Descrizione
Località Caldarette Ete, Fermo, Fermo, Marche
Data 19 giugno 1944
Matrice strage Nazista
Numero vittime 2
Numero vittime uomini 2
Numero vittime uomini adulti 2
Descrizione: Nel corso del ripiegamento nazifascista verso Nord, la zona di Caldarette Ete, in provincia di Fermo, diviene dal 13 giugno 1944 un fondamentale punto di passaggio per le truppe tedesche. Il 19 giugno si verificano una serie di fatti che portarono alla morte di quattro civili inermi. Il primo è un tragico episodio di violenza, che la memoria popolare ricorda come “l’eccidio dei fratelli-cugini Fortuna”. Mentre un reparto di tedeschi stava minando il ponte che collega Fermo con i paesi oltre la collina, alcuni giovani, presumibilmente partigiani della zona, spararono contro di loro qualche colpo di mitragliatrice, scatenando di lì a poco la rappresaglia. Ci furono sicuramente dei feriti e dei morti tra i tedeschi, ma a oggi non si sa il numero esatto. Messisi alla ricerca dei partigiani, che si erano già allontanati dalla zona, i soldati nazisti si diressero verso le case lì vicino, appiccando il fuoco. In una di queste abitava la famiglia Fortuna, in quel momento intenta nel far colazione. Senza troppe spiegazioni prelevarono i due uomini presenti: i cugini Giuseppe e Luigi Fortuna, erroneamente ritenuti partigiani. Costretti a uscire fuori, furono crivellati di colpi a pochi metri dall’abitazione. I corpi rimasero per tutta la giornata sul ciglio della strada perché nessuno ebbe il coraggio di spostarli. Il funerale venne celebrato solo dopo qualche giorno.
Quel 19 giugno morirono anche il signor Santino Serafini, bruciato vivo per aver tentato di riappropriarsi delle proprie bestie, confiscategli dai tedeschi; e Giovanni Protasi, all’epoca di soli sei anni che, colpito da una scheggia di cannonata allo stomaco, non ricevette le cure necessarie e morì dopo qualche giorno.
Modalità di uccisione: fucilazione
Violenze connesse: furto e-o saccheggio,incendio di abitazione,minamenti e esplosioni
Trattamento dei cadaveri: Esposizione dei cadaveri
Tipo di massacro: rappresaglia
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Note sulla memoria (per maggiori informazioni vedi la sezione apposita): La morte dei civili e la responsabilità dell’accaduto sono state a volte ricondotte, soprattutto dai familiari, ai colpi sparati irragionevolmente dai presunti giovani partigiani, dando vita a una memoria divisa.
Scheda compilata da Chiara Donati
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Ultimo aggiornamento dei dati: 2016-10-12 07:48:27
Vittime
Elenco vittime
Fortuna Giuseppe, n. a Fermo 18/02/1908, paternità Nazzareno, variazione qualifica da Partigiano combattente caduto a Caduto per rappresaglia, Gap Fermo (01/12/1943 – 19/06/1944), riconosciutagli il 26/03/1946 ad Ancona.
Fortuna Luigi, n. a Fermo il 28/04/1909, paternità Girolamo, qualifica Partigiano combattente caduto, Gap Fermo (01/12/1943 – 19/06/1944), riconosciutagli il 26/03/1946 ad Ancona.
Elenco vittime civili 2
Fortuna Giuseppe
Fortuna Luigi
Responsabili o presunti responsabili
Memorie
Memorie legate a questa strage
commemorazione a
Tipo di memoria: commemorazione
Descrizione: Ogni anno l’Anpi e l’amministrazione comunale ricordano l’eccidio nei luoghi della tragedia.