Castelluccio Moscheda, Montese, 08.08.1944

(Modena - Emilia-Romagna)

Descrizione

Località Castelluccio Moscheda, Montese, Modena, Emilia-Romagna

Data 8 agosto 1944

Matrice strage Nazista

Numero vittime 1

Numero vittime uomini 1

Numero vittime uomini ragazzi 1

Descrizione: Il 30 luglio 1944 le truppe naziste avviano l’Operazione Wallenstein III, un’offensiva antipartigiana che aggredisce la Repubblica di Montefiorino con truppe corazzate e provoca il collasso della zona libera. I combattimenti si protraggono per poco meno di una settimana e interessano una vasta area dell’Appennino modenese: gli strascichi delle violenze investono anche diversi territori che non sono stati caratterizzati dall’appartenenza alla Repubblica di Montefiorino, ma sono stati raggiunti da alcuni gruppi partigiani o attraversati dai movimenti delle formazioni impegnate nei rastrellamenti. L’8 agosto 1944 alcune unità tedesche effettuano un rastrellamento fra Castelluccio Moscheda e Maserno: 52 persone finiscono nella piazzetta della prima località e vengono smistate fra il nucleo dei partenti per la Germania e il gruppo dei rilasciati. Il sedicenne Mario Turrini è condotto verso Selva da un plotone di soldati: nei pressi di una croce viene fatto fermare ed è abbattuto da una raffica.

Modalità di uccisione: uccisione con armi da fuoco

Violenze connesse: deportazione della popolazione

Tipo di massacro: rastrellamento
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Annotazioni: Note sui responsabili: GNR – Comando Scuola Allievi Ufficiali di Fontanellato – 15 agosto 1944: Relazione sui fatti d’arme, in ASMO CAS (1946) – Nespoli, Piva, Galli, Sacchetti e altri – CAS MO.
III ciclo operativo (Wallenstein III) dal 31/7 al 8/8.
Compito del Battaglione: sbarramento stradale sulla statale n. 12 dell'Abetone, settore Lama Mocogno - Pievepelago.
Nella note del 2/8 scontri sui fronti di tutte le Cp. con elementi avversari che tentano il passaggio. In questi tentativi particolarmente viva è stata la pressione nel settore della 3° Cp. ove un gruppo di ribelli ricacciati col fuoco preciso delle nostre armi lascia sul terreno traccie [sic] di sangue, muli, armi e munizioni. Da informazioni successive risultano 4 morti avversari e numerosi i feriti. La 2° Cp. cattura un partigiano dal quale si apprende l'esistenza sul M. Cantiere antistante le nostre posizioni di altro gruppo partigiano sfuggito all'azione tedesca in altro settore. Nel mattino seguente la Cp. attacca decisamente questo gruppo, occupa d'assalto il M. Cantiere e vi cattura 4 ribelli con armi alla mano; insegue col fuoco delle armi automatiche i partifiani che sbandandosi lasciano nelle nostre mani quadrupedi, materiali e munizioni. Da parte nostra cade colpito da pallottola l'Allievo Cavallo Angelo. 4 ribelli fucilati sul posto. Nella notte sul 3 ripetuti tentativi di passaggio attraverso la nostra linea di numerosi gruppi tutti ricacciati dal pronto intervento delle nostre armi. Nel settore della 3° Cp. più forte è la pressione dell'avversario che per 4 ore inutilmente insiste nel suo vano tentativo. Nessuna perdita nostra; l'avversario lascia sul terreno tre morti, armi e munizioni. Nel settore della 4° Cp. il nemico ha pure lasciato sul terreno 3 morti. Il giorno 4 l'intero Battaglione viene spostato nel settore nord-ovest di Passo delle Radici tra il Passo delle Forbici e l'Alpe di Vallestrina. Brevi scontri anche nei giorni successivi contro nuclei partigiani sbandati ma è ormai evidente che l'avversario ha perduto ogni aggressività e cerca in tutti i modi di sottrarsi alla lotta. Vengono qua e là sul terreno rinvenuti cadaveri abbandonati e vengono catturate armi, quadrupedi e materiali vari. Perdite nostre: un allievo Ufficiale. Il periodo operativo ebbe termine il giorno 8 agosto ed ha dimostrato la buona preparazione del Battaglione, l'ardimento degli Allievi unito ad una consapevole calma ed a eccellente volontà combattiva. Merito particolare va agli ufficiali Cap. Sperandio Rinaldo, Cap. Gaschino Aldo, Cap. Lugli Pilade, Cap. Pattarini Francesco che nella preparazione e nell'impiego del Battaglione si sono costantemente prodigati confermando ancora una volta le loro perfette qualità militari, il loro spirito di sacrificio e dedizione al dovere.

Scheda compilata da Daniel Degli Esposti
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Ultimo aggiornamento dei dati: 2015-12-25 14:16:09

Vittime

Elenco vittime

1. Mario Turrini: nato a Montese (MO) il 17 novembre 1927, figlio di Pellegrino e Lucia Tosatti, residente a Maserno di Montese, agricoltore, partigiano. Anche se la leva della RSI non lo minaccia direttamente, il 5 maggio 1944 entra nella Brigata “Corsini” e partecipa alla Lotta di Liberazione. L’8 agosto 1944 viene catturato nel corso di un rastrellamento e finisce fucilato.

Elenco vittime partigiani 1

Mario Turrini

Responsabili o presunti responsabili

Elenco reparti responsabili


Memorie
Bibliografia


Ermanno Gorrieri, La repubblica di Montefiorino, Bologna, Il Mulino, 1970.
Claudio Silingardi, Una provincia partigiana, Milano, Franco Angeli, 1998.
Ilva Vaccari, Dalla parte della libertà, Santa Sofia di R., Stab. Tip. dei Comuni per COOP Estense, 1999, pag. 570.

Sitografia


Fonti archivistiche

Fonti