Descrizione
Località La Para, Acquasanta Terme, Ascoli Piceno, Marche
Data 21 aprile 1944
Matrice strage Nazista
Numero vittime 1
Numero vittime uomini 1
Numero vittime uomini adulti 1
Descrizione: Il 20 aprile 1944, quando sembrava che nella zona dell’umitano e di Pozza fosse tornata la calma, avvenne un nuovo sanguinoso episodio. Al mattino, Pozza e Umito furono svegliate dal vocio di un gruppo armato di SS e di militi. A Pozza furono presi Lorenzo Cesari e Pio Cesari, senza fornire alcuna spiegazione; mentre a Umito altri tre: Albino Sparapani, Domenico Sparapani e Guido Caucci. Venneri incolonnati e portati presso la colonia montana di Acquasanta. Qui giunti, i tre di Umito, dopo alcune formalità furono rilasciati, mentre gli altri due dopo lunghi interrogatori, passarono la notte alla Colonia. Il giorno dopo furono ricondotti a Pozza, presso il luogo dove erano state sepolte le vittime dell’11 marzo, per essere uccisi, perché dopo lunghi spossanti interrogatori non avevano rivelato informazioni riguardanti i gruppi partigiani. Con i moschetti e i mitra spianati, le SS ordinarono di scavare la fossa, perché a loro dire, in quel punto dovevano essere nascoste delle armi. Ma dopo aver scavato un po’, per il fetore dei corpi in putrefazione, gli fu ordinato di smettere. Allora fecero ritorno a Pozza e fu concesso ai condannati di salutare i famigliari. Tra le lacrime della moglie Annunziata e i due piccoli figli, Pio Cesari continuò il cammino scortato da un primo gruppo di SS. Dietro seguiva un secondo gruppo con Lorenzo Cesari. Giunti in una località sulla strada rotabile Acquasanta-Umito chiamata comunemente La Para, mentre i nazifascisti si preparavano alla fucilazione, Pio Cesari con un vigoroso slancio si gettò nel dirupo sottostante, ma i colpi del mitra lo ferirono in modo grave. Per un po’ rimase come morto, ma credendo che i suoi feritori se ne fossero andati, alzò la testa e venne visto, ricevendo il colpo di grazia. Intanto Lorenzo Cesari, prevedendo di fare la stessa fine, giunto nei pressi del bivio per Cagnano, dovette porsi in piedi, sopra un burrone, davanti a un plotone di esecuzione di una cinquantina di SS, per essere fucilato. Ma improvvisamente giunse dalla colonia un tedesco con un contrordine e fu liberato.
Modalità di uccisione: uccisione con armi da fuoco
Tipo di massacro: rastrellamento
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Scheda compilata da Chiara Donati
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Ultimo aggiornamento dei dati: 2015-06-28 13:35:41
Vittime
Elenco vittime
Cesari Pio, n. 30/01/1910 ad Acquasanta, figlio di Giacomo e di Domenica Ciampini, residente ad Acquasanta, coniugato con Annunziata Castelli, qualifica Partigiano caduto, Banda Bianco (05/12/1943 – 21/04/1944), grado Comandante btg. – Tenente, riconosciutagli il 07/02/1946 ad Ancona. Medaglia d’argento al valor militare.
Elenco vittime partigiani 1
Cesari Pio
Responsabili o presunti responsabili
Memorie
Memorie legate a questa strage
onorificenza alla persona a
Tipo di memoria: onorificenza alla persona
Descrizione: Medaglia d’argento al valor militare al partigiano Pio Cesari: “Catturato mente compiva un servizio di collegamento, sopportava fermamente le più crudeli sevizie senza dare alcuna notizia che potesse riuscire utile al nemico, dal quale veniva finito a col
cippo a strada provinciale Acquasanta Terme-Umito
Tipo di memoria: cippo
Ubicazione: strada provinciale Acquasanta Terme-Umito
Descrizione: Cippo sulla strada provinciale Acquasanta Terme-Umito: “Qui cadde il partigiano Cesari Pio trucidato barbaramente dai nazifascisti il 21 aprile 1944. I partigiani a perenne ricordo”.