Aune, 9-11.8.1944

(Belluno - Veneto)

Descrizione

Località Aune; Croce d’Aune, Sovramonte, Belluno, Veneto

Data 9 agosto 1944

Matrice strage Nazifascista

Numero vittime 7

Numero vittime uomini 6

Numero vittime uomini adulti 5

Numero vittime uomini anziani 1

Numero vittime donne 1

Numero vittime donne adulte 1

Descrizione: Dopo che spie repubblicane comunicano ai tedeschi che ad Aune (Belluno) hanno trovato alloggio e protezione alcuni ex prigionieri inglesi, oltre a molti partigiani, scatta il rastrellamento, alle prime luci del 9 agosto 1944. Il combattimento è molto aspro con perdite da entrambe le parti. I partigiani riescono a sganciarsi ma non a evitare l’entrata in paese dei nazisti. Le prime violenze si registrano a Croce d’Aune, dove molte casere vengono incendiate. Muoiono i fratelli Caterina e Giovanni Facchin, entrambi legati alla Resistenza, sorpresi e uccisi nella loro casa. Mentre continua la perquisizione e il saccheggio delle case, Vittorio Dalla Cort viene prelevato dalla sua casera con l’accusa di essere un partigiano. Viene prima obbligato a trasportare munizioni, poi interrogato e torturato, infine fucilato alla schiena. Il rastrellamento continua il 10 agosto, quando vengono arrestati due operai, Serio Bortolas e Domenico Sante Vieceli, anche loro accusati di essere partigiani e uccisi senza processo. Lo stesso giorno i tedeschi sparano a Giuseppe Perotto, intento a tagliare legna, per poi finirlo bruciando la malga in cui si rifugia ferito. La mattina dell’11 agosto agli abitanti di Aune viene concesso un quarto d’ora per scappare prima che il paese venga dato alle fiamme. Tutto quello che la gente cerca di salvare dalle case viene requisito dai tedeschi, che uccidono Cairoli Gorza (attardatosi a recuperare un materasso). Verso le 19 dell’11 agosto 1944, i tedeschi lasciano la zona.

Modalità di uccisione: uccisione con armi da fuoco

Violenze connesse: furto e-o saccheggio,incendio di abitazione

Tipo di massacro: rastrellamento
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Estremi e note penali: Procura militare di Verona, n° registro generale 1168.
Attilio Bolzonella viene condannato a morte dalla CAS di Belluno il 30/7/1946. Il 7/4/1948 la Corte d’Appello di Venezia commuta la pena in ergastolo. Successivamente la pena sarà ulteriormente commutata in 30 anni di reclusione e poi via via ridotta fino a 10 anni.

Annotazioni: Dovrebbero essere presenti anche degli italiani all’operazione, ma non è possibile stabilire i reparti di appartenenza. Data la complessità dell’episodio, le fonti risultano piuttosto discordanti sia sul numero delle vittime, sia sulla dinamica dei fatti.

Scheda compilata da Adriano Mansi
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Ultimo aggiornamento dei dati: 2021-03-04 15:57:50

Vittime

Elenco vittime

1. Bortolas Serio, nato a Pedavena (Belluno) il 28/5/1922;
2. Dalla Cort (o Dalla Corte o Da Cort) Vittorio, nato a S. Gregorio nelle Alpi (Belluno) il 2/1/1922;
3. Facchin Caterina “Gloria”, nata a Sovramonte (Belluno) il 3/8/1921, partigiana;
4. Facchin Giovanni “Primavera”, nato a Sovramonte (Belluno) il 6/7/1923, partigiano;
5. Gorza Cairoli, nato a Sovramonte (Belluno) il 21/10/1884;
6. Perotto Giuseppe, nato a Pedavena (Belluno) l’11/8/1922, boscaiolo;
7. Vieceli Domenico Sante, nato a Fonzaso (Belluno) il 13/8/1900.

Elenco vittime civili 1

Perotto Giuseppe, nato a Pedavena (Belluno) l’11/8/1922, boscaiolo.

Elenco vittime partigiani 2

1. Facchin Caterina “Gloria”, nata a Sovramonte (Belluno) il 3/8/1921, partigiana;
2. Facchin Giovanni “Primavera”, nato a Sovramonte (Belluno) il 6/7/1923, partigiano;

Elenco vittime indefinite 4

1. Bortolas Serio, nato a Pedavena (Belluno) il 28/5/1922;
2. Dalla Cort (o Dalla Corte o Da Cort) Vittorio, nato a S. Gregorio nelle Alpi (Belluno) il 2/1/1922;
3. Gorza Cairoli, nato a Sovramonte (Belluno) il 21/10/1884;
4. Vieceli Domenico Sante, nato a Fonzaso (Belluno) il 13/8/1900.

