Contrà Pozzan Sarcedo 27-04-1945

(Vicenza - Veneto)

Descrizione

Località Contrà Pozzan, Sarcedo, Vicenza, Veneto

Data 27 aprile 1945

Matrice strage Fascista

Numero vittime 2

Numero vittime uomini 2

Numero vittime uomini adulti 1

Numero vittime uomini anziani 1

Descrizione: Alfredo Fabris “Franco”, già catturato all’alba del 28 marzo ‘45 a Monte di Calvene con “Ferrara” e “Silva”, è consegnato alla “Banda “Carità”. Il 27 aprile riesce a fuggire da Villa Cabianca di Longa di Schiavon e tenta di raggiungere Zugliano. È inseguito lungo gli argini del torrente Astico dalle SS che riescono a ferirlo; continua la fuga e, a sud di Sarcedo, passa vicino a Contrà Pozzan, ma non si ferma per non compromettere i residenti e continua verso Casa Contin. Le SS che lo credono comunque nascosto nelle case della contrada, cominciano a perquisire e a sparare attraverso porte e finestre, uccidendo così l’anziano Marco Fantin e ferendo sua figlia Antonia (cl. 1901). Alla fine, indirizzati da una spia fascista del luogo, si dirigono verso Casa Contin; ma anche lì il partigiano non si è fermato, ha proseguito verso sud, verso Montecchio Precalcino, e in aperta campagna, ai bordi di un fosso, si ferma sfinito; raggiunto dai militi e dalla spia, viene finito con un colpo alla testa.

Modalità di uccisione: uccisione con armi da fuoco

Tipo di massacro: punitivo
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Estremi e note penali: Non ci sono specifici procedimenti penali collegati direttamente all’assassinio Fabris e Fantin.
Con sentenza del 3 ottobre 1945 vennero processati a Padova 16 componenti la “Banda Carità”, e il verdetto fu lieve: su sette richieste dal PM, 4 furono le condanne a morte (Coradeschi, Gastaldelli, Linari e Tecca, latitante evaso da Padova il 25.9.45), due gli ergastoli (Cecchi e Chiarotto M.), due le condanne a 30 anni di reclusione (Falugiani e Gonnelli), 16 anni fu la pena inflitta a Carità Franca, 15 anni a Piani e Massai, 6 anni e 8 mesi per Notti, Chiarotto V. e Simonini. Elisa Carità è ritenuta non imputabile per incapacità di intendere e di volere, di cui però la corte ordina il ricovero in un riformatorio giudiziario per un tempo non inferiore a tre anni; Mancuso Margherita è assolta perché il fatto non costituisce reato; Alberto Sottili, è assolto per insufficienza di prove. Il 5 ottobre, immediatamente dopo la sentenza, fu presentato ricorso in appello. Di quattro condanne capitali ne rimase una (Coradeschi), le altre, “per difetto di motivazione in ordine alle circostanze attenuanti” vennero annullate. Annullate anche le altre condanne o addirittura annullate per “illegalità della pena” come nel caso di Notti e Simonini, che furono rinviati a giudizio alla Corte d’Assise, Sezione Speciale d’Appello di Venezia. Successivamente, grazie all’amnistia promulgata sotto la guida del Guardasigilli Togliatti (DDL del 22.6.46) ed altre giustificazioni giuridiche, tutti gli imputati furono liberati in pochi anni. L’ultimo ad essere liberato fu Castaldelli (nel 1955), processato anche a Lucca per i fatti di Firenze. Gli altri furono tutti scarcerati prima del 1950. Nel 1962 Linari fu persino riabilitato dalla Corte d’appello di Venezia. L’unico a pagare fu Antonio Coradeschi. Venne fucilato all’alba del 26 aprile '46 al poligono di tiro di Padova.

Scheda compilata da Pierluigi Dossi
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Ultimo aggiornamento dei dati: 2016-01-02 09:18:33

Vittime

Elenco vittime

1. Alfredo Fabris “Franco”, da Zugliano, insegnante e alpino, Capo di Stato Maggiore della Brigata “Martiri di Granezza”, Divisione “Monte Ortigara”;
2. Marco Fantin, cl. 1865, da Contrà Pozzan di Sarcedo, civile;

Elenco vittime civili 1

Marco Fantin, cl. 1865, da Contrà Pozzan di Sarcedo, civile;

Elenco vittime partigiani 1

Alfredo Fabris “Franco”, da Zugliano, insegnante e alpino, Capo di Stato Maggiore della Brigata “Martiri di Granezza”, Divisione “Monte Ortigara”;

Responsabili o presunti responsabili

Elenco reparti responsabili


Reparto servizi speciali GNR di Firenze \"Banda Carità\"

Tipo di reparto: Guardia Nazionale Repubblicana

Memorie

Memorie legate a questa strage

  • onorificenza alla persona a

    Tipo di memoria: onorificenza alla persona

    Descrizione: Alfredo Fabris “Franco”, è decorato con Medaglia d’Argento al Valor Militare alla memoria ed a lui è dedicata la Scuola secondaria di Zugliano.

Bibliografia


Pierluigi Damiano Dossi “Busoi”, 27 Aprile 1945. Longa di Schiavon - Novoledo – Dueville – Sandrigo. Una trappola per i Comandanti della Divisione Partigiana “Monte Ortigara”, Ed. CSSMP in www.studistoricianapoli.it., Montecchio Precalcino 2015.
Giacomo Cappellotto, Liverio Carollo, Loris Marcon, Sarcedo: pagine di storia dal 1935 al 1945, Ed. La Serenissima, Vicenza 1990.
Pierantonio Gios, Resistenza, Parrocchia e Società nella diocesi di Padova 1943-1945, Ed. Marsilio-Ivsrec, Venezia 1981.

Sitografia


www.studistoricianapoli.it

Fonti archivistiche

Fonti

IVSREC, b. 66, Relazione storica della Brigata Martiri di Granezza ;