PIAZZA DEL CAMPO DI CONCENTRAMENTO SERVIGLIANO 02.10.1943

(Fermo - Marche)

Descrizione

Località Piazza del Campo di concentramento, Servigliano, Fermo, Marche

Data 2 ottobre 1943

Matrice strage Nazista

Numero vittime 2

Numero vittime uomini 1

Numero vittime uomini adulti 1

Numero vittime donne 1

Numero vittime donne adulte 1

Descrizione: Il campo di Servigliano si trova appena fuori il paese, lungo la via per Amandola e vicino alla stazione ferroviaria. Fu costruito durante il primo conflitto mondiale per accogliere i prigionieri di guerra austroungarici, turchi e serbi. Rimase in funzione fino al 1919 e alla fine della guerra fu adibito ad altri usi. Nel gennaio 1940 fu ufficialmente riaperto per accogliere i nuovi prigionieri di guerra. Il campo era sottoposto alla giurisdizione del IX Corpo d’Armata e diretto dal colonnello Annibale Bacci. Inizialmente vi furono detenuti prigionieri greci ma, dal febbraio 1942 al settembre 1943, venne occupato sempre più dai prigionieri alleati: britannici, americani, canadesi, neozelandesi, francesi, etc. Il numero andò crescendo progressivamente fino a raggiungere nel maggio 1942 la capienza massima. La situazione nel campo rimase pressoché invariata fino al 14 settembre 1943, quando a sei giorni dall’armistizio, i prigionieri riuscirono a fuggire in massa disperdendosi nelle campagne e nei paesi vicini, dove in molti rimasero nascosti, aiutati dalla popolazione, fino al giugno del 1944. La fuga fu un evento unico in tutta la regione, e il suo successo deve essere accreditato al capitano medico Dereck Millar, che si assunse la responsabilità dell’evacuazione di fronte al comando del campo. A partire dall’ottobre 1943 la struttura si trasformò in un punto di raccolta per gli ebrei italiani e stranieri di tutta la provincia di Ascoli Piceno. L'eccidio dei coniugi Viozzi, avvenuto il 2 ottobre, all'ingresso del campo, rappresentò presumibilmente un segnale che le forze occupanti volevano dare alla popolazione locale che si recava nel campo abbandonato, asportando qualsiasi oggetto che potesse essere utile. I coniugi stavano infatti uscendo da una breccia aperta accanto alla casermetta d'ingresso del campo, quando sopraggiunse una autoblindo tedesca. Subito scesero due soldati armati di mitra che intimarono l'alt. I Viozzi però, vistosi scoperti, vennero presi dal panico: abbandonato tutto ciò che avevano preso, iniziarono a correre sperando di poter girare l'angolo della casermetta e dileguarsi. Il sole non era ancora sorto e le ultime ombre della notte potevano favorire la loro fuga. Invece, i due soldati fecero fuoco. Pare che accanto ai tedeschi ci fossero anche dei carabinieri. Furono colpiti entrambi da una scarica di colpi di mitra. Nicola Viozzi morì nel giro di pochi minuti, mentre sua moglie, agonizzante, verrà trasportata in ospedale, a Fermo, dove morirà il 9 ottobre 1943.

Modalità di uccisione: uccisione con armi da fuoco

Tipo di massacro: legato al controllo del territorio
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Annotazioni: A sparare furono due tedeschi, arrivati da qualche giorno a Servigliano. Reparto non individuato. Pare che accanto ai tedeschi ci fossero anche dei carabinieri.

Note sulla memoria (per maggiori informazioni vedi la sezione apposita): L\'episodio è stato quasi completamente rimosso dalla comunità.

Scheda compilata da FILIPPO IERANO
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Ultimo aggiornamento dei dati: 2016-06-25 13:57:14

Vittime

Elenco vittime

Lattanzi Marina, n. 26/03/1914 a Monteleone di Fermo, contadina mezzadra, muore il 9/10/1943
Viozzi Nicola, n. 15/08/1900 a Santa Vittoria in Matenano, coniugato in prime nozze con Funari Matilde, di cui rimase vedovo il 6/03/1943; passato a seconde nozze con Lattanzi Marina il 1/05/1943, contadino mezzadro; muore il 2/10/1943.

Elenco vittime civili 2

Lattanzi Marina
Viozzi Nicola

Responsabili o presunti responsabili

Elenco reparti responsabili


Memorie

Memorie legate a questa strage

  • museo a Serviglaino

    Tipo di memoria: museo

    Ubicazione: Serviglaino

    Descrizione: Museo della memoria del campo di Servigliano

Bibliografia


Filippo Ieranò, Baracca n.6. Il passaggio di migliaia di profughi tra il 1945 e il 1955 nell'ex campo di concentramento di Servigliano (...), Città ideale, Massa Fermana 2006, p. 253.

Una città cosmopolita. Il passaggio di migliaia di profughi tra il 1945 e il 1955 nell'ex campo di concentramento di Servigliano (...), Capodarco fermano, Fermo 2012, p. 311.

Lina Verducci, Giuseppe Milloza, Filippo Ieranò (a cura di), Il campo di Servigliano 1915-1955. La memoria di un luogo che testimonia le tragedie del Novecento, Associazione Casa della Memoria di Servigliano, Servigliano 2005, p. 39

Resistenza e Liberazione nelle Marche. Atti del I Convegno di studio nel XXV della Liberazione, Argalia, Urbino 1973.

Sitografia


www.casadellamemoria.org/indicecampo.htm
www.storiamarche900.it/main?p=storia_territorio_servigliano

Fonti archivistiche

Fonti

Ufficio Anagrafe, Registro atti di morte di Servigliano, Parte II, Serie B.