Responsabili o presunti responsabili

Elenco reparti responsabili


SS Feltre

Tipo di reparto: Waffen-SS

Reparto Non precisato

Tipo di reparto: Non identificati

Elenco persone responsabili o presunte responsabili


  • Attilio Bolzonella

    Nome Attilio

    Cognome Bolzonella

    Ruolo nella strage Autore

    Note procedimento Procura militare di Verona, n° registro generale 1168. Attilio Bolzonella viene condannato a morte dalla CAS di Belluno il 30/7/1946. Il 7/4/1948 la Corte d’Appello di Venezia commuta la pena in ergastolo. Successivamente la pena sarà ulteriormente commutata in 30 anni di reclusione e poi via via ridotta fino a 10 anni.

  • Guglielmo “Willy” Niedermayer

    Nome Guglielmo “Willy”

    Cognome Niedermayer

    Ruolo nella strage Collaboratore

    Stato imputato in procedimento

    Note responsabile Nato ad Appiano (Bolzano) il 26/6/1913. Il fascicolo riguardante Niedermayer è stato archiviato “provvisoriamente” il 14 gennaio 1960. Ritrovato nei primi anni ’90 in un armadio della Procurma generale militare viene trasmesso alla Procura militare di Verona il 30 novembre 1994. Dopo che la CAS di Belluno, il 4 marzo 1947, aveva stabilito che non poteva essere processato come collaborazionista, in quanto da considerarsi a tutti gli effetti tedesco dopo la sua opzione per la Germania, nel 1939, Niedermayer sarebbe stato condannato all’ergastolo il 16 giugno 1962 dal Tribunale militare di Padova, ma morirà nel 1989 in Cile dove si era rifugiato.

    Nome del reparto nazista Waffen-SS

    Nome del reparto SS Feltre

Memorie

Memorie legate a questa strage

  • lapide a Piazzetta del paese; muro esterno delle scuole elementari di Aune.

    Tipo di memoria: lapide

    Ubicazione: Piazzetta del paese; muro esterno delle scuole elementari di Aune.

    Descrizione: La distruzione di Aune è ricordata da una lapide posta nella piazzetta del paese, scoperta l’11.8.1969. Un’altra lapide è stata posta sul muro esterno delle scuole elementari di Aune, inaugurata l’11.8.1994.

Bibliografia


Antonio Antoniol, La Resistenza nel Feltrino, 1943-1945, in Giovanni Perenzin (a cura di), Comunisti e cattolici nella Resistenza feltrina, Isbrec, Belluno, 2005, pp. 170-172;

Luigi Boschis, Le popolazioni del bellunese nella guerra di liberazione 1943-1945, Castaldi, Feltre, 1986, pp. 188-191;

Lorenzo Capovilla, Federico Maistrello, Assalto al Monte Grappa. Settembre 1944, il rastrellamento nazifascista del Grappa nei documenti italiani, inglesi e tedeschi, Istresco, Treviso, 2011, pp. 391-406;

Elena Carano, Oltre la soglia. Uccisioni di civili nel Veneto 1943-1945, CLEUP, Padova, 2007, pp. 69-70;
Roberto Cessi, La Resistenza nel bellunese, Editori Riuniti, Roma, 1960, p. 104;

Isbrec, 1943-1945, occupazione e resistenza in provincia di Belluno: i documenti, Tipografia Trabella, Belluno, 1988, pp. 82-84;

Mimmo Franzinelli, Le stragi nascoste. L'armadio della vergogna: impunità e rimozione dei crimini di guerra nazifascisti, 1943-2001, Mondadori, Milano, 2002, p. 140;

Marco Pirina, 1943-1945. Guerra civile sulle montagne, I. Udine-Belluno, Centro studi e ricerche storiche “Silentes Loquimur”, Pordenone, 2001, p. 111;

Sandro Sacco, Le stragi nazifasciste in provincia di Belluno, 1944-1945. Schede, in “Protagonisti”, a. XXXV, n. 107, dicembre 2014, pp. 20-22;

Aldo Sirena, La memoria delle pietre. Lapidi e monumenti ai partigiani in provincia di Belluno, Isbrec, Belluno, 1996, pp. 242-244;

Giuseppe Sorge (a cura di), Relazioni dei parroci delle Diocesi di Belluno e di Feltre sulla occupazione nazista dal 1943 al 1945, Isbrec, Belluno, 2004, pp. 271-273;

Ferruccio Vendramini, Alle origini della democrazia repubblicana. Feltre e il suo territorio nei verbali del CLN 1945-46, Isbrec, Belluno, 2004, pp. 85-98.

Sitografia


Database Gentile.

Fonti archivistiche

Fonti

AISBREC, Fondo Resistenza, b. 4, fasc. 13, 17/7/1945. Legione territoriale dei Carabinieri reali di Padova-Stazione di Lamon. Documentazione storica;

AISBREC, Fondo Resistenza, b. 7, fasc. 14, 27/12/1945. Denunce a carico di Willy Niedermayer;

AISBREC, Fondo Resistenza, b. 7, fasc. 14, 4/3/1947. Sentenza della sezione speciale della corte d’assise di Belluno contro Niedermayer Guglielmo.