PESCIA 04-05.09.1944

(Pistoia - Toscana)

Descrizione

Località Pescia, Pescia, Pistoia, Toscana

Data 4 settembre 1944 - 5 settembre 1944

Matrice strage Nazista

Numero vittime 20

Numero vittime uomini 20

Numero vittime uomini ragazzi 1

Numero vittime uomini adulti 16

Numero vittime uomini anziani 3

Descrizione: Verso la fine dell’estate i tedeschi si preparavano a lasciare Pescia ma non prima di aver minato i ponti e parte dell’abitato. Anche per questo l’attività partigiana si era fatta più intensa. In tutta risposta l’occupante non solo inasprì le limitazioni di movimento della popolazione ma diede avvio a rastrellamenti su ampia scala. Nei primi giorni di settembre la città venne dichiarata zona d’operazione da parte del Comando di piazza.
Il 3 settembre, in località Palagio, dei partigiani uccisero due tedeschi. Così, mentre un grande rastrellamento era in corso sul monte Telegrafo a nord-ovest di Pescia, il comando tedesco reagì alla notizia con vari rastrellamenti nella stessa città. Vennero fatti alcuni prigionieri che tuttavia furono rilasciati, eccetto 14 che era stati presi in località Collecchio, vicino a dove erano stati uccisi i due tedeschi. Furono portati in carcere per essere identificati come antifascisti insieme ad altri detenuti. Tra i 14 vennero indicati 6 uomini più per i loro trascorsi poco legali che per attività antifascista. Furono impiccati in viale Forti alle 1 del mattino del 4 settembre.
Lo stesso giorno, sempre all’interno del grande rastrellamento, a Collecchio furono presi tre membri della famiglia Cerboncini. Costretti a scavare una piazzola per una mitragliatrice, alla sera, terminato il lavoro, furono condotti al luogo della loro esecuzione. I tre, intuito il pericolo, riuscirono a eludere la sorveglianza e a fuggire. Ma i due fratelli furono catturati di nuovo alle porte di Pescia. Ricondotti a Collecchio vennero fucilati presso la chiesa del paese alla presenza di un sacerdote.
Il giorno successivo verso le ore 13, anche se prima vi erano stati alcuni rilasci, 9 uomini furono impiccati ai platani di viale Garibaldi mentre 3 partigiani catturati armi in pugno due ore prima erano stati impiccati agli alberi di viale Forti.
Nonostante la dura reazione tedesca il pericolo maggiore venne evitato in quanto il comando tedesco, forse su ordine di alcuni ufficiali provenienti dal Comando supremo di Barga (Lucca), aveva deciso la distruzione della città. Tuttavia l’intervento deciso del vescovo monsignor Angelo Simonetti che offrì la propria persona in cambio della salvezza della città fece in modo che il comandante Hertz riuscisse a ottenere dal Comando di Barga il ritiro dell’ordine.

Modalità di uccisione: fucilazione,impiccagione

Violenze connesse: sevizie-torture

Trattamento dei cadaveri: Esposizione dei cadaveri

Tipo di massacro: rappresaglia
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Estremi e note penali: PTM La Spezia, 16/141.

Annotazioni: Riccardo Maffei sottolinea come in nessuna pubblicazione precedente il suo lavoro, all’interno del volume curato da Gianluca Fulvetti e Francesca Pelini, venga ricordato il rastrellamento sul monte Telegrafo.

Scheda compilata da Marco Conti, Gianluca Fulvetti
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Ultimo aggiornamento dei dati: 2021-01-04 11:05:10

Vittime

Elenco vittime

Bonelli Mario, pesciatino di anni 47. Impiccato il 5 settembre ai platani di viale Garibaldi.
Campioni Ultimo Ernesto, pesciatino di anni 54. Impiccato la notte del 4 settembre nei pressi del ponte San Francesco.
Carrara Abramo, di anni 31, fratello di Iacopo. Di Galleno (Fucecchio o Castelfranco di Sotto). Impiccato il 5 settembre sul viale Forti. Partigiano.
Carrara Iacopo, di anni 21, fratello di Abramo. Di Galleno (Fucecchio o Castelfranco di Sotto). Impiccato il 5 settembre sul viale Forti. Partigiano.
Cerboncini Bruno, di anni 16. Fucilato il 4 settembre a Collecchio. Fratello di Gualberto.
Cerboncini Gualberto, di anni 19. Fucilato il 4 settembre a Collecchio. Fratello di Bruno.
Del Re Achille Armando, di anni 51. Sfollato da Viareggio (Lucca). Impiccato il 5 settembre ai platani di viale Garibaldi.
Di Piramo Silvano, pesciatino di anni 23. Impiccato la notte del 4 settembre nei pressi del ponte San Francesco.
Fagni Amleto, di anni 20. Di Galleno (Fucecchio o Castelfranco di Sotto). Impiccato il 5 settembre sul viale Forti. Partigiano.
Fantozzi Foresto Mario, pesciatino di anni 40. Impiccato la notte del 4 settembre nei pressi del ponte San Francesco.
Franchi Mario, pesciatino di anni 51. Impiccato il 5 settembre ai platani di viale Garibaldi.
Franchi Mario, pesciatino di anni 23, figlio di Giovanni. Impiccato il 5 settembre ai platani di viale Garibaldi.
Franchi Giovanni, pesciatino di anni 59, padre di Mario. Impiccato il 5 settembre ai platani di viale Garibaldi.
Goiorani Natale, pesciatino di anni 25. Partigiano del 3. Gap “Canea”. Impiccato la notte del 4 settembre nei pressi del ponte San Francesco.
Landi Alarico, pesciatino di anni 43. Impiccato il 5 settembre ai platani di viale Garibaldi.
Lippi Alberto, pesciatino di anni 37. Impiccato la notte del 4 settembre presso il ponte San Francesco.
Pucci Piero Luigi, pesciatino di anni 21, figlio di Gabriello. Impiccato il 5 settembre ai platani di viale Garibaldi.
Pucci Gabriello, pesciatino di anni 56, padre di Piero Luigi. Impiccato il 5 settembre ai platani di viale Garibaldi.
Rossi Gino, pesciatino di anni 50. Impiccato la notte del 4 settembre nei pressi del ponte San Francesco.
Vezzani Attilio, pesciatino di anni 58. Impiccato il 5 settembre ai platani di viale Garibaldi.

