SAN POLO AREZZO 14.07.1944

(Arezzo - Toscana)

Descrizione

Località San Polo, Arezzo, Arezzo, Toscana

Data 14 luglio 1944

Matrice strage Nazista

Numero vittime 63

Numero vittime uomini 55

Numero vittime bambini 1

Numero vittime uomini adulti 42

Numero vittime uomini anziani 8

Numero vittime uomini senza informazioni 4

Numero vittime donne 8

Numero vittime donne bambine 1

Numero vittime donne anziane 3

Modalità di uccisione: minamento,uccisione con armi da fuoco

Trattamento dei cadaveri: Occultamento dei cadaveri

Tipo di massacro: ripulitura e desertificazione
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Estremi e note penali: Interessantissima una missiva del SIB del 2 febbraio 1945 che dimostra lo sforzo di inserire la strage fra i capi di imputazione del processo Kesselring. Marshal scrive: “Due giorni prima che la strage fosse commessa, Kesselring e altri ufficiali convocarono il generale Hauck ad Antria (quartier generale della divisione) e tennero una specie di riunione. È possibile che fra gli argomenti discussi, ci fossero le attività dei partigiani e le rappresaglie. L’associazione di Kesselring con la strage di San Polo potrebbe apparire (ed essere) al momento “auspicabile”, ma altre indagini in corso in altre zone suggeriscono che allo stesso modo egli apparisse sulla scena e tenesse riunioni poco prima che altre atrocità fossero portate a termine. Questa informazione non è comunque priva di interesse ed è stata registrata in forma di statement. Possediamo alcuni phamplets pubblicati da Kesselring e sarebbe molto bello (“so nice”, nell’originale) se potessimo provare ulteriori associazioni con il ‘sistema’”.
La riapertura del caso da parte della procura italiana, nel 1996, si conclude con un nulla di fatto. Causa decesso del maggiore indiziato, il colonnello Ewert, il caso è archiviato con decreto del 22 dicembre 2000.
La procura di Giessen nel 1967 aveva già avviato un’istruttoria contro Ewert e altri suoi commilitoni, ma venne chiusa con un’archiviazione per insufficienza di prove.
Nel febbraio 2007 è assolto dal Tribunale militare territoriale di La Spezia il tenente Herbert Hantschk per non aver commesso il fatto.

Annotazioni: Difficile distinguere con esattezza partigiani e civili: gli inglesi indicano in 15 il numero di partigiani massacrati a Villa Tigliosi, ma rinunciano ad un conteggio preciso per le vittime del rastrellamento preliminare.
La discrasia del numero delle vittime riferita il giorno successivo dall’ufficiale tedesco all’arcivescovo può essere ricondotta all’iniziale eccidio di 47 uomini, poi completato con la fucilazione di Mario Sbrilli, inizialmente risparmiato perché medico, poi condannato dalle sue proteste verso i tedeschi.
Se i documenti tedeschi parlano della liberazione di 17 prigionieri, il colonnello cui Don Lazzeri si rivolge per la sepoltura dei cadaveri parla di 16 camerati liberati, avallando l’ipotesi dell’esecuzione del disertore Krüger. Va notato che in quei mesi le operazioni della polizia tedesca per il recupero dei disertori si erano andate intensificando in maniera vistosa.

Scheda compilata da Gianluca Fulvetti, Marco Conti
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Ultimo aggiornamento dei dati: 2018-01-26 13:13:08

Vittime

Elenco vittime

Barbagli Maria (o Marianna), 77 anni.
Buzzini Gino, 34 anni.
Buzzini Rita, 2 anni.
Buzzini Silvio, 9 anni.
Cini Elio.
Lancia Agostina, 30 anni.
Mazzi Pia, 58 anni.
Rosadi Ester, 57 anni.
Testi Angiola, 38 anni.
Testi Giuseppe, 36 anni.

