Padova-Abano, 7-10.1.1945

(Padova - Veneto)

Descrizione

Località Padova-Abano, Padova, Padova, Veneto

Data 7 gennaio 1945

Matrice strage Fascista

Numero vittime 1

Numero vittime uomini 1

Numero vittime uomini adulti 1

Descrizione: A cavallo tra la fine del 1944 e i primi giorni del 1945 la banda Carità a Padova mette in atto una serie di operazioni repressive per arrestare l’attività resistenziale del CLNRV. Il 7 gennaio 1945, forse anche grazie ad alcune delazioni, gli uomini di Carità riescono a decapitare il Comitato di Liberazione regionale con gli arresti di Egidio Meneghetti, Attilio Canilli, Giovanni Ponti, Angiolo Tursi, Luigi Martignoni. Proprio nel pomeriggio di quel 7 gennaio, Otello Pighin esce dal collegio Barbarigo, a Padova, dopo un colloquio con don Giovanni Apolloni. Poco dopo, in via Rogati, cade nell’imboscata di Antonio Corradeschi, della banda Carità, che lo ferisce a colpi di mitra e lo cattura. Portato morente a palazzo Giusti (Padova) viene interrogato e seviziato per 2 giorni prima di morire all’ospedale militare di Abano Terme (Padova) il 10 gennaio 1945.

Modalità di uccisione: uccisione con armi da fuoco

Violenze connesse: sevizie-torture

Tipo di massacro: punitivo
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Estremi e note penali: Antonio Corradeschi viene condannato a morte dalla CAS di Padova il 3 ottobre 1945, insieme ad altri membri della banda Carità. La sentenza viene eseguita all’alba del 26 aprile 1946.

Annotazioni: Dalle fonti a disposizione non appare chiaro come sia avvenuta la morte di Pighin. Secondo alcune ricostruzioni sarebbe stato fucilato, secondo altre sarebbe morto all’ospedale militare di Abano in seguito alle ferite riportate tre giorni prima. Altre fonti sostengono che sia stato portato ad Abano quando era già morto.

Scheda compilata da Adriano Mansi
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Ultimo aggiornamento dei dati: 2016-08-03 20:13:30

Vittime

Elenco vittime

Pighin Otello “Renato”, nato a Lusia (Rovigo) il 3/10/1912, ingegnere azionista, fondatore della brigata “Silvio Trentin”.

Elenco vittime partigiani 1

Pighin Otello “Renato”, nato a Lusia (Rovigo) il 3/10/1912, ingegnere azionista, fondatore della brigata “Silvio Trentin”.

Responsabili o presunti responsabili

Elenco reparti responsabili


Reparto servizi speciali GNR di Firenze \"Banda Carità\"

Tipo di reparto: Guardia Nazionale Repubblicana

Elenco persone responsabili o presunte responsabili


  • Antonio Corradeschi

    Nome Antonio

    Cognome Corradeschi

    Ruolo nella strage Autore

    Stato imputato in procedimento

    Note responsabile Nato a Siena il 28/7/1918. Responsabilità derivante da testimonianze citate dalle fonti. I due delatori sarebbero Mario Santoro e Paride Massimi, per quanto non è chiaro né se abbiano effettivamente parlato con i fascisti, né quanta importanza abbiano avuto le loro rivelazioni.

    Note procedimento Antonio Corradeschi viene condannato a morte dalla CAS di Padova il 3 ottobre 1945, insieme ad altri membri della banda Carità. La sentenza viene eseguita all’alba del 26 aprile 1946.

    Tipo di reparto fascista Guardia Nazionale Repubblicana

    Nome del reparto Reparto servizi speciali GNR di Firenze \"Banda Carità\"

Memorie

Memorie legate a questa strage

  • lapide a via Rogati (Padova); Municipio di Padova; cortile del palazzo del Bo\

    Tipo di memoria: lapide

    Ubicazione: via Rogati (Padova); Municipio di Padova; cortile del palazzo del Bo\' (Università di Padova)

    Anno di realizzazione: 1946

    Descrizione: L’agguato subito dalla vittima è ricordato da una lapide posta in via Rogati a Padova, inaugurata nel 1946. Il nome di Otello Pighin è inoltre ricordato, insieme ad altri, su una lapide nel Municipio di Padova e su quella posta nel cortile del palazzo del Bo’ (Università di Padova).

  • lapide a “Strada degli Artiglieri”, nella zona monumentale istituita dal Ministero presso Rovereto (TN).

    Tipo di memoria: lapide

    Ubicazione: “Strada degli Artiglieri”, nella zona monumentale istituita dal Ministero presso Rovereto (TN).

    Anno di realizzazione: 1967

    Descrizione: Lapide posta sulla “Strada degli Artiglieri”, nella zona monumentale istituita dal Ministero della difesa nel 1967, presso Rovereto (TN).

  • luogo della memoria a

    Tipo di memoria: luogo della memoria

    Descrizione: A Otello Pighin sono state intitolate strade in diversi città e paesi d’Italia, oltre ad alcuni istituti scolastici.

  • onorificenza alla persona a

    Tipo di memoria: onorificenza alla persona

    Descrizione: Medaglia d’oro al VM alla memoria ad Otello Pighin.

Bibliografia


Riccardo Caporale, La Banda Carità; storia del Reparto servizi speciali, 1943-45, S. Marco litotipo, Lucca, 2005, pp. 271-280; 336-347;

Egidio Ceccato, Resistenza e normalizzazione nell'Alta Padovana. Il caso Verzotto, le stragi naziste, epurazione ed amnistie, la crociata anticomunista, Centro studi Ettore Luccini, Padova, 1999, p. 300;

Pietro Galletto, La Resistenza in Italia e nel Veneto: lineamenti di storia, G. Battagin, San Zenone degli Ezzelini, 2000, p. 186;

Pierantonio Gios, Resistenza, parrocchia e società nella diocesi di Padova: 1943-1945, Marsilio, Venezia, 1981, p. 286;

Alessandro Naccarato, I processi ai collaborazionisti, in Angelo Ventura (a cura di), La società veneta dalla Resistenza alla Repubblica. Atti del Convegno di studi, Padova, 9-11 maggio 1996, Ivsrec-CLEUP, Padova, 1997, pp. 588-599.

Sitografia


www.anpi.it;
http://www.centrostudifeltrin.it/ElencoCaduti.aspx;
www.quirinale.it/elementi/DettaglioOnorificenze.aspx?decorato=14291.

Fonti archivistiche

Fonti

ACASREC, Sez. I, b. 9, fasc. 10, Relazione brigata “Silvio Trentin”;

ACASREC, Sez. I, b. 15, fasc. 12, Dichiarazione;

ACASREC, Sez. I, b. 22, fasc. 1.3, Elenco partigiani caduti brigata “S. Trentin”.