Monte Carmignano, Caiazzo, 13.10.1943

(Caserta - Campania)

Descrizione

Località Monte Carmignano, Caiazzo, Caserta, Campania

Data 13 ottobre 1943

Matrice strage Nazista

Numero vittime 22

Numero vittime uomini 9

Numero vittime bambini 1

Numero vittime uomini ragazzi 3

Numero vittime uomini adulti 5

Numero vittime donne 13

Numero vittime donne bambine 5

Numero vittime donne ragazze 2

Numero vittime donne adulte 4

Numero vittime donne anziane 2

Descrizione: Ubicata lungo la linea difensiva tedesca Viktor, la cittadina di Caiazzo, tra la prima e la seconda decade di ottobre 1943, fu teatro di numerosi episodi di violenza sui civili. In quei giorni, scontri cruenti avvenivano lungo le sponde del Volturno, il cui corso s’incunea nelle sue pertinenze territoriali.
Tra il 2 ed il 13 ottobre 1943, i reparti tedeschi dislocati nel territorio perpetrarono una serie di uccisioni, provocando la morte di 33 persone.
Gli episodi più efferati avvennero la sera del 13 ottobre, mentre infuriava la battaglia lungo il fiume. In due masserie, ubicate su un’altura che domina la valle del Volturno, un manipolo di soldati tedeschi sterminò due nuclei familiari, in tutto 22 persone inermi, tra cui anziani, donne e bambini, senza alcuna motivazione apparente. I malcapitati vennero mitragliati e molti corpi furono straziati e mutilati. I responsabili, che verranno catturati poche settimane dopo, si difesero sostenendo che si era trattato di un’azione contro fiancheggiatori degli Alleati, ai quali avrebbero lanciato segnali luminosi. Poche ore dopo, la cittadina venne liberata dai soldati americani della 34ª divisione di fanteria. Al seguito delle truppe si trovavano alcuni corrispondenti di guerra, tra cui il giornalista William H. Stoneman del “Chicago Daily News”. Egli scrisse un commovente articolo, pubblicato già il 18 ottobre, e si occupò pure del recupero delle salme e della ricerca di testimonianze sull’accaduto.

Modalità di uccisione: fucilazione

Violenze connesse: minamenti e esplosioni

Trattamento dei cadaveri: Occultamento dei cadaveri

Tipo di massacro: ripulitura e desertificazione
--> Per saperne di più sulle tipologie

Estremi e note penali: Attraverso le informazioni, le testimonianze acquisite sul campo ed alcune lettere lasciate dai militari tedeschi operanti nella zona in cui erano indicati nomi, numeri di matricola e recapiti delle loro famiglie, gli inquirenti americani riuscirono a giungere all’identificazione dei responsabili, appartenenti alla 3. compagnia del Pz.Gren.Rgt. 29. Informati i servizi segreti americani, pochi giorni dopo venne catturato un gruppo di militari tedeschi di quell’unità, tra i quali il sottotenente Wolfgang Lehnigk-Emden, di 21 anni, ritenuto il responsabile materiale dell’eccidio. Condotto nel campo di prigionia di Aversa, nel corso di un interrogatorio confessò parzialmente le sue responsabilità. Trasferito ad Algeri in un campo di detenzione americano per comparire dinanzi ad una Commissione d’inchiesta, nell’agosto del 1945, in circostanze mai chiarite, riuscì ad evadere e a tornare in Germania. Quando Stoneman fu nominato Assistente per i Crimini di guerra del Segretario Generale dell’ONU inserì il nome di Emden nella lista dei criminali, sollecitando il War Department americano nella ricerca dell’ufficiale tedesco. Tuttavia, nel luglio del 1946, il Dipartimento inviò il dossier sulla strage al Governo italiano, scaricandosi di qualsiasi responsabilità sulla gestione della vicenda. Da quel momento, iniziò una fase di insabbiamento del procedimento, che, insieme a tanti altri, finirà nel cosiddetto “armadio della vergogna”. Alla fine degli anni Ottanta, un italo-americano, Joseph Agnone, scoprì casualmente il dossier sulla strage di Caiazzo, conservato presso i NARA di College Park, Maryland, e inviò tutta la documentazione alla magistratura italiana. Nel gennaio del 1991, la Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere avviò un procedimento penale a carico dei responsabili dell’eccidio, già identificati dagli inquirenti alleati nel corso della loro istruttoria. Contemporaneamente, anche in Germania fu avviata un’inchiesta sui fatti accaduti che condusse all’arresto dell’ex ufficiale della Wehrmacht. Nonostante ciò, il 18 gennaio 1994, il Tribunale Superiore di Coblenza, sulla base di una sentenza della Corte di Cassazione tedesca del 1969, annullò il procedimento penale a carico di Lehnigk-Emden in quanto il reato era caduto in prescrizione, negando anche l’estradizione dell’imputato. Il 25 ottobre 1994, la Corte di Assise di Santa Maria Capua Vetere condannò all’ergastolo, in contumacia, l’ex sottotenente Wolfgang Lehnigk-Emden e l’ex sergente Kurt Schuster quali responsabili materiali delle esecuzioni dei civili caiatini il 13 ottobre 1943 sul Monte Carmignano.