San Polo
Albiani Federico, 56 anni.
Badii Pietro, 75 anni.
Badii Severino, 27 anni.
Benvenuti Luigi, 38 anni.
Bianchini Vittorio, 60 anni.
Bindi Getulio, 46 anni.
Bindi Oscar, 41 anni.
Bindi Silvano, 21 anni.
Biondini Adelmo, 42 anni.
Bruni Antonio, 19 anni.
Bruno Carlo, 21 anni.
Bruschi Giuseppe, 40 anni.
Buzzini Ugo, 18 anni.
Calò Eugenio, 38 anni. Nato a Pisa nel 1905, ebreo. Sfollato con la famiglia a Vicchio del Mugello. La moglie incinta e i tre figli saranno gassati a Mauthausen. Partigiano vicecomandante della “Pio Borri”.
Cardeti Antonio, 23 anni.
Castellani Ottorino, 21 anni.
Catalani Donato, 31 anni.
Cerofolini Laura, 21 anni.
Chiodini Conforta, 37 anni.
Chiodini Matteo, 60 anni.
Chiodini Severino, 35 anni.
Damiante Umberto.
Detti Giosuè, 38 anni.
Franceschi Alfio, 18 anni.
Frescucci Michele, 64 o 65 anni.
Gastaldelli Luigi, 21 anni.
Genalti Quinto, 19 anni.
Giannini Luigi, 18 anni. Ha trovato un nome soltanto nel 1995 quando Gina Fardelli, moglie di Giannini Rodolfo, acconsentì che sulla lapide fosse inciso anche il nome del figlio.
Giannini Rodolfo, 44 anni.
Krüger (?). Disertore tedesco.
Lisi Vasco, 33 anni. Maresciallo di marina. Partigiano.
Mangano Filippo, 30 anni.
Mattesini Giuseppe, 22 anni.
Mattioli (o Mattiolo) Gino, 21 anni. Partigiano.
Menzetti (o Renzetti) Oreste, 59 anni.
Montai Giuseppe, 44 anni.
Pacini Paolo, 37 anni.
Pannoli Attilio, 22 anni.
Pea Alberto, 19 anni.
Picinotti Alfonso, 57 anni.
Picinotti Lorenzo, 21 anni.
Praderio Giancarlo, 19 anni.
Recine Luigi, 17 anni.
Ricapito Angelo, 20 anni. Partigiano.
Righi Silvano, 21 anni.
Romani Remigio, 38 anni.
Sbrilli Mario, nato il 13/02/1922 a Firenze e ivi residente. Studente di medicina alla Scuola di sanità militare di Firenze. Raggiunti i partigiani sull\'Alpe di Catenaia di Arezzo, gli fu affidata la responsabilità del servizio sanitario della 23. Brigata “Pio Borri”. Partigiano.
Siino Antonio, 22 anni.
Tanelli Ivano, 20 anni.
Tavanti Donato, 43 anni.
Tomei Francesco.
Vitellozzi Angelo, 76 anni.
Vitellozzi Pietro, 41 anni.

Elenco vittime civili 16

Albiani Federico.
Badii Pietro.
Barbagli Maria.
Bianchini Vittorio.
Buzzini Rita.
Buzzini Silvio.
Cerofili Laura.
Chiodini Conforta.
Chiodini Matteo.
Frescucci Michele.
Lancia Agostina.
Mazzi Pia.
Menzetti (o Renzetti) Oreste.
Rosadi Ester.
Testi Angiola.
Vitellozzi Angelo.

Elenco vittime partigiani 5

Calò Eugenio.
Lisi Vasco.
Mattioli (o Mattiolo) Gino.
Ricapito Angelo.
Sbrilli Mario.

Elenco vittime disertori 1

Krüger (?).

Elenco vittime indefinite 41

Badii Severino.
Benvenuti Luigi.
Bindi Getulio.
Bindi Oscar.
Bindi Silvano.
Biondini Adelmo.
Bruni Antonio.
Bruno Carlo.
Bruschi Giuseppe.
Buzzini Ugo.
Buzzini Gino.
Cardeti Antonio.
Castellani Ottorino.
Catalani Donato
Chiodini Severino.
Cini Elio.
Damiante Umberto.
Detti Giosuè.
Franceschi Alfio.
Gastaldelli Luigi.
Genalti Quinto.
Giannini Luigi.
Giannini Rodolfo.
Mangano Filippo.
Mattesini Giuseppe.
Montai Giuseppe.
Pacini Paolo.
Pannoli Attilio.
Pea Alberto.
Picinotti Alfonso.
Picinotti Lorenzo.
Praderio Giancarlo.
Recine Luigi.
Righi Silvano.
Romani Remigio.
Siino Antonio.
Tanelli Ivano.
Tavanti Donato.
Tomei Francesco
Testi Giuseppe.
Vitellozzi Pietro.

Responsabili o presunti responsabili

Elenco reparti responsabili


Grenadier-Regiment 274/94. Infanterie-Division

Tipo di reparto: Wehrmacht
Appartenenza: Heer Wehrmacht

305. Infanterie Division


Appartenenza: Heer Wehrmacht

Elenco persone responsabili o presunte responsabili


  • Andrei Cibsosses

    Nome Andrei

    Cognome Cibsosses

    Ruolo nella strage Autore

    Stato individuato sulla base di inchiesta alleata

    Note responsabile soldato

  • Anton Kneissl

    Nome Anton

    Cognome Kneissl

    Ruolo nella strage Autore

    Stato individuato sulla base di inchiesta alleata

    Note responsabile sergente.

