LE CRETE, SAN MICHELE DEL QUARTO, 30.11-01.12.1944

(Venezia - Veneto)

Descrizione

Località Le Crete, Quarto d'Altino, Venezia, Veneto

Data 30 ottobre 1944 - 1 dicembre 1944

Matrice strage Fascista

Numero vittime 1

Numero vittime uomini 1

Numero vittime uomini adulti 1

Descrizione: Nei comuni di San Michele del Quarto e Meolo, e del confinante comune di Roncade appartenente alla provincia di Treviso, nuclei di partigiani attivi si erano formati precocemente, e poi consolidati tra la primavera e l’estate del 1944. Infatti il territorio, poco densamente popolato, era rifugio di numerosi renitenti ed era abitato da molti mezzadri, fortemente penalizzati economicamente dalla politica fascista e favorevoli alla Resistenza. Dopo il rastrellamento del Cansiglio del settembre 1944, nei due comuni operavano tre formazioni partigiane, le brigate garibaldine “E. Ferretto” e “W. Paoli” e la brigata G.L. “V. Rapisardi”. Impegnate in una lotta senza quartiere con i diversi reparti delle brigate nere di Venezia e Treviso che avevano un distaccamento rispettivamente a San Michele del Quarto e Roncade.
Il 29 novembre uomini della brigata garibaldina trevigiana “W. Paoli” uccisero nei pressi di Bagagiolo, tra San Michele del Quarto e Meolo, quattro brigatisti provenienti da Meolo dopo una perlustrazione.
Il presidio di San Michele del Quarto avviò immediate ricerche ed indagini, procedendo in breve all’arresto degli esponenti locali più attivi della Resistenza, cioè Angelo Gobbo e quattro partigiani del battaglione garibaldino “Tom” e Dino Piaser comandante del battaglione G.L. “Rapisardi”. In una lettera autografa Gobbo racconta il suo arresto e quello di Longato, avvenuto mentre raggiungevano un gruppo di compagni, il pomeriggio del 30 novembre. I due vennero condotti alla sede del presidio dove iniziarono gli interrogatori e durante un secondo interrogatorio gli fu anche detto che era inutile che tacesse, perché un compagno aveva parlato e sapevano tutto. Le domande vertevano sulle identità di altri partigiani, sui suoi rapporti con Piaser e sui nascondigli delle armi. Agli interrogatori seguì una perquisizione di alcune case contadine, nella frazione delle Crete, dove i brigatisti trovarono armi ed arrestarono Tommaso Abbate, Luciano Pomiato e Elio Manzugli là nascosti. In piena notte i cinque vennero condotti sul ciglio della strada per la fucilazione, in cui rimase ucciso Tommaso Abbate, mentre Gobbo, slanciatosi alla prima scarica verso i campi e presa la fuga, si rifugiò presso una famiglia, in cui recuperò dell’esplosivo con cui intendeva far saltare la caserma delle Brigate nere. Nel tragitto di ritorno incontrò Manzugli, ferito in parti non vitali, e Longato colpito al ventre. I due feriti, trasportati su un carro, ricevettero assistenza medica in una casa di cura a Marocco. Longato fu trasferito fortunosamente in una clinica più sicura, a nord di Treviso, dove fu operato. Colpisce nella lettura dei documenti il numero di famiglie della zona che collaboravano con i partigiani: i Frasson, i Tubiana e i Vanin, tra i cui componenti una ragazza, che con la bicicletta fece loro da staffetta, precedendoli nel tragitto fino a Marocco.

Modalità di uccisione: fucilazione

Tipo di massacro: rastrellamento
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Scheda compilata da SANDRA SAVOGIN
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Ultimo aggiornamento dei dati: 2015-12-24 22:28:02

Vittime

Elenco vittime

Abbate Tommaso nato a Roma il 4 marzo 1921, sbandato dopo l’8 settembre partigiano del battaglione “Tom” della brigata “E. Ferretto”. Morto a San Michele del Quarto la notte tra il 30 novembre e l’1 dicembre 1944.

Elenco vittime partigiani 1

Abbate Tommaso

Responsabili o presunti responsabili

Elenco reparti responsabili


17. Brigata nera “Bartolomeo Asara”

Tipo di reparto: Brigata Nera

Memorie

Memorie legate a questa strage

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    Tipo di memoria: cippo

    Ubicazione: Quarto d\'Altino, viale della Resistenza

    Descrizione: Un cippo è posto al di sopra del Monumento ai Caduti della Resistenza situato in viale della Resistenza a Quarto d’Altino; su esso sotto la foto è incisa la scritta: “Abbate Tommaso, Tom partigiano serenamente caduto sotto il piombo del plotone d’esecuzione dei criminali fascisti per un ideale di giustizia, per l’amore della sua Patria. I tuoi compagni Gobbo Angelo, Longato Adorno, Pomiato Luciano, Manzuoli Elio che al tuo fianco hanno miracolosamente potuto fuggire ti ricordano. I tuoi compagni di lotta”.

  • lapide a Roma, via del Banco dello Spirito Santo

    Tipo di memoria: lapide

    Ubicazione: Roma, via del Banco dello Spirito Santo

    Descrizione: Una lapide commemorativa è posta in via del Banco del Santo Spirito a Roma

Bibliografia


Ivano Sartor, Altino Contemporanea, Piazza Editore, Quarto d’Altino, 2002.
Una Memoria Resistente, opuscolo a cura di Rifondazione Comunista di Quarto d’Altino, 25 aprile 2005.
Giuseppe Turcato (a cura di), Kim e i suoi compagni, Marsilio, Venezia, 1980.
Sandra Savogin, Rialzare la testa. La lotta di Liberazione a Marcon, Meolo e San Michele del Quarto (1943-1945), Iveser - Nuova Dimensione, Portogruaro, 2013.

Sitografia


Fonti archivistiche

Fonti

Lettera autografa di Angelo Gobbo, in archivio privato Primo De Lazzari.
Aistresco, Fondo Chimenton, in copia b. II, Cronache parrocchiali, Faldone 1, Promemoria dei fatti dolorosi avvenuti nella parrocchia di Bonisiolo di Mogliano dal nov. 1944 all’aprile 1945.