Modena, 13.07.1944

(Modena - Emilia-Romagna)

Descrizione

Località Modena, Modena, Modena, Emilia-Romagna

Data 13 luglio 1944

Numero vittime 1

Numero vittime uomini 1

Numero vittime uomini adulti 1

Descrizione: All’inizio di luglio del 1944 la Resistenza modenese s’impegna su una serie di fronti. Mentre i “ribelli della montagna” confluiscono in massa nella zona libera di Montefiorino e mettono in atto una serie di importanti colpi lungo la valle del Panaro, la pianura assiste a una lotta senza quartiere fra le forze occupanti e le brigate partigiane. Per evitare che i tedeschi s’impadroniscano degli ammassi e sottraggano agli italiani i mezzi di sostentamento, le organizzazioni della Resistenza ostacolano la mietitura del grano e mettono in atto diversi sabotaggi contro le macchine trebbiatrici: la “battaglia della trebbiatura” contraddistingue lunghe fasi dell’estate modenese e acuisce la tensione fra i fascisti – che ricevono l’incarico di soffocare ogni forma o tentativo di rivolta – e i partigiani. Il 13 luglio 1944 la tensione si accende nel territorio di Modena. Si cita la Cronaca Pedrazzi (pp. 1224-1225). “L’ucciso è un tal Benedetti – ha un tipico soprannome: Taiadèla – cinquantaquattrenne di professione spazzino presso la ditta Pastorino. Un tempo, quando appunto era accasato costà ai Tre Olmi, era bracciante e fiduciario della categoria sindacale. Da tre giorni mancava da casa e la famiglia per quante ricerche avesse fatto non era venuta a conoscere, sino a stamane, qual sorte avesse toccato il suo famigliare. Sapeva solo che, tre giorni appunto or sono egli veniva, come si suol dire, prelevato da alcuni anonimi e condotto non si sa dove. La Questura, la Milizia, il Partito, i Tedeschi si trovavano al buio completo della cosa: chi potevano essere coloro che s’impossessavano dell’uomo? Solo stamane, date le lunghe ricerche, si è rintracciata la salma del Benedetti nel parco della villa Pentetorri, calato entro una buca ivi scavata da una bomba da aeroplano. Il Benedetti presentava una mortale ferita d’arma da fuoco alla testa. Particolare degno di nota: in tasca dell’ucciso non sono state trovate cinquemila lire che egli conservava nel portafoglio, né l’orologio, né altro documento personale. V’è chi pensa ad una causale politica dell’assassinio; v’è chi la esclude e pensa ad altra via per giungere alla meta. L’autorità giudiziaria si occuperà del caso”.

Modalità di uccisione: uccisione con armi da fuoco

Trattamento dei cadaveri: Occultamento dei cadaveri

Tipo di massacro: rastrellamento
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Annotazioni: Le fonti non distinguono con adeguata chiarezza i caduti nel corso degli scontri armati dalle vittime dei plotoni d’esecuzione e delle violenze nazi-fasciste.

Scheda compilata da Daniel Degli Esposti
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Ultimo aggiornamento dei dati: 2015-12-26 10:25:51

Vittime

Elenco vittime

1. Ettore Benedetti: nato a Modena il 16 luglio 1890, residente a Modena, legato ai partigiani. Il 13 luglio 1944 viene ucciso con alcuni colpi di arma da fuoco nel territorio della città.

Elenco vittime legate a partigiani 1

Ettore Benedetti

Responsabili o presunti responsabili

Elenco reparti responsabili


Memorie
Bibliografia


Ilva Vaccari, Dalla parte della libertà, Santa Sofia di R., Stab. Tip. dei Comuni per COOP Estense, 1999, pag. 565.

Sitografia


Fonti archivistiche

Fonti

Adamo Pedrazzi, Cronaca dell’Occupazione Nazi-Fascista di Modena – MCMXLIII-MCMXLV, Volume II, pp. 1224-1225, Archivio dell’Istituto Storico di Modena.