  • Ernest Platt

    Nome Ernest

    Cognome Platt

    Ruolo nella strage Autore

    Stato individuato sulla base di inchiesta alleata

    Note responsabile soldato

  • Ewert Wolf

    Nome Ewert

    Cognome Wolf

    Ruolo nella strage Autore

    Stato individuato sulla base di indagine o di procedimento italiano

    Note responsabile tenente colonnello

    Note procedimento La riapertura del caso da parte della procura italiana, nel 1996, si conclude con un nulla di fatto. Causa decesso del maggiore indiziato, il colonnello Ewert, il caso è archiviato con decreto del 22 dicembre 2000. La procura di Giessen nel 1967 aveva già avviato un’istruttoria contro Ewert e altri suoi commilitoni, ma venne chiusa con un’archiviazione per insufficienza di prove.

  • Friedrich Sternagfen

    Nome Friedrich

    Cognome Sternagfen

    Ruolo nella strage Autore

    Stato individuato sulla base di inchiesta alleata

    Note responsabile sergente.

  • Friedrich Wilhelm Hauck

    Nome Friedrich Wilhelm

    Cognome Hauck

    Ruolo nella strage Autore

    Stato individuato sulla base di inchiesta alleata

    Note responsabile generale. Comandante della 305. divisione di fanteria.

    Nome del reparto 305. Infanterie Division

  • Gerhard Wilhelm Salinga

    Nome Gerhard Wilhelm

    Cognome Salinga

    Ruolo nella strage Autore

    Stato individuato sulla base di inchiesta alleata

    Note responsabile soldato

  • Günther Smith

    Nome Günther

    Cognome Smith

    Ruolo nella strage Autore

    Stato individuato sulla base di inchiesta alleata

    Note responsabile maggiore.

  • Hans Plumer

    Nome Hans

    Cognome Plumer

    Ruolo nella strage Autore

    Stato individuato sulla base di inchiesta alleata

    Note responsabile maresciallo. Medico.

  • Helmut Rothenstein

    Nome Helmut

    Cognome Rothenstein

    Ruolo nella strage Autore

    Stato individuato sulla base di inchiesta alleata

    Note responsabile soldato

  • Herbert Hantschk

    Nome Herbert

    Cognome Hantschk

    Ruolo nella strage Autore

    Stato individuato sulla base di indagine o di procedimento italiano

    Note responsabile tenente. Nato nel 1920. Comandante di plotone di trasmissione del 274. reggimento corazzato, membro dello Stato maggiore.

    Note procedimento Nel febbraio 2007 è assolto dal Tribunale militare territoriale di La Spezia il tenente Herbert Hantschk per non aver commesso il fatto.

    Nome del reparto nazista Wehrmacht

    Nome del reparto Grenadier-Regiment 274/94. Infanterie-Division

  • Klaus Konrad

    Nome Klaus

    Cognome Konrad

    Ruolo nella strage Autore

    Stato individuato sulla base di inchiesta alleata

    Note responsabile primo ufficiale d’ordinanza. Ex militante delle SA. Per i fatti di San Polo ricevette la Croce di Ferro. Futuro politico di spicco della SPD, collaboratore giuridico di Willy Brandt in quanto avvocato e notaio, parlamentare al Bundestag tra il 1969 e il 1980. Deceduto nel 2006.

  • Nan Trefimo

    Nome Nan

    Cognome Trefimo

    Ruolo nella strage Autore

    Stato individuato sulla base di inchiesta alleata

    Note responsabile soldato

  • Paul Buchlly

    Nome Paul

    Cognome Buchlly

    Ruolo nella strage Autore

    Stato individuato sulla base di inchiesta alleata

    Note responsabile soldato

  • Paul Rieger

    Nome Paul

    Cognome Rieger

    Ruolo nella strage Autore

    Stato individuato sulla base di inchiesta alleata

    Note responsabile soldato

  • Pietroff Facheljevk

    Nome Pietroff

    Cognome Facheljevk

    Ruolo nella strage Autore

    Stato individuato sulla base di inchiesta alleata

    Note responsabile soldato

  • Rudolf Köhler

    Nome Rudolf

    Cognome Köhler

    Ruolo nella strage Autore

    Stato individuato sulla base di inchiesta alleata

    Note responsabile soldato

  • Strachnich Stenacnech

    Nome Strachnich

    Cognome Stenacnech

    Ruolo nella strage Autore

    Stato individuato sulla base di inchiesta alleata

    Note responsabile soldato

  • Willi Heinrich Christ Tensfeld

    Nome Willi Heinrich Christ

    Cognome Tensfeld

    Ruolo nella strage Autore

    Stato individuato sulla base di inchiesta alleata

    Note responsabile generale delle SS.