Elenco vittime civili 16

Bonelli Mario.
Campioni Ultimo Ernesto.
Cerboncini Bruno.
Cerboncini Gualberto.
Del Re Achille Armando.
Di Piramo Silvano.
Fantozzi Foresto Mario.
Franchi Mario.
Franchi Mario.
Franchi Giovanni.
Landi Alarico.
Lippi Alberto.
Pucci Piero Luigi.
Pucci Gabriello.
Rossi Gino.
Vezzani Attilio.

Elenco vittime partigiani 4

Carrara Abramo.
Carrara Iacopo.
Goiorani Natale.
Fagni Amleto.

Responsabili o presunti responsabili

Elenco reparti responsabili


II./Regiment 164/65. Infanterie-Division

Tipo di reparto: Wehrmacht
Appartenenza: Heer Wehrmacht

7. Kompanie/II./Grenadier-Regiment 146/65. Infanterie-Division

Tipo di reparto: Wehrmacht
Appartenenza: Heer Wehrmacht

Elenco persone responsabili o presunte responsabili


  • Ernest Urbani

    Nome Ernest

    Cognome Urbani

    Ruolo nella strage Autore

    Stato individuato sulla base di indagine o di procedimento italiano

    Note responsabile tenente 7. compagnia.

    Nome del reparto nazista Wehrmacht

    Nome del reparto 7. Kompanie/II./Grenadier-Regiment 146/65. Infanterie-Division

  • sc Hertz

    Nome sc

    Cognome Hertz

    Ruolo nella strage Autore

    Stato individuato sulla base di indagine o di procedimento italiano

    Note responsabile comandante di piazza. Austriaco di fede cattolica.

    Nome del reparto nazista Wehrmacht

    Nome del reparto 65. Infanterie-Division

  • Willi Auerbach

    Nome Willi

    Cognome Auerbach

    Ruolo nella strage Autore

    Stato individuato sulla base di indagine o di procedimento italiano

    Note responsabile 2. tenente 7. compagnia.

    Nome del reparto nazista Wehrmacht

    Nome del reparto 7. Kompanie/II./Grenadier-Regiment 146/65. Infanterie-Division

Memorie

Memorie legate a questa strage

  • onorificenza alla città a

    Tipo di memoria: onorificenza alla città

    Anno di realizzazione: 1980

    Descrizione: Città di Pescia, Medaglia di Bronzo al Valore Militare, 30/03/1980.

Bibliografia


Amministrazione comunale di Pescia, Nel decimo anniversario della liberazione 8 settembre 1944 – 8 settembre 1954, Benedetti, Pescia, 1954, 38 pp.
Dino Birindelli, Pescia. Cronaca 1943-1944, Benedetti, Pescia, 1984, 238 pp.
Dino Birindelli, Pescia. Bilancio di una guerra, Amministrazione comunale di Pescia, Pescia, 1985, 84 pp.
Dino Birindelli, Pescia dalla guerra alla Repubblica, Benedetti, Pescia, 1991, 210 pp.
Giuseppe Calamari, In memoria delle vittime pesciatine della scellerata barbarie nazifascista, Stamperia Benedetti, Pescia 1945, 16 pp.
Roberto Daghini, Il Cammino per la libertà. Podestà, Commissari, Resistenza, Liberazione e CLN nei Comuni della provincia di Pistoia (1926-1946), Daghini, Pistoia, 2013, pp. 145-146.
Gianluca Fulvetti, Uccidere i civili. Le stragi naziste in Toscana (1943-1945), Carocci, Roma, 2009, pp. 241-244.
Riccardo Maffei, Pescia: occupazione e repressione tedesca, in Gianluca Fulvetti, Francesca Pelini (a cura di), La politica del massacro, l’ancora del Mediterraneo, Napoli, 2006, pp. 164-172.

Sitografia


www.istitutostoricoresistenza.it
www.regione.toscana.it/storiaememoriedel900
www.resistenzatoscana.org
www.toscananovecento.it

Fonti archivistiche

Fonti

AS Pistoia, Cln, b. 9
CPI, 16/41
CSIT, AUSSME, N 1/11, b. 2132
NA, RG 153, b. 529