resistenza vicentina n. 9, AVL Vicenza, Vicenza 2013.
Virgilio Panozzo, La Resistenza in Tresché Conca, 1943-1945, Australia 2010.
Virgilio Panozzo,I partigiani a Treschè Conca tra storia e miti, in QV - Quaderni Vicentini, n. 1 – 2014.
Elena Carano, Oltre la soglia. Uccisioni di civili in Veneto 1943-1945, Istituto veneto per la storia della Resistenza e dell’Età Contemporanea, Padova 2007.
Giovanni Borgo e Michele Serra, Mosson e oltre. Dalle memorie di don Carlo Frigo missionario salesiano, Seghe di Velo (VI) 1983.
Francesco Rezzara, “Ruski karasciò”. Dalla Campagna di Russia alla Resistenza, Chiuppano (VI) 2010.
Augusto Slaviero, Parla uno della Garemi, Ed. Odeonlibri-Ismos, Schio (VI) 2006.
Pierantonio Gios, Resistenza, Parrocchia e Società nella diocesi di Padova 1943-1945, Ed. Marsilio-Ivsrec, Venezia 1981.
Pierantonio Gios, Controversie sulla Resistenza ad Asiago e in Altopiano, Ed. Tip. Moderna, Asiago 1999.
Pierantonio Gios, Clero Guerra e Resistenza nelle relazioni dei Parroci, Ed. Tip. Moderna, Asiago 2002.
Pierantonio Gios, Il Comandante “Cervo”, capitano Giuseppe Dal Sasso, Ed. Tip. Moderna, Asiago 2002.
Paolo Paoletti, L’ultima vittoria nazista. Le stragi impunite di Pedescala e Settecà, Ed. Menin, Schio (Vi) 2002.
Ezio Maria Simini, Eccidi e stragi di militari, civili e partigiani nell’alto vicentino (1943-1945), Quaderni di storia e di cultura scledense, n. 34, Schio 2014.
Luigi Calderaro, “Tresché Conca, silloge storico illustrativa, Vicenza 1986.
Comitato Veneto-Trentino, Brigate d’assalto “Garemi”. Contributo per una storia del gruppo divisioni garibaldine “Ateo Garemi”, Torrebelvicino (VI) 1978.

Sitografia


Fonti archivistiche

Fonti

ASVI, CLNP, b. 22 fasc. Richieste Assistenza Varia, sotofasc. A1;
ASVI, Danni di guerra, b. 47, 81 e 88, 99, 100, 101, 102, 103, 119, 129, 130, 153, 170, 219, 232, 250, 295, 302, 342, 343, fasc. 1433-domanda 531, 5120, 5123, 5508, 6250, 6251, 6377, 6378, 6379, 6449, 6458, 7579, 8292, 8342, 9970, 11263, 11322, 11323, 15115, 15901, 17074, 19951, 19952, 20580, 24252, 24264;
APTCo, Libro Cronistorico, Aprile 1945;
Archivio privato Vescovi-Residori, relazione 1^ Compagnia “M. Lemerle” della Brigata “Fiamme Verdi”