  • Willken Nachtweil

    Nome Willken

    Cognome Nachtweil

    Ruolo nella strage Autore

    Stato individuato sulla base di inchiesta alleata

    Note responsabile sergente.

Memorie

Memorie legate a questa strage

  • monumento a Arezzo, San Polo

    Tipo di memoria: monumento

    Ubicazione: Arezzo, San Polo

    Descrizione: Monumento a San Polo riportante i nomi di 48 caduti.

  • altro a Arezzo

    Tipo di memoria: altro

    Ubicazione: Arezzo

    Descrizione: Via intitolata ai caduti di San Polo nel Comune di Arezzo.

  • onorificenza alla persona a

    Tipo di memoria: onorificenza alla persona

    Descrizione: Sbrilli Mario, Medaglia d’Oro al Valor Militare.

  • onorificenza alla persona a

    Tipo di memoria: onorificenza alla persona

    Descrizione: Sbrilli Mario, Laurea “ad honorem” in Medicina.

  • commemorazione a

    Tipo di memoria: commemorazione

    Descrizione: Annuali ogni 14 luglio.

  • onorificenza alla città a

    Tipo di memoria: onorificenza alla città

    Anno di realizzazione: 2001

    Descrizione: Città di Arezzo, Medaglia d’Argento al Merito Civile, 21 aprile 2001.

  • monumento a Bologna, cimitero della Certosa

    Tipo di memoria: monumento

    Ubicazione: Bologna, cimitero della Certosa

    Descrizione: Cesarino Ercolessi e Elio Giacometti sono sepolti nel monumento-ossario dei caduti partigiani.

Bibliografia


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Silvia Buzzelli, Marco De Paolis, Andrea Speranzoni, La ricostruzione giudiziale dei crimini nazifascisti in Italia. Questioni preliminari, G. Giappichelli, Torino, 2012, pp. 63-155.
CDEC, (a cura di), Profilo biografico del comandante partigiano Eugenio Calò, di origine ebraica, in Ebrei in Italia: deportazione e resistenza, Giuntina, Firenze, 1974, pp. 47-48.
Vincenzo Chianini, Gli Unni in Toscana, Vallecchi, Firenze, 1946.
Antonio Curina, Fuochi sui monti dell'Appennino toscano, Badiali, Arezzo, 1959.
Enzo Droandi, Arezzo distrutta 1943-44, Calosci, Arezzo, 1994.
Enzo Droandi, La battaglia per Arezzo. 4-20 luglio 1944, Luciano Landi, Arezzo,1984, pp. 09-16.
Domenico Galli, Catenaia! Una banda partigiana, Itea, Anghiari, 1994.
Almo Fanciullini, Diario di un ragazzo aretino, 1943-1944, Regione Toscana-Consiglio regionale, Firenze, 1996.
Fardelli, Strage di S. Polo. La 48 vittima, in "Notizie di storia", n. 4, a. II, 2000.
Gianluca Fulvetti, Uccidere i civili. Le stragi naziste in Toscana (1943-1945), Carocci, Roma, 2009, pp. 134-136.
Carlo Gabrielli Rosi e Sergio Mariani (a cura di), Cuore 1944. 100 episodi della Resistenza europea, Lucca, Centro di Educazione democratica, Lucca, 1976.
Ivan Tognarini (a cura di), Guerra di sterminio e resistenza, ESI, Napoli, 1990.
Ivan Tognarini (a cura di), La guerra di liberazione in provincia di Arezzo, 1943/1944. Immagini e documenti, Amministrazione provinciale , Arezzo, 1988.
Ferdinando Turchetti, Quando brucia la città, Itea, Anghiari, 1993.
Fosco Vandelli, Al servizio di Dio e degli uomini, Cattolica Fiorentina, Firenze, 1978, pp. 161-165.

Sitografia


Fonti archivistiche

Fonti

ACS, PCM 1944 – 1947, b. 19.13, n. 12013, Eccidi e distruzioni perpetrate dalle truppe tedesche in provincia di Arezzo: rapporto del Comando dei Carabinieri del 7 agosto ’44, pp. 4 - 6.
ASC Arezzo, fondo postunitario, Carteggio generale 1944, cat. VIII, SC, b. 1364, f. Cat. VIII, n. 1, f. 3.
ASC Arezzo, fondo postunitario, Carteggio generale 1945, b. 1380, SC Cat. XII, f. n. 4.
ATM La Spezia, f. 297/96, San Polo.
BA - MA RH 20 305, San Polo e Mormo del Falco.
NA, PRO WO 310/109, San Polo.