Sentenza della Corte di Assise di Santa Maria Capua Vetere del 25 ottobre 1994, n. 3/94 Registro Generale.

Note sulla memoria (per maggiori informazioni vedi la sezione apposita): Il recupero delle salme e della memoria della strage si devono al giornalista americano William H. Stoneman del “Chicago Daily News”. La mattina del 14 ottobre scoprì i resti dei cadaveri sul Monte Carmignano e prontamente scrisse un commovente articolo, pubblicato il 18 ottobre 1943. Nei decenni successivi, il giornalista tenterà, ininterrottamente, di far perseguire il responsabile dell’eccidio ma senza ottenere alcun risultato. Sul piano locale l’eccidio fu completamente dimenticato. Rarissime saranno le occasioni di commemorazione pubblica. Il recupero della memoria inizierà solo 45 anni dopo, in seguito alle ricerche di Joseph Agnone negli Stati Uniti ed al successivo processo istituito presso il tribunale di S. Maria Capua Vetere. Nel 1995, l’Amministrazione Comunale di Caiazzo ha stretto un significativo gemellaggio con la cittadina tedesca di Ochtendung, luogo di residenza dell’ex sottotenente Lehnigk-Emden, il “boia” di Monte Carmignano.

Scheda compilata da Giuseppe Angelone
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Ultimo aggiornamento dei dati: 2016-07-12 12:38:54

Vittime

Elenco vittime

(Masseria Monte Carmignano, 13 ottobre)
Albanese Antonio, contadino, anni 14
D’Agostino Francesco, contadino, anni 39
D’Agostino Orsola, contadina, anni 73
Insero Angela, contadina, anni 34
Massadoro Raffaele, contadino, anni 26
Massadoro Vito, contadino, anni 28
Perrone Nicola, contadino, anni 37

(Masseria Albanese, 13 ottobre)
Albanese M. Angela, contadina, anni 20
Albanese Maria, contadina, anni 18
Albanese Elena, contadina, anni 16
Albanese Angelina, scolara, anni 12
D’Agostino Saverio, contadino, anni 12
D’Agostino Antonio, contadino, anni 10
D’Agostino Orsola, scolara, anni 8
D’Agostino Carmela, scolara, anni 6
Di Sorbo Anna, contadina, anni 34
Palumbo Raffaele, contadino, anni 47
Perrone Giuseppe, contadino, anni 12
Perrone Antonetta, scolara, anni 9
Perrone Margherita, scolara, anni 6
Perrone Elena, anni 3
Santabarbara Orsola, contadina, anni 63

Elenco vittime civili 22

(Masseria Monte Carmignano, 13 ottobre)
Albanese Antonio, contadino, anni 14
D’Agostino Francesco, contadino, anni 39
D’Agostino Orsola, contadina, anni 73
Insero Angela, contadina, anni 34
Massadoro Raffaele, contadino, anni 26
Massadoro Vito, contadino, anni 28
Perrone Nicola, contadino, anni 37

(Masseria Albanese, 13 ottobre)
Albanese M. Angela, contadina, anni 20
Albanese Maria, contadina, anni 18
Albanese Elena, contadina, anni 16
Albanese Angelina, scolara, anni 12
D’Agostino Saverio, contadino, anni 12
D’Agostino Antonio, contadino, anni 10
D’Agostino Orsola, scolara, anni 8
D’Agostino Carmela, scolara, anni 6
Di Sorbo Anna, contadina, anni 34
Palumbo Raffaele, contadino, anni 47
Perrone Giuseppe, contadino, anni 12
Perrone Antonetta, scolara, anni 9
Perrone Margherita, scolara, anni 6
Perrone Elena, anni 3
Santabarbara Orsola, contadina, anni 63

Responsabili o presunti responsabili

Elenco reparti responsabili


Elenco persone responsabili o presunte responsabili


  • Hans KNAST o GNASS

    Nome Hans

    Cognome KNAST o GNASS

    Nome del reparto nazista Wehrmacht

    Nome del reparto 3./Pz.Gren.Rgt. 29/3. Panzer-Grenadier-Division/Kampfgruppe Moeller/XIV. Panzerkorps

  • Kurt SCHUSTER

    Nome Kurt

    Cognome SCHUSTER

    Nome del reparto nazista Wehrmacht

    Nome del reparto 3./Pz.Gren.Rgt. 29/3. Panzer-Grenadier-Division/Kampfgruppe Moeller/XIV. Panzerkorps

  • Wolfgang LEHNIGHK-EMDEN

    Nome Wolfgang

    Cognome LEHNIGHK-EMDEN

    Note responsabile comandante 1° plotone, 3ª compagnia, Pz.Gren.Rgt. 29

    Nome del reparto nazista Wehrmacht

    Nome del reparto 3./Pz.Gren.Rgt. 29/3. Panzer-Grenadier-Division/Kampfgruppe Moeller/XIV. Panzerkorps

Memorie

Memorie legate a questa strage

  • lapide a Caiazzo

    Tipo di memoria: lapide

    Ubicazione: Caiazzo

    Anno di realizzazione: 1945

    Descrizione: Stele commemorativa con testo redatto da Benedetto Croce (dicembre 1945)

  • lapide a caiazzo

    Tipo di memoria: lapide

    Ubicazione: caiazzo

    Anno di realizzazione: 2013

    Descrizione: Lapide commemorativa nel 70° anniversario (13/10/2013)

  • onorificenza alla città a Caiazzo

    Tipo di memoria: onorificenza alla città

    Ubicazione: Caiazzo

    Descrizione: Medaglia d’Argento al Merito Civile (08/11/2004) Piccolo centro, nel corso della seconda guerra mondiale, subì feroci rappresaglie da parte delle truppe naziste ed un devastante bombardamento dell\'esercito alleato che causarono la morte di numerosi conc

Bibliografia


D.B. Marrocco, La guerra nel Medio Volturno nel 1943, Tipografia Laurenziana, Napoli 1974

G. Capobianco, La giustizia negata. L’occupazione nazista in Terra di Lavoro dopo l’8 settembre 1943, Centro C. Graziadei, Caserta, s. d. [1989]

G. Agnone - G. Capobianco, La barbarie e il coraggio. Riflessioni sul massacro nazista dei SS. Giovanni e Paolo, Caiazzo - 13 ottobre 1943, Napoli, 1990

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G. Chianese, “Quando uscimmo dai rifugi”. Il Mezzogiorno tra guerra e dopoguerra (1943-46), Roma, 2004

G. Gribaudi, Guerra totale. Tra bombe alleate e violenze naziste. Napoli e il fronte meridionale 1940-44, Torino, 2005

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A. Della Valle, Caiazzo non perdona il Boia Nazista. La strage dimenticata (13 ottobre 1943), Edizioni Spartaco, Santa Maria Capua Vetere 2005

F. Corvese, La guerra nazista contro i civili dell’autunno 1943 nella Campania settentrionale, in «Resistenza/Resistoria», cit., terza serie, 2007-2008, pp. 117-139

P. Albano con A. Della Valle, La strage di Caiazzo 13 ottobre 1943. La caccia ai criminali nazisti nel racconto del pubblico ministero, pref. di F. Imposimato, Mursia, Milano 2013

C. Gentile, I crimini di guerra tedeschi in Italia 1943-45, Einaudi, Torino 2015

Sitografia


http://www.lastragedicaiazzo.it/
DVD “Terra Bruciata. Massacri nazisti in Campania”, a cura di G. Gribaudi, 2003

Fonti archivistiche

Fonti

NARA, RG 153, Entry 143, Box 527, Case Caiazzo
CPI